Gaia vs Andrea [Allenamento]

[Hughes]

Mentre Andrea si preoccupava di caricare un fendente orizzontale, da sinistra verso destra, Gaia aveva intuito che quella era per l'avversaria un'occasione d'oro per un attacco ravvicinato.
E infatti era proprio così, la numero cinque era troppo sveglia rispetto all'avversaria per cascare in un attacco così banale; peccato però, perché il fendente era abbastanza veloce da essere una minaccia anche per Gaia. 
Se Andrea avesse osato qualcosa di più articolato, forse avrebbe potuto ferire la sua nemica/amica... Non che avesse il cervello per farlo.
Quindi, si poteva pure dire, che Gaia avesse appena vinto quello scontro soltanto di intelligenza e prontezza di riflessi.

Ad ogni modo, dopo aver fatto un'evoluzione aerea molto elegante, Gaia si appresta ad atterrare sullo strano terreno dell'arena... Stranamente... Elastico?
A quel punto inizia a fare complimenti alla compagna, noncurante del terreno su cui era, quando improvvisamente il suolo crolla interrompendo a metà la ragazza e lasciandola gridare in caduta libera.

Anche Andrea cadde, in effetti aveva ceduto tutto il pavimento dell'arena ma sembrava essere stata una cosa intenzionale.
Meccanica, diciamo.
 
Le due si trovavano in una fossa, letteralmente, scavata sotto l'arena; erano entrambe abbastanza in profondità e visto che il sole stava calando, l'interno era completamente buio.
Gaia non poteva vedere ad occhio nudo Andrea ed Andrea non poteva vedere Gaia, e quello era il meno.
Infatti, ogni mezzo metro, era presente un pilone in legno rafforzato con del ferro; con una claymore affilata, sarebbero stati facili da abbattere (specie per Andrea) ma con quelle spade smussate e senza la forza proverbiale dell'armadio-guerriera, avrebbe richiesto del tempo che in quel duello non si potevano permettere. 

Quindi erano entrambe in una situazione "stretta" (fortuna che Andrea si era già rimpicciolita) dove era possibile portare un fendente offensivo solo in diagonale e al massimo in verticale.
Inoltre, la visibilità era sensibilmente ridotta e per quanto Gaia potesse percepire la posizione dell'avversaria (visto il massiccio rilascio di Yoki) non aveva una percezione abbastanza sviluppata da consentirle di prevedere con precisione cosa avrebbe fatto Andrea.
Peccato fosse così carente in un'abilità così basilare.

Per quanto riguardava Andrea, niente, doveva solo imparare cosa significasse davvero sfruttare la propria agilità.