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TEST Darren Unchained [Golaroid]
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13-10-2015, 08:24 AM
Messaggio: #26
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RE: Darren Unchained [Golaroid]
Spoiler (Click to View) Era sempre incredibile la sensazione inconscia del poter sentire i propri muscoli ricrearsi e rigenerarsi nel tentativo di richiudere le proprie ferite. Si lasciò scappare un paio di mugugni che poterono intaccare la sua postura seriosa assunta. Una goccia di sudore fece capolino fra i capelli biondo chiaro, scivolando lungo tutta la guancia fino ad arrivare alla base del mento, staccandosi infine per cadere fino a terra. Il respiro era lento, profondo. Espirò quasi tutta l’aria che aveva nei polmoni nel momento in cui riuscì a richiamare a se tutto lo yoki che circolava nel proprio corpo, prima che potesse domandare il giusto tributo per il suo sconsiderato utilizzo. Leggermente intontita per qualche secondo, piegò la schiena all’indietro per poter riassumere una posizione eretta, seppure ancora non accennava a volersi alzare da terra. La mano destra si aprì verso l’esterno, così da poter dare una rapida occhiata alla ferita al fianco richiusasi, nonostante l’area circostante e la mano destra stessa fossero ancora pregne di sangue fresco. La mano sinistra si staccò dal terreno dal quale si sosteneva, per poter poggiare indice, medio ed anulare contro la tempia, massaggiandosela leggermente. Era mentalmente stanca e decisamente non abituata a spingersi fino a così a fondo nei propri limiti; questo erano i pensieri che navigavano nella propria mente, dando così un senso a questi così cosiddetti “test” degli uomini in nero, prima di assegnare loro un rango. Iniziò a pensare che lo scopo fosse proprio quello di obbligarle a tirar fuori tutto ciò che avevano da dare fino a quel momento, se non di più, così da poter avere solo le migliori. L’ego e l’elevata considerazione di se, poteva sicuramente forviare i suoi stessi pensieri per portarsi ad un auto convincimento. I tratti del volto erano tornati normali, le vene in rilievo attorno agli occhi erano scomparse, così come gli occhi erano tornati normali, con la pupilla nuovamente tonda e piccola rispetto alla grande iride argentea. Aveva riposato abbastanza, era ora di concludere l’incarico assegnatole e tornare a Staph... o forse non ancora. Alienatasi nei propri pensieri e concentrata fino ad escludere il mondo circostante per guarire le proprie ferite, le aveva fatto perdere la cognizione di quanto stava accadendo. Riaprì gli occhi, osservò davanti a se il punto dove aveva “abbandonato” Desirée, non trovandola. Un urlo giunse alle proprie orecchie, richiamandone l’attenzione e piegò il capo in direzione della fonte, potendo nuovamente vedere la compagna, così come la coppia di umani che aveva salvato precedentemente e verso i quali la novizia pelosa vi si stava dirigendo celermente. Era decisamente confusa, pensando d’essersi persa qualche passaggio nel mezzo, non riusciva a darsi una spiegazione per l’atteggiamento di Desirée, ma sicuramente, dopo quanto accaduto fin ora, si sarebbe fidata maggiormente di lei per quanto strana potesse essere. Fece roteare un paio di volte il braccio destro sulla spalla per poterne constatare il livello di guarigione della stessa, per assicurarsi che fosse tutto regolarmente guarito, ma non volendo ugualmente rischiare, allungò la mano sinistra per afferrare l’impugnatura della claymore ancora a terra davanti a se. Stretta con forza, iniziò ad alzarsi in piedi ed una volta tornata sulle proprie gambe, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata quella di osservare completamente attorno a se, alla ricerca di qualcuno o di eventuali minacce visibili o di yoki nascosto, attivando nuovamente la percezione verso i punti in cui si posava il proprio sguardo, fino al limitare della distanza alla quale poteva arrivare la propria debole percezione. Solo una volta completata questa ricerca attorno a se, avrebbe riportato l’attenzione nei confronti della compagna e degli umani, per eventualmente, dirigervisi ed avvicinarvisi a sua volta. La spada sarebbe rimasta comunque piegata verso il basso, con la punta sempre poggiata contro il terreno, tanto da venir trascinata durante il suo muoversi. - Parlami. Disse alla compagna senza porle domande vincolate sul cosa stesse accadendo, non speranzosa tuttavia di ricevere risposta. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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