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QUEST Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
28-09-2015, 07:52 PM
Messaggio: #30
RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]

Davanti a quelle manifestazioni di contrarietà così esplicite, Angelica rimase interdetta.

Non penso ci voglia poi così tanto per mostrare un misero foglio. Senza contare che proprio la vedova si era resa disponibile a mostrarcelo, poco prima.

I
suoi dubbi erano sorti dal fatto che spingendole ora a indagare su un dato mercante, quei tre volessero avvantaggiarsi su di lui mandandogli tre guerriere a disturbare i suoi affari. Non le piaceva l'idea di essere usata in quel modo, e siccome questa svolta non era stata minimamente accennata alla partenza, le era sorto qualche scrupolo.

Certo, questo non toglie che non ci sia uno Yoma di mezzo, e dai loro racconti molti indizi paiono confermarlo.

Risolse di concentrarsi su questi indizi e
di verificare il prima possibile quanto detto dai tre. Anche perché dal modo in cui la vedova stava riferendo loro le ultime informazioni, non le parve più molto propensa al dialogo: il clima si stava facendo un po' teso e Angelica non amava queste situazioni.
Perciò attese che la vedova finisse di parlare, per poi congedarsi con un breve cenno del capo.

Si fece guidare dal borgomastro verso l'uscita, seguita dalle sue compagne. L'uomo le condusse fino ad una di quelle piazze secondarie che si aprivano al centro di ogni quartiere, verso una delle case che si affacciavano su di essa. Angelica trovò l'interno accogliente e le piacque il fatto che fosse un alloggio riservato per loro: non sarebbero state disturbate da altre persone, come avrebbe potuto succedere in una locanda. Restò stupita dalla presenza di un letto in più al piano superiore, ma si disse che probabilmente era perché la casa era stata concepita per quattro persone. Tornando al piano inferiore, il suo sguardo si posò sulla botola che aveva scorto all'inizio e si domandò cosa potesse mai contenere.
Il borgomastro si avviò verso la porta e spese poche parole di congedo, così Angelica ne approfittò per domandargli quanto sarebbe durata la festa e in quali parti del giorno si sarebbe svolta. Una settimana, rispose l'uomo, e continuativamente da mattina a sera*.

La ringrazio, non c'è altro.

Una volta rimaste sole, Angelica appoggiò la spada contro il muro, accomodandosi sulla cassapanca e facendo cenno alle sue compagne di prendere posto davanti a lei.
Trovò che le impressioni che aveva avuto su di loro durante il viaggio fossero state confermate: Rebecca era molto vitale, era intervenuta spesso durante la conversazione di poco prima. Forse le sue domande avevano toccato argomenti po' marginali, ma Angelica ne apprezzava l'entusiasmo. Elenwen al contrario era rimasta in silenzio tutto il tempo: non doveva essere una tipa timida, ripensando al modo franco con cui si era rivolta al borgomastro una volta accomodata, eppure, oltre a quell'episodio, non si era più esposta.

Penso proprio che si senta inferiore: c'è un bello scarto tra il suo rango e il mio e quello di Rebecca, probabilmente sarà fresca di graduazione e avrà poca esperienza.

Alla fine dei conti, Rebecca era una ragazza energica, forse anche troppo, e questo portò Angelica a pensare che questa fosse un'arma a doppio taglio: con l'impegno che ci metteva avrebbe potuto fare molto bene, ma anche creare qualche problema a causa dell'eccessivo zelo . La soluzione stava nel darle le giuste direttive: le sembrava una persona obbediente, per cui non ci sarebbero stati molti problemi.
Al contrario problema di Elenwen era, da quello che aveva visto, l'autostima: Angelica avrebbe cercato di farla sentire a suo agio, anche perché, chiusa com'era in se stessa, non riusciva a farsi un'idea precisa del suo carattere. Oltre a “chiusa” e “inesperta” non aveva altri aggettivi con cui descriverla, anche se era certa che quella ragazza avesse molto di più da offrire.

Tuttavia, non posso fare a meno di chiedermi come mai l'Organizzazione abbia scelto queste guerriere per la missione: Rebecca a tratti mi sembra impulsiva, Elenwen è tra le ultime in graduatoria, e anche io non ho molta più esperienza di loro. Mi sembra che sia stato un po' un azzardo per un incarico così delicato, ma tant'è, ora siamo qui, vediamo come procedere.

Guardò le sue compagne, protendendo il viso verso di loro.

Be', è stata una lunga discussione quella di prima: che impressione avete avuto?

Attese le risposte delle sue compagne: le interessava sapere come avessero vissuto quella discussione, magari avevano colto particolari che a lei erano sfuggiti. Poi proseguì.

A quanto pare abbiamo ancora mezza giornata da sfruttare
e i tre mercanti ci hanno raccomandato di indagare sul loro losco collega. Direi di iniziare a farci un'idea su di lui. La sua casa si affaccia sulla strada che divide il quartiere dei mercanti e quello degli artigiani: la strada da cui siamo venute insomma. Tuttavia, se davvero quest'uomo è legato a degli Yoma, e se ci presenteremo tutte insieme alla sua porta, si insospettirà fortemente.

Restò in silenzio, pensando a come si sarebbero mosse. Picchiettò l'indice sul tavolo, guardando a sinistra, poi riprese:

Siccome ci sono sei quartieri, ognuna di noi si occuperà di due di questi. Elenwen, a te affido i quartieri del caravanserraglio e delle milizie, a te Rebecca i quartieri dell'amministrazione cittadina e quello delle locande, mentre io mi farò carico di quelli degli artigiani e dei mercanti. Faremo una rapida ispezione.
Io andrò a controllare la casa di questo mercante, così da farmi un'idea più precisa sul suo conto. Nel contempo voi due passerete per gli altri quartieri: è probabile che Lei Kung non si trovi a casa e magari potrete incrociarlo lungo la strada. La vedova ce l'ha descritto piuttosto bene, quindi non sarà difficile riconoscerlo. Se ciò dovesse capitarvi, cercate di cogliere dettagli utili senza dare troppo nell'occhio.
Questo per quanto riguarda il mercante.
Per il resto vi chiedo di farvi notare il più possibile: se può essere utile in tal senso ripassate più volte nelle piazze e nella strade principali. E tenete la percezione all'erta. Appena cala il sole troviamoci di nuovo qui.

Sperò che in questo modo avrebbero ottenuto qualche risultato, specie sul conto di Lei Kung. Indagare su di lui non sarebbe stata una cosa semplice, perché non potevano esporsi troppo direttamente: se fosse stato in combutta con uno Yoma, al solo sentore che loro tre stessero indagando sul suo conto, avrebbe subito capito di essere stato preso di mira e da lì non si poteva immaginare come avrebbe reagito. Così Angelica ritenne opportuno che si tenessero defilate, per ora.

Se non avete domande, possiamo andare. E non abbiate paura di niente: camminate dritte e sicure, per quanto ne sanno gli Yoma nascosti là fuori potreste essere le guerriere più forti dell'Organizzazione!



Citazione:
Yoki: 0%
Stato Fisico: Ottimo.
Stato Psicologico: Presa alla sprovvista dalla contrarietà dei tre mercanti alla sua richiesta di vedere il contratto, avverte la tensione e preferisce finire lì il discorso. Un po' perplessa riguardo all'assegnazione di una tale missione a tre guerriere senza molta esperienza, tuttavia fiduciosa nelle sue compagne. Spera di ottenere dei risultati ispezionando la città.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)


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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade] - La X di Miria - 28-09-2015 07:52 PM

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