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TEST Buone nuove, gente! [Iside]
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04-08-2015, 01:33 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-08-2015 07:13 PM da Mordred.)
Messaggio: #2
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RE: Buone nuove, gente! [Iside]
Staph
Dormitori
Apre gli occhi. Su di un lettino di pietra è adagiato un corpo longilineo e snello, avvolto in vesti bianche che aderiscono perfette al seno prosperoso, alla stretta vita ed alle gambe sottili. La chioma d’argento è tanto lunga da sfuggire ai bordi del lettino e cadere in una bianca cascata sino al pavimento. Eppure il corpo non si muove. Iside, avvicinandosi, avverte un forte formicolio foriero di una grande eccitazione. L’epicentro è sono le dita dell’arto di sinistra nella quale, senza esserne e a conoscenza, stringe qualcosa.
Apre il palmo, sollevando la mano.
Un coltellino, piccolo ed affilato.
D’un tratto comprende ogni cosa.
Compie un altro passo verso quella che per lei è un’eroina, nell’aver messo a lei e quindi ai suoi compagni, a disposizione il suo cadavere. Ora scoprirà tutto, tutto ciò vi è da sapere sull’anatomia sua e delle sue compagne, magari anche delle donne. Da lì, risalire ad un’idea precisa di quella umana sarà un passo molto breve. Poggia una mano sul petto, tra i senti, per tenere ferma e tesa al pelle, poi avvicina la lama minuta per incidere. E finalmente…
BUONGIORNO MIA CARA!
Iside: “UAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” Scatta urlando e solleva dalla brande il busto.
Respira, cerca di regolare l’aria in entrata ed in uscita nel corpo.
Non è spaventata.
È estremamente scossa.
Ogni sua giornata ha un ordine stabilito.
Mancare ad esso o sovvertirlo è sinonimo di disastro, cataclisma.
Deve fare ordine.
Ordine!
La prima cosa Iside può vedere è il soffitto alto ed oscurato dalla mancanza di illuminazione, subito dopo, giunge fredda ed impietosa la consapevolezza la sua più grande opportunità non sia stato null’altro che un sogno. L’ennesimo. Più che dispiacersi per queste fantasie inutili, oramai la povera Iside è avvezza a svegliarsi senza più la sua più grande scoperta tra le mani, seppure mai in tali maniere. Questo porta la novizia a considerare il terzo momento della presa di coscienza al risveglio: rendersi conto d’essere osservata. Sebbene questo sia un eufemismo. Sente quasi delle mani incorporee scorrerle per il corpo a tastarla che un semplice sguardo scorrere la sua figura.
A vedere la fonte di questa scomoda sensazione, trova non le dispiaccia più di tanto questo stia accadendo. Quell’omunculo alto almeno tre testa più di lei sembra un esemplare degno di un enorme interesse da parte di Iside. Lasciando perdere i vestimenti cenciosi ed irrilevanti ad un occhio critico ed attento, quel volto, solcato da cicatrici, inframmezzato da grumi di sangue rappreso a causa della medicazione delle prime. La piccola Claymore osserva persa i fili neri pendere dalle piaghe del volto e non può che constatare quale lavoro avrebbe fatto lei, onesta araldo del progresso, anziché il vile macellaio autore di quella pantomima.
Iside: “Buongiorno…” Mormora con quanta più compostezza possibile, ancora stordita dal sonno, stropicciando gli occhi per liberarsi di quel fastidioso intorpidimento. L’uomo in nero, non il primo Iside avesse mai visto, ma di certo il più particolare. Controlla ovunque, letteralmente ovunque, qualsiasi cosa dove possa esservi un orecchio. Iside, mansueta, lo segue con lo sguardo. Controlla persino con lui sotto il letto, curiosa di cosa stia cercando. Vorrebbe chiedergli se abbia per sfortunato caso perso qualche effetto personale.
Si rende tuttavia conto non sia quella la natura delle preoccupazioni dell’esagitato figuro, benché qualcosa di ben più paranoico ed oscuro.
Al termine della frenetica perlustrazione, finalmente parla con un tono di voce accettabile.
Sembra interessato ed in quel suo orrendo tic, riesce a provocare altrettanta curiosità nella novizia, trasmessa da un’alzata del sopracciglio destro. È raro quel che sta accadendo? Non potrebbe dirlo. Di certo la lusinga e non poco che qualcuno noti la sua attitudine e le sue abilità ancor prima lei sia mandata a dar battaglia o morire in qualche angolo sperduto del mondo.
Fosse per Iside non avrebbe mai una volta sfoderato la propria arma, che già sente di odiare, in quanto antitesi di tutto ciò lei possa e si sforzi di rappresentare.
D’improvviso l’uomo dal volto sfigurato, la travolge col suo entusiasmo, afferrandola dal braccio e tirandola via verso chissà quali sanguinolente avventure tra i meandri di qualsiasi corpo.
Se dapprima Iside si lascia trasportare con gli occhi strabuzzati e colpiti dall’iperattività del nero figuro, una volta scesa dal letto, dopo qualche passo, punta i piedi al freddo suolo e, seppur non sciogliendosi dalla presa dello sconosciuto, tentando di impedire all'uomo di proseguire oltre, schiarendosi la gola per attirare la sua attenzione.
La sua vita ha un ordine stabilito.
Mancare ad esso o sovvertirlo è sinonimo di disastro, cataclisma.
Deve fare ordine.
Ordine!
La giovane alza un dito del braccio libero e chiude gli occhi, prima di elargire la sua sapienza.
Iside: “Primo. Spero non mi abbiate svegliato prima del tempo. Io dormo sempre nove giri di clessidra è per tenere il mio corpo e la mia mente integri e reattivi durante la giornata e per servirvi. Appurato questo, che spero vi ricordiate, cosa significa “non dovrei essere qui”? Io non voglio sovvertire alcuna normativa o legge di buon vicinato che l’Organizzazione abbia saggiamente posto in questa fortezza per mantenere l'Ordine, quindi vi prego di tranquillizzarmi sulla perfetta legalità delle vostre azioni e dell’assoluta conoscenza dell’Organizzazione del vostro 'essere qui'. Poi posso seguirvi, perché ho sincero interesse nello studio.” Citazione:Yoki utilizzato 0% |
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