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TEST Darren Unchained [Golaroid]
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20-10-2015, 09:32 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-10-2015 09:36 AM da Golaroid.)
Messaggio: #32
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RE: Darren Unchained [Golaroid]
Spoiler (Click to View) Restò completamente immobile sulla sua posizione quando Desirée sembrava cercare di comprendere le proprie parole per arrivare ad una decisione su quanto fare. I secondi scorrevano veloci, ma sembravano comunque lunghi ed infiniti, fino a quando Desirée compì quel gesto con il capo, seguito da qualche veloce e semplice parola, seguita da altri gesti di comprensione, decisamente rassicuranti. Non avrebbe detto o fatto alcunché, si sarebbe limitata ad osservare la novizia scattare a quattro zampe verso la direzione in cui erano arrivate, svicolando tra i vicoli per dirigersi presumibilmente in direzione di Staph, almeno, la direzione sembrava quella giusta. Diana si lasciò andare in un profondo e liberatorio sospiro di sollievo, come se un enorme macigno le fosse stato tolto dal petto che le impediva di respirare. Abbassò un poco il capo in avanti, la mano destra libera passò rapida con il dorso sulla fronte per togliere ed asciugare qualche altra goccia di sudore freddo, tutta fonte della tensione appena passata. - Io ho finito. Recuperare il ragazzino non rientra fa i miei compiti, dato che non c’è più pericolo. Disse con tono fermo di chi, anche se implorato non avrebbe cambiato idea. Rivolte lo sguardo e piegò il capo verso la coppia, fissandoli. L’espressione e lo sguardo non erano duri e freddi quanto prima, quando aveva riservato alla donna quell’occhiataccia intimidatoria, ma era tornata neutra ed impassibile. Non avrebbe atteso alcuna risposta o ringraziamento prima di muoversi in direzione del corpo decapitato dello Yoma, voltandosi su se stessa e ripercorrendo quei pochi passi che la distanziavano. Fissò la testa separata dal corpo, per chinarsi in avanti quanto le sarebbe bastato per afferrarla da un orecchio o da qualsiasi altro appiglio possibile ed alzarla da terra, volendo evidentemente portarsela dietro durante il viaggio di ritorno verso Staph. - Aspettami! Esclamò rivolta alla compagna, ma questa s’era già allontanata abbastanza ed aveva acquistato un buon vantaggio, tanto da scomparire dalla sua percezione. Alzò la spada dal terreno, sempre tenuta stretta con la mano sinistra, scattando a sua volta in una corsa volta a ripercorrere la strada compiuta all’inizio a ritroso, per dirigersi verso la base dell’Organizzazione. Un sorrisino sarebbe comparso sul viso di Diana, un sorrisino fonte dell’euforia che provava in tutta se stessa per aver compiuto con successo il compito assegnatale, almeno per quanto riguardasse il suo personale giudizio. I suoi pensieri erano tutti rivolti a quanto sarebbe accaduto da lì alle prossime poche ore, quando sarebbe tornata viva con tanto della testa dello Yoma abbattuto: era la prova indiscutibile del suo successo. Quell’euforia sognante le aveva infuso una buona dose di energie nuove e fresche e nonostante il giorno non fosse giunto al termine ed il sole scaldava ancora l’aria e la sabbia del deserto, non si sarebbe premunita di ridurre l’andatura della propria corsa fino a quando effettivamente non sarebbe stata obbligata a rallentare per l’eccessivo dispendio di energie, già in buona parte utilizzate durante il combattimento e rigenerazione. I piedi nudi erano ormai fin troppo abituati ad essere scalzi ed a diretto contatto con il terreno, per subire gli effetti della calura della sabbia. Durante tutto il tragitto la sua mente avrebbe proiettato differenti versioni di quanto sarebbe potuto accadere da lì a poco, di cosa avrebbe detto o le avrebbero detto gli uomini in nero, di cosa avrebbe fatto, di come avrebbe risposto, ma tutte le sue proiezioni mentali terminavano allo stesso modo: avrebbe ricevuto una claymore con il simbolo e nonostante lo avrebbe mascherato fino alla morte, ma sarebbe stata felice e soddisfatta come non mai dopo molti anni. Dune. Sabbia. Radure. Sassi. Sole. Vento. Caldo. Senza neanche accorgersene aveva passato tutto ciò durante quelle due orette scarse che separavano il villaggio da Staph, i propri pensieri svanirono solo quando era prossima all’arrivo, riportandola alla realtà. Diana si sarebbe fermata all’ingresso, in quella linea immaginaria che superandola si sarebbe lasciata alle spalle la libertà dell’arido deserto per rientrare sotto il controllo dell’Organizzazione; avrebbe lasciato scorrere qualche manciata di secondi, durante i quali avrebbe compiuto profondi e lunghi respiri per recuperare fiato e calmarsi. Non sarebbe mai entrata affannata ed affaticata per la corsa, ma si sarebbe ricomposta a dovere. Un ultimo grande respiro, chiuse gli occhi. Recuperò il controllo del proprio corpo ed emozioni e solo allora, fece quel passo per entrare fiera a Staph. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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