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TRAMA Il Cacciatore [WolfSoul – La X di Miria]
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14-09-2018, 01:33 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-09-2018 09:37 AM da La X di Miria.)
Messaggio: #51
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RE: Il Cacciatore [WolfSoul – La X di Miria]
Spoiler (Click to View) Angelica annuì decisa e con un luccichio di soddisfazione negli occhi nel ricevere l’assenso della caposquadra, ma il suo sguardo si rabbuiò quando ritornò a posarsi sulle fitte schiere di alberi che si chiudevano dinnanzi a loro. Quella congrega malsana... si nascondeva là dentro con tutti i suoi segreti, chissà da quanto tempo, erodendo e minacciando nel buio il prestigio dell’Organizzazione. Vanno debellati e al più presto. Si voltò e si diresse con passi metallici verso la stamberga, assieme a Luna. Le mostrò la finestra da cui era entrata, la botola aperta e l’uomo morto al suo interno. Raccolse i fogli accanto al cacciatore e li portò fuori dal nascondiglio, in modo da poter servirsi della luce per ricopiare la mappa. Tracciò man mano la strada sul foglio intonso mentre seguiva il tracciato originale con un dito, lasciando che intanto Luna si ricoprisse con la cenere. Ecco fatto. Porse l’originale alla caposquadra e piegò la copia in quattro parti, riponendola all’interno della tuta sulla zona del cuore, dove il sangue di lupo ormai asciutto formava una chiazza enorme. Non fu per nulla piacevole passarsi la cenere addosso e avvertire i granelli insinuarsi dappertutto. Ne approfittò per scurirsi il viso strofinandosi pezzi neri di cenere, con l’idea di mimetizzarsi meglio nell’oscurità del bosco. Si inoltrarono nel bosco, aprendosi la strada nella vegetazione lungo un percorso non battuto, segno che il luogo era evidentemente ben protetto e al riparo da sguardi indiscreti. Dopo un giorno di cammino giunsero finalmente alla loro meta. Una nuova radura si apriva poco oltre gli arbusti dietro cui erano nascoste, circondata da una corona di alberi e dal fianco di una collina. Proprio sul fianco della collina si apriva un’entrata, circondata da bracieri e sei gabbie coperte con dei teli neri, dalle quali provenivano chiare emanazioni di Yoki. Un gruppo di uomini si muoveva nella radura, armato ed equipaggiato di tutto punto. Ecco il loro covo, mi domando quanto si sviluppi all’interno, magari ben oltre quella collina. Sei gabbie, sei lupi, come minimo. O per lo meno sei creature... chissà, forse hanno sperimentato anche su altri esseri. Sono coperti con dei teli, che la luce faccia loro effetto? O forse è per non turbare le guardie... quelli sono di certo umani, probabilmente mercenari. Una bella seccatura. Be’ un ingresso ben protetto, non c’è che dire. Tuttavia penso che sei guerriere potrebbero sgomberare il campo agilmente, trafiggendo a sorpresa i lupi nelle gabbie, circondando gli uomini e spingendoli alla fuga. Il vero problema è affrontare quello che si nasconde all’interno... E come in risposta ai suoi pensieri, il vero pericolo celato nel ventre di quella collina venne inaspettatamente allo scoperto, un pericolo che Angelica non avrebbe mai immaginato. Una fitta le colpì il cuore quando il luccichio di un’armatura e una chioma bionda emersero dall’entrata. Una guerriera! Una compagna! Con uno Yoki che da solo bastava a suscitare timore. Uscì a grandi passi, incombendo sopra i mercenari con le sue spalle larghe e i muscoli rigonfi, sbottando a gran voce. Ad Angelica ritornò in mente Samara e il suo folle voltafaccia. Ancora! Ancora! È successo ancora! Un’altra guerriera ha tradito l’Organizzazione... . Tuttavia quella guerriera non pareva folle, ma soltanto... deforme. Oltre ai muscoli sviluppati in modo anormale, il suo volto era orripilante. Angelica trasalì, digrignò i denti. Quei maledetti! Devono aver catturato una guerriera e fatto esperimenti su di lei! Altrimenti quel corpo deforme non si spiega! Deve essere andata così! La numero 29 si urlò questo nella mente, cercando di convincersi che le cose fossero andate in quel modo e non come l’altra ipotesi suggeriva, quella che faceva più male, quella del tradimento. Un velo di lacrime le imperlò gli angoli degli occhi, durò un attimo, sbatté le palpebre più volte. La vedi anche tu? chiese a Luna, riferendosi alla guerriera. Il suo tono era fermo, ma avvolto da una nota di tristezza. Dobbiamo allontanarci, se ci scoprono siamo nei guai. Suggerisco di fare il giro dell’area e studiarla a debita distanza. La guerriera stava proprio guardando verso il bosco, per ogni istante che indugiavano lì davanti il rischio di venire scoperte aumentava. Se Luna non avesse avuto nulla in contrario, Angelica avrebbe iniziato a indietreggiare pian piano, muovendosi china e senza fare rumore quando la guerriera non guardava dritto nel punto in cui si trovavano. Dopo qulache passo attento si sarebbe alzata lentamente e allontanata verso destra in rapidità. La sua idea era quella di percorrere tutt’intorno l’area del covo nemico con la speranza di trovare altri ingressi o altri elementi rilevanti per l’Organizzazione. Citazione: Yoki: 0% Nota: non ho specificato che Angelica avverte l'odore acre dei braceri perché nel post del master viene detto che Luna riesce ad avvertirlo e non entrambe le guerriere. Ho quindi pensato che lo avverttisse solo lei, per via dell'olfatto piu sviluppato. |
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