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Il figlio di Jack [Hankegami, Claire83, Wolfsoul, Hotenshi]
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14-03-2016, 09:41 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-03-2016 09:46 PM da Claire83.)
Messaggio: #89
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RE: Il figlio di Jack [Hankegami, Claire83, Wolfsoul, Hotenshi]
Parlato- Parlato da altri Con il consenso di Divina, Morgana si era messa alla ricerca di un riparo per il piccolo. Non c'era molto tempo a disposizione, ma la numero Trenta doveva darsi da fare per nascondere il bambino e per tornare tempestivamente dalle compagne, in modo da dar loro manforte nel combattimento. Preso con sè il piccolo, si era messa dunque alla ricerca di un possibile rifugio in cui lasciarlo. Esplorando velocemente i luoghi vicini, aveva individuato in un punto dove la vegetazione era più fitta, un grezzo rifugio, composto da assi di legno, rami intrecciati e fronde. Decisamente, quel piccolo riparo, faceva proprio al suo caso. Era sicuro e passava facilmente inosservato agli occhi altrui. Se il primo passo era stato fatto, restava da compiere quello più complesso: lasciare il piccolo da solo in quel luogo. Non sarebbe stato semplice convincerlo, ma era necessario che lo facesse. Come convincere un bambino che era stato abbandonato a se stesso? Non aveva mai badato a bambini sino a quel momento, ma era stata piccola anch'ella un tempo, e in un lampo un ricordo del passato le sovvenne nella mente. Non aveva mai avuto amici in realtà, nè si sentiva particolarmente gradita dagli altri abitanti del villaggio. Era stata sempre osservata e guardata con sospetto, un terzo incomodo per chiunque non appartenesse alla sua famiglia. Morgana per gli altri, non era nata, era semplicemente venuta al mondo. Era quindi solita rifugiarsi in luoghi isolati, a contatto con la natura che le piaceva e le dava sempre una sensazione di estremo benessere. Un giorno, nei suoi giochi solitari, si era talmente allontanata dal villaggio ,quasi da arrivare a smarrirsi. Stava per calare la sera, e non riusciva a trovare la strada di casa, dubitava che qualcuno sarebbe andato a cercarla e, tra le lacrime, era riuscita a trovare un piccolo rifugio dietro ad un albero. Se ne stava accoccolata, senza dire una parola, quando ad un tratto aveva udito dei passi ed una voce familiare. Qualcuno la stava chiamando. Le sembrava quasi un sogno, ma no, non stava sognando. Si alzò dal riparo che si era trovata e si diresse verso quella voce nota. Corse ad abbracciare lo zio, e lo strinse forte a sè. Ci eravamo preoccupati per te, e sono venuta a cercarti. Non fare più una cosa del genere, va bene? Eravamo tanto in pensiero per te, temevamo di perderti. La piccola Morgana annuì e sorrise. Quel ricordo di lei bambina, le sovvenne in mente proprio in quel momento così delicato. Si avvicinò al piccolo, abbassandosi e flettendo le ginocchia,si mise alla sua portata e lo abbracciò. Ora io devo andare ad uccidere il mostro cattivo, così come ti ho promesso, ma tu, devi promettermi una cosa. Dovrai stare qui buono, fino al mio ritorno. Mi vuoi bene, vero? Io te ne voglio davvero tanto, per questo non posso portarti con me, perchè devo proteggerti dai mostri cattivi. Vorrei che avessi fiducia in me, così come io ne ho in te. Aspettami, farò presto ritorno. Lo so che sei coraggioso, io credo in te. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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