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CACCIA I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
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13-03-2019, 10:56 PM
Messaggio: #26
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RE: I Misteri della Jungla Nera [clayfax-WolfSoul-La X di Miria-GioRix]
Ram Narayan presta molta attenzione alle domande che gli rivolgete, poi sembra pensarci su per alcuni istanti e, dopo aver sorseggiato ancora un po’ si vino, passa alle risposte:
La prima spedizione? Beh, non c’è molto da dire in realtà… Gli Shara sono estremamente abili nel nascondersi e, come oggi, avevano dei loro templi ben mimetizzati nella grande Jungla che avvolge queste terre. Dopo mesi di ricerche individuammo questi templi e, grazie a una lega fra le principali città della zona e i finanziamenti di mercanti e altra gente abbiente mettemmo assieme un piccolo esercito composto da volontari, mercenari e milizie cittadine e sferrammo un assalto a questi templi, uccidendo tutti gli Shara che, invasati come al loro solito, osarono attaccarci o che combatterono in difesa dei loro templi e sacerdoti. Ovviamente non potemmo impedire che alcuni si dessero alla fuga ma confidavamo che la loro sconfitta fosse stata talmente pesante da impedir loro di rialzare la testa. A quanto pare, ci siamo sbagliati! Lo sguardo del mercante sembra essersi perso nel vuoto per alcuni istanti, come se ripensasse a quella che, anche se non ve lo ha detto chiaramente, dev’essere stata un autentico massacro, poi Ram si riscuote e, fissandovi, prosegue: E… No, signorina Camillah, quella volta non ci furono yoma ad affiancare i settari. A questo punto, l’uomo si alza a fatica dalla sua sedia e si dirige verso un mobile, dal quale tira fuori quel che sembra essere un pezzo di tessuto nero, prima di tornare a sedersi. Stende quindi sul tavolo quel drappo che risulta essere un quadrato di stoffa nera di circa un metro e mezzo di lato, con una palla di metallo opaco, grossa quanto un piccolo pugno, attaccata a uno degli angoli per poi riprendere il discorso: Questa è l’arma preferita per gli omicidi rituali di quegli assassini! La fanno roteare in aria prima di avvolgerla abilmente attorno al collo delle loro vittime grazie al contrappeso, dando poi uno strattone che o spezza il collo dei malcapitati oppure li soffoca lentamente, mentre lo Shara ha buon gioco a impedire che la vittima si liberi. Questa tecnica omicida ha fatto guadagnar loro la nomea di “strangolatori”, anche se in molti casi portano con loro delle piccole armi d taglio, che utilizzano anche per tentare il suicidio se vengono catturati. Inoltre la maggior parte delle volte essi combattono nudi con l’eccezione di un piccolo indumento che copre le loro parti intime e si cospargono il corpo di olio o grasso, il che li rende difficili da afferrare, come dei serpenti. Potrebbe esservi utile sapere che, per quanto a noi noto, la maggior parte degli Shara porta sul petto il tatuaggio di un serpente con la testa di donna: un’immagine stilizzata della loro dea, immagino. Sono molto abili a costruire trappole nella Jungla e molte di esse sono avvelenate. Sono quasi certo che, a breve distanza, comunichino tra di loro imitando il verso di alcuni animali della Jungla, soprattutto scimmie e uccelli ma, e di questo sono certo, se devono dare l’allarme, utilizzano il suono di un grande corno, chiamato “Ramsinga”. Badate a voi se mai doveste sentire quel suono! Il tono di voce di Ram Narayan ha assunto un tono un po’ cupo verso la fine di quell’affermazione: come se ne fosse reso conto solo in quel momento, il mercante scuote la testa e riprende il suo discorso: Scusatemi… a volte mi faccio prendere la mano… Allora, se parliamo dello yoma che supponiamo sia a capo della setta, la signorina Rebecca ci disse che l’aveva vista a distanza per alcuni istanti: ci riferì che il suo aspetto era quello di una donna alta, con la pelle chiara, tratto abbastanza inusuale da queste parti, con lunghi capelli scuri e che indossava un sari, ovvero un vestito abbastanza comune nelle nostre terre, di colore rosso. A quel punto la vostra compagna preferì ritirarsi perché, secondo il suo istinto, l’avversaria era molto più forte di lei e, tra l’altro, i suoi ordini erano di osservare e tornare a riferire. La vera dea Yxuonei della nostra tradizione è effettivamente una dea terribile e feroce. Rappresenta la forza distruttrice della natura ma, come dicono i saggi, la distruzione che rappresenta non è fine a se stessa: è il preludio alla rinascita di un mondo nuovo. Prendete ad esempio un incendio che devasti parte della Jungla, distruggendo piante e uccidendo gli animali: ebbene la cenere che ne rimane concimerà il terreno bruciato e, poco alla volta, le piante inizieranno a ricrescere e, dopo di esse, anche gli animali ritorneranno per ripopolare la Jungla stessa. Il credo degli Shara invece nasce da un’erronea e travisata interpretazione della tradizione sacra, che vede nella morte, nella distruzione e nell’anarchia il fine ultimo dell’esistenza della dea. Ed è questa visione nichilista che guida le menti di quei folli settari. Ram Narayan prende un po’ di fiato, prima di continuare: Il tempio dei settari si trova nella zona che noi chiamiamo le “Sunderbunds”, un territorio paludoso più o meno al centro della Jungla che avvolge questo territorio. Non vi sono delle mappe perché per attraversare la Jungla è molto spesso necessario aprirsi la strada attraverso la vegetazione intricata e che, una volta abbattuta, ricresce con velocità stupefacente. Gli unici punti di riferimento sono rappresentati dalle torri dei naufraghi che sorgono lungo il corso del fiume: sono ben visibili e quindi sorvegliabili anche dai settari. Visto il pericolo rappresentato dagli yoma non possiamo sorvegliare direttamente il tempio ma teniamo d’occhio il territorio ai confini delle Sunderbunds e, avendo distrutto gli altri templi degli Shara, se i settari si dovessero muovere in massa o se eliminassero qualche sentinella, verremmo a saperlo. Inoltre, nel drappello degli uomini che viaggeranno con voi faranno parte anche Arjun che già conoscete e alcuni miei uomini fidati, gli stessi che avevano accompagnato la signorina Rebecca: tutti loro conoscono la strada fino al tempio e saranno in grado di guidarvi fin laggiù. Se pensate vi possa servire, posso farvi parlare con loro. Il mercante sorseggia ancora un po’ di vino prima di mettere la chiosa sul suo discorso: Per quanto ne sappiamo, la struttura sociale degli Shara non è molto complessa: ogni tempio è retto da un sacerdote al quale i settari ubbidiscono ciecamente nella maggior parte dei casi. Inoltre vi è in ogni tempio una fanciulla, che gli Shara chiamano la “Vergine della Pagoda” la quale, secondo il giudizio del sacerdote, rappresenta l’incarnazione della dea Yxuonei. Questa ragazza, di solito è un’innocente rapita dai settari, è costretta a essere presente ai macabri sacrifici rituali compiuti dagli strangolatori. Fu proprio il rapimento della figlia di un Capitano della milizia di Stand per farne una Vergine della Pagoda l’atto che portò alla battaglia contro i settari di qualche anno fa. La giovinetta fu alla fine liberata ma gli orrendi spettacoli ai quali era stata costretta ad assistere le avevano sconvolto la mente e la poverina non si riprese più. Ora invece, da quanto ci è stato dato di capire anche da alcuni prigionieri che abbiamo catturato, sembra che lo yoma che si finge Yxuonei abbia usurpato le cariche di Sacerdote e di Vergine della Pagoda, accentrandole su di se. Ram Narayan a quel punto batte assieme le mani un paio di volte e la porta della sala si apre, lasciando entrare due giovani ragazze. Una, dall’aspetto, non può avere più di sedici anni: lunghi capelli neri raccolti in una treccia dietro la testa, occhi neri leggermente a mandorla e un brillantino nell’incavo sinistro del naso. La ragazza con la pelle color bronzo indossa un sari bianco con ricami turchesi e ai piedi un paio di sandali molto semplici. L’altra sembra in apparenza ancora più giovane, la sua pelle è leggermente più chiara di quella della compagna e i suoi lunghi capelli sono castani e trattenuti in una coda di cavallo dietro la nuca; indossa lo stesso vestito dell’altra ragazza ma non ha su di sé nessun gioiello e ornamento. Non appena giungono al vostro cospetto, entrambe vi rivolgono in perfetta sincronia un saluto simile a quello che vi aveva rivolto Arjun: Signorine, loro sono Suri e Romi! Si occuperanno delle vostre necessità finché sarete le mia gradite ospiti. Ram Narayan riprende il suo bastone e, aiutandosi posando l’altra mano sul tavolo si rizza in piedi, concludendo: Suri e Romi vi mostreranno la vostra stanza e… so che voi non mangiate molto, perciò fatemi sapere se decidete di cenare, se desiderate farvi portare qualcosa in camera oppure se preferite digiunare. Nel caso, vi auguro un buon riposo e discuteremo domani di eventuali ulteriori dettagli. Detto ciò, zoppicando, Ram Narayan esce dalla stanza attraverso la stessa porta dalla quale era entrato, mentre le due ragazze si inchinano a voi e Suri, la ragazza col gioiello al naso vi invita: Se volete seguirci, signore… Vi dice la ragazzina, per poi aprire la porta per voi e precedervi quindi attraverso i corridoi della casa, con Romi che chiude la fila, fino ad arrivare davanti a una porta che dà su di un’ampia stanza arredata con quattro letti a baldacchino, circondati da un velo destinato a tener lontani gli insetti, quattro grandi poltrone di vimini intrecciati rese più confortevoli da dei grandi cuscini con un tavolo rotondo a centro stanza e un mobile con specchiera di legno chiaro con una campanella poggiata sopra. Le pareti sono verniciate di bianco e i letti stessi sono composti da tessuti chiari, con la struttura anch’essa in legno chiaro, così come il parquet del pavimento e il resto dei mobili. Qualcuno ha portato anche quattro piccola bacinella, un grosso secchio pieno d'acqua e degli asciugamani, nel caso vogliate rinfrescarvi. Dopo avervi lasciato il tempo di “ambientarvi”, Suri vi chiede: Mia signore? Avete bisogno di qualcosa? Se avete bisogno di noi suonate il campanello che è sulla specchiera. La cena sarà servita tra un’ora: Cosa devo riferire al padrone in proposito? Rimanendo poi in attesa, fissandovi a turno con i suoi occhi a mandorla, mentre Romi attende in prossimità della porta… Citazione:Suri e Romi attenderanno finché non le congedate o non date loro qualche incarico. Turnazione Camillah Luna Angelica Triela |
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