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I Super Robot di Go Nagai
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30-08-2015, 05:36 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-08-2015 05:46 PM da Nardo.)
Messaggio: #1
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I Super Robot di Go Nagai
Chi, come me, ha qualche anno sul groppone, non può non ricordare con un pizzico di nostalgia la pacifica invasione dei primi cartoni animati provenienti dal Giappone e trasmessi, spesso (ahimè) senza rispettare la congruenza cronologica delle serie e/o acquistando i diritti di serie TV Anime distribuite in altri paesi (soprattutto la Francia), traducendo gli adattamenti trasmessi in quei paesi, facendo spesso perdere allo spettatore dei passaggi fondamentali delle storie.
La più famosa vittima di questa situazione fu, indubbiamente, la “Trilogia dei Robottoni” del maestro Go Nagai, composta dalle tre serie Anime: Mazinga Z, Il Grande Mazinga e Ufo Robot Goldrake (Atlas Ufo Robot in Italia). Pensate che, nel nostro Paese, la trilogia venne proposta… al contrario! Infatti si iniziò con la RAI che, prima tra tutte, trasmise a metà degli anni settanta Ufo Robot Goldrake, la cui serie TV che diventò un vero e proprio fenomeno di massa tra i giovanissimi (e non) di allora, venne spezzata in tre parti (perdendo per strada alcuni episodi) e trasmessa nell’arco di tre anni. Qualche mese dopo la fine di questa, le prime TV private (Mediaset ancora non c’era) trasmisero, indipendentemente l’una dall’altra la serie completa de Il Grande Mazinga e, visto il successo di quest’ultimo, la RAI ritornò alla carica, proponendo Mazinga Z, saltando però molte puntate e non arrivando mai alla fine forse anche perché, alla fine, c’era il cosiddetto “gancio” per lanciare la serie del Grande Mazinga. Vennero infine trasmesse solo 51 puntate su 92 Per darvi un’ulteriore idea della confusione con la quale queste serie vennero gestite, vi basti pensare che il pilota di Mazinga Z, Koji Kabuto, personaggio che fa da “Trait d’Union” tra le tre serie, venne tradotto correttamente solo ne Il Grande Mazinga, mentre divenne Ryo Kabuto in Mazinga Z e Alcor Kabuto in Ufo Robot Goldrake. Ispirato dalla riproposizione in versione restaurata di Ufo Robot Goldrake, attualmente trasmesso dal canale satellitare Man-Ga, ho pensato di proporvi i riassunti delle tre serie, ponendole nella sequenza esatta CAPITOLO I: MAZINGA Z (マジンガーZ Majingā Z) Mazinga Z è il primo anime giapponese, in ordine cronologico, basato sulla storia di un grande robot pilotato da un essere umano e costituisce il primo capitolo della saga dedicata a Mazinga nonché il capostipite del genere Super Robot. Fu creato da Go Nagai nel 1972 come filiazione dell'omonimo manga. Una seconda versione del manga, meglio curata e diretta a un pubblico più maturo, fu realizzata da Gosaku Ota. In Italia venne trasmesso per la prima volta dal 21 gennaio 1980 da Rai 1 (all'epoca Rete 1). Nel suoi lavori manga, Go Nagai rivela che ha sempre amato Tetsuwan Atom (Astroboy in Italia) e Tetsujin-28 (serie in bianco e nero, inedita in Italia) da bambino e che desiderava poter realizzare una sua serie incentrata sui robot. Tuttavia, per un lungo tempo non fu capace di produrre un'idea che non sembrasse pesantemente copiata da queste due serie. L'idea di un grande robot pilotabile venne a Nagai mentre guidava nel traffico, immaginando cosa sarebbe potuto accadere se alla vettura fossero usciti degli arti con cui scavalcare gli altri mezzi. Alla Toei Animation l'idea piacque e iniziarono i lavori per una nuova serie fantascientifica, che divenne nota col nome del robot protagonista: “Mazinga Z” Anno 1962, isola greca di Bardos (Rodi, nell’adattamento italiano), una spedizione scientifica internazionale scopre i resti della civiltà micenea, in particolare dei grandi automi, simili agli antichi guerrieri greci, oramai a pezzi e inutilizzabili (paragonati al Colosso di Rodi, una delle sette meraviglie del mondo antico), A capo della spedizione vi sono due eminenti scienziati: il giapponese Juzo Kabuto e il tedesco Dottor Hell (In Italia: Dottor Inferno; il suo vero nome non è noto) e, su sollecito di quest’ultimo, gli scienziati decidono di ricostruire gli antichi automi. Ma una volta terminato il lavoro, il Dottor Hell svelava le sue reali intenzioni uccidendo tutti i presenti, tranne Kabuto, che riuscì a fuggire, grazie agli automi riattivati e da lui controllati, impossessandosi poi dell'antica tecnologia, con lo scopo di far tornare sulla terra i discendenti dell'antico popolo greco (costretti per secoli a rifugiarsi nelle viscere della Terra) e insieme ad essi dominare il mondo. Il Professor Kabuto, tornato in patria, dirige l’Istituto di Ricerca per l'Energia Fotoatomica, un progetto al quale aveva inizialmente contribuito anche Hell e, grazie alla scoperta una lega metallica resistentissima, la Lega Z, decide di progettare e costruire Mazinga Z, robot destinato a contrastare le armate di Hell, quando queste attaccheranno la terra. Il professore si prende anche cura dei suoi due nipoti: Koji il maggiore e Shiro il più giovane, rimasti orfani di entrambi i genitori quando Shiro era ancora piccolo. Non passa molto tempo dalla fine della costruzione del robot che Hell fa la sua mossa: un gruppo di soldati, chiamati “maschere di ferro” per via dei loro elmetti, comandati da un sottoposto di Hell, il Barone Ashura, essere ermafrodita, metà uomo e metà donna, creato da Hell unendo i resti di due antiche mummie micenee e poi rianimato, compie un attentato ai danni del professor Kabuto, uccidendolo e mandando contro l’Istituto di Ricerca per l’Energia Fotoatomica, a capo della quale si trova ora colui che fu il primo assistente di Kabuto: il professor Yumi, due enormi automi denominati “Mostri Meccanici” (i famosissimi e ripresi più volte nelle varie serie nagaiane: GARADA K7 e DOUBLAS M2). Nel caos dell’attacco Koji e Shiro scappano in un capannone seminascosto e, nel suo interno, rinvengono il robot Mazinga Z e uno stano velivolo, l’Hover Pilder (in Italia: Aliante Slittante!!!). Dopo alcuni tentativi maldestri Koji riesce a far incastrare il velivolo nella testa di Mazinga Z e scopre così che può comandare l’enorme automa solo che… non ha la più pallida idea di come farlo! Assistiamo dunque a delle spassosissime sequenze in cui vediamo Mazinga Z compiere le mosse più improbabili e imprevedibili, distruggendo tutto quello che gli sta attorno. Per sua fortuna, interviene Sayaka Yumi, figlia del professore, la quale comanda Afrodite A, un robot dalle fattezze femminili ma molto meno potente (è armato solamente di una coppia di missili scarsamente potenti, che partono dal suo petto e non sono ricaricabili), creato nell'Istituto dallo stesso Yumi, i cui comandi però sono simili a quelli di Mazinga Z. Con l’aiuto della ragazza, una buona dose di intuito e tanta, tanta fortuna Koji, alla guida di Mazinga Z, riesce a distruggere i due mostri nemici e fa battere in ritirata Ashura e le maschere di ferro. Mentre il Dottor Hell concentra i suoi attacchi sull’Istituto di ricerca per impadronirsi dei segreti della Lega Z e, soprattutto dell’Energia Fotoatomica, Koji inizialmente rifiuta di sostenere un addestramento che gli permetta di diventare un buon pilota per Mazinga Z, anche perché il suo istruttore avrebbe dovuto essere Sayaka ma Koji non voleva prendere ordini da una ragazza e, testardamente, si riteneva abile a sufficienza per pilotare il grande robot. Ci vorrà una sonora batosta che lo porterà alle soglie della sconfitta per fargli aprire gli occhi e convincerlo della necessità di addestrarsi ai comandi del potente Mazinga Z. Inizia così uno scontro senza esclusione di colpi tra i Mostri Meccanici del Dottor Hell e le sue armate, opposti a Mazinga Z e ai suoi alleati, a volte anche improbabili, come il goffo Boss Robot (che Koji nell'originale giapponese prende in giro, chiamandolo col gioco di parole Borot, sinonimo di ferraglia), costruito e guidato da Boss, corpulento bullo e i suoi “sottoposti” Nuke e Mucha, tutti compagni di scuola di Koji, le cui imprese costituiscono il lato comico della serie, soprattutto per la caparbietà di Boss il quale, coraggiosamente si lancia in battaglia, salvo poi rimanere col robot distrutto (spesso assieme ad Afrodite A, non adatta ai combattimenti) nei più svariati modi. Poco male: il Boss Robot è stato costruito in un deposito di rottami e quindi ha un infinità di pezzi di ricambio a disposizione. A un certo punto della serie, per diversificare le strategie, il Dottor Hell richiama al suo servizio il Conte Blocken, un ex ufficiale nazista che, durante la seconda guerra mondiale era rimasto quasi ucciso e decapitato in un grave incidente. Hell, che allora era uno scienziato al servizio del Terzo Reich, riuscì a mantenere in vita la testa e dotarla di un corpo androide, dal quale può distaccarsi e volare via, pur mantenendo il controllo del corpo (Spassose le scene quando, a seguito dei suoi fallimenti, il corpo di Blocken prende a pugni la sua stessa testa oppure quando il corpo senza testa viene colpito o ferito e la testa grugnisce di dolore!). Blocken viene messo a capo di una nuova guarnigione di soldati, gli Elmetti di Ferro e da subito entra in competizione con Ashura. Il Dottor Hell lascia che i due competano tra loro, convinto che questo li spinga a migliorare le loro strategie di guerra, per guadagnarsi i suoi favori. Mazinga Z riceve un primo, importante aggiornamento quando i suoi nemici scoprono il suo più grande punto debole: non è in grado di volare! Hell e i suoi sottoposti cercano subito di approfittarne, inviando contro Mazinga Z dei Mostri Meccanici volanti, mentre Koji è costretto a inventarsi delle “strategie alternative” per fare fronte alle minacce: in una puntata fa correre Mazinga Z, forzandolo oltre i suoi limiti e bruciando i circuiti di controllo delle gambe del robot; in un'altra Koji fa legare uno dei pugni a razzo (Rocket Punch) di Mazinga Z a una catena che poi usa per accalappiare al volo il mostro di turno; in un’altra ancora fa sviluppare agli scienziati dell’Istituto di Ricerca due potenti razzi propulsori che Mazinga Z dovrà prendere nelle mani per spiccare il volo: per trasportare i missili sul luogo della battaglia senza sprecare carburante, il ragazzo li fa installare sul petto di Afrodite A, suscitando le ire di Sayaka in quanto il “suo” robot si ritrova con un petto sproporzionato ai limiti del ridicolo. L’idea funziona ma tutti si rendono conto che sono solo dei palliativi, finché non viene sviluppato il Jet Scrander: un modulo volante che viene lanciato direttamente dall’Istituto, dotato di armi proprie, che si aggancia alla schiena di Mazinga Z, consentendogli finalmente di affrontare i robot nemici ad armi pari. Tempo dopo, il Dottor Hell scopre finalmente l’accesso al mondo sotterraneo dove i micenei si erano ritirati secoli addietro e si accorda con loro per conquistare e, assieme a loro, dominare il mondo. I micenei inviano a Hell un loro ambasciatore, il Granduca Gorgon, un essere centauro il cui corpo è costituito da una metà superiore umana, incastonata sul dorso di una tigre con i denti di sciabola. Gorgon inizia quindi a collaborare con Hell mettendo al suo servizio i Mostri Guerrieri Micenei, più potenti dei suoi Mostri Meccanici e procurandogli un nuovo sottoposto: il Visconte Pigman; una creatura composta dal tronco superiore di uno stregone pigmeo, inserito al posto della testa di un grande e fortissimo guerriero watusso. Il nuovo squilibrio di forze rende necessario un ulteriore potenziamento di Mazinga Z, il quale, oltre alla sostituzione del danneggiato Hover Pilder, con una versione con motori a reazione: il Jet Pilder, riceve anche delle nuove armi, riequilibrando nuovamente le forze in campo. Nel corso di questi combattimenti viene però distrutta definitivamente Afrodite A, sostituita dalla più forte e meglio armata (ma comunque inferiore a Mazinga Z) Diana A. Nonostante gli aiuti micenei però, le cose per le armate del Dottor Hell iniziano a mettersi male: il fedelissimo Barone Ashura, colpevolizzando se stesso per i suoi fallimenti e desideroso di riscattarsi agli occhi del suo signore, si mette personalmente ai comandi di un Mostro Meccanico e sfida Mazinga Z, rimanendo ucciso. Hell organizzerà per lui un funerale grandioso, durante il quale (incredibile a dirsi) lo piangerà, capendo solo a quel punto quanto Ashura gli fosse stato devoto. Terminate le esequie, Hell recupererà quel che rimane della coscienza di Ashura e la inserirà in un Mostro fatto a sua immagine, ma anche quest’ultimo verrà distrutto da Mazinga Z. Poco tempo dopo è la volta del Visconte Pigman, tranciato in due da Mazinga Z, anche se la sua parte pigmea riesce a sopravvivere ancora per un po’ di tempo Infine, nell'episodio 91 della serie, i contendenti si affrontano in un grande scontro finale dove il Conte Blocken e lo stesso Dottor Hell, tradito e abbandonato dal Granduca Gorgon moriranno. Ma anche Koji rimane ferito e Mazinga Z pesantemente danneggiato. Il giorno dopo, mentre tutti stanno festeggiando la vittoria, improvvisamente scatta l’allarme all’Istituto di Ricerca per l'Energia Fotoatomica: dei mostri stanno devastando il territorio circostante! Mentre Diana A e il Boss Robot cercano vanamente di guadagnare tempo, finendo pesantemente danneggiata la prima e distrutto per l’ennesima volta il secondo, Koji si rimette ai comandi di Mazinga Z il quale però, ancora danneggiato, finisce per soccombere a sua volta. Sembra la fine ma, improvvisamente, un nuovo Mazinga, più grande, potente e meglio armato del suo predecessore fa la sua comparsa, distruggendo con molta facilità i mostri nemici, salvando così le vite di tutti quanti: il Grande Mazinger! Stanco di combattere e desideroso di riprendere gli studi interrotti per via della guerra contro Hell, Koji lascia a Tetsuya Tsurugi, pilota del nuovo robot il compito di fronteggiare i nuovi nemici, ovvero il popolo di Micene, mentre lui e Sayaka si recheranno in America, per completare gli studi. Riferimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Mazinga_Z http://www.encirobot.com/mazz/mazz-ind.asp I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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