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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
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10-02-2013, 04:36 PM
Messaggio: #15
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Il gioco delle carte alla corte del Conte [Hotenshi - Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"Whoa! Quella è... Andrea? E' davvero...GROSSA. Pensò Olivia, osservando con genuino stupore colei che sarebbe stata la sua compagna di missione. Già, Brera l'aveva messa al corrente di tutti i dettagli del suo nuovo incarico, ma aveva omesso di descriverle l'aspetto dell'altra guerriera che vi avrebbe preso parte. Era pertanto naturale che la ragazza fosse sorpresa nel trovarsela di fronte: una guerriera come Andrea non la si vedeva certo tutti i giorni! La numero 26 era molto alta, almeno mezzo metro più di lei (cosa che faceva sembrare Olivia una nanerottola al confronto), e possedeva un fisico massiccio che lasciava intuire fosse dotata di una notevole forza fisica. Inoltre, era priva del braccio sinistro, un particolare questo che saltava subito agli occhi per la sua singolarità. Non era il fatto che avesse perso un braccio ad essere insolito, perché purtroppo in battaglia cose del genere possono capitare. Le guerriere metà umane e metà yoma però, diversamente dalle persone comuni, sono in grado di riattaccare braccia o gambe mozzate senza particolari problemi. Alcune tra loro possono persino rigenerare un arto perduto facendolo letteralmente ricrescere da zero. Dunque, ciò che era strano non era il fatto che Andrea avesse perso un braccio, ma piuttosto il fatto che fosse rimasta senza. Anche supponendo che non fosse capace di rigenerarlo da zero, perché non si era semplicemente riattaccata quello che era stato tagliato? Forse era ridotto così male da risultare impossibile da recuperare? O c’era un’altra ragione? Uhm, chissà… magari avrò occasione di chiederglielo... Pensò la ragazza. Tuttavia, al momento il vero problema è un altro… Superata la sorpresa iniziale per l’aspetto di Andrea, infatti, nella mente di Olivia si insinuò una certa perplessità riguardo al loro incarico: Le era stato detto che si trattava di una missione sotto copertura, e che per l’occasione lei avrebbe dovuto fingere di essere la cameriera di Andrea, mentre quest’ultima avrebbe recitato la parte della sua aristocratica padrona. Ed era proprio quest’ultimo particolare a lasciarla perplessa. Ci sarà davvero qualcuno disposto a credere che lei è una nobildonna? Si chiese Olivia. Per lei non era un problema fare la serva, ma sarebbe riuscita un colosso tutta muscoli, monca per di più, ad essere credibile nel ruolo della dama? Vero, l’identità fittizia di Andrea era quella di un capitano del confederato esercito d’Alessandro, quindi volendo si poteva in qualche modo giustificare il fatto che fosse grande e grossa dicendo che in fin dei conti, nobile o no, era pur sempre un soldato, eppure… lei non era molto convinta. Olivia spostò allora lo sguardo su Hayez, l’uomo non molto in nero (proprio per niente) che era l’ideatore ed il supervisore di quella missione. Sembrava fin troppo a suo agio nei suoi sgargianti abiti da cocchiere, tanto da far persino sorgere il sospetto che avesse organizzato quella farsa più per il suo divertimento che non per altro. Sarebbe davvero andato tutto secondo i piani? Forse mi sto preoccupando troppo… pensò la ragazza …chissà, magari Andrea è un’abile attrice ed è stata scelta proprio per questo. In fondo non so nulla di lei, non dovrei giudicarla solo dal suo aspetto. Non le restava che augurarsi che le cose stessero davvero così. A quel punto, nonostante fosse già stata presentata da Brera, Olivia fece un passo avanti, e si presentò nuovamente, questa volta con la sua voce. “Sono Olivia, la nuova numero 35. Come ordinato, prenderò parte a questa missione al posto di Aphrodite” disse, in tono formale. Poi, senza attendere le reazioni di Andrea e di Hayez, andò a prendere il costume destinato a lei da uno dei manichini, e quindi si riparò dietro uno dei paraventi di seta bianca. Lì, la ragazza si spogliò dell’armatura e dell’uniforme da guerriera, e indossò invece l’abito nero da cameriera con grembiule e cuffietta di pizzo. Una volta finito di cambiarsi, si presentò nuovamente al cospetto della compagna e dell’uomo dell’Organizzazione. “Sono pronta a partire in qualunque momento, Maestro Hayez” disse, rivolta all'uomo, sempre in tono formale. Poi, si rivolse ad Andrea, questa volta in tono cordiale “Da questo momento e fino al termine della missione, sono la vostra umile serva, Padrona Andrea”. A quel punto, Olivia tacque, e restò in attesa… Citazione:Stato Fisico: Illesa. *Si è detto che Olivia sa già tutto. E io le ho fatto sapere tutto. U_U
Join us, brothers and sisters. Join us in the shadows were we stand vigilant. Join us as we carry the duty that cannot be forsworn. And should you perish, know that your sacrifice will not be forgotten, and that one day we shall join you. |
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