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[In Missione] Scheda di Seayne (Nardo)
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18-03-2016, 10:54 PM
Messaggio: #13
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RE: [In Missione] Scheda di Seayne (Nardo)
CAPITOLO XII: DUELLO CON GAIA
La mattina seguente, Seayne si ritrovò a passare in prossimità dell’arena esterna, laddove la notte prima aveva concluso il suo allenamento volto a padroneggiare meglio la sua abilità: Polaris. Mentre osservava la superficie cosparsa di rocce di varie dimensioni, udì la sfida lanciata dalla Numero 5 dell’Organizzazione: Gaia, detta il Fulmine Rosso, la quale cercava una compagna con la quale allenarsi. Passarono alcuni minuti senza che vi fosse risposta. Seayne esitava: la differenza con Gaia era troppo elevata per pensare di riuscire a combinare qualcosa di buono. Tuttavia, l’idea di confrontarsi con una guerriera a cifra singola era… intrigante e così, ridendo dei propri timori, Seayne si fece avanti, accettando la sfida e pregando in cuor suo di uscire dall’imminente scontro con le sue gambe. Appena il tempo di presentarsi alla compagna, una bella ragazza leggermente più bassa di lei, con il volto ornato da delle piume rosse tenute al loro posto da una fascia sulla fronte, che dalle ombre si materializzò la misteriosa figura del maestro Duncan, superiore dell’ultima missione di Seayne ma a anche arbitro del duello in arena nel quale la guerriera albina aveva perso malamente contro Angela. Mentre Seayne prendeva una claymore da allenamento, il superiore si sedette sulla gradinata e diede ordine alle due guerriere di iniziare lo scontro. Gaia la caricò direttamente: Seayne avrebbe voluto scartare di lato per colpirla alle ginocchia, ma la guerriera piumata fu più veloce e più forte, costringendo la guerriera albina con un ginocchio a terra per parare il suo fendente verticale. Anziché approfittare del vantaggio, la Numero 5 invece spiccò un gran balzo all’indietro, ritornando al suo punto di partenza, invitando l’avversaria a farsi avanti con un cenno della mano destra e preparandosi poi a respingerne l’assalto. Seayne, che con quel primo scambio aveva capito perfettamente quanto Gaia le fosse superiore, decise di tentare di sorprendere l’avversaria: iniziò a caricarla direttamente e poi, quando fu a metà strada dal suo bersaglio, rilasciò Polaris a livello minimo e, subito dopo, alzò il suo yoki al 30%, per cercare di abbagliare e mandare fuori tempo la guerriera piumata accelerando la sua carica. La tattica funzionò e la claymore di Seayne si abbatté sul ginocchio sinistro di Gaia procurandole un danno di una certa entità, mentre la Numero 15 scartava di lato per evitare un’eventuale ritorsione da parte dell’avversaria. Seayne tentò d’approfittare del vantaggio di avere Gaia con la vista ancora compromessa per qualche istante, piroettando su se stessa e cercando di vibrare un altro fendente contro l’interno del ginocchio della Numero 5, alzando il suo yoki al 50% solo per il tempo necessario per colpire, ma l’avversaria, forte della sua esperienza, sfruttò la sua percezione per compensare la cecità e, lasciando cadere la claymore, tentò d’avventarsi a mani nude contro la guerriera albina. Quest’ ultima, accortasi del pericolo che correva, rinunciò al suo attacco e balzò indietro, sottraendosi per un soffio e grazie forse a quello spunto di yoki, alla presa della guerriera piumata, la quale a sua volta eseguì una serie di capriole per allontanarsi dall’ avversaria. A quel punto, Seayne aveva bisogno ancora di un po’ di tempo per permettere al suo corpo di recuperare l’uso della sua abilità, poi notò la claymore di Gaia, rimasta a terra e pensò di recuperarla per utilizzarla contro la Numero 5 non appena Polaris sarebbe stata nuovamente utilizzabile: scattò quindi in quella direzione, senza perdere d’occhio l’avversaria e tenendole puntata contro la sua claymore per cercare di ostacolarla se quest’ultima si fosse lanciata contro di lei, riuscendo nell’intento di raccogliere l’altra arma, ritirandosi poi in una zona dell’arena dove la Numero 15 sperava che le rocce affioranti potessero costituire un ostacolo per la velocità della Numero 5, la quale non si era mossa da dove si trovava… Troppo tardi Seayne comprese il suo errore! Infatti Gaia riuscì a ribaltare la situazione a suo vantaggio, dimostrando all’avversaria perché era l’attuale Numero 5 e perché era chiamata il Fulmine Rosso: improvvisamente la guerriera piumata sembrò moltiplicarsi davanti agli occhi ammirati di Seayne e le sue immagini sembravano apparire giusto il tempo per per menare un colpo, per poi scomparire, mentre la guerriera piumata sfruttava le rocce affioranti come trampolini e sponde dalle quali lanciare i suoi attacchi. In un attimo Seayne si ritrovò col braccio sinistro spezzato, tre vertebre incrinate, una botta sulla spalla destra parata dallo spallaccio dell’armatura e un violentissimo colpo allo stomaco che le spezzò il fiato e la fece volare contro una roccia affiorante, subendo un ulteriore contraccolpo alla schiena e scivolando a terra alla base della stessa. Per fortuna della guerriera albina, la mossa di Gaia peggiorò di molto la situazione precaria del suo ginocchio, costringendola a fermarsi a causa del dolore prima di riuscire a infliggere ulteriori danni alla sua avversaria. Seayne si rammaricò per l’estrema violenza dell’attacco della guerriera piumata, poi si accorse che il temuto colpo finale non arrivava e che il dolore, già provato tante volte con ferite anche peggiori, non aumentava. La Numero 15 rischiò a dare un’occhiata all’avversaria e la vide incredibilmente ferma. Determinata a non arrendersi finché avesse avuto fiato, la guerriera albina si rialzò, e con tutte le forze che le rimanevano scagliò la sua claymore da allenamento contro la guerriera piumata, urlandole contro per attirare la sua attenzione e rilasciando nuovamente Polaris per fare in modo che l’avversaria non riuscisse a vedere e, di conseguenza, schivare il bolide in arrivo. La mossa riuscì, centrando Gaia allo stomaco mentre questa cercava di saltar via usando le braccia al posto delle gambe per darsi una spinta e facendola stramazzare al suolo in posizione supina. Dopo aver raccolto la claymore appartenuta alla guerriera piumata e aver stretto i denti per sopportare le fitte di dolore che quel gesto le aveva causato, Seayne si avvicinò all’avversaria a terra, con l’intenzione di colpirla finché ne avesse avuto la forza… A quel punto, il maestro Duncan intervenne, mettendo fine al duello. Mentre la guerriera albina tossiva e sputava sangue, sforzandosi di contenere i grugniti di sofferenza, dopo aver estinto lo yoki e aver lasciato cadere a terra l’arma che aveva in pugno, l’uomo in nero raggiunse le contendenti e, dopo alcuni attimi di silenzio, decretò che il duello l’aveva vinto… Seayne! La Numero 15 sgranò gli occhi per la sorpresa e l’incredulità di aver vinto contro la Numero 5… una cifra singola! Certo, si trattava di una vittoria risicata, non di un trionfo e, forse… forse il maestro aveva voluto premiare il suo impegno. Seayne aveva subito molti colpi, ma anche la Numero 5 non ne era uscita indenne. Considerando la differenza tra i loro numeri in graduatoria non era una cosa da poco! Certo, il pensiero di vincere aveva sfiorato la mente della Numero 15 durante lo scontro, però non ci aveva mai creduto veramente, senza però per questo settere di impegnarsi al massimo…Seayne era inoltre convinta che alla sua vittoria avesse contribuito anche il fatto che Gaia l’avesse sottovalutata. Seayne guardò la guerriera piumata, col suo sguardo ritornato a essere mite e ricordò come s’era sentita quando aveva perso in malo modo il suo duello con Angela e, considerando la sua forza, la velocità e, soprattutto, l’orgoglio di guerriera Numero 5, la guerriera albina sperava che questa sconfitta non fosse per Gaia motivo di rabbia e di sconforto. Cercando di resistere ancora un po’ al dolore, Seayne si sporse verso la Numero 5, porgendole la mano destra e, mantenendo un atteggiamento umile, con voce mite senza traccia di superbia, la ringraziò per il bello scontro, chiedendole di non portarle rancore. Vana speranza, la sua! Gaia la guardò con odio, respingendo bruscamente la mano tesale da Seayne in segno di rispetto e di pace, rialzandosi da sola e rivolgendole parole cariche di rabbia e risentimento, prima di andarsene senza voltarsi indietro. Seayne non replicò. Capiva lo stato d’animo di una guerriera a cifra singola sconfitta, anche se di misura, da una guerriera di dieci numeri inferiore. Con un sospiro, la guerriera albina iniziò a concentrarsi sulla rigenerazione. Una volta terminato, si sarebbe diretta alla celletta che occupava durante il suo soggiorno a Staph: ora che l’adrenalina dello scontro l’aveva ormai abbandonata e considerando lo sforzo della rigenerazione, avrebbe sicuramente avuto bisogno di riposare. I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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