Il Ritorno di Samara [La X di Miria - Nemas]

[Nemas]

-Parlato-

Parlato altri.

"Pensato"





Quando Angelica arrivo al fatidico "tre" partì.. pochi secondi dopo, Rebecca le fù dietro.
Tutto era deciso, ora..si sarebbe scoperto l'esito.
Rebecca e Angelica si ritrovarono in uno stanzone dalla pianta quadrata. Rebecca si affrettò a cercare il bersaglio, trovandola infine alla lore destra quella che doveva essere Samara: era una figura snella e alta, che indossa quello che sembra un vecchio saio da sacerdote molto più largo di lei. Cosa strana, a parte il bordo che tocca terra, il saio è relativamente poco sporco di sangue. La cosa che più colpì Rebecca però era la spada che aveva in mano la figura incappucciata. Dall'aspetto pareva essere una Claymore come quella che hanno loro, tutta via non vi era arreccato alcun simbolo.

"Non ha il simbolo? Ma allora... è una spada per le apprendiste guerriere? oppure è quella per gli allenamenti, cioè non ha lama?"



Angelica partì all'attacco seguita subito da Rebecca.
Tutto sembrò andare bene nei minimi particolari ma improvvisamente i piedi di Rebecca urtarono i resti dei mobili fracassati rallentadole i movimenti.

Samara avvertita probabilmente dai rumori dei tacchi metallici si girò istintivamente verso di loro.

I detriti a terra non le impedirono di effettuare la sua mossa ma furono sufficenti a rallentarla impedendole di muoversi alla sua destra e poter colpire alle gambe di Samara.
Lei istintivamente compi un piccolo balzo schivando sia l'attacco di Angelica che il suo.
Questo fù sufficente per capire che i suoi riflessi sono notevoli.
Angelica per l'eccessivo scatto si dovette fermare bruscamente per non finire nel caminetto accesso, Rebecca fù costretta a fermasi nel punto in cui stava prima la caposquadra per non finirle addosso.


Ma cosa…? Chi siete voi? Perché… non vi ho sentite arrivare?


Samara complice della sua stessa mossa, si era quais chiusa dientro a un'anolo.
Nel muoversi il cappuccio le ricadde indietro svelando infine il suo volto, che non mostrava altro che stupore.
Anche Rebecca rimase al quanto sorpresa nel vederla in faccia. Non sembrava affatto che avesse un'aspetto da psicopatica, ma comunque non abbassò minimamente la guardia nei suoi confronti.
Il cuore di Rebecca martellava, eppure rimase immobile e in silenzio lì dove si trovava.
Quei pochi movimenti di Samaea le erano bastati per capire di quanto lei fosse superiore a loro, e ora che l'effetto sopresa era cessato sarebbe stato ancora più rischioso attaccare direttamente.
Angelica in quel momento rinfoderò lentamente la spada, paizzandosi difronte a Samara e coprendo al tempo stesso Rebecca.

Siamo due guerriere. E lo stesso dovresti essere tu...che cosa ci fa qui una compagna ridotta in questo stato?

Rebecca capì che stava provando a sviarla con le parole. Oh adirittuara convincerla. Così cercò di avere un'espressione sorpresa nel trovarsi di fronte Samara.

-Credavamo fossi uno yoma?- Cercò di dirlo nel tono più convincente possibile per cercare di collegarsi alla domanda di Samara sporgendosi lievemente per guardarla. Sicuramente si sarebbe chiesta il motivo del loro attacco nei suoi confronti. -A parte i vestiti che indossi è anche la spada che hai? Non ha simbolo? Avevamo affrontato uno yoma che possedeva qualcosa di simile a una delle nostre spade, ma non aveva il suo simbolo?- Era una balla bella e buona, ma doveva assolutamente mostrarsi convicente. Sperò che questa messa in scena potesse aiutare Angelica. Sperando almeno che capisse il suo possibile aiuto.


Yoki: inibito

Fisico: ottimo

Psiche: nonostante la situazione cerca di rimanere calma.

Abilità: inibite