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[In Missione] Scheda di Crystal (Victoria)
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29-01-2015, 11:47 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-01-2019 10:44 PM da Semirhage.)
Messaggio: #1
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[In Missione] Scheda di Crystal (Victoria)
Crystal
Età: 18 anni Altezza: 1,87 m Peso: 75 kg Arto Dominante: destro Tipologia: attacco Avatar: Spoiler (Click to View) Simbolo: Spoiler (Click to View) Uniforme: è composta dalla classica veste bianca con giacca, pantaloni e colletto rosso con simbolo ricamato. La schiena è riparata da una placca metallica a cui si aggiunge un alloggiamento per la spada e una mantellina lunga fino ai glutei. Le spalle sono invece protette da spalline doppie collegate da una collana, anch'essa metallica, a lamelle. Agli arti superiori porta dei bracciali che coprono gli avambracci dal polso a sotto il gomito. Al bacino indossa un gonnellino a lamelle sovrapposte; infine gli arti inferiori sono protetti da stivali e parastinchi che terminano poco prima del ginocchio. Profilo Fisico: già prima di essere una guerriera, Crystal presentava tutti i tratti caratteristici del settentrione, quali alta statura, capelli biondo chiaro e occhi sui toni dell'azzurro. Diventando una guerriera ha acquisito una chioma di un biondo anonimo, molto chiaro, e iridi d'argento. Porta i capelli corti e vagamente ondulati, sulla fronte ricade una frangetta disordinata. Il suo viso ha lineamenti dolci, li stessi che aveva quando era una bambina umana e ai quali ripensa con nostalgia. Le labbra sono rosse e di grandezza comune, così come gli occhi che hanno una forma affilata, mentre le orecchie sono appuntite. Fisicamente non ha nulla in più o in meno di una normale guerriera: snella e proporzionata, atletica, dalle forme gentili. Profilo Psicologico: Crystal è silenziosa, solitaria, non ha un carattere particolarmente aperto non avendo mai avuto molti contatti coi suoi simili prima dell'operazione. Generalmente calma e riflessiva, se la lotta si fa particolarmente accesa non si risparmia e si butta senza riserve. Nei confronti delle compagne è leale e il suo forte senso del dovere la porta ad aiutare le guerriere in difficoltà, che lei considera come sorelle, unita a loro da un destino comune, nonostante non abbia avuto con loro molti rapporti. Interiormente è portata a socializzare ed è curiosa nei confronti del prossimo in quanto vissuta solo coi familiari, fatto che però la inibisce al contempo. Durante le sue missioni ha conosciuto gli abitanti di Guernica e nuove compagne con cui, nonostante i timori iniziali, è riuscita a stringere amicizia, mettendo da parte la riluttanza per la compagnia, alla quale non è abituata, e la timidezza. Colei che più di tutti però ha inciso su Crystal è stata Shirley, novizia con la quale avrebbe dovuto svolgere l'iniziazione ma che infine è stata costretta a uccidere da Minerva del Giudizio. L'aver ucciso con le proprie mani la prima guerriera con cui era riuscita a stringere un legame e alla quale aveva promesso che l'avrebbe salvata, ha distrutto psicologicamente la giovane, che è anche dovuta andar contro ai suoi principi di sorellanza. Questa situazione ha fatto nascere in lei un sentimento d'odio nei confronti di Minerva che si è tradotto col desiderio di strapparle la vita per mezzo della propria Claymore, spada che era appartenuta a Shirley. E' convinta che solo vendicandosi potrà ottenere pace per se stessa e l'anima della compagna. Storia Personale: fin dalla nascita, Crystal non è stata fortunata. Venuta alla luce nelle fredde terre del nord, la madre l'aveva abbandonata nei primi anni di vita a causa di una grave malattia, e all'età di 6 anni il padre morì durante la sua attività di boscaiolo. Sarebbe potuta facilmente finire nelle mani degli uomini in nero, se non fosse stata per la posizione isolata e per il nonno, che decise di prendersene cura nella propria capanna fuori villaggio. Con il nonno la piccola fu felice, insieme andavano a tagliare la legna e a caccia, momenti nei quali il nonno le insegnava piccoli trucchetti che le sarebbero serviti un giorno. Questo periodo, però, durò poco, 4 anni circa... accadde tutto una mattina, quando venne ritrovato il corpo senza vita di una famiglia nel villaggio poco lontano dalla loro casa. "Che cos'è uno Yoma, nonno?" chiese ingenuamente la bimba una mattina che erano scesi in piazza a vendere legna e a comprare qualche rifornimento "Tutti ne parlano". Lui sorrise candidamente, poggiandole una mano sulla nuca "Non è nulla di cui tu ti debba preoccupare, piccola mia". Passò qualche settimana e i delitti continuavano, ciò però non pareva toccare la tranquillità della capanna di Crystal e del nonno, che vivevano le loro vite come al solito. Il male però si celava dietro il più insospettabile. Svegliata nel cuore della notte dalla sete, Crystal si alzò alla ricerca di un goccio d'acqua e decise che avrebbe dormito nel lettone del nonno. Andata in camera sua, stranamente non lo trovò, le coperte stesse non erano state mosse... allarmata dalla situazione, afferrò il mantello, uscendo nella notte gelida, dal cielo limpido nel quale la falce di luna brillava, attorniata dalle sue sorelle. Non un filo di vento soffiava, dando all'atmosfera una nota di statica inquietudine. Ad attirare la sua attenzione, furono delle impronte sulla neve. Le seguì, scoprendole sempre più grosse, le unghie sempre più affilate, seguite da gocce di sangue. Si avvicinò alla capanna più piccola dove il nonno teneva la legna e i suoi utensili. La porta era leggermente scostata. Il cuore le batteva forte, ogni fibra del suo corpo la metteva in guardia, ma la curiosità era più forte, tanto da farla avvicinare sempre di più, fino alla fessura, dove... sgranò gli occhi, serrò le labbra. Un essere mostruoso dal corpo violaceo stava divorando le interiora di un uomo, altri due cadaveri aspettavano silenziosi il loro turno. Fece qualche passò indietro con le mani sulla bocca, nella sua mente la terrificante visione del nonno al posto del mostro. Tornò sui suoi passi fino a rientrare in casa, ove posò lo sguardo sul fuoco scoppiettante che si rifletté nei suoi occhi cristallini, sussurrandole un'unica soluzione. Quando la Claymore raggiunse il luogo, l'opera era già compiuta: troppo preso a nutrirsi dopo giorni di digiuno, lo Yoma aveva aspettato troppo per uscire e ora bruciava nella casupola con le anime innocenti delle sue vittime. La bambina si voltò guardando la Claymore, e lei vide l'argento nel suo sguardo. Abilità Innata: Spoiler (Click to View) Tecnica di Combattimento: Spoiler (Click to View) «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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