Grosso Guaio a Bose! [Hotenshi, Clayfax, Victoria, Ophelia]

[Narratore]

Crystal e Andrea
Cercando tutti e tre con maggior attenzione e con l’aiuto della Percezione di Crystal, riuscite a trovare altre grosse orme e tracce di sangue raffermo, nonché a seguirle mentre si addentrano ancor di più nel bosco. Mano a mano che avanzate, scoprite che qualcosa di molto, molto grosso si è letteralmente aperto la strada tra la vegetazione, segnando una sorta di vero e proprio percorso in mezzo agli alberi, ma nulla vi poteva preparare alle sorprese che vi aspettavano lungo quel cammino…
A un certo punto, seminascosto in mezzo al sottobosco, notate un corpo a terra: nonostante sia stato praticamente spolpato dagli animali spazzini, non potete fare a meno di notare che il cadavere indossa ancora dei pezzi di un’armatura simile alla vostra e gli stracci che ne ricoprono ancora parte del corpo ricordano la vostra uniforme. Quando esaminate il corpo, notate che il teschio sembra sia stato schiacciato fino a scoppiare, come potreste fare voi con un melone tra le mani:
 
Hey, lassù c’è un altro cadavere!
 
Grida Josif e voi, alzato lo sguardo nella direzione indicatavi dal giovane, notate un altro corpo dilaniato che penzola dal tronco di un albero: sembra ridotto nelle stesse condizioni del primo ma, a differenza di questo, è stato “appeso” infilandogli in bocca come un gancio da macellaio l’estremità di un ramo spezzato, che è poi fuoriuscita nella parte superiore della testa.
 
Poi, un riflesso attira la vostra attenzione: poco distante un terzo corpo, ridotto come i precedenti, è stato letteralmente “inchiodato” a un albero con… una claymore? Proprio con una spada simile alle vostre che è penetrata subito sotto lo sterno, trapassando la vittima da parte a parte anche se, a guardar bene, la causa della morte sembra sia un colpo talmente forte che ha sfondato l’osso frontale della vittima.
 
Frugando ancora un po’ in giro, ritrovate altre due claymore, i cui simboli di tre di esse, compresa la prima ritrovata da Andrea, coincidono con quelli dei baveri delle vittime le quali, evidentemente, erano delle guerriere. Tuttavia, avete ritrovato quattro spade e tre corpi: all’appello manca una guerriera e, se queste fossero le Dimenticate, anche l’uomo in nero che le guidava…
 
E le grosse orme sembrano fermarsi in questa zona, così come la strada aperta tra gli alberi e le tracce di yoki…
 
 
Juliet e Camillah
Prima che l’uomo barbuto possa replicare, si ritrova con la gaia Juliet al suo fianco, seguita poco dopo dall’intabarrata Camillah. Egli però non sembra aver gradito molto l’improvvisata della Numero 26 e infatti la squadra da capo a piedi con lo sguardo improntato alla severità, per poi replicare:
 
Prima di tutto… Chi vi ha dato il permesso di salire sulla mia nave?
 
Quindi, dopo aver emesso una sorta di borbottio ed essersi carezzato il barbone, l’uomo prosegue:
 
E poi… sì, ho sentito parlare dei morti trovati a riva. Forse sono i corpi degli equipaggi affondati tra il porto di Alessandro e le Isole della Morte. Ci sono stati parecchi naufragi da quelle parti negli ultimi tempi e vi sono delle forti correnti attorno alle isole, che potrebbero aver sospinto qualche corpo fino a qui.
Certo, è una brutta storia ma non ci vedo nulla di strano.
 
Taglia corto l’uomo con la barba, parlando in tono pacato ma con l’atteggiamento di chi non vuole sentire altro…
 
Ehi tu! Attento con quella cassa! Se rovini quello che c’è dentro, te la tratterrò dallo stipendio!
 
Urla all’improvviso l’uomo barbuto, inveendo contro un marinaio che stava quasi per far cadere a terra una cassa che stava trasportando:
 
Scusatemi, ma sono molto impegnato. Dobbiamo salpare con la marea del tramonto e abbiamo ancora tanto da fare. Vi chiedo cortesemente di scendere dalla nave.
 
Detto ciò, aspettandosi forse che ubbidiate, l’uomo vi dà le spalle e si dirige a un parapetto dove prende in mano una sorta di quaderno sulla quale sembra leggere alcuni appunti, guardandosi attorno ogni tanto. Chissà forse sta verificando la lista di carico della nave.
 
Mentre riflettete sul da farsi, la vostra attenzione viene attirata da delle grida festose provenienti dal mare: una barca a remi di pescatori, con sei uomini a bordo, sta rientrando verso il porto. Quattro uomini stanno remando mentre due di loro stanno reggendo un oggetto oblungo, avvolto in una sorta di telo e sono proprio questi ultimi a gridare:
 
Abbiamo trovato il mostro! E’ morto! Siamo liberi!
 
Sono solo alcune delle esclamazioni che giungono alle vostre orecchie mentre la piccola imbarcazione sembra puntare proprio la zona dei moli nella quale la corrente ha portato a riva i cadaveri.
Attirata dal clamore, una piccola folla ha già iniziato a radunarsi là… 
 
 
Turnazione
Crystal
Andrea
Juliet
Camillah