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[In Missione] Scheda di Crystal (Victoria)
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30-10-2018, 06:42 PM
Messaggio: #13
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RE: [In Attesa] Scheda di Crystal (Victoria)
Capitolo XI
I'm not a Slave
I'm a Spartacus Di ritorno a Staph dopo la missione a Bose, il mio viaggio, per una volta, è stato un po' movimentato. Ma, al solito, cominciamo dall'inizio: ero nei pressi di Guernica, era una bella mattina e avevo trovato uno splendido laghetto dove rinfrescarmi e rilassarmi un po' dopo le fatiche degli ultimi tempi. Sarebbe stato tutto perfetto, se degli oscuri pensieri non avessero iniziato a tormentarmi. E cosa mai poteva torturarmi? Lei, sempre Lei, Shirley. E l'Organizzazione, ovviamente. L'incontro con un Risvegliato maschio non mi aveva lasciata indifferente. Altre bugie, altri segreti, altri sotterfugi. Rovinato anche il momento di pace, mi rimisi in marcia nel deserto, convinta di arrivare in giornata a destinazione, e invece no, non avevo previsto che avrei potuto trovarmi di fronte ad un bivio, idealmente. Un gruppo di Yoma stava attaccando dei mercanti e la loro carovana. Inizialmente dubbiosa se intervenire o meno e se ciò avrebbe potuto procurarmi dei guai, mi sono buttata e ho sbaragliato i nemici. Ma non avrei mai potuto credere che i veri "cattivi" della situazione fossero gli umani. Delle grida dalla carovana mi insospettirono e loro si fecero aggressivi, fortunatamente bastò liberare la giusta dose di yoki per metterli alla fuga, e potei scoprire la reale situazione: non erano mercanti qualunque, ma schiavisti che stavano portando a Phedre - così dai prigionieri mi fu detto successivamente - altri esseri umani: uomini, donne e addirittura bambini. Liberati e con la promessa di aiutarsi l'un l'altro, li lasciai al loro ritorno verso casa e cambiai direzione per dirigermi in questa Phedre: una città in rovina e abbandonata, almeno in teoria, già, perché, come scoprii là, essa era divenuta base per quella sorta di organizzazione e ivi trovai anche il loro capo. Scacciati e liberai anche quei prigionieri, mi diressi a Cezanne, ultima meta per loro e per me, dove avrebbero dovuto portare gli schiavi. A quel punto avevo già un'idea in mente: era difficile nascondere tutti quelli schiavi, a meno che, una volta arrivati, essi semplicemente non... scomparissero. Che ci fosse uno Yoma dietro tutto quello? Poteva essere, dato che, a quanto i mercanti mi avevano detto, non sapevano che fine facessero i prigionieri e rifornivano il loro compratore, il mercante Klaus Jorge, di un bel numero e ogni tre mesi. Con tale convinzione, riuscii ad entrare a Cezanne e a farmi scortare dal capo delle guardie. Ovviamente non mi ero sbagliata e mi ritrovai ad ingaggiare uno scontro con un grosso Yoma e all'interno della sua villa. Mi salvai dai suoi attacchi grazie alla mia abilità innata, ma in un luogo ristretto avevo difficoltà di movimento, perciò spostai lo scontro all'esterno mozzandogli subito il braccio sinistro. Capendo di essere lui in difficoltà e con me a bloccargli l'ingresso in casa, si diede alla fuga. Di nuovo! Di nuovo uno Yoma che scappa! Ma questa volta non sarebbe andato lontano. Con la mia nuova tecnica cominciai a ferirlo e a menomarlo, concludendo con una elegante piroetta nel cielo blu, rischiarato dalla luna e dalle stelle, e una bella spada a spaccarlo a metà fino alle spalle. Con il lavoro svolto, mi mancava solo da prendere la parcella e scoprire la fine delle povere vittime che erano state portate lì e, magari, trovare qualche superstite. Ahimè, non ne trovai. Finii nei sotterranei, luogo di prigionia e di pasto per lo Yoma. Luogo di orrori. Mi allontanai in fretta, ormai troppo stanca per reggere anche quel posto in cui erano rimasti solo dolore e paura. Presi un bel po' di monete e ripresi il mio viaggio iniziale, chiedendo al capo delle guardie, Thomas, di dare riposo ai corpi rimasti laggiù. Morale della favola: aiuta il prossimo ma a tuo rischio e pericolo, in questo caso pericolo di vomito. Il modo in cui quelle povere persone, uomini liberi, sono diventate schiave e poi pasto, mi ha fatto riflettere. Non è forse ciò che sono anche io? Tutte noi? Schiave usate dall'Organizzazione, bambine rapite e divenute tali. E infine cibo, cibo per Risvegliati. Non sarò una schiava per tutta la vita. Io tornerò ad essere una donna libera. Io morirò libera. «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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