Ciao! Nome e attuale grado all'interno dell'Organizzazione?
Angelica, numero 34.
Come ti definiresti in tre parole?
Pacifica, curiosa, sensibile.
Come definiresti la tua esperienza nel test in tre parole?
Dura ma istruttiva.
C'è una compagna o più di una di cui ti piace particolarmente leggere le avventure?
Leggo le avventure di ognuna, mi interesso di tutte. Certo, poi in ogni missione ci sono momenti più interessanti e altri invece meno intensi.
Qual è stato il momento migliore della tua vita da guerriera?
Penso questo. Aver superato la mia prima missione mi ha infuso più sicurezza, oltre ad avermi tolto un gran peso.
E il peggiore?
Ce ne sarebbero due, non so decidermi quale sia peggio: be' il primo, quando ho saputo che un esercito di Yoma stava per travolgere Stir. Per un attimo mi sono fatta prendere dal panico, non riuscivo nemmeno a concepire così tanti Yoma assieme.
Il secondo, quando ho liberato lo yoki: non immaginavo di provare un simile sconvolgimento.
Hai delle fobie?
A volte... sogno mio padre. Quando succede non dormo mai bene. Era gentile, buono, affettuoso... solo che... i suoi occhi erano sempre lucidi, inquietanti. Alle volte mi appare con il volto rosso, più rosso dei suoi capelli, sembra sangue... ma non... non so spiegarmi perché.
Si riferirebbe al momento in cui suo padre si uccide. Ho pensato che una bambina non fosse in grado di sopportare una scena così cruda, perciò mi pare sensato assumere che la sua mente l'abbia quasi del tutto rimossa.
Di cosa hai paura?
Di non trovare mai un attimo di pace, sarebbe terribile. Ne ho bisogno, per pensare, per riposare.
Anche lo yoki mi spaventa: sapere di avere un'energia così potente dentro di me mi inquieta. Ma sono sicura che col tempo riuscirò ad abituarmici.
Ti piacciono gli animali?
Ricordo di aver letto un libro da bambina, che parlava di tutti gli animali. Era uno dei miei preferiti perché c'erano immagini grandi una pagina intera: molte erano consumate, ma alcune avevano ancora i colori. Ricordo che mi piacevano molto il cervo e il cigno.
Hai un cibo o una bevanda preferita?
Quando piangevo o mi sentivo triste, mio padre mi portava sempre latte col miele e focacce calde con l'uvetta. Ma la cosa che mi piace di più sono i pasticcini alla crema che mangiavo solo per il mio compleanno. Mi piaceva premerli sul palato per fare uscire tutta la crema, o aprirli in due per mangiare prima l'interno, oppure staccare tutta la glassa senza rompere il pasticcino. Era difficilissimo, perché spesso veniva via anche la sfoglia; ce l'ho fatta solo una volta.
Erano davvero buoni, non penso ne mangerò più di simili.
Cos'è il meglio della vita per te?
Essere in pace, con me stessa e con il mondo che mi circonda. Può sembrare strano per una guerriera, che di momenti tranquilli ne ha davvero pochi, ma proprio perché sono così rari, sono così preziosi per me.
Se potessi tornare indietro nel tempo, cosa cambieresti?
Vorrei incontrare mia madre. Papà mi raccontava spesso di lei, di come fosse bella, istruita, buona. Mi spiace tanto non averne nemmeno un ricordo.
Cosa ti aspetti dal tuo futuro?
Che quello per cui combatto si avveri, che l'Organizzazione possa donare un po' di pace in più al mondo grazie al mio aiuto. Debellare gli Yoma è un'impresa enorme, forse non sarò io a fare la differenza, ma mi piace pensare che il mio piccolo contributo renda la meta un po' più vicina.
Hai un motto? No, o meglio, non ho nessuna frase ad effetto. Però mi ripeto spesso che in ogni situazione è meglio parlare, prima di passare alle maniere forti.
Domanda finale! Qual è il tuo reale obiettivo? Penso che coincida con ciò che mi aspetto dal futuro, né più né meno.