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QUEST Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
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09-03-2016, 01:37 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-03-2016 01:38 PM da La X di Miria.)
Messaggio: #117
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) Stava guardando Rebecca quando la sua percezione, concentrata all'interno della sala, le rivelò due, tre fonti di Yoki, dei guizzi di energia demoniaca che presto furono di nuovo inghiottiti nell'aura più fievole che ammantava la casa.
Angelica abbassò la testa ma si trattenne dal girarsi di scatto: lanciò un'occhiata alle spalle, in direzione del portone. Troppe cose tutte insieme. Trasse un bel respiro e indagò i volti delle compagne, intuendo che anche loro avevano percepito qualcosa.
Non le parve di udire agitazione in sala, segno che gli Yoma non erano usciti allo scoperto e che gli umani non si erano probabilmente accorti della loro presenza.
C'erano tre fonti di Yoki, una per ciascuna di loro, a quanto pareva. Non la entusiasmava per niente l'idea di dover stare tutte assieme dentro la sala, con tutta quella gente tra i piedi, e ancor meno la prospettiva di combattere contro tre Yoma: c'erano tutte le carte in regola perché l'asta si trasformasse in un vero macello, e il fatto che sarebbe stato uno scontro alla pari, tre contro tre, non la rendeva comunque molto ottimista.
Provò un'altra scarica di irritazione: se solo fosse stata al suo posto Rebecca avrebbe magari potuto scoprire il luogo della casa in cui gli Yoma si nascondevano e intercettarne qualcuno, se solo Elenwen fosse stata al suo posto avrebbe magari potuto sbarrare la strada a uno Yoma in fuga, o intervenire all'interno in caso di bisogno…, insomma era molto infastidita dal fatto che non avessero rispettato i loro ruoli, anche se sotto tutta quest'irritazione si nascondevano sentimenti ben diversi: tristezza, delusione, perché non le avevano dato fiducia.
In un attimo così cruciale, tra il flusso dei suoi sentimenti e la serie di rapidi avvenimenti – i preti, l'attesa imposta dalla guardia, la comparsa delle compagne e gli Yoki - , si sentì strattonata di qua e di là come una bambola contesa. Traballò, esitò, non le venne in mente niente, la guardia ricomparve, le invitò ad entrare e Angelica disse sì senza pensare, con sguardo perso.
Venite… disse alle compagne.
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