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QUEST Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
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10-06-2016, 01:18 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-06-2016 01:21 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #168
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RE: Alla Fiera dell' Est [La X di Miria - Nemas - Nonna_Tsunade]
Spoiler (Click to View) La ragazza non si fece pregare e rispose subito in maniera un po' risentita. Probabilmente la sua domanda le era suonata come un'accusa, ma Angelica non si curò tanto di quello che poteva aver inteso e constatò invece come ormai non fosse più possibile ricostruire il modo in cui la reliquia era finita nelle mani di quella gente. La ragazza sembrava parlare in buona fede, per cui era facile che l'oggetto fosse passato per così tante mani che al momento del passaggio al popolo del mare era stato ormai considerato merce pulita. Tuttavia non era questo il punto: adesso doveva decidere a chi assegnare la reliquia. Il suo ragionamento fu semplice: se la contesa nasceva da un torto - un furto per la precisione- che aveva causato disordine, ora si trattava di riportare l'ordine, e l'unico modo per ottenerlo era rimettere le cose al proprio posto. Per cui: Bene, ho preso la mia decisione. Questa... reliquia è frutto di un furto, anzi, di un duplice furto: di quello più recente, attuato da Lei Kung ai danni del popolo del mare, e di quello ben più antico ai danni della congrega di preti. Ora, per quanto sia dura da accettare per voi esordì, rivolta a Chanelle, non posso consegnarvi la reliquia. Mi sembra di capire che sia entrata onestamente in vostro possesso, tuttavia è tramite un altro furto che è giunta a voi, questa volta ai danni dei preti. Come tutti avete potuto udire, in principio questo teschio apparteneva a loro, così come l'uomo che da vivo ne era possessore: per cui è giusto che la reliquia ritorni qui ai suoi legittimi proprietari. Detto ciò, spostò gli occhi sul prete che capitanava il manipolo di altri suoi compari e lo invitò a prendere l'oggetto con un cenno del capo. È tutto, lieta di esservi stata d'aiuto. La vedova aveva detto che la sua decisione sarebbe stata inappellabile, per cui non c'era ragione di trattenersi oltre. Raddrizzò le spalle e fece per avviarsi verso l'uscita, non potendo fare a meno di pensare che quella decisione avrebbe potuto migliorare i rapporti tra l'Organizzazione e i religiosi. Tuttavia non era certo in base a ciò che aveva preso la sua decisione, ma per un motivo ben più importante: l'ordine. Mantenere e ristabilire l'ordine tra gli uomini eliminando gli Yoma era il compito dell'intera Organizzazione e quindi il suo: anche se lì non c'erano mostri da sistemare, si trattava comunque di garantire l'ordine tra gli umani, per cui fin lì non aveva fatto altro che continuare a svolgere il suo compito. La si poteva vedere come un'estensione di quest'ultimo: estensione e non sconfinamento, lei continuava ad essere imparziale. Ma gli umani, al contrario, avevano lì dimostrato di non essere in grado neanche di risolvere le proprie dispute tra loro, oltre ovviamente a non essere in grado di far fronte agli Yoma da soli. In questo modo non facevano altro che mostrarsi sempre più bisognosi nei confronti dell'Organizzazione, di un'entità super partes che mantenesse l'ordine in mezzo a loro, che li proteggesse dalle minacce esterne degli Yoma: che, semplicemente, li governasse. Angelica pensò a questo quando si incamminò verso l'uscita, a questo e all'ovazione che aveva ricevuto proprio in quella sala, dopo aver ucciso il primo Yoma, e si ritenne più che soddisfatta di quanto raggiunto in questa missione. Citazione:Yoki: 0% |
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