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[In Missione] Scheda di Camillah (Clayfax)
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16-07-2011, 07:50 PM
Messaggio: #6
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Scheda di Camillah [Clayfax]
~ Capitolo 4, Prigione di ghiaccio
[INDENT] Presa una nuova missione, ancora una volta insieme a Lune, Camillah dovette dirigersi nelle terre del nord, e più precisamente alla città di Zubor, dove era stato rinvenuto uno yoma congelato. I racconti che era giunti per la richiesta d'aiuto all'organizzazione ingrandivano di molto la sua descrizione, ma doveva trattarsi di un normalissimo yoma. Era loro compito andare a verificare la cosa e cercare di riportare quel mostro indietro all'organizzazione. [/INDENT] [INDENT] Dopo essere accolte in città dal capo delle guardie, vennero portare al luogo del ritrovamento che si trovava in una caverna all'interno di un vulcano minaccioso, che annunciava il suo risveglio imminente. Lasciate sole, Camillah e Lune, ben presto si ritrovarono intrappolate all'interno di questa caverna di ghiaccio scoprendo una spada di una guerriera dell'organizzazione abbandonata in quel posto, ma soprattutto la scoperta più inquietante fu quella del mostro gigantesco che era intrappolato nel ghiaccio. [/INDENT] [INDENT] Presa la spada con l'intenzione di farla vedere all'organizzazione prima che le guerriere riuscissero a fuggire l'attività del vulcano si fece improvvisamente più intensa ed il crescendo del calore, oltre a far sciogliere la pavimentazione di ghiaccio facendo rischiare la vita a Camillah in una voragine, liberò quell'abominio dalla sua prigione. Intrappolate, per poco Lune non rischiò d'essere mangiata dal mostro ma grazie ad un intervento tempestivo della compagna si salvò. Aiutate dalla fortuna riuscirono a fuggire dal mostro sotterrato da un frana provocata dentro la grotta principale. [/INDENT] [INDENT] Sembrava che mancasse poco alla salvezza ma un imprevisto colse tutte e due le guerriere. Avendo abusato di troppo yoki tutto in una volta non riuscivano più a controllarlo andando molto vicino al risveglio. Anche qui, per fortuna, dimostrando una grande forza di volontà ed un grande attaccamento alla vita, dopo una battaglia estenuante contro il demone che viveva dentro di loro, riuscirono a bloccare il processo di risveglio ed a riprendere il controllo della loro forza demoniaca. Per Camillah la chiave del successo probabilmente risiedeva nei ricordi di sua mamma che la incoraggiava, tanto che questo suo pensiero si materializzò anche nella sua mente facendole vedere una figura di donna che cercava di cingerla con le braccia. Ma questo da solo forse non bastò. L'abbraccio di Lune, appena ristabilita, fu determinante. Il conforto, il calore e i sentimenti che passò a Camillah la rassicurarono e le diedero nuovo vigore. Solo a questo punto riuscì a riprendere il controllo sul suo potere. Ancora una volta Lune lâaveva salvata, dimostrandole di tenerci a lei. Questa cosa piaceva a Camillah. [/INDENT] [INDENT] Dopo quella terribile prova per uscire dal vulcano dovettero evitare un grosso precipizio e non potendo saltarlo, grazie ad unâidea brillante di Lune, utilizzarono due spade come rampini lungo una parete ghiacciata per fare la traversata. Il fatto di prestare la propria spada alla compagna per usarla per salvarsi si rivelò la mossa vincente oltre che un buon gioco di squadra. Nel giro di poco erano fuori dalla grotta e ben lontane dal vulcano che ormai era nel pieno della sua attività . Ben presto la città di Zubor, abbandonata dalla gente, sarebbe diventata solo un ricordo. Anche il mostro, a sorpresa, riuscì a liberarsi distruggendo una parete della montagna e a fuggire volando via. Ora era libero. Questo poteva essere un grosso problema. [/INDENT] [INDENT] Lungo la strada di casa molte furono le considerazioni che Camillah poté fare, ripercorrendo tutti gli eventi. Cercava di capire il nesso tra quella spada abbandonata e quel mostro enorme. Ma non riusciva. Probabilmente lâorganizzazione avrebbe saputo rispondere. Doveva parlare con loro. In più câera stato anche il pericolo del risveglio per questo doveva trovare un modo per evitare che questo succedesse ancora in futuro. In più cercava di capire quale fosse stato lâevento che le avesse dato la forza sufficiente per contrastare il mostro che era dentro di lei. Si convinse che dovesse essere stato il ricordo della madre unito allâabbraccio di Lune che le avevano fatto capire quanto ci tenesse alla vita. Ripensando poi a quello che Lune aveva fatto per lei era contenta e sapeva che poteva contare su di lei. Ora la considerava a tutti gli effetti una sua amica, una parte della sua famiglia. Si sentiva bene. Era felice.[/INDENT] |
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