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QUEST Il Calice di Sangue [Vick_Svarta_Blixten-Xyz10]
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29-09-2013, 04:36 PM
Messaggio: #3
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Il Calice di Sangue [Vick_Hetki_Pureva-Xyz10]
Citazione:Narrato Ironia della sorte, la sua compagna di squadra per questa nuova missione altri non era che la stessa Gaia con cui aveva duellato. Si chiese se fosse tutta una grande coincidenza o se veramente gli Uomini in Nero volessero prenderla in giro, e questa diventò l’opzione più probabile dopo che quello basso – che la guerriera piumata chiamava Comodino, e non a torto – le fece girare in tondo per quasi un’ora, convinto che Gaia sapesse la strada per l’ufficio del superiore. Ora, non aveva idea di chi fosse realmente la colpa, ma camminare per i cunicoli bui di Staph per tutto quel tempo iniziava a darle sui nervi. Finché la sua ex-avversaria riconobbe un volto familiare che, a quanto pareva, conosceva la via – via che Syhlvia non riuscì a ricordare neanche impegnandosi. Inutile dire che non aveva mai avuto il “piacere” di incontrare quel particolare Uomo in Nero: no, non quello coi libri che le aveva guidate, e nemmeno quello nano, quelli sembravano essere i suoi scagnozzi; dalla potente aura che emanava, era evidente che il capo fosse quel vecchio barbuto che entrò subito dopo, tale Ufizu. Non degnò i presenti d’un saluto, il vecchio, ma iniziò a cantilenare quella che sembrava una poesia: alla parola “Yoma”, Syhlvia capì che quello era il suo modo di dare gli ordini, e andò leggermente nel panico quando realizzò di non aver capito nulla della parte precedente. Egli nominò un mercenario, fra le altre cose, ma non capì che cosa cavolo centrasse con tutto il resto. Finite le parole in rima, per fortuna della neo-Numero 17, il sottoposto spiegò il significato di tutto quello sproloquio: il famoso mercenario era un tale che andava in giro a rubar loro il lavoro al modico prezzo d’una vergine per caccia, che ovviamente poi sparisce nel nulla. Ci volevano nove giorni di marcia per giungere a Caloma, la cittadina mandante dell’incarico, ma arrivati là non avrebbero trovato nulla, perché nel frattempo il loro “nemico” si sarebbe già spostato chissà dove. Bello. Il capitano era, ovviamente, Gaia, dato il suo grado inferiore – anche se di poco, precisiamolo – ma uno degli scagnozzi dell’uomo le sussurrò di “tenerla d’occhio”. Non capì. Dal duello precedente aveva capito che questa particolare Guerriera non si faceva molti scrupoli, visto che l’aveva colpita addirittura mentre era disarmata, e palesemente solo per avere la vittoria in tasca, ma non riuscì a realizzare il motivo di tanta preoccupazione. E a dirla tutta, non che Syhlvia fosse la scelta più azzeccata per sorvegliare una compagna d’armi, ma visto che questo Ufizu dopotutto non le sembrava così malvagio come gli altri, decise che avrebbe comunque seguito quel ordine, e tenuto un occhio di riguardo nei suoi confronti. L’altra si congedò facendo una battuta su “Comodino” e il suo coltello, che lei stessa le aveva conficcato nel soffitto, e stavolta dovette ammettere che non riuscì a trattenere un sorriso. Citazione:Yoki Utilizzato: 0%. |
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