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QUEST E' l'ora di bullarsi [Autogestita - Vick_Svarta_Blixten]
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26-12-2015, 07:18 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-12-2015 03:31 AM da Vick_Svarta_Blixten.)
Messaggio: #5
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RE: E' l'ora di bullarsi [Autogestita - Vick_Svarta_Blixten]
Lavoro concluso...
E ora? Parlato Pensato Messaggio Passarono i giorni, giorni noiosi e fin troppo soleggiati. La sabbia era ovunque, come anche le rocce e quelle stupide sterpaglie color paglia. Che fosse stato uno scherzo dell'Organizzazione, mandarla in quel posto sperduto? Sperduto e fastidiosamente vicino a Staph stessa. Finalmente, un giorno qualunque arrivò un messaggero da Staph. Non disse nulla, consegnò un messaggio alla bella guerriera piumata e se ne andò, silenzioso come era arrivato. Il messaggio era chiaro, nessuna firma ma portava lo stemma di Staph. Gaia lo lesse mentalmente. "Numero 5, Gaia il Fulmine Rosso, ti viene ordinato di andare a circa 15 chilometri da Cezanne per indagare sulla sparizione di una carovana mercantile nei giorni scorsi. Parti immediatamente e risolvi la situazione. Appena fuori Cezanne troverai poi un nostro agente, a cui fornirai un rapporto completo."
Tutto qui? Non mi salutano nemmeno? Che maleducati. Gaia sorrise leggermente e gettò la lettera nel fuoco. La osservò crepitare per qualche secondo, quindi si preparò per partire. Vogliono che faccia in fretta? Sarò un fulmine. ~ Gaia viaggiò per circa dodici ore, arrivando a destinazione verso l'alba. Trovò ciò che rimaneva della carovana attaccata, pezzi di legno distrutti, merce rovesciata malamente a terra, sangue ormai incrostato sparso in giro, seppur non ci fossero corpi. A giudicare dal numero di carri e merce, dovevano esserci stati almeno una decina, se non quindici uomini a condurre. E se non ne era sopravvissuto nessuno, i casi erano due; un alto numero di Yoma, oppure un Risvegliato. Può essere? Così vicino a Staph... La guerriera piumata non si preoccupò granché di nessuna delle due opzioni. Un alto numero di Yoma o un Risvegliato non le importavano granché, erano solo piccoli sassolini sulla sua strada. Sperava che le avrebbe riservato una sfida degna, ma ne dubitava. Medea era stata una sfida interessante, ma alla fine s'era dimostrata una codarda come lo era da Guerriera e lei ne era uscita praticamente indenne. Patetico. Gaia sospirò, quindi si concentrò per riuscire a percepire qualsiasi traccia fosse stata lasciata; duro ammetterlo, ma se non era dotata in qualcosa, quella era la sua capacità di percepire lo Yoki. Per questo non riusciva bene a capire quale fosse stata la vera causa di quel massacro. Percepiva sì qualche rimasuglio di Yoki, ma non riusciva a capire più di così; perlomeno, capì quale fosse la direzione giusta da prendere. Procedette con disinvoltura e grazia, per nulla preoccupata. Si sentiva completamente sicura di riuscire ad occuparsi di qualsiasi cosa avesse potuto attaccarla. Si trovò a camminare per uno stretto sentiero polveroso, tra grosse rocce su entrambi i lati. Sarebbe stato un posto perfetto per un agguato, ma per quanto fosse debole la sua percezione, si convinse che avrebbe avvertito qualcosa in tempo se fosse stato quello il caso; a meno che non si trattasse di briganti, ma lo aveva escluso subito. Quasi nessuna merce era stata portata via dalla carovana. Infine percepì una discreta fonte di Yoki davanti a sé. Sorrise, ma né rallentò né accelerò la sua andatura; si limitò a camminare sicura di sé, con fare quasi sbruffone. Arrivò in una radura rocciosa, in cui erano presenti alcuni umani; almeno, l'aspetto era quello. Tuttavia lo Yoki che sprigionavano non mentiva, erano Yoma. Non troppo lontano c'erano alcuni cadaveri ancora insanguinati ammassati uno sopra l'altro; i poveri mercanti e le loro guardie, suppose Gaia. La guerriera piumata non fece nulla per non farsi vedere, anzi; quando il primo degli Yoma si accorse di lei e sgranò gli occhi con un misto di sorpressa e paura, la bella guerriera sorrise calorosamente e fece un gesto con la mano, come una bambina che saluta felice una persona cara. Claym...! Lo Yoma non riuscì a finire la frase, la sua testa volò verso l'alto, spiccata di netto con un taglio perfetto e troppo veloce perché avesse la minima possibilità di schivarlo. Gaia era in piedi dietro l'ormai cadavere del primo Yoma, spada in mano e sorriso ora crudele. Intinse un dito nel collo del mostro e si segnò il viso con una linea violacea trasversale. Guardò con interesse gli altri mostri, che ora stavano assumendo la loro forma mostruosa, quindi fece un leggero inchino. Signori, la vostra morte si chiama Gaia. Vogliamo cominciare? I mostri urlarono, forse più per umiliazione e rabbia che per paura, quindi attaccarono tutti insieme, simultaneamente, allungando i loro artigli verso la guerriera piumata. Purtroppo per loro, Gaia non era lì per giocare; più che altro, non ne aveva granché voglia, al momento. Nemmeno si accorsero che nel momento stesso in cui attaccarono, quella guerriera dai capelli così lunghi e con quella strana fascia piumata, non si trovava più lì. Nemmeno riuscirono a rendersi conto che i loro artigli colpirono, per la maggior parte, il cadavere del loro compagno. Il Fulmine Rosso aveva già colpito. Gaia rinfoderò la spada, alla spalle dei mostri, dandosi una scrollata ai capelli. I restanti otto cadaveri caddero all'unisono, preceduti dalle loro braccia e dalle loro teste. E anche questa è andata. La guerriera piumata sospirò, si tolse il mantello e raccolse le nove teste mostruose da terra. ~ Arrivata nelle vicinanze di Cezanne, venne avvicinata dallo stesso messaggero che le aveva portato la missiva. Sorrise con calore, quindi con noncuranza gettò le teste dei nove Yoma ai piedi dello sgherro. Parlò con sufficienza. La causa della scomparsa della carovana, eccotela. Nove Yoma, niente di ché. Non ho trovato superstiti. Gran parte della merce si trova ancora là. Si voltò e fece per andarsene, ma si fermò dopo pochi passi. Oh, un 'altra cosa. Avrò bisogno di un nuovo mantello. Vedi di riferire e provvedere. Gli mandò un bacio, quindi rise e si allontanò con calma. Non era stata una così brutta giornata, in fondo. ~ Fine. |
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