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CACCIA I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
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13-01-2019, 06:31 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-01-2019 07:23 PM da Semirhage.)
Messaggio: #1
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I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
I MISTERI DELLA JUNGLA NERA
Welcome to the Jungle Numero 21: Luna, Numero 23: Angelica, Numero 33: Triela. Fortunosamente tutte e tre presenti a Staph quando degli anonimi accoliti vi informano di presentarvi al cospetto della signora Semirhage. Quando arrivate, vi ritrovate davanti alla Dama Nera la quale vi stava aspettando nel corridoio davanti alla porta delle sue stanze, camminando avanti e indietro con indosso la sua veste preferita, quella con i bordi ricamati in argento e col suo monile a forma di vipera sulla mano sinistra. Non appena vi nota, la signora vi fa cenno di seguirla: Luna, Angelica, Triela: Benvenute. Raggiungiamo assieme l’ultima compagna che ho convocato. Quando saremo assieme vi darò i dettagli del vostro prossimo incarico. Senza perdere altro tempo, vi avviate per gli oscuri corridoi della fortezza, seguendo un percorso in discesa che mai avevate seguito: brevi corridoi intervallati da scale che scendono… Alla fine, raggiungete una porta di ferro in parte arrugginita: Semirhage tira fuori una grossa chiave e, non senza sforzo la apre, facendola stridere e cigolare. Una volta fuori vi ritrovate all’esterno della fortezza, su un ampio pianerottolo dal quale si accede a una scala in pietra che scende fino a un’ampia piattaforma stretta e lunga che è costruita sulla riva destra di… uno specchio d’acqua? Proprio così, è uno specchio d’acqua, una piccola cala che ha permesso che una nave, non grandissima ma comunque con una certa stazza, arrivasse ai limiti della piattaforma e vi si ormeggiasse. Dopo qualche minuto giungete sottobordo alla nave, che è lunga circa una ventina di metri, dall’aspetto semplice e robusto, con un solido albero maestro al centro e, a prua, la decorazione classica di ogni nave: una polena rappresentante una grossa testa di leone ed infine a grandi caratteri il suo nome: “Leone Marino”. Alcuni uomini sembrano intenti a lavorare su vari preparativi, mentre la vostra attenzione è attratta da una coppia di persone che stanno chiacchierando: un umano e un’altra guerriera, probabilmente la compagna alla quale aveva fatto cenno Semirhage: non potete non notare che alla guerriera manca buona parte del braccio sinistro e il moncherino che ne rimane è ricoperto da un pezzo d’armatura. Quando i due vi vedono arrivare, l’umano saluta educatamente e sale sulla nave, mentre la guerriera si raddrizza sulla sua persona, attendendo il vostro arrivo. Non appena siete tutte assieme, Semirhage si allontana un po’ dalla banchina e poi prende la parola, modulando il tono della voce per farsi udire solo da voi: Bene, ragazze. Lascerò a voi le presentazioni tanto avrete tempo per fare le cose con calma. Per quanto ci riguarda, abbiamo ricevuto una richiesta dal territorio di Mucha, nelle Terre del Sud, più precisamente dalla cittadina portuale di Stand. Laggiù le autorità hanno dei problemi con una setta di fanatici assassini chiamati gli “Shara”, che uccidono le persone per soddisfare la brama di sangue di una loro divinità… Normalmente la cosa non ci interesserebbe ma, qualche tempo fa, sono stati trovati alcuni cadaveri sventrati e privati delle loro interiora, quindi sospettavamo che uno o più yoma potessero aver approfittato della situazione per unirsi alla setta e procacciarsi il loro cibo con il minimo sforzo e avevamo mandato una guerriera per occuparsi della situazione. Semirhage si interrompe per permettervi di assimilare le sue informazioni. Ma le cose si sono rivelate peggiori di quanto sembravano! La guerriera in questione, assieme a un gruppo di cacciatori locali è riuscita a individuare un tempio che sembrava essere il covo dei settari e a soccorrere una prigioniera riuscita a fuggire da lì. La vostra compagna è così riuscita a capire che una Risvegliata la quale, nella sua forma evoluta sembra assomigli alla divinità degli Shara, ha preso il controllo della setta, sottomettendo anche degli yoma che sembra la servano alla pari dei settari. La Dama Nera fa una pausa per riprendere fiato e assicurarsi che nessun uomo dell’equipaggio stia provando a origliare, per poi proseguire: Siccome il tempio degli Shara è nascosto in una foresta fittissima e pericolosa, che da quelle parti chiamano “Jungla”, il vostro incarico sarà quello di unirvi a una spedizione che avrà il compito di sterminare la setta degli Shara ma il vostro scopo principale sarà di individuare ed epurare la Risvegliata oltre che, ovviamente, proteggere il corpo di spedizione dagli yoma ma, ovviamente, NON vi è concesso uccidere gli Shara umani. Di quello si occuperanno gli uomini ingaggiati per tale scopo. E ricordatevi che nessun umano è al corrente dell’esistenza dei Risvegliati, meno che meno l’equipaggio della nave e il suo capitano. Se vi capiterà di dovervi riferire alla dea degli Shara parlate di un Divoratore o di uno Yoma Vorace. A quel punto, Semirhage ritorna verso la nave e conclude: La strada fino a Stand è molto lunga, perciò ho pensato di sfruttare questa nave per farvi dare un passaggio fino alla vostra destinazione. Quando arriverete, cercate il Capovillaggio Ram Narayan: lui vi darà le ultime notizie su come si sta sviluppando la situazione ed è lui che sta organizzando la spedizione della quale voi farete parte. Semirhage si rivolge quindi alla guerriera che attendeva sulla banchina: Camillah, come Numero 9 il comando spetta a te! Per poi rivolgersi a tutte quante: Ora, se avete delle domande questo è il momento di farle, altrimenti potete imbarcarvi: l’equipaggio della nave sta aspettando solo voi. Turnazione Luna Angelica Triela Camillah Citazione:Nel vostro primo post, oltre a eventuali domande e presentazioni, descrivete le vostre sensazioni per una missione che si prospetta un po' diversa dal solito. Sono sempre disponibile via MP se avete bisogno di chiarimenti. |
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14-01-2019, 10:47 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-01-2019 04:13 AM da WolfSoul.)
Messaggio: #2
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Narrato
Parlato Pensato Parlato da altri Raaka Un nuovo incarico attende la giovane numero 21, a chiamarla il solito accolito degli uomini in nero con messaggio che la signora Semirhage la attendeva. Era ormai un po' che Luna lavorava con la dama nera e forse di tutti gli quelli dell'organizzazione era proprio quella che le ispirava più fiducia e umanità, era gentile e comprensiva ma senza perdere la sua autorità, poteva quasi dire che le piaceva lavorare per la signora Semirhage dopotutto... Non ci volle molto a raggiungere le stanze della dama nera che attendeva fuori dalla porta Luna e altre due guerriere, una aveva un viso familiare, era Angelica a cui Luna lanciò un sorriso non appena la vide. Luna, Angelica, Triela: Benvenute. Raggiungiamo assieme l’ultima compagna che ho convocato. Quando saremo assieme vi darò i dettagli del vostro prossimo incarico. Quattro guerriere? La cosa non mi piace... Pensi sia per quello Luna? Non lo so... Spero di no... Si addentrarono quindi per i lunghi corridoi dell'organizzazione fino a giungere ad una porta di ferro mezza arrugginita che la dama nera aprì con una grossa chiave e non poca fatica. La porta le condusse fuori dalla fortezza su un pianerottolo seguito da una scala di pietra che scendeva fino a uno specchio d'acqua dove era ormeggiata una nave di modeste dimensioni. Cosa ci fa una nave qui a Staph? La nave era lunga una ventina di metri ed era molto semplice ma sembrava molto robusta e affidabile, il suo nome era "leone marino", sulla prua spuntava una grossa testa di leone. C'era un po' di via vai, uomini che facevano preparativi e la quarta guerriera che parlava con un uomo, forse era il capitano della nave. Ad attirare l'attenzione di Luna fu' il fatto che la guerriera che dialogava con quell'uomo mancava buona parte del braccio sinistro, coperto da un pezzo di armatura. Al loro arrivo la signora Semirhage si allontanò un po' dalla banchina e prese parola facendo in modo di farsi sentire solo dalle guerriere. Bene, ragazze. Lascerò a voi le presentazioni tanto avrete tempo per fare le cose con calma. Per quanto ci riguarda, abbiamo ricevuto una richiesta dal territorio di Mucha, nelle Terre del Sud, più precisamente dalla cittadina portuale di Stand. Laggiù le autorità hanno dei problemi con una setta di fanatici assassini chiamati gli “Shara”, che uccidono le persone per soddisfare la brama di sangue di una loro divinità… Normalmente la cosa non ci interesserebbe ma, qualche tempo fa, sono stati trovati alcuni cadaveri sventrati e privati delle loro interiora, quindi sospettavamo che uno o più yoma potessero aver approfittato della situazione per unirsi alla setta e procacciarsi il loro cibo con il minimo sforzo e avevamo mandato una guerriera per occuparsi della situazione. Non so chi sia più vile se gli uomini o gli yoma... Ma le cose si sono rivelate peggiori di quanto sembravano! La guerriera in questione, assieme a un gruppo di cacciatori locali è riuscita a individuare un tempio che sembrava essere il covo dei settari e a soccorrere una prigioniera riuscita a fuggire da lì. La vostra compagna è così riuscita a capire che una Risvegliata la quale, nella sua forma evoluta sembra assomigli alla divinità degli Shara, ha preso il controllo della setta, sottomettendo anche degli yoma che sembra la servano alla pari dei settari. Lo sapevo... Un'altro di quei mostri? L'altra volta non è stato facile... Alla parola risvegliata le preoccupazioni di Luna furono confermate e la guerriera cominciò a prestare ancora più attenzione a ciò che la dama nera diceva. Siccome il tempio degli Shara è nascosto in una foresta fittissima e pericolosa, che da quelle parti chiamano “Jungla”, il vostro incarico sarà quello di unirvi a una spedizione che avrà il compito di sterminare la setta degli Shara ma il vostro scopo principale sarà di individuare ed epurare la Risvegliata oltre che, ovviamente, proteggere il corpo di spedizione dagli yoma ma, ovviamente, NON vi è concesso uccidere gli Shara umani. Di quello si occuperanno gli uomini ingaggiati per tale scopo. E ricordatevi che nessun umano è al corrente dell’esistenza dei Risvegliati, meno che meno l’equipaggio della nave e il suo capitano. Se vi capiterà di dovervi riferire alla dea degli Shara parlate di un Divoratore o di uno Yoma Vorace. La strada fino a Stand è molto lunga, perciò ho pensato di sfruttare questa nave per farvi dare un passaggio fino alla vostra destinazione. Quando arriverete, cercate il Capovillaggio Ram Narayan: lui vi darà le ultime notizie su come si sta sviluppando la situazione ed è lui che sta organizzando la spedizione della quale voi farete parte. Camillah, come Numero 9 il comando spetta a te! Numero 9... Se non ricordo male l'ultima volta che abbiamo affrontato un risvegliato eravamo 3... e con noi c'era la numero 4. Chissà quanta differenza di potere c'è tra una numero 4 e la numero 9... e chissà quanto sarà potente il risvegliato... E' tutta un'incognita. A disturbare però i pensieri di Luna ci pensò la signora Semirhage che concluse il suo discorso Ora, se avete delle domande questo è il momento di farle, altrimenti potete imbarcarvi: l’equipaggio della nave sta aspettando solo voi. Ho io una domanda. Disse Luna guardandosi poi intorno per controllare se il suo intervento aveva catturato l'attenzione di qualcuno. Non vorrei farla sembrare una domanda sciocca e scontata signora Semirhage dato che sappiamo quali sono le politiche nei confronti degli umani, ma mi chiedevo, nel caso che qualche fanatico di questa setta, umani intendo, si volesse ostinare a mettersi tra noi e il nostro principale obiettivo, qualora il disturbo di queste persone diventi eccessivo se siamo autorizzate a metterli fuori combattimento, senza ucciderli ovviamente e nel puro interesse di avere un combattimento più efficace e sicuro possibile con quello che sarà il nostro obiettivo della missione, spero di non esser stata fraintesa. Condizioni fisiche: Eccellenti Condizioni psicologiche: Leggermente preoccupata per la sua seconda caccia a un risvegliato. Abilità in uso: Percezione dello yoki e olfatto straordinario [Passive] Yoki in uso: 0% Resterò un lupo solitario finchè non troverò il branco giusto.
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18-01-2019, 01:20 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-01-2019 01:21 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #3
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Spoiler (Click to View) La sua missione nelle Terre del Sud assieme a Luna si era conclusa da non molto tempo e l'aveva lasciata con numerosi interrogativi. La questione del cosiddetto “Risveglio” la riempiva di dubbi: se si trattava davvero di guerriere che “avevano oltrepassato il limite” e che si erano trasformate in bestie pericolosissime, come mai l'Organizzazione non ne parlava? Come mai non metteva in guardia le sue guerriere da un simile pericolo? Certo, Angelica sapeva cosa fosse quel “limite”, era impossibile non rendersi conto dell'inquietante estraneità che si diffondeva in tutto il corpo quando lo Yoki era in circolo e della prepotenza con cui cercava di assumerne il controllo. Quelle guerriere avevano perso il controllo del proprio Yoki, ma invece che trasformarsi in semplici Yoma come lei aveva sempre creduto, la carne dello Yoma innestata doveva aver reagito in qualche modo con il loro corpo, dando vita a una... “creatura da incubo”, come aveva detto Semirhage. Nei giorni precedenti Angelica aveva passato ore intere a guardare e a sfiorare la cicatrice che le percorreva il ventre, chiedendosi, con ironia, se il vero nemico non venisse da dentro di lei... . Avvertiva la sgradevole sensazione di stare tastando solo la superficie della questione e l'impossibilità di avere un quadro chiaro la metteva, ancora una volta, in uno stato di insicurezza e preoccupazione. Fortunatamente, durante la missione a Cézanne, aveva imparato a non colmare la sua insicurezza a tutti i costi con mille pensieri. Ne sapeva ancora troppo poco e lasciarsi andare ad elucubrazioni sarebbe stato come lanciare funi nel vuoto: quello di cui ora aveva bisogno erano solidi appigli ai quali potere fissare quelle funi e l'unico modo per ottenere le informazioni che le servivano era condurre un'indagine approfondita. Partendo dal presupposto che la signora Semirhage non si fosse presa gioco di lei e che il “Risveglio” fosse un avvenimento reale e possibile, da come la donna in nero glielo aveva descritto e dalla sua esperienza personale avuta con la gestione dello Yoki, Angelica poteva immaginare a grandi linee come il Risveglio venisse innescato. Tuttavia non aveva chiaro ancora perché quelle guerriere si fossero trasformate in mostri e non in Yoma, che genere di creature fossero diventate se non erano Yoma, e soprattutto: perché l'Organizzazione non parlava apertamente di un problema così grave? Perché non rendeva le sue guerriere consapevoli? Con questi pensieri, Angelica si diresse al luogo stabilito per la sua nuova missione. Il suo sguardo nervoso si rasserenò quando vide Luna giungere assieme a lei. Avevano lavorato bene nella loro ultima missione e averla di nuovo come compagna non poteva che renderla felice. Tuttavia non sarebbero state le uniche a prendere parte a quella missione: una terza guerriera, mai vista prima, si presentò assieme a loro. Le arrivava sì e no al petto, i suoi due lunghi codini erano di una tonalità bionda leggermente più scura rispetto alla norma, così come la sua carnagione, e la divisa che aveva indosso rattoppata e rinforzata in modo asimmetrico, tant'è che Angelica pensò fosse una guerriera particolare come Mara. Giunte davanti alla signora Semirhage, il cuore di Angelica prese a battere più veloce: chi meglio della persona che per prima le aveva parlato del “Risveglio” poteva rispondere alle sue domande? Tuttavia la Dama Nera le salutò in modo sbrigativo e ordinò loro di seguirla, senza lasciar spazio a repliche. Una quarta compagna ha detto? Una squadra numerosa. Angelica non aveva idea di che grado ricoprissero ora Luna e Triela, Semirhage non ne aveva parlato, tuttavia sperò che non toccasse a lei il comando: sebbene lo considerasse un onore e fosse orgogliosa di averlo potuto avere nelle missioni precedenti, con lo stato mentale attuale avrebbe avuto i suoi problemi a coordinare una squadra di ben quattro persone. Dopo essersi addentrate nel dedalo di cunicoli lungo i quali le aveva condotte Semirhage, giunsero dinnanzi a una porta di metallo che la Dama Nera aprì con una grossa chiave. Davanti agli occhi stupiti di Angelica comparve l'ambiente esterno, una pontile e uno specchio d'acqua sul quale galleggiava ancorata una nave robusta di nome “Leone Marino”. Un viavai di uomini procedeva dalla nave alla piattaforma d'attracco e viceversa e in mezzo a loro uno degli uomini stava discutendo con una guerriera. Angelica ne ebbe subito una strana impressione e presto capì il perché: a quella guerriera mancava un intero braccio. Il ricordo di Samara che le tranciava il suo di netto la paralizzò, si toccò il braccio sinistro e per non dare nell'occhio si affrettò a mettere le braccia conserte. Una volta riunite, Semirhage spiegò loro i dettagli della missione. Yoma infiltrati in una setta di fanatici religiosi: Angelica sapeva bene quanto entrambi i partiti sapessero essere generosa fonte di seccature. Ma non appena Semirhage pronunciò... quella parola... Angelica sbiancò. Dunque sarebbe successo, presto avrebbe incontrato una di quelle “Risvegliate”. Così presto... . Camillah, come Numero 9 il comando spetta a te! Cosa? Numero nove?? Spostò gli occhi su Camillah e li abbassò immediatamente, presa da un timore reverenziale. Una delle prime dieci parteciperà alla missione con noi, la situazione deve essere seria! Non avrei mai pensato di incontrarne una ora, di sicuro potrò imparare molto da lei. Se l'idea di affrontare una Risvegliata la inquietava, la presenza di una guerriera a cifra singola la rassicurava. Semirhage invitò loro a fare delle domande, se ne avevano, e Luna si fece avanti con una richiesta di chiarimento riguardo missione. Angelica deglutì e ascoltò il battito del suo cuore che cresceva. Anche lei aveva qualcosa da chiedere. Tuttavia non poteva fare a meno di pensare a come avrebbero reagito le sue compagne: cosa avrebbe pensato la numero nove? E Luna e Triela? Forse era la sola lì in mezzo a non sapere quasi nulla sulle Risvegliate e si sarebbe messa subito in ridicolo con la sua domanda. O peggio, avrebbe indispettito tutte, compresa la signora Semirhage. Ma doveva farlo, altrimenti i dubbi l'avrebbero tormentata per tutta la missione. Anche io avrei una domanda, signora. Le mie conoscenze riguardo alle Risvegliate sono recenti e poco approfondite. Se ben ricorda, è stata proprio lei a darmi tutte le informazioni che possiedo su di esse, perciò vorrei chiedere sempre a lei un chiarimento riguardo a un punto che non riesco a comprendere: se le Risvegliate sono ex guerriere sulle quali la parte demoniaca ha preso il sopravvento, perché tenere tutto nascosto alle guerriere che ancora servono l'Organizzazione? Perché non parlare chiaro e metterle in guardia sin dall'inizio rispetto a quello che potrebbero davvero diventare? Dico ciò perché io sono venuta a conoscenza solo recentemente di questo pericolo e... in tutta onestà, mi pare una follia che la questione mi sia divenuta nota solo ora. Vorrei che mi chiarisse questo punto, signora. Mi scuso se sono stata impertinente. Angelica lanciò due rapide occhiate verso Semirhage e Camillah, arrossendo lievemente, per poi abbassare lo sguardo in attesa di una risposta. Citazione:Yoki: 0% |
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20-01-2019, 01:35 AM
Messaggio: #4
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Parlato
Pensato Parlato d'altri Erano passati ormai diversi giorni dal suo ritorno a Staph, e Triela si stava ormai riabituando alle mura dell'organizzazione. Aveva persino avuto modo di leggere qualche nuovo volume presente nella biblioteca, la quale con sommo piacere della ragazza era rimasta pigramente invariata dalla sua ultima visita. Il familiare odore della carta invecchiata dai lunghi anni, come l'aria pesante che attutiva i pochi suoni udibili nella sala, erano ricordi a lei particolarmente cari. Il giorno prima, Duran era riuscito a fare riavere il suo mantello, assecondando il capriccio della guerriera e guadagnandosi la sua gratitudine. Triela sperava ora di tutto cuore di poter presto chiamare l'uomo con l'appellativo di Maestro e, un giorno, avere la possibilità di ricambiarne la gentilezza. Stava ancora riprendendo familiarità con il peso del tessuto sulle spalle, quando un accolito irruppe nella sua tranquillità. Una convocazione dalla Maestra Semirhage, una nuova missione. Triela impacchettò lestamente il mantello, fissandolo come aveva fatto in precedenza alla cintura. Si girò incerta verso Rico, chiedendosi se sarebbe stato un bene portare con lei l'orsacchiotto. Alla fine, appurando che ancora non aveva avuto modo di procurarsi una bisaccia degna di tale nome, decise di desistere e s'incamminò spedita verso le stanze della Dama Nera. Quando arrivò sul posto, vide che la donna camminava avanti e indietro affiancata da una sua consorella, e per un momento temette di averla spazientita con il suo ritardo. Diamine, sono una stupida. Se solo non fossi stata a giocherellare col mantello quando mi hanno chiamata... Sarei stata pronta all'istante e non mi sarei fatta attendere. Pensò la ragazza mentre di riflesso portava la mano al capo nel suo solito saluto militare. L'arrivo di una terza guerriera, tuttavia, spazzò via la sua autocommiserazione lasciando il posto ad un po' di sollievo. Se non altro la sua disattenzione non aveva ritardato il suo arrivo quanto credeva. Certo, per quanto ne sapeva anche l'ultima guerriera avrebbe potuto in realtà aver tardato parecchio; ma non ce la vedeva una sua compagna, per giunta chiaramente più adulta di lei, tardare perché stava giocando con l'equipaggiamento, perciò la nuova arrivata non aveva certamente alcuna colpa ai suoi occhi. Luna, Angelica, Triela: Benvenute. Raggiungiamo assieme l’ultima compagna che ho convocato. Quando saremo assieme vi darò i dettagli del vostro prossimo incarico. Così dicendo, la Maestra iniziò a condurre le tre lungo i corridoi della fortezza, lasciando il tempo a Triela di assimilare le informazioni. Queste due compagne, Luna e Angelica, non credo di averle mai viste. La cosa non è così sorprendente in effetti, ma ciò che mi lascia perplessa è il nostro numero. Ben quattro guerriere. Ora come ora dovrei essere in grado di affrontare un paio di yoma da sola, e supponendo che le mie compagne possano fare almeno lo stesso... Strano, in genere gli yoma non tendono a formare gruppi così grossi, visto che la cosa potrebbe portare a lotte per il cibo. Sbirciando le sue compagne, la ragazza poté notare che nemmeno le loro espressioni sembravano tradire grande confidenza. Ad ogni modo, la risposta non avrebbe tardato molto ad arrivare e la mente della numero 33 venne presto distratta da tali pensieri. Con sua magnifica sorpresa, infatti, stavano camminando in luoghi della fortezza da lei ancora inesplorati. Una porta arrugginita, che si riproposte peraltro di ripulire se ne avesse avuta occasione, nascondeva una scalinata che conduceva persino ad uno specchio d'acqua. La nave ivi ormeggiata spiegava infine il mistero di come avessero potuto costruire una simile fortezza in un luogo così sperduto, visto che trasportare i materiali via terra sarebbe stato un compito lento ed estremamente dispendioso. Le condizioni del portone, ad ogni modo, la dicevano lunga su quanto raramente fosse ormai utilizzato quel molo. Una volta salite a bordo, Triela fece infine conoscenza con la sua ultima compagna, con la quale sentì subito suo malgrado una certa affinità. La vista di arti mutilati, spesso per insano divertimento, non le era affatto nuova, perciò riuscì senza un grande sforzo ad evitare di osservare il moncherino della sconosciuta. Quello che non poteva ignorare, però, era il ricordo pulsante dell'olio bollente sulla pelle. Stringendo con forza il pugno sinistro, riuscì comunque a rimanere impassibile all'esterno. Ascoltò in silenzio le spiegazioni della donna, assumendo un'espressione pensierosa al sentir nominare la risvegliata, anche se l'apprendere il rango della guerriera di fronte a lei la rincuorò non poco. Immagino sia necessario un gruppo così numeroso per combattere un mostro del genere. Non so se tutti questi "risvegliati" abbiano uguale potere, ma quel che è certo è che se ci dovessimo trovare di fronte ad una come Sofia io potrei essere di ben poco aiuto, nonostante gli allenamenti fatti. Quel che è certo è che di domande da rivolgere alla Maestra ne arebbe anche avute, se non fosse stata preceduta da due delle sue compagne. Avrebbe sicruramente integrato la prima delle due domande con un suo dubbio, ma ciò che attirò di più la sua attenzione fu certamente la seconda. Triela aggrottò la fronte pensierosa nell'ascoltare le parole dalla compagna, che sembrarono segnarla come un oscuro presagio. Rabbrividí, ripensando alla fuga da Sofia e al conseguente, inconsapevole, enorme rischio che aveva corso. C'era andata vicina, troppo vicina, e ora le sue azioni le sembravano essere le mosse di una folle, come quelle di un bambino che gioca col fuoco, inconsapevole dell'incendio che potrebbe divampare. Dandosi un contegno, alzò la mano e prese parola. Perdonate la mia ignoranza, Maestra, ma temo di non conoscere affatto questi risvegliati. Persino le informazioni che la mia compagna ha appena esposto come ovvie mi giungono nuove. Tutto ciò che conoscevo prima di questo momento era la loro nomea, oltre che una breve esperienza personale con uno di essi. Vi sarei grata se poteste darmi delle informazioni basilari su di loro. Mi scuso in anticipo con le mie compagne per la ripetizione di nozioni che già conoscono, ma temo sia d'uopo una spiegazione. Disse la ragazza chi andò il capo in segno di scuse. Inoltre... Mi chiedevo se il nostro dovere ci imponga di impedire che gli yoma uccidano questi shara, o se invece sia il caso lasciarli fare se dovesse capitare l'occasione. Concluse la ragazza con espressione grave, attendendo la risposta. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% Spoiler (Click to View) |
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20-01-2019, 04:42 PM
Messaggio: #5
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Legenda
Narrato Parlato Pensato Era trascorso pochissimo tempo da quando Caesy e Camillah si erano lasciati. Camillah aveva recuperato in fretta e furia tutto il suo equipaggiamento dalla cella e si era fiondanta -letteralmente- fuori dalla sede per raggiungere il più presto possibile la Leone Marino. Era sia eccitata all'idea di intraprendere la nuova missione e sia di rivedere quella nave che quella volta, in qualche modo, le aveva riportate sane e salve a casa. Chissà come doveva essere stata riparata. Così la guerriera continuò la sua corsa all'interno del cortile. Sfrecciò vicino alle novizie che aveva incontrato precedentemente con Caesy e poi proseguì per raggiunge il luogo dell'incontro. Eccomi Caesy! Fu la prima cosa che urlò, non appena vide il giovane intento a dare le ultime istruzioni ad i suoi. Appena lo raggiunse, non poté fare a meno di commentare la nuova "forma" della Leone Marino e si congratulò con l'amico. Era incantata dalla maestosità che quel vascello era riuscito a recuperare. Ricordo ancora com'era ridotta al termine della nostra missione. Avete fatto un ottimo lavoro. Ora è più bella che mai, e non vedo l'ora di navigare di nuovo in mare aperto. Camillah era eccitata. Infatti questa volta sarebbe stata la seconda volta che avrebbe provato l'ebrezza di una navigazione. Ancora una volta su quella nave. Questa volta, però, si sarebbe trattato di un viaggio più tranquillo. Intanto, ecco sbucare all'orizzonte le sue nuove compagne di avventura. Non ne conosceva nessuna.. strizzò meglio gli occhi per squadrarle meglio, seppur da lontano. Anzi no! C'era Luna, una guerriera che aveva già combattuto con lei e che aveva provato anche lei l'ebrezza di essersi confrontata con... quella maledetta - Aracne-. Appena furono tutte più vicine, si inchinò in segno di saluto e poi sorrise. Superati i convenevoli, attese di apprendere le informazioni sulla missione da Sermihage. Ascoltò con attenzione, e poi, dopo le domande delle compagne, avrebbe chiesto. L'unica domanda che avrei io è la seguente. Come possiamo distinguere gli umani dagli yoma? Mi spiego meglio. Di solito gli umani che si trovano insieme agli yoma, sono permeati di yoki. Questo significa che, se ci trovassimo a dover affrontare degli yoma ed umani in gruppo, avremmo bisogno di un qualcosa che ci permetta di individuare velocemente e con precisione solo gli yoma, evitando perdite di tempo. Un conto è studiare un avversario con calma, un conto è farlo in una battaglia, dove si ha poco tempo per capire e prendere delle decisioni. Esiste questo sistema, Maestra? La risposta sarebbe stata scontata, ma tanto valeva provare. I membri di questa organizzazione nemica, hanno dei simboli che li contraddistinguono? Non so, dei tatuaggi o altro. Una volta recuperate le risposte ai loro quesiti, Camillah era pronta per imbarcarsi e partire. Subito dopo, avrebbe poi terminato le presentazioni con le altre ragazze della spedizione. Credo che, per semplificare le presentazioni, sia doveroso raccontare qualcosa di noi alle altre ragazze. Una sorta di piccola presentazione. Posso incominciare io. Dunque, piacere di conoscervi, io sono Camillah: la numero 9. Vedo che anche tu Luna parteciperai a questa missione, sono contenta di rivederti. Provengo da un paese delle terre del sud dopo che ho perso la mia famiglia per via ... beh ... degli yoma. La mia abilità principe è l'agilità e farò di tutto per proteggere le mie compagne. Non seppe cos'altro aggiungere. Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Sana, ma senza il braccio sinistro. Occhi dorati e vene ingrossate intorno agli occhi. Stato Psicologico: Eccitata all'idea di intraprendere una nuova missione a bordo della Leone Marino. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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21-01-2019, 10:32 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-01-2019 10:38 PM da Semirhage.)
Messaggio: #6
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
La signora Semirhage ascolta in silenzio e e con attenzione ogni singola domanda che le rivolgete, per poi rifletterci su qualche istante prima di rispondere:
Hm, domande legittime le vostre e quindi andiamo con ordine… La Dama Nera prende un bel respiro prima di iniziare: Luna, considerando che gli Shara umani sono dei fanatici, potrebbe effettivamente accadere che alcuni di loro dovessero mettersi in mezzo tra voi e il vostro obiettivo, soprattutto se la Risvegliata dovesse ordinarglielo. Perciò siete autorizzate a metterli fuori combattimento. Fate comunque attenzione a non ucciderli. Per poi proseguire, rivolgendosi alla Numero 23: In realtà Angelica, se ci pensi bene, non è che la cosa sia granché diversa. Dal punto di vista di una guerriera, cosa cambia? Nulla se ci rifletti: quando una di voi si risveglia diventa… qualcosa d’altro, molto più forte di uno yoma è vero, ma comunque un essere la cui personalità viene sconvolta e che si nutre di viscere umane. Riveliamo questo segreto solo quando riteniamo che le nostre guerriere siano diventate sufficientemente forti nel corpo e nello spirito da poter combattere e accettare una cosa del genere. Perdona la franchezza ma che senso avrebbe rivelare la verità a delle novizie o a delle guerriere appena graduate? Rischieremmo di ottenere soltanto delle ragazzine terrorizzate sia da loro stesse che dai possibili avversari che si troverebbero di fronte. Per questo noi preferiamo aspettare che voi diveniate sufficientemente forti per sopportare la verità! Semirhage rivolge quindi la sua attenzione alla guerriera con l’uniforme rattoppata: Come dicevo Triela, un Risvegliato o una Risvegliata come preferiscono chiamala alcuni, è una creatura che nasce quando una guerriera come voi perde completamente il controllo sul suo yoki e supera il limite. A quel punto essa assume una nuova forma, il più delle volte mostruosa anche se, col tempo, possa recuperare un aspetto umano e diventa molto più forte di quello che era prima. Noi crediamo che la forma che assume sia in qualche modo legata alle peculiarità che la poveretta aveva quand’era ancora una guerriera, ma non ne siamo sicuri. La mente della guerriera rimane sconvolta nel processo e, come dicevo, purtroppo la Risvegliata comincia ad avvertire presto la necessità di nutrirsi di viscere umane. Preso un attimo di fiato, Semirhage prosegue: Come Organizzazione, quando ci giunge una richiesta d’aiuto e stabiliamo che si tratta di un Risvegliato, vista la forza di quelle creature anziché mandargli contro una guerriera singola, costruiamo dei veri e propri “gruppi di caccia”, composti solitamente da quattro guerriere delle quali cerchiamo che almeno una sia una Cifra Singola, perché essa ha la forza e l’esperienza per guidare le compagne in battaglia. Quasi avesse voluto sfruttare quella risposta per introdurre la successiva, la Dama Nera si rivolge quindi alla Caposquadra: Purtroppo Camillah, non abbiamo un “sistema” che vi possa permettere di discernere in mezzo a una battaglia gli yoma dagli umani: dovrete fare affidamento sulle vostre Percezioni ma comunque ritengo che ci dovrebbe comunque essere una certa differenza tra il percepire uno yoma e un umano contaminato dalle tracce del suo yoki inoltre, se e quando vi troverete in battaglia, non credo di sbagliare se penso che gli yoma assumeranno subito il loro aspetto demoniaco: non gli converrebbe lottare contro di voi mantenendo la forma umana. Inoltre, tutti i membri degli Shara hanno un tatuaggio, quasi sempre sul petto ma non escludo che lo posano avere su altre parti del corpo, che rappresenta un serpente con la testa di una donna, in pratica il simbolo della loro perversa divinità! A quel punto la signora Semirhage sfila le mani dalle maniche della sua veste e le batte assieme un paio di volte, sorridendovi: Su! Su! E’ ora di partire! Il Capitano Caesy e il suo equipaggio vi attendono. Fate buon viaggio e in bocca al lupo! E’ il congedo della Dama Nera la quale, a quel punto, si gira e si allontana a ritroso lungo il percorso che vi aveva condotte alla banchina. Non vi rimane altro che salire a bordo e prepararvi a partire. Non appena siete a bordo della Leone Marino, un bel giovanotto di forse 24 anni, alto e prestante, forte sicuramente delle tradizioni di lavoratori e marinai, vestito con abiti di qualità migliore rispetto al resto della ciurma vi si avvicina senza mostrare timore nei vostri riguardi. E' lo stesso uomo che parlava con Camillah prima dell'arrivo di Semirhage e del suo seguito. Dopo essersi passato una mano tra i capelli neri, il giovanotto vi si fa incontro e, dopo un leggero inchino, si presenta: Benvenute a bordo, signorine! Il mio nome è Caesy e sono il Capitano della Leone Marino. Mettetevi comode mentre salpiamo, sarò da voi non appena la nave sarà alla via. Detto ciò, il giovane Capitano si allontana per dare gli ordini per la partenza e, mentre gli uomini ritirano la passerella, sciolgono gli ormeggi e issano le vele, Camillah ne approfitta per presentarsi, cedendovi poi la parola, mentre tutt’attorno a voi fervono le attività in quell’ambiente così strano e così… nuovo, e la nave inizia lentamente ad allontanarsi dalla banchina... la sentite muoversi sotto i vostri piedi. Turnazione Luna Angelica Triela Camillah |
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24-01-2019, 04:42 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-01-2019 04:43 AM da WolfSoul.)
Messaggio: #7
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Narrato
Parlato Parlato da altri Per la missione si prospettava un bel gruppetto misto, sia per gradi che per esperienze. Luna aveva già avuto a che fare con un risvegliato, e con quella pazza di Aracne ovviamente, ma anche un'altra guerriera che fino ad allora le sfuggiva, forse il trauma della vista di un risvegliato per la prima volta le aveva offuscato i dettagli della missione, eppure, quel giorno insieme a lei c'era proprio Camillah che ora era qui con lei di nuovo in missione. Come aveva fatto Luna a non ricordarsi, Camillah invece l'aveva riconosciuta eccome, eppure c'era qualcosa di diverso in lei, Luna la squadrò di nuovo e finalmente e capì, era il braccio, doveva averlo perso dopo quella missione, magari non l'aveva riconosciuta anche per quello. Quindi erano lei, Camillah che ora era diventata una guerriera ad una cifra, Angelica e Triela. Sicuramente Camillah sarebbe stata quella con più esperienza oltre che la più forte, mentre Angelica e Triela non avevano mai affrontato un risvegliato. Le guerriere fecero quindi le loro domande alla signora Semirhage che rispose con chiarezza e precisione alla domanda di Luna e di Camillah dando inoltre altre informazioni riguardanti il risvegliato a Angelica e Triela. Avevano l'autorizzazione di mettere fuori combattimento i fanatici della setta che si sarebbero messi in mezzo a patto di non ucciderli, questo rasserenò Luna che già pensava a quanto quei pazzi avrebbero potuto mettere in difficoltà il gruppo. Dopo aver risposto a tutte le domande la dama in nero salutò quindi le guerriere per tornare indietro lasciandole al capitano Caesy che le invitava a salire per partire quando Camillah attirò l'attezione delle compagne. Credo che, per semplificare le presentazioni, sia doveroso raccontare qualcosa di noi alle altre ragazze. Una sorta di piccola presentazione. Posso incominciare io. Dunque, piacere di conoscervi, io sono Camillah: la numero 9. Vedo che anche tu Luna parteciperai a questa missione, sono contenta di rivederti. Provengo da un paese delle terre del sud dopo che ho perso la mia famiglia per via ... beh ... degli yoma. La mia abilità principe è l'agilità e farò di tutto per proteggere le mie compagne. Luna si avvicinò a Camillah facendole un piccolo chino con la testa in segno di saluto e appoggiandole la mano destra su quello che rimaneva del braccio sinistro. Vedo che ne hai fatta di strada Camillah, una cifra. Mi dispiace per il tuo braccio. Vederti di nuovo mi ha fatto tornare in mente quel giorno... avevo quasi rimosso. Disse alla compagna a bassa voce in intimità. Poi si girò verso le altre due compagne Il piacere è mio ragazze, io sono Luna, numero 21. Ho già avuto il piacere di lavorare con Camillah e Angelica e spero di fare anche la tua conoscenza Triela Accennando un'altro saluto con il capo a quest'ultima. Vengo dalle terre del nord e sono specializzata principalmente nell'offensiva, sono abbastanza agile anche se nulla paragonato a una guerriera a una cifra e ho la capacità di fiutare odori a lunga distanza, sperò di riuscire ad esservi d'aiuto il più possibile. Terminò e si mise accanto a Camillah per ascoltare le altre due compagne. Condizioni fisiche: Eccellenti Condizioni psicologiche: Contenta di avere delle buone compagne. Abilità in uso: Percezione dello yoki e olfatto straordinario [Passive] Yoki in uso: 0% Resterò un lupo solitario finchè non troverò il branco giusto.
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27-01-2019, 01:16 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-01-2019 01:17 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #8
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Spoiler (Click to View) La risposta che le diede Semirhage la lasciò con sentimenti contrastanti. Sebbene comprendesse le preoccupazioni dell'Organizzazione, non riusciva ancora ad accettare questo fatto come se niente fosse. La Signora in Nero ne parlava così tranquillamente, come se fosse una cosa comune e probabilmente per lei lo era. Chissà quante notizie di Risvegliate doveva aver ricevuto durante la sua carriera, forse ne aveva vista anche una, forse aveva anche assistito a una trasformazione. Ma per Angelica quello delle Risvegliate era uno scenario del tutto nuovo, piombatole addosso per caso nella scorsa missione, in seguito a qualche parola di troppo da parte di Luna. Ed era questa “normalità”, queste rivelazioni come se niente fosse che la mettevano a disagio. Capiva il punto di vista dell'Organizzazione, che con ogni probabilità aveva a che fare con questo problema quotidianamente, ma per lei questa rivelazione aveva avuto l'impatto di un macigno sul cuore e nessuno pareva rendersene conto o considerarlo importante. L'idea che una belva del tutto sconosciuta potesse nascerle dentro le estraniava il suo stesso corpo, le dava la nausea e la spaventava, e quel che era peggio era che in sostanza avrebbe dovuto farsene una ragione e affrontare la situazione da sola. Fate questa rivelazione alle guerriere più forti di spirito perché avete paura che scombussoli la mente di quelle più deboli... ma siamo sicure che scaricare un macigno del genere dall'oggi al domani addosso a qualsiasi guerriera sia privo di conseguenze? Una rivelazione così spiccia e brutale come quella che aveva ricevuto lei non le pareva una soluzione rispetto al rischio di turbare le menti delle guerriere di rango inferiore. Una pensa di aver finalmente capito come gira il mondo e poi questa convinzione viene frantumata da una novità del genere... non è forse peggio destabilizzare una mente che ha già le sue convinzioni invece che una che non ne ha alcuna? Il fatto era che si sentiva abbandonata a se stessa, ed era questo che la turbava sopra ogni cosa, ma nel contempo, anche se lo avrebbe voluto, non sapeva né come chiedere aiuto né cosa avrebbe potuto ricevere dalle altre per stare meglio. Non sapeva come esprimere il suo disgio. In fin dei conti, Angelica aveva fiducia nell'Organizzazione ed era certa che essa sapesse cosa fosse meglio, anche per il semplice fatto di avere molta più esperienza di lei in materia di Risvegliate. Forse questo argomento l'avrebbe turbata per molto tempo ancora ma, se chi ne sapeva più di lei considerava l'argomento come un fatto non così eclatante come lo era per lei... voleva dire che ci avrebbe fatto l'abitudine anche lei, prima o poi. E questa missione sarà il primo passo... Ascoltò le risposte alle domande delle altre un po' pensierosa, salvo stupirsi del fatto che Triela fosse al completo oscuro della vicenda delle Risvegliate, oltre che del suo linguaggio stranamente forbito. Dunque anche lei ne sa poco o nulla! Questo mi rincuora, un poco. Chissà cosa penserà a riguardo. Dopo che Semirage le ebbe congedate, Angelica seguì le altre a bordo della nave, non esattamente al settimo cielo. L'idea di vivere in uno spazio ristretto assieme a degli umani generava in lei una lieve avversione: non odiava gli umani, ma di certo non erano il genere di individui con cui amava mettersi a pari livello. Anzi, le piaceva sempre mantenere un certo distacco. Per questo quando il capitano le salutò, non lo degnò di mezza occhiata. Di lì a poco liberarono gli ormeggi e mentre l'equipaggio era indaffarato a muovere la nave, la caposquadra si fece avanti dando inizio alle presentazioni. Avvertì un calore al petto quando Camillah disse che avrebbe protetto le sue compagne ad ogni costo. Deve avere un animo buono, non penso sarà difficile trovarsi in sintonia con lei. Il mio nome è Angelica, sono la numero ventitré, e provengo dalle Terre Centrali. Quanto tempo era passato... ormai quella vita non le apparteneva più. Le caratteristiche che ho affinato di più sono l'agilità e la percezione, senza essere carente in forza e controllo dello Yoki. Citazione:Yoki: 0% |
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28-01-2019, 09:25 PM
Messaggio: #9
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Triela volse un ultimo saluto alla Signora, la quale si stava ormai allontanando volgendo loro le spalle.
Le sue risposte erano state abbastanza esaustive per Triela, e sembrava comunque che le sue compagne ne sapessero di più al riguardo. Nel caso in cui si fosse rivelato necessario, avrebbe chiesto loro di colmare le sue lacune. Direi che ha tutto abbastanza senso. Sofia aveva inizialmente il corpo di una donna quando la incontrammo. Quello che più mi preoccupa è sicuramente la loro intelligenza. Per quanto si può dire che siano guerriere impazzite, non hanno di certo perso le loro facoltà mentali, anzi. Inoltre quando incontrai Sofia non rilevammo una grande forza diabolica provenire da lei, perciò è probabile che queste Risvegliate possano abbassare l'emissione di yoki. O per lo meno, Sofia aveva questa facoltà. Immagino dovrò affidarmi alla guida di Camillah, visto che sembra avere parecchia esperienza al riguardo. Anche il fatto che lo tengano nascosto mi pare una buona idea, e dirlo a qualche novizia che potrebbe stupidamente spiattellarlo agli umani sarebbe un ulteriore problema. Questo significa anche che i miei sforzi sono stati riconosciuti, e mi ritengono degna di sufficiente fiducia. La ragazza concluse il pensiero mentre cercava di trattenere un mezzo sorriso di soddisfazione. Rivolse un inchino di saluto al capitano Caesy, che era passato a dar loro il benvenuto. Quando la nave iniziò lentamente a muoversi, bilanciò senza troppa difficoltà il peso dell'accelerazione muovendo il suo baricentro nel mentre ascoltava le parole delle compagne. Attese quindi il suo turno di presentarsi. Piacere di conoscervi, io sono Triela, la numero 33. Provengo anch'io dalle terre del sud, ma tutto ciò che ricordo è che vivevo in un villaggio portuale, perciò temo che la cosa non potrà darci alcun vantaggio. Il mio punto di forza è l'agilità, mentre al contrario tempo che la mia forza sia fin troppo bassa. In effetti, nella mia precedente esperienza attaccai quello che mi parve ragionevolmente essere il punto più fragile del mostro, nello specifico una specie di corda di un arco... La mia spada ci rimbalzò semplicemente addosso. Non so perciò se sarò in grado di ferire direttamente il nemico, a meno che sia più debole di quell'altro. Se non altro, credo di poterlo distrarre in maniera efficace. Concluse la guerriera con tono un po' cupo, puntellando lievemente il peso da un piede all'altro per dissipare il proprio sentimento di inadeguatezza. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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28-01-2019, 10:23 PM
Messaggio: #10
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Legenda
Parlato Narrato Pensato Il tatuaggio di una donna con la testa di un serpente? Bene, era già un'ottima informazione. Però continuava a non essere utili per individuare subito gli yoma. Uffa, dovevano cavarsela come al solito in qualche modo. Le compagne sembrarono subito molto socievoli e "a pelle" le piacquero. Il suo gruppo era composto di ragazze che avevano la caratteristica di essere molto agili. In più, Luna, aveva un anche ottimo fiuto. Insomma, sembravano tutte guerriere adatte a quel compito. Ancora una volta l'organizzazione aveva fatto una buona scelta. In effetti, data la delicatezza della missione, era preferibile avere delle compagne veloci per mettere fuori combattimento gli umani ostili ed uccidere gli yoma rapidamente. Non sapevano a cosa sarebbero andate incontro, ma di sicuro avrebbero dovuto impegnarsi. Molto bene, grazie ragazze. Di sicuro credo che anche voi vi siate fatte un'idea di quello che ci aspetterà in questa missione, ma quel che penso è che dovremmo essere rapide nel decapitare gli yoma che troveremo sulla nostra strada. Vi chiederei solo due cortesie. Qui Camillah si fece più seriosa, poiché l'argomento era ostico per lei. E forse si ricordava di qualche vecchia missione.. Ingaggiate un combattimento con gli umani solo se non potete farne a meno. Metteteli fuori combattimento e finitela lì. A noi interessano solo gli yoma ed il risvegliato, e nessun altro. Gli affari tra gli umani non ci riguardano. La ragazza per un momento perse il suo sorriso e, quasi con uno sguardo di ghiaccio, fissò tutte le presenti. Non fate di testa vostra. Se vi verrà dato un comando eseguitelo senza discutere. Voglio evitare che vi facciate del male e che si rischi di compromettere la missione. Intesi? La domanda era retorica. Per tanto Camillah ritornò essere sorridente e solare. Poi si voltò a guardare verso quella costa brulla, che piano piano si allontanava. Quel movimento fluttuante e quel rollio le fecero intendere che il viaggio era finalmente iniziato. Ora godiamoci il viaggio in nave fintanto che non arriveremo a destinazione. Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Sana, ma senza il braccio sinistro. Occhi dorati e vene ingrossate intorno agli occhi. Stato Psicologico: Eccitata all'idea di intraprendere una nuova missione a bordo della Leone Marino. Preferisce mettere in chiaro le cose con le sue compagne, visto che saranno sotto la sua responsabilità. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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29-01-2019, 11:04 PM
Messaggio: #11
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Mentre la nave si infila in un canale che la condurrà verso il mare aperto, si conclude il vostro giro di presentazioni.
A Camillah rimane qualche dubbio sul modo per discernere velocemente tra gli Shara umani e gli yoma però, a pensarci bene, potrà contare sul fiuto di Luna e sulla Percezione affinata di Angelica… A proposito di quest’ultima, sembra che sia rimasta un po’ turbata dalle rivelazioni della signora Semirhage, mentre dalle parole di Triela si può facilmente intuire che deve aver provato un grosso spavento quando, nonostante il suo grado, dev’essersi trovata di fronte una Risvegliata senza poterci fare un granché al riguardo, tranne sopravvivere per raccontarlo. Quando la Leone Marino è alla via, il Capitano Caesy cede il timone a un suo subalterno e si avvicina nuovamente a voi: Eccomi a voi, ora pensiamo alla vostra sistemazione. Vi prego di seguirmi. E, dopo aver girato sui tacchi, Caesy si dirige risolutamente verso una piccola porta posta sotto il castello di poppa (*) e la apre, facendovi segno di seguirlo. Vi ritrovate così su una sorta di pianerottolo, sul quale notate un paio di porte una sulla destra e una sulla sinistra, di fronte alle quali, a un paio di metri di distanza, notate delle scalette che sembrano scendere ai ponti più bassi della nave. Caesy si dirige verso la porta sulla vostra destra, ovvero sulla sinistra rispetto alla prua dell’imbarcazione e, estratta dalla tasca una chiave, la utilizza per aprire la porta, scostandosi poi per cedervi il passo: Non è molto grande, la cabina non è stata studiata per ospitare quattro persone, ma abbiamo fatto del nostro meglio per cercare di renderla confortevole. Quando entrate, vi trovate in una stanza con una grande finestra davanti a voi, che offre una visuale orientata verso la poppa della nave: a destra e a sinistra sono stati sistemati due doppi letti a castello e, in mezzo all’alloggio, è stato posto un semplice tavolo a forma rettangolare con quattro sedie. Un baule e un mobile con specchiera più un paio di lampade a petrolio completano l’arredamento della cabina. Dopo avervi lasciato qualche minuto per ambientarvi, il Capitano richiama nuovamente la vostra attenzione: Il viaggio dovrebbe durare cinque giorni, se il tempo si mantiene bello. La nave non è grande a sufficienza per ospitare una cucina ma se avete fame potete chiedere qualcosa a Sam, il cambusiere, a meno che non vogliate unirvi a noi quando mangiamo. Caesy consegna a Camillah la chiave della cabina poi, dopo aver infilato le mani nella cintura, sorridendo, conclude: Se avete bisogno di altro, potete chiedere a me, la mia cabina è quella qui accanto, oppure a Ishmael, il mio Nostromo. Ora devo tornare sul ponte, a più tardi! E così fa, uscendo dalla porta che conduce sul ponte esterno, richiudendosela alle spalle, lasciandovi sole e libere di sistemarvi come meglio vi aggrada, mentre dalla finestra della vostra cabina potete contemplare la scia schiumante della Leone Marino e il profilo della fortezza di Staph farsi sempre più piccolo, finché non scompare all’orizzonte. I giorni di navigazione scorrono tranquilli, Caesy mantiene una rotta verso sud che segue il profilo della costa, sempre visibile al limite dell’orizzonte lungo la fiancata destra della nave mentre l’aria frizzante gonfia le vele e scompiglia i vostri capelli quando siete sul ponte. Il mare visto da bordo appare come un’immensa distesa blu salvo poi diventare, quando il sole assume una certa angolazione, simile all’oro fuso. Nessuno dell’equipaggio viene a disturbarvi, a meno che non decidiate voi di parlare con qualcuno degli uomini tuttavia, forse anche per trovare qualcosa che vi distragga, notate un paio di cose… Al termine del primo giorno di navigazione, vedete un paio di marinai che sembrano discutere animatamente. In quel momento né Caesy né Ishmael sono presenti sul ponte e, tendendo le orecchie, potete capire che uno dei due, probabilmente non accorgendosi che siete sul ponte, sta mettendo in discussione la vostra presenza a bordo: Mick! Non discuto il fatto che il Capitano abbia fatto un accordo con quelli dell’Organizzazione, ma chiederci addirittura di portare a bordo non una ma addirittura quattro di… quelle… Prima che l’uomo completi la frase Mick, altrettanto ignaro della vostra presenza, replica brusco: Sei un idiota Tob! Sai come una di quelle donne ha perso un braccio? No? Allora te lo spiego io! Eravamo stati attaccati da un mostro marino alle Isole della Morte e il povero Jack era caduto in acqua… Ma quella donna è saltata nei flutti per provare a salvarlo… non ci è riuscita solo perché il serpente marino le ha mangiato il braccio! Nonostante questo lei e la sua compagna di quella volta, una claymore bianca come il latte che stavolta non c’è, hanno combattuto quel mostro fino allo sfinimento e lo hanno ucciso prima che spaccasse del tutto la nave e morissimo tutti annegati o sbranati! Mick, infervorato dalla discussione deve interrompersi per dare due colpi di tosse e poi concludere con più calma: Personalmente Tob, sono più tranquillo con quelle donne a bordo. Al che, anche vedendo gli sguardi contrariati degli altri marinai, evidentemente schierati con Mick o forse perché accortosi della presenza di una o più guerriere, Tob lascia cadere la discussione. La seconda cosa che stuzzica la vostra curiosità è il fatto che, quando il Nostromo Ishmael cammina sul ponte, con un’andatura leggermente zoppicante, sembra che tutti i marinai, chi più chi meno, lo tengano spesso d’occhio… Citazione:Nel prossimo post, oltre a sistemarvi e/o discutere tra voi se lo desiderate, descrivete per sommi capi come intendete trascorrere il tempo durante la navigazione. Siete liberi di decidere se volete interagire con le situazioni che vi ho descritto oppure no. Citazione:(*) Il Castello di Poppa è quella struttura della nave, posta per l’appunto nella parte retrostante, sopraelevata rispetto al ponte principale, sulla quale solitamente sono collocati la ruota del timone e i fanali di corsa e dalla quale chi comanda è in grado di vedere tutto quello che avviene sul ponte e sul sartiame della nave stessa. Turnazione Camillah Luna Angelica Triela |
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30-01-2019, 09:20 PM
Messaggio: #12
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Legenda
Narrato Parlato Pensato Dopo che Caesy ebbe presentato alle guerriere la loro cabina, non restò che attendere che la nave le portasse a destinazione, nei successivi cinque giorni. Quindi, per impegnare il tempo, Camillah decise di allontanarsi dalle compagne per andare ad affacciarsi dalla balaustra del ponte, in direzione della costa. Rimase come incantata, soprattutto quando i paesaggi si colorarono di quella luce calda, che solo il sole poteva trasmettere loro. Sognava quasi ad occhi aperti. Si chieste come fosse la vita in quei paesi che riusciva a distinguere tra i vari promontori. In quel momento stava bene e tutti quei pensieri che normalmente la incupivano, erano lontani e quasi dimenticati. Durante uno dei momenti di tranquillità, assistette a due eventi diversi scaturiti tra i marinai. Nel primo caso assistette ad una conversazione, dove Camillah si riconobbe come la persona di cui si parlava. Apprezzò il fatto che qualcuno la difendesse, sebbene fosse una guerriera. Se non altro era conosciuta, e la cosa la fece sorridere. Ovviamente non volle immischiarsi nella discussione. Origliò solamente. Invece, nel secondo evento notò come il nostromo non fosse ben visto dai compagni. Chissà perché. Poteva essere per quella sua andatura zoppicante? Bah.. decise di andare a presentarsi a quella persona, forse per scoprire qualcosa di più. Ishmael.. giusto? Piacere di conoscerla, io sono Camillah. Il capitano ci aveva parlato di lei, ma non aveva avuto ancora il tempo di presentarci. Noto che zoppica e spesso evita di stare con i marinai. Le è successo qualcosa? La ragazza bionda, abbozzò il suo solito sorriso. Di cortesia. Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Sana, ma senza il braccio sinistro. Occhi dorati e vene ingrossate intorno agli occhi. Stato Psicologico: Si gode il viaggio, in tranquillità. Nota il nostromo e decide di presentarsi. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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04-02-2019, 09:45 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-02-2019 09:46 PM da WolfSoul.)
Messaggio: #13
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Spoiler (Click to View) Parlato Pensato Raaka Fatte le presentazioni e ascoltato gli ordini della caposquadra il gruppo venne scortato dal capitano Caesy in una piccola stanza adibita all'uso delle quattro guerriere nella poppa dell'imbarcazione. Luna entrò e si sedette appoggiandosi al letto a castello di destra cercando di rilassarsi un po'. Dopo che il capitano si congedò nella stanza cadde uno strano silenzio, chissà, forse erano tutte perse nei loro pensieri. Non ho la minima idea di quanto potrà essere impegnativa questa caccia... questa cosa non mi piace. L'altra volta c'era Aracne, la numero 4, e per lei era sembrato fin troppo facile uccidere quel risvegliato, fatto sta che era fin troppo fuori portata per me. Mi chiedo però... quanta differenza ci sia tra una numero 4 e una numero 9. Camillah a quel tempo era numero 12 e anche lei ebbe non poca difficoltà. Triela e Angelica, me compresa, potremmo essere poco d'aiuto a Camillah. Senza contare che Angelica e Triela non sanno a cosa stanno andando incontro, il pensiero che potrebbero non farcela e che non sanno cosa le aspetta mi mette forse più ansia che per la mia stessa vita. Angelica sembrava abbastanza preoccupata, Triela invece nonostante il suo sembra fin troppo rilassata, eppure ne ha visto uno, che non abbia compreso appieno la loro potenza? Lo scopriremo una volta li Luna, non è detto che tutti i risvegliati abbiamo la stessa potenza, dopotutto come c'è differenza tra le guerriere ce ne potrebbe essere tra un risvegliato e un altro. Vero... beh quindi dobbiamo solo sperare che non era una guerriera così forte. Più Luna ci pensava e più il suo sguardo si faceva perso e serio finché Camillah uscì in silenzio dalla stanza facendola tornare in se. Forse una boccata d'aria mi farà bene. Si alzò lentamente e in silenzio e mentre si avviava verso la porta guardò prima Angelica e poi Triela, si fermò quindi sulla soglia della porta senza girarsi. Sembri parecchio nervosa Angelica, capisco la tua preoccupazione, magari una boccata d'aria ti farebbe bene. Comunque vada ragazze, vi prometto che farò del mio meglio per evitare che vi succeda qualcosa e penso di poter dire lo stesso per Camillah, anche se non vi nascondo che non sarà affatto facile. Uscì quindi dalla stanza affacciandosi sul ponte, Camillah era li affacciata al ponte mentre il suo olfatto venne pervaso dell'odore della salsedine, chiuse gli occhi e sentiva le varie sfaccettature di tanti altri odori, l'amara nota delle alghe sulla parte bagnata dello scafo, l'odore di legno bagnato del ponte. Il rumore della ciurma al lavoro e le onde infrante dalla prua regnavano sovrane. Luna si diresse quindi verso la prua per sedersi tra il collo della polena e il bordo dello scafo ad ammirare l'orizzonte, seppur amava la montagna anche il mare aveva il suo perché, amava la natura perché era così perfetta, tutto ciò che l'uomo toccava veniva contaminato. Rimase lì ad ammirare il paesaggio per un po' finché lo schiamazzo di due marinai non attirò la sua attenzione. Scese leggermente dal collo della polena per appoggiarcisi con la schiena e girarsi quindi verso la poppa dell'imbarcazione. Due marinai discutevano animatamente, uno come al solito non era d'accordo sulla presenza delle guerriere mentre l'altro stranamente le difendeva parlando di una guerriera che per aiutarli aveva perso un braccio. Luna capì subito che parlava di Camillah e cominciò quindi ad ascoltare con più attenzione capendo finalmente cosa fosse successo alla numero 9. La discussione finì in poco tempo, forse perché i marinai avevano paura di farsi sentire dalle dirette interessate. Un'altra cosa però sembrava turbare i marinai, ed era proprio il nostromo, chissà perché lo guardavano così. La cosa sembrò incuriosire anche Camillah che di fatto si stava avvicinò all'uomo presentandosi. Luna si fece quindi prendere dalla curiosità, cercando di ascoltare il dialogo tra la numero 9 e il nostromo, anche se il rumore del mare non lo rendeva facile. Condizioni fisiche: Eccellenti Condizioni psicologiche: Inizialmente preoccupata per la sua sorte e quella delle compagne e successivamente incuriosita dalla figura del nostromo. Abilità in uso: Percezione dello yoki e olfatto straordinario [Passive] Yoki in uso: 0% Resterò un lupo solitario finchè non troverò il branco giusto.
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08-02-2019, 03:36 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-02-2019 03:38 PM da La X di Miria.)
Messaggio: #14
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Spoiler (Click to View) Angelica si limitò a seguire il gruppo sottocoperta senza aggiungere nulla. Entrò nella loro stanza e si appoggiò alla parete mentre il capitano rendeva noti gli ultimi dettagli del viaggio. Forse senza quei letti avrebbero avuto anche più spazio, d'altra parte loro non ne avevano bisogno. I giorni seguenti passarono senza che accadesse nulla di così rilevante: il solito andirivieni di uomini coi quali Angelica non aveva interesse a interagire e la quasi totale assenza di cose da fare sulla nave. Per cui la guerriera passava il più del suo tempo a osservare le onde infrangersi le une sulle altre dal parapetto della nave e a contare le ombre dei pesci che riusciva a individuare sott'acqua. Il mare era divenuto il suo compagno di viaggio preferito, l'odore salmastro che il vento le portava alle narici e il ritmico sciabordio delle onde sul corpo della nave avevano il potere di calmare i suoi pensieri. Non esistevano né ansie né preoccupazioni per quelle onde e per tutti i pesci in fondo al mare: entrando in sintonia con quel lento rollio, persino la paura delle Risvegliate si attenuava un pochino in lei. Fu durante uno dei lunghi momenti passati ad osservare le onde che le giunse all'orecchio il discorso di due marinai. Stavano parlando proprio di loro. Uno dei due non era molto convinto della loro presenza a bordo, mentre l'altro si stava impegnando a convincerlo del contrario. Com'era prevedibile, non godiamo del favore di tutti su questa nave. In mezzo agli umani non sarebbero mai state una presenza rassicurante, non del tutto almeno. Dovevano ricordarselo molto bene. Il secondo uomo citò un episodio, una guerriera che si era gettata in mare per recuperare un loro compagno dalle grinfie di un mostro marino. Nell'impresa, la guerriera aveva perduto un braccio. Deve essere lei Angelica pensò alla caposquadra. È molto probabile che lo sia, questo spiegherebbe anche il fatto che conoscesse già il capitano. Oltre a questo breve episodio, la sua attenzione fu catturata dal nostromo che si spostava sul ponte con la sua andatura claudicante, o meglio, dal modo in cui tutti i marinai accanto a lui non gli staccassero gli occhi di dosso nemmeno un attimo. Angelica non ne afferrò il motivo, ma si ripromise di non liquidare la cosa. Probabilmente anche alle sue compagne non erano sfuggiti i due fatti, immaginò che anche loro non fossero molto tranquille a riguardo. Infatti, con sua sorpresa, la caposquadra stessa decise di parlare apertamente al Nostromo. Incuriosita, Angelica avrebbe ascoltato il discorso restando appoggiata al parapetto a una certa distanza da loro. Citazione:Yoki: 0% |
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12-02-2019, 02:01 AM
Messaggio: #15
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Triela, ora libera da impegni, soppesò per diverso tempo la situazione. Come sospettava, le sue compagne erano più abili di lei, e il fatto che la caposquadra avesse subito preso in mano la situazione la tranquillizzava. Di certo non sarebbe andata contestare gli ordini di una guerriera così alta in grado rispetto a lei, anzi, avrebbe chiesto delucidazioni sulle cose che le sarebbero parse più confuse in modo da poter migliorare. Tuttavia, il pensiero di dover combattere un nemico del calibro di Sofia in fondo in fondo la turbava. Per questo, se Camillah non avesse avuto nulla in contrario avrebbe chiesto al capitano Caesy se avessero avuto bisogno di una mano. Il suo solito desiderio di rendersi utile si fondeva ora con il desiderio di dimenticare i suoi crucci, e quale modo migliore per farlo se non con un po’ di sano lavoro manuale?
Nonostante tutto, però, la mente della giovane guerriera venne turbata nuovamente da un discorso tra i marinai origliato per caso. Sarebbe meglio sbarrare la porta mentre dormiamo, almeno col tavolino. Non credo che qualche diffidenza possa portare ad un attacco, ma una persona ubriaca tende a fare cose stupide perciò… Sarebbe meglio evitare incidenti se possibile, no? Chiese Triela, rimettendosi ancora una volta al giudizio della caposquadra. La questione del nostromo non le interessava granché invece, in fondo i rapporti tra l’equipaggio non erano certo affar suo, e lavoro o no la sua testa era comunque occupata da mille pensieri. Stava per tornare nelle terre in cui era nata. Non sapeva se esserne felice, infastidita, o contrariata. L’odore salmastro era al tempo stesso un abbraccio familiare e qualcosa che per lunghi anni aveva volutamente dimenticato. Provava invano ad odiare il rumore delle onde che s’infrangevano sulla superficie catramata dello scafo, eppure il rollio della nave la cullava come nulla prima d’ora. Non riusciva a calmarsi, era inquieta, e la cosa la frustrava molto più di quanto lasciasse trasparire. Non era ancora pronta a perdonare la sua terra, e forse non lo sarebbe mai stata. Di una sola cosa era certa, se un giorno avrebbe potuto abbracciato quei luoghi, le persone non avrebbero mai e poi mai ottenuto la sua grazia. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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12-02-2019, 11:10 PM
Messaggio: #16
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Triela, per distrarsi dai cupi pensieri che l’hanno assalita chiede e ottiene di poter svolgere qualche mansione a bordo e così, viste la sua notevole agilità e le sue dimensioni non proprio… colossali, le viene chiesto di aiutare l’equipaggio nella manovra delle vele, ovviamente dopo aver tolto l’armatura che, alle altezze raggiunte dall’albero maestro presenta più un impiccio che, col rollio e beccheggio della nave tende a sbilanciare la Numero 33.
Questo incarico però permette a Triela di osservare il panorama da una prospettiva migliore e di spingere il suo sguardo ben più lontano di quanto possa fare dal ponte, con il vento che le scompiglia i capelli e la prospettiva di raggiungere la coffa in cima all’albero, nella quale potersi sistemare tranquillamente e godersi la quiete del viaggio senza bisogno di tenersi aggrappata al sartiame della Leone Marino. Sul ponte, Ishmael appare inizialmente sorpreso dalla domanda di Camillah poi, dopo essersi guardato in giro, capisce il motivo di quelle osservazioni e dopo una breve e contenuta risata, si siede su un grande rotolo di corda, stende in avanti la gamba destra e risponde: Piacere mio, signorina Camillah. Io non c’ero quando vi siete imbarcata la prima volta ma il Capitano mi ha parlato molto di voi e della vostra compagna. Per quanto riguarda me… Beh, quattro anni fa ebbi un incidente e mi ruppi la gamba destra che, come ha visto, non guarì del tutto. Da quella volta… Sembrerebbe quasi che Ishmael stia sogghignando: Quando zoppico un po’ più del solito, i marinai cominciano a scrutare preoccupati il cielo, quando stringo i denti provvedono a legare il carico, se mi lamento iniziano a ripiegare le vele e se proprio devo camminare con una gruccia chiudono i boccaporti, sigillano le aperture, controllano gli ombrinali e poi assicurano meglio gli ormeggi se siamo in porto oppure, se siamo in navigazione, iniziano a cercare un porto o un riparo sicuro per la nave. Un’altra risata sfugge al Nostromo: Quindi, signorina Camillah, se tutti mi guardano mentre cammino è per cercare di capire se il tempo peggiorerà e, se si, quanto brutto sarà! In quattro anni la mi gamba non ha mai sbagliato una volta e grazie a lei mi sono fatto una certa reputazione a partire da Alessandro e nei porti limitrofi. Ishmael poggia il dito indice della mano destra sul naso, sorridendo sornione: Di persone abili al mestiere del Nostromo ce ne sono ma nessuna con le mie… capacità. Molti capitani mi ingaggiano, soprattutto in caso di viaggi lunghi e, da quando ho capito come funziona, ho iniziato a chiedere una paga maggiore per le mie capacità di predire il tempo! Comunque state tranquilla, signorina Camillah, non ho motivi di astio né questioni in sospeso con gli altri qui a bordo e conosco il Capitano Caesy da quando era un ragazzino, ben prima del mio incidente. Siccome era la prima volta che si spingeva così a Nord e non conosceva questi mari, mi ha voluto con sé per essere più tranquillo, così eccomi qua. Detto questo, con un piccolo sforzo Ishmael si rialza, si congeda e riprende servizio. I giorni di navigazione scivolano via tranquilli, così come l’acqua lungo lo scafo della Leone Marino mentre di notte, che seguiate o meno il consiglio di Triela, nessuno viene a disturbarvi e nessuno farà storie se desiderate passare un po’ di tempo sul ponte per ammirare le stelle che brillano nel cielo terso. Verso il tramonto dell’ultimo giorno di navigazione, la vedetta in coffa annuncia l’avvistamento del porto di Stand. Dalla prua della Leone Marino iniziate a scorgere la cittadina che sembra sorgere su entrambe le rive della foce di un grande fiume. Sulla riva sinistra, oltre a quello che sembra essere il faro del porto, notate alcuni edifici dal tetto particolare: la loro forma ricorda quella dei pini o degli abeti. Questi edifici sono sovrastati da una struttura che ricorda molto un forte o una fortezza di qualche tipo. Sulla riva destra invece, dei bungalow e altre palazzine dall’architettura strana ma graziosa cominciano ad apparire in gran numero, allineate dietro a graziosi giardinetti, ombreggiati da gruppi di palme. Ed è proprio in questa direzione che la nave punta, allineandosi a uno dei moli dopo un ordine secco del Capitano e attraccandovi poco dopo. A quel punto, mentre una passerella viene calata per permettervi di scendere a terra, Caesy vi viene incontro: Bene, mie signore, siamo arrivati! I miei ordini adesso sono di attendere qui il vostro ritorno per ricondurvi al vostro Quartier Generale a missione compiuta e… Fate attenzione, d’accordo? Conclude il giovane Capitano, con una nota d’imbarazzo nella voce, mentre il suo sguardo indugia per ultima su Camillah. Scendete a terra accompagnate dai saluti dell’equipaggio e, non appena siete tutte sul molo un uomo, che fino a quel momento si era tenuto in disparte, si avvicina a voi. Costui è un bel tipo di una trentina d’anni, piuttosto alto di statura, dai lineamenti belli, fini ad un tempo energici e dal corpo vigoroso. Il suo viso abbronzato mostra dei riflessi d’ottone e spicca vivamente sul vestito bianco, mentre i pendenti che porta agli orecchi gli danno un non so che di grazioso e di strano: Benvenute mie signore! Il mio nome è Arjun, ed è mio compito portarvi dal mio padrone, il signor Ram Narayan ma intanto, se avete delle domande, chiedetemi pure mentre camminiamo. Se posso, vi risponderò! Vi dice l’uomo mentre inizia a camminare in direzione del centro abitato… Citazione:@clayfax: vista la loro amicizia, se vuoi far scambiare a Camillah due parole di commiato con Caesy sei libero di farlo. Turnazione Camillah Luna Angelica Triela |
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15-02-2019, 11:54 PM
Messaggio: #17
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Legenda
Narrato Parlato Pensato Per quanto fosse interessante la storia del nostromo, Camillah non la ritenne così speciale. Aveva creduto che ci fosse dell'altro dietro. Bah, si doveva essere sbagliata allora. Quasi annoiata dalla discussione, decise di chiudere velocemente il discorso e tornare ad affacciarsi alla balaustra per continuare ad ammirare il mare. Con educazione si congedò dal marinaio esperto con la scusa di non fargli perdere tempo dato che gli sembrava indaffarato. Per il resto del viaggio, decise di non far molto e rimase ad oziare sul ponte, godendosi quella piacevole brezza frizzante. Ogni tanto, se ce n'era l'occasione, scambiava anche qualche parolina con le compagne. Più facilmente quando si radunavano la sera nei loro alloggi per trascorrere la notte. Dopo ancora un po di tempo trascorso in mare, finalmente al tramonto dell'ultimo giorno arrivarono al porto di Stand. Da lontano la cittadina sembrava quasi maestosa. Camillah era incuriosita dalle architetture insolite degli edifici. Più interessante fu anche la grandezza della fortezza cittadina, che con la sua imponenza sovrastava il centro abitato. Arrivati al momento dell'attracco, Caesy andò loro incontro e le augurò una buona missione. Lui le avrebbe aspettate lì, per poi ricondurle a casa a missione conclusa. Camillah rimase stupida di come il capitano fosse preoccupato per la loro salute ed incolumità. Lo guardò negli occhi, e sorridendogli gli disse di non preoccuparsi. E per tranquillizzarlo, si permise di farlo dandogli una pacca amichevole sulla spalla. Non preoccuparti, torneremo presto. Te lo prometto. Che strana sensazione, perché aveva fatto quel gesto? Perché aveva cercato un contatto fisico con il capitano? La ragazza non seppe rispondere. Provò, però, una strana sensazione: quella di essere caro a qualcuno. Forse Caesy, inconsciamente, aveva riesumato quell'antica sensazione, che Camillah non aveva più provato da tempo. Scendendo dalla nave, le guerriere si ritrovarono davanti Arjun, un ragazzo più vecchio di loro che portava strani pendenti alle orecchie. Da come si presentò, doveva trattarsi di un adepto di un certo Ram.. qualcosa. Chi sarebbe costui? Piacere di conoscerla, Arjun. Io sono Camillah e loro sono le mie compagne: Luna, Angelica e Triela. Chi sarebbe il tuo padrone, Ram? Camillah non si ricordò nemmeno il cognome di Ram. E quindi evitò. Ti saremmo grate se, per favore, riusciresti ad aggiornarci anche sulla situazione per la quale siamo state ingaggiate? [b]Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico:[/b] Sana, ma senza il braccio sinistro. Occhi dorati e vene ingrossate intorno agli occhi. Stato Psicologico: Delusa dal racconto del nostromo. Stupida dalle preoccupazioni di Caesy, ed incuriosita da Arjun. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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19-02-2019, 09:49 PM
Messaggio: #18
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
I giorni di viaggio passarono tranquilli e finalmente il gruppo giunse nel porto di Stand, una cittadina dall'architettura e strana ma aggraziata. A cogliere l'attenzione di Luna però fu' quello che sembrava essere un grosso forte che sovrastava tutti gli altri edifici. Appena attraccati il capitano Ceasy andà ad augurare buona fortuna alle guerriere e pregandole di prestare attenzione per poi informarle che la nave le avrebbe attese nel porto per riportarle all'organizzazione a incarico completato. Le quattro guerriere non fecero in tempo a mettere piede però sul molo che un'altro uomo dal bell'aspetto sui 30 anni gli venne incontro presentandosi come Arjun, il servitore di un certo Ram Narayan. Luna alla presentazione dell'uomo rimase un po' confusa, chi era questa persona e cosa voleva da loro? Si guardò intorno cercando risposta nelle compagne mentre Camillah rispose all'uomo presentando le compagne. Rimase quindi li in attesa di più informazioni limitandosi a salutare l'uomo con un cenno del capo per poi curiosare sull'odore dello strano individuo. Condizioni fisiche: Eccellenti Condizioni psicologiche: Incuriosita dall'uomo che si è presentato a loro. Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva] e olfatto straordinario [Attiva] Yoki in uso: 0% Resterò un lupo solitario finchè non troverò il branco giusto.
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23-02-2019, 02:41 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-02-2019 02:42 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #19
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Spoiler (Click to View) Quindi il Nostromo era una specie di “veggente del tempo atmosferico” ambulante o qualcosa del genere. Angelica sorrise. Stando a quanto l'uomo diceva, sembrava che la gamba malconcia fosse più precisa di una bilancia per misurare l'oro. La guerriera non era proprio convinta che le cose avvenissero come il Nostromo aveva spiegato, trovava il rapporto col suo corpo e il tempo atmosferico troppo dettagliato e singolare, tuttavia se la cosa funzionava buon per lui! Era persino stato capace di costruirci sopra una “carriera” ed era questo che più divertiva Angelica. L'ultimo giorno di navigazione, come previsto, il porto di Stand si profilò all'orizzonte. La foce di un fiume che scorreva in mezzo alla città sembrava separare anche due facce della stessa realtà: da una parte delle case dal tetto appuntito, all'apparenza meno ricche degli edifici sull'altra sponda, circondate da palme e piccoli giardini curati. Attraccarono e il capitano porse loro i suoi saluti e le sue raccomandazioni. Angelica notò il suo sguardo indugiare sulla caposquadra e questo non poté che meglio confermare il fatto che i due si conoscessero già da tempo. Ultimati i saluti, un uomo con la pelle abbronzata e dei lunghi orecchini dorati si fece loro incontro. Benvenute mie signore! Il mio nome è Arjun, ed è mio compito portarvi dal mio padrone, il signor Ram Narayan ma intanto, se avete delle domande, chiedetemi pure mentre camminiamo. Se posso, vi risponderò! Angelica seguì l'uomo assieme alle altre guerriere e, siccome già Camillah si premurò di chiedere aggiornamenti sul loro incarico, Angelica chiese ciò che ora più la incuriosiva. Avvicinandoci a Stand dal mare aperto ho subito notato la grande diversità che c'è tra gli edifici delle due sponde. Perché questa netta differenza? Citazione:Yoki: 0% |
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26-02-2019, 12:35 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-02-2019 12:36 AM da GioRix.)
Messaggio: #20
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Triela, dalla cima dell’albero maestro, fu la prima ad avvistare i profili degli edifici della cittadina portuale. Presto avrebbe rimesso piede nella sua terra natia e, nonostante i suoi propositi di indifferenza, si sentiva eccitata come una bambina. Non che non fosse tale, almeno in parte.
Una volta approdati, non potè fare a meno che lanciare sguardi incuriositi qua e là, malamente mascherati da un’espressione forzatamente seria e pacata. Per poco non dimenticò persino di rivolgere un inchino di ringraziamento verso il capitano quando le lasciò al molo, tanto era distratta dal nuovo ambiente. Non era da lei. Non era certo da lei ma… per quanto ci provasse, non riusciva proprio ad ignorare le proprie nuove emozioni. Forse quel sentimento era silenziosamente cresciuto dentro di lei durante il viaggio, finendo poi inevitabilmente con l’esplodere in mille colori come un fuoco d’artificio che illumina libero il cielo. Destinato a spegnersi nella notte dopo una breve esistenza, certo, ma forse proprio per questo così magnifico. Fu un uomo con abiti candidi come i loro a chiudere il divagare della ragazza, riportandola alla realtà della missione. Benvenute mie signore! Il mio nome è Arjun, ed è mio compito portarvi dal mio padrone, il signor Ram Narayan ma intanto, se avete delle domande, chiedetemi pure mentre camminiamo. Se posso, vi risponderò! Triela si inchinò lievemente quando la caposquadra la presentò. Di domande, per il momento, non ne aveva, perciò rimase semplicemente ad ascoltare il discorso avviato dalle compagne. Era ancora lievemente distratta, però. Nonostante il momento di follia fosse ormai terminato, un quieta felicità permaneva ancora nel suo cuore. Aveva ancora un bel daffare a nascondere il sorriso ebete che le sarebbe spuntato sul volto se non lo avesse tenuto sotto controllo. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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