RICHIEDI IL TUO ACCOUNT PER L'ACCESSO AL SITO SU TELEGRAM
https://telegram.me/joinchat/DoS4Oj88v-PHTj3EZJe9GQ
Per installare: http://www.claymoregdr.org/Thread-Installare-Telegram
https://telegram.me/joinchat/DoS4Oj88v-PHTj3EZJe9GQ
Per installare: http://www.claymoregdr.org/Thread-Installare-Telegram
Divina [Hankegami] Doppelgänger
|
15-10-2014, 03:36 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-10-2014 03:37 PM da Hankegami.)
Messaggio: #17
|
|||
|
|||
RE: Divina [Hankegami] Doppelgänger
Narrato
pensato "parlato" ______________ La gamba. Il braccio. La gamba. Il braccio. La gamba. Il braccio. La concentrazione che l'esercizio richiedeva aveva da sola fatto sbollire la rabbia a Divina: potersi focalizzare sul suo Yoki e sulla sua trasmissione tra i due arti già di per se' era galvanizzante - la base della Tecnica che tanto avrebbe voluto, in effetti -; inoltre, il semplice fatto di poter proseguire la sua ricerca permetteva di accantonare qualsiasi screzio sorto circa la sua elaborazione. Concentrare lo Yoki nella gamba destra. Rilasciarlo. Concentrarlo nel braccio sinistro. Rilasciarlo. Concentrarlo nella gamba destra... Ognuno di questi passi era fondamentale, e lei doveva assolutamente abituarsi a farlo con scioltezza e rapidità. Far diventare tutto una sola, semplice, istintiva azione. Concentrare. Rilasciare. Concentrare. Rilasciare. Concentrare. Rilasciare... Un angolo della sua mente fortuitamente libero da tutta questa ineluttabile focalizzazione mentale si rammaricava tuttora per non aver ancora avuto modo di provare ancora più Yoki; era stato... frustrante doversi fermare a un terzo scarso del suo potere totale. Tutta colpa di Duran, avrebbe voluto aggiungere, di lui e delle sue parafrasi. Beh, forse in fondo in fondo Divina non aveva del tutto sbollito la rabbia. Gamba destra. Braccio sinistro. Gamba destra. Braccio sinistro... Era totalmente immersa nel suo esercizio quando la voce dell'uomo in nero si insinuò nelle sue orecchie, riportandola alla realtà. Divina sbatté le palpebre, genuinamente stupita, mentre il suo Yoki ora libero dalla sua guida si redistribuì in tutto il suo corpo. "... Uh?"
Duran, a quanto pareva, era soddisfatto del lavoro che aveva fatto questa volta, e l'aveva appena invitata a ritentare. A ritentare d'eseguire la Tecnica per intero. La numero 14 in realtà non avrebbe saputo dire se l'analisi dell'uomo fosse esatta: era rimasta così focalizzata nell'azione in se' a non badare se e quanto stesse andando bene. Il pericolo del fallimento non le era neanche passato per l'anticamera del cervello in tutti quei minuti. Però, ora che aveva avuto il permesso di riprovare, non poté non sentire un profondo senso di... soddisfazione. ... Alfin se torna su la strata ritta. Avrebbe potuto verificare quanto era realmente andata avanti in questa sua ricerca della Tecnica che aveva in mente. Questo era tutto quello che le importava, ora. Riprese dunque in mano la claymore, e la estrasse dal terreno in cui l'aveva conficcata; tenendola sempre nella sinistra, Divina dunque cercò con lo sguardo un'armatura ancora integra, e si mosse poi in modo da trovarsi di fronte a questa, alcuni metri a distanziarli: quando si aspettava sarebbe stato da attraversare con un balzo in una realtà combattiva ideale. Chiuse allora un attimo gli occhi, e respirò profondamente: lo ammetteva, era eccitata... ma non voleva fallire per questo. Doveva calmarsi. Quindi riaprì gli occhi, e fissò l'armatura davanti a se'. "... Vo'."
Non guardò Duran mentre lo disse. In realtà, non era certa di averlo detto per l'uomo in nero quanto per se stessa. E detto ciò, Teresa la Divina iniziò ad accumulare lo Yoki nella gamba destra. ... La gamba. Non cercò questa volta di riempirsi i pensieri di quel termine, di quell'immagine, di quella volontà: questa era la prova generale, la simulazione d'una battaglia in cui non poteva certo distrarsi troppo per una sciocchezza simile. Anche la sua volontà doveva diventare una cosa istintiva, ora. Sperò di aver fatto propria la sensazione già provata molte volte ormai, il senso di avere tutto lo Yoki del suo corpo concentrato in un arto. Un'ultima raccomandazione si fece prima di partire verso pochi, fulminei istanti di attacco totale: non imprimere troppa forza nella gamba. Il suo naso le aveva già insegnato che la forza trattenuta in quel modo era già enormemente sufficiente per i suoi movimenti. Pensando, elaborando ed accantonando tutto ciò, Teresa la Divina svuotò la sua mente in via definitiva e si apprestò a partire. Una spinta, dalla gamba destra. Da sola, avrebbe dovuto portarla davanti all'armatura, e da sola fermare il balzo. Forza contro forza. A quel punto, la gamba non sarebbe più servita. ... Lo braccio. La trasmissione di Yoki sarebbe dovuta essere fulminea, istantanea, uno schioccar di dita, uno sbattere di palpebre. Non poteva permettersi più tempo. Gamba e braccio, una sola continuità. Il passaggio non sarebbe dovuto neanche esistere. Una volta accumulato lo Yoki nel braccio, Teresa la Divina avrebbe tagliato in due l'armatura con un fendente diagonale ascendente da sinistra a destra, dalla base alla spalla della protezione metallica che intendeva tagliare. E, se ci fosse riuscita, neanche il braccio le sarebbe più servito. ... La gamba. Non sarebbe stato strettamente necessario - non ora che aveva compreso che Duran non voleva passasse attraverso il suo ostacolo -, ma la numero 14 aveva un altro obiettivo: capire per quanto tempo poteva utilizzare la sua Tecnica. La gamba, dunque. Avrebbe tentato un balzo a destra, questa volta, rischiando di sbilanciarsi - ma preferiva così: nel caso avesse perso velocità, non sarebbe stata sepolta dall'armatura caduta. Poi, un altro balzo in avanti a sinistra. L'obiettivo era ritrovarsi alle spalle dell'armatura. E solo allora - nel caso avesse resistito tanto -, avrebbe lasciato libero il suo Yoki di vagare per il corpo. Tre balzi, un attacco: per una prima prova, si sarebbe accontentata. Citazione:Yoki utilizzato: 30% ___________ Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato |
|||
« Precedente | Successivo »
|
Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 6 Ospite(i)