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QUEST Il Ritorno di Samara [La X di Miria - Nemas]
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02-04-2017, 02:39 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-04-2017 02:52 PM da La X di Miria.)
Messaggio: #115
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RE: Il Ritorno di Samara [La X di Miria - Nemas]
Spoiler (Click to View) La caposquadra mise in atto i suoi spostamenti e in un paio di balzi si portò a distanza di sicurezza, con la gamba destra di Samara stretta in una mano e la spada nell'altra. Non lasciò alla sua avversaria il tempo di tentare qualsiasi attacco contro di lei e quella per tutta risposta si affrettò a guadagnare tutto il vantaggio che poteva cavar fuori da quella posizione, trascinandosi verso Rebecca e puntandole da supina la spada alla schiena. Dovresti badare di più alle tue compagne, sciocca! Ora! Se non vuoi che le squarci il torace da dietro, ridammi la mia gamba, poi prendi quella nullità con i capelli scuri e sparite entrambe dalla mia vista! Questa stupida la lascerò andare dopo… forse… se mi andrà…
Angelica non poté non notare l'odio sentito con cui Samara pronunciò quelle parole, ma ora che si era portata lontana dalle sue grinfie e con la sua avversaria priva di una gamba, si sentì autorizzata a trarre almeno un sospiro di sollievo. Anche il suo corpo si rilassò e lo Yoki, che prima si andava concentrando con la massima priorità ora nelle mani, ora nelle gambe, non trovò più quello stato di pericolo che lo aveva spinto a convogliarsi dove serviva. Anzi, ora la situazione suggeriva che tutta quell'energia non era più necessaria e questo le provocò una serie di piccoli scompensi: Angelica avvertì un leggero tremore alle dita, poi un affaticamento al cuore e ai polmoni che si erano ampliati di molto per sostenere la massa raddoppiata del suo corpo e l'avevano mantenuta per un tempo considerevole, al quale non era abituata. Lo Yoki, non più concentrato dalla necessità in punti specifici, prese a riverberarsi su tutto il suo corpo, facendole ribollire il sangue e causandole crampi dappertutto, come un cane che, affamato e senza più una preda, si mettesse ad azzannare la prima cosa che gli capitava.
Tutti problemi che risolse abbassando gradualmente il livello di Yoki: i muscoli si ritirarono, la gabbia toracica si rimpicciolì e un breve capogiro le annebbiò la vista, ma ben presto riacquistò lucidità.
Samara teneva la spada sospesa contro Rebecca, ma per ora non la stava toccando, e in più anche lei aveva ridotto la sua massa muscolare.
Segno che il suo Yoki si è abbassato: penso che il motivo sia chiaro... osservò tra sé e sé, posando gli occhi sulla sua gamba amputata. Se Samara avesse mantenuto un'ampia massa muscolare, avrebbe perso sangue molto più rapidamente.
Non ha molto tempo. Ha bisogno di curarsi, ma le manca la sua gamba... deve riprendersela al più presto.
Il tempo non andava a favore di Samara e Angelica era certa che la sua avversaria ne fosse ben consapevole: considerò quindi la minaccia a Rebecca un mal celato tentativo di ribaltare le posizioni in campo, facendole credere che fosse lei quella con poco tempo a disposizione per salvare la compagna. Ragion per cui si prese il tempo che le serviva per riflettere e poi parlò:
Se ho capito bene quello che hai detto, tu minacci di uccidere Rebecca se io non ti restituisco la gamba e me ne vado subito via assieme a Mara. Ammettiamo che lo faccia: cosa ti impedisce , una volta che ce ne siamo andate, di ucciderla lo stesso e di inseguire poi noi due per riservarci lo stesso trattamento? Tu stessa non dai garanzie: temo che, sia che ti renda o meno la tua gamba, Rebecca morirebbe lo stesso. Invece, ascolta la mia proposta...
E, dato che si trovava nelle prossimità del camino, protese il braccio che reggeva la gamba verso le fiamme, scostandolo di poco da sé e ruotando invece leggermente col busto in direzione del camino.
Tu ti arrendi, getti lontano la spada e accetti di ritornare con noi all'Organizzazione. Con la coda dell'occhio, Angelica si accorse che Mara si stava muovendo. Così ti permetteremo di riattaccarti la gamba a patto che tu ti lasci incatenare, ma se rifiuti, puoi anche dirle addio.
Detto sinceramente, non mi sembra tu abbia tempo da perdere con quella ferita, sempre che tu non voglia morire dissanguata. In più, dato il tuo... carattere, scommetto che sei una guerriera d'attacco e che non c'è altro modo per te di risanare la ferita se non riattaccandoti la gamba, o al massimo, rimarginando il taglio e rassegnandoti a rimanere una menomata per sempre.
Fossi in te ci penserei bene: che ci guadagni dalla tua ostinazione? Sei così ansiosa di morire, o peggio, di vivere trascinandoti per il resto dei tuoi giorni? Davvero una... “stupida” come la mia compagna vale tanto?
Se invece accetti, tu riavrai la tua gamba e finalmente la smetteremo con questo inutile massacro.
Certo, tu potresti dirmi " e cosa ti impedisce di disfarti lo stesso della mia gamba anche dopo che avrò accettato?", è un timore legittimo e non puoi avere solide garanzie del contrario. Bada però, che dal momento in cui ci siamo rese conto che eri una guerriera, nessuna di noi ha osato più attaccarti, anzi, abbiamo pazientemente risposto a tutte le tue richieste: sei stata tu invece ad averci attaccate totalmente a caso. Heh! Se permetti penso di avere le mie buone ragioni per non fidarmi di te! Ma tu almeno puoi contare sul fatto che non siamo delle sanguinarie e che non proviamo alcuna soddisfazione a rivalerci su quella che comunque resta una nostra compagna.
Per cui, questo è: accetta la mia proposta, arrenditi, e riprenditi la tua gamba. Di sangue ne è stato versato abbastanza.
Restò in attesa di una risposta, tenendo la spada obliqua dinnanzi a sé e la gamba di Samara all'altezza delle fiamme, di modo da farle capire che le sarebbe bastato un breve lancio per far accadere l'irreparabile. In cuor suo però, Angelica sperava vivamente di non essere costretta a farlo, perché avrebbe voluto dire che Rebecca era stata uccisa.
La caposquadra fin da subito aveva giudicato un attacco diretto troppo rischioso per la vita della compagna: non sarebbe arrivata in tempo per deviare la spada della loro avversaria. Quindi, aveva trovato che una contro proposta a Samara fosse la scelta più naturale e sicura, con la speranza che stavolta la concreta possibilità di perdere la gamba e l'inesorabile perdita di sangue, più che i propositi ragionevoli, l'avrebbero convinta.
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