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QUEST Klavierstück [Lachesi]
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06-01-2016, 10:17 PM
Messaggio: #21
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Ludwig ascoltò senza replicare, alzando solamente un sopracciglio per l'accenno alle "unità genitoriali". Quando Dua infine terminò di parlare, si decise a prendere parola a sua volta.
... Immagino di aver fatto una domanda spiacevole. Sorrise a mo' di scusa. Elise mi aveva già parlato del passato comune a ogni Guerriera, ma... Mi pare assurdo che non ci si riesca a mantenere qualche ricordo felice. Probabilmente è solo il punto di vista di un uomo che non ha mai vissuto nulla del genere. Tagliò un ultimo pezzo di carne, e lo buttò giù con un ultimo bicchiere di rosso. Dopodiché, pose le posate sul piatto vuoto. Domani finalmente saremo in quel punto. La prospettiva mi piace e non mi piace: non sono mai stato un grande amante del pericolo. In ogni caso, credo sia meglio andare a letto di buon'ora, stasera. Era un congedo, e non lo era. Ludwig infatti aggiunse pure altro. Riguardo il fatto di essere uguale alle altre... So di non essere la persona più adatta a dirlo, ma oso pensare che, se il passato è stato amaro, il futuro potrebbe ancora dare gioia. Alla fine voi siete umane: non ho mai modo di parlare con esseri diversi dalle persone - a parte certi Yoma, ho sentito. Ma, chissà perché, credo non avrò mai modo di parlare con uno di quei mostri... né il desiderio. Ridacchiò. E, se siete umane, allora la vicinanza con altri umani - clienti, viaggiatori, passanti - potrebbe essere ricca. Insomma... spero che la mia compagnia le abbia riempito il presente. Sorrise ampiamente, ma non si alzò né altro. Stava a Dua decidere se concludere lì la cena o meno. |
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06-01-2016, 11:14 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-01-2016 11:15 PM da Lachesi.)
Messaggio: #22
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Non era del tutto sbagliato ciò che diceva l'umano, magari il suo destino le serbava qualcosa di positivo nel prossimo futuro prima della morte ma cosa di preciso, lei, non lo sapeva. Pensò brevemente a quel che da piccola aveva sognato e sperato, credendo che quelle fantasie puerili fossero la vera felicità ma ora lo sapeva, tutte quelle storie d'amore o di semplicemente una vita tranquilla erano illusioni. A quell'età avrebbe addirittura pensato che il minimo necessario fosse un'amica che l'accettasse... E non per forza per ciò che era. L'ironia in tutto questo? Era che la persona più simile a suddetta persona era proprio Ludwing! Sorrise, bevendo l'ultimo sorso di vino ed alzandosi dal tavolo. -Una cosa è certa, devo ammettere che sei stato una sorpresa abbastanza... Piacevole. O di sicuro, ho scoperto molte cose a me nuove. Ad esempio, il sapore di una carne così squisita.- Si guardò attorno, un po' confusa e un po' meno rabbiosa ma riluttante nell'ammettere di poter essere meno belligerante. -Buona serata, e per domani... ...Non essere troppo nervoso.- A quel punto Dua si congedò, sentendosi inspiegabilmente un po' più matura ma ancora incompleta poiché non aveva davvero più idea di cosa significasse per lei avere un momento gioioso. Sopravvivere ogni giorno, forse, ma chiaramente non bastava. Sicuramente qualcosa su cui riflettere, quella notte. Citazione:Stato Fisico: Stabile |
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30-01-2016, 05:06 PM
Messaggio: #23
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Il mattino dopo si rivelò fresco e soleggiato. Ludwig era chiaramente nervoso, e consumò la colazione in silenzio, pur sorridendo di circostanza a Dua.
Era ancora primo mattino che sellarono i cavalli e partirono. I rumori della foresta accompagnarono quel primo tratto di viaggio, in un sentiero boscoso che era il passo che collegava le Terre Centrali a quelle del Sud. Il fringuellare degli uccelli e i lievi rumori dei piccoli mammiferi echeggiavano nel nervoso silenzio di Ludwig. Quando, alla fine, giunse il momento. Dua Percepì infatti in lontananza un'eco di Yoki, proveniente da un punto non troppo distante da lì, presso il sentiero. Lo Yoma. Che, verosimilmente, era in attesa di fare un agguato. Che li avesse visti? O semplicemente aspettava qualunque viandante che fosse passato? Difficile dirlo. In ogni caso, era certo urgente che Duna avvisasse Ludwig e decidesse come muoversi. |
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01-02-2016, 11:40 AM
Messaggio: #24
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Dua ebbe un sussulto, avvertì una fonte di Yoki abbastanza chiara e netta; in una frazione di secondo valutò se fosse il caso di mettere in guardia Ludwing od usarlo come esca senza che lui sapesse. Era troppo agitato per reagire in modo consono alla situazione per cui fu chiaro che almeno lui dovesse fermarsi; con un pugno teso gli fece cenno di fermarsi e di scendere da cavallo non appena gli fosse stato possibile. Temeva che lo Yoma li avesse sentiti e che il tempo a loro disposizione non fosse sufficiente, per cui con gli occhi cercò un riparo momentaneo per l'umano mentre con la percezione cercò di capire le intenzioni dell'avversario. Se l'avesse vista probabilmente sarebbe fuggito per cui doveva escogitare, ed in fretta, un piano d'azione leggermente differente dal cieco confronto diretto: forse poteva ritorcergli contro il suo stesso agguato. "Ma certo" Pensò "Se mandassi in avanti un cavallo con delle vettovaglie sulla groppa celate da qualche panno forse penserà che sia lui il suo obbiettivo, mentre io cercherò di arrivargli silenziosamente alle spalle per colpirlo." Non sembrava male come piano, le bastava spiegare possibilmente in tempi brevi il piano a Ludwing sperando che fosse disposto a cedere il suo mantello -a detta sua abbastanza impregnato di odore e di paura- da essere sacrificato; lui poteva benissimo stare dietro le radici di un grosso albero ad aspettare che lei tornasse o di fuggire utilizzando il secondo destriero. Ma se possibile, quel piano andava svolto in fretta. Stato Fisico: Stabile Stato Psicologico: Agitata e di fretta ma ha un continuo fluire di idee. Yoki: 0% Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva - fonte di yoki) |
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13-02-2016, 01:35 PM
Messaggio: #25
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Ludwig dimostrò una ammirevole padronanza di carattere quando vide Dua fargli cenno di fermarsi; lasciandosi andare solo ad un flebile sussulto, tirò con perizia le redini del cavallo, che obbedì e si fermò. L'uomo non chiese nulla né andò nel panico, ma i suoi occhi vigili e il tic di passarsi la lingua sulle labbra tradivano un forte nervosismo.
La Guerriera non ebbe comunque fastidi da lui, e poté pensare in santa pace un pieno, decidendosi infine di provare a tendere una trappola allo Yoma sacrificando uno dei cavalli. In tutto quel tempo, lo Yoma fortunatamente non diede segni di vita: sembrava davvero fosse appostato per un agguato. Il mantello... Sussurrò Ludwig pianissimo, la voce ammirevolmente ferma. Capisco. Ti aiuto. L'organista aveva una notevole padronanza dei suoi nervi, e nonostante le mani un po' tremanti aiutò Dua a creare una sagoma umana con le borse - che allacciò bene alla sella con funi, corde e cinture -, il tutto coperto dal mantello da viaggio e da un cappello che Ludwig tirò fuori da una bisaccia. L'uomo poi ebbe un'altra notevole iniziativa: tirò fuori tutti gli stracci che aveva, e fasciò con quelli gli zoccoli del suo, di cavallo. Era un vecchio, classico trucco per insonorizzarli. Immagino che gli Yoma abbiano orecchie. Sussurrò. E' meglio che credano ci sia un solo cavallo, giusto? Era tutto pronto, dunque: Dua doveva solo far mandare avanti il suo cavallo con lo spauracchio legato alla sella. La sua Percezione, osservò, le diceva che lo Yoma si trovava poche centinaia di metri alla loro destra, non lontano dal ciglio della strada. Era certamente abbastanza ben nascosto da non essere visto almeno dalla strada. Gli alberi abbondavano: se si fosse mossa bene, sarebbe stata alle spalle del mostro per tempo e senza essere vista. Doveva solo iniziare. ... Dua? Sussurrò Ludwig a quel punto. Io.. cosa faccio? E' sicuro se rimango qua? |
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15-02-2016, 12:14 PM
Messaggio: #26
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Dua fu estremamente felice e compiaciuta nel vedere che Ludwing era disposto a tal punto di sopravvivere da collaborare in modo così competente e quasi tranquillo, la sua laboriosità celava con maestra la sua paura e la sua tensione: era sicuramente un uomo che era ancora in vita perché sapeva reprimere le sue fobie per un'azione decisa. Se fosse stato un Guerriero, pensò Dua, sarebbe stato sicuramente un guerriero di attacco... Forse malinconico ma pur sempre di attacco, mentre lei per quanta voglia di vivere avesse nella sua primissima missione era quasi morta a causa della paura. Se poteva dividere il mondo in due categorie c'erano le persone che combattevano la paura e la morte e quelle che invece fuggivano da essa; lei sicuramente faceva parte della seconda categoria mentre Ludwing forse alla prima ma era incredibile quanto bene potesse lavorare con lui, pur essendo due facce della medaglia, opposte tra loro. Chissà, forse il lavoro nelle cripte era andato male perché tra loro Dua e le altre erano tutte troppo simili. -Giusto.- Sussurrò lei, osservando i "piedi" del cavallo venir fasciate per non far rumore; certo, se avesse nitrito se ne sarebbero accorti ma fino ad allora non lo aveva mai fatto e Dua non aveva motivo di credere che proprio in quel momento il cavallo decidesse di farsi udire lasciando che anche Ludwing venisse scoperto. Per quanto l'umano stesse collaborando bene con lei, alla fine si dimostrò comunque soltanto un umano; lei aveva paura, certo, ma ormai era diventato un sentimento così frequente che quasi non ci faceva più caso. Diversissimo era il discorso per ciò che riguardava lui. Sorrise poggiò la mano sulla spalla di Ludwing e cercò di rassicurarlo facendolo lentamente sedere sul terreno appoggiato a quello che le pareva essere un enorme tronco d'albero. -Sì, queste radici dovrebbero nasconderti bene. Andrà tutto bene, vedrai.- Sperava di non aver appena mentito all'umano; estrasse la spada e si preparò affinché il piano avesse inizio. Stato Fisico: Stabile Stato Psicologico: Piacevolmente colpita dall'atteggiamento di Ludwing, determinata. Yoki: 0% Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva - fonte di yoki) |
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25-02-2016, 02:37 AM
Messaggio: #27
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Ludwig annuì, con solo una punta di nervosismo. Nel giro di pochi minuti, Dua era apparentemente sola, il suo compagno umano e il relativo cavallo al sicuro tra le frasche.
Ora era il momento di attuare il piano. La Guerriera era conscia del fatto che, Percependolo ancora parzialmente, lo Yoma doveva essere ancora lontano. Preso il cavallo per le redini, dunque, avanzò da sola con l'animale e il fagotto attaccatovi per il sentiero, finché qualche minuto dopo non lo Percepì chiaramente. Lo Yoma. Si trovava a... mh... cinquecento metri circa più in avanti, ben nascosto tra le frasche alla destra del sentiero. Non lo sentiva muoversi, dunque presumibilmente non si era accorto di lei. Ora poteva DAVVERO entrare in azione. |
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29-02-2016, 11:38 PM
Messaggio: #28
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Finalmente il piano stava prendendo forma, dopo tante attese era giunta l'ora di sguainare la propria spada sperando di fare a pezzi il nemico, presumibilmente uno Yoma. Dua si augurava che la sua idea avesse una realizzazione pratica efficace: ultimamente si sentiva fiacca e priva di energie rispetto ad altre Guerriere ma non per questo era meno agguerrita. Sperava di aver rivoltato contro il mostro la sua stessa trappola. Si separò dal suo destriero, cercando di ingaggiare non appena si facesse vivo lo Yoma, dal fianco. Voleva finire quel lavoro in fretta: liberò una piccola quantità di Yoki, sufficiente ad illuminarle gli occhi d'oro, sperando che questo potesse darle un certo vantaggio; impugnando la spada a due mani attese fino al momento in cui poteva incrociare l'attacco dello Yoma. Da un momento all'altro. Stato Fisico: Stabile, occhi felini Stato Psicologico: Estremamente determinata, agguerrita Yoki: 10% Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva - fonte di yoki) |
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07-03-2016, 01:47 PM
Messaggio: #29
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Il cavallo avanzò mansueto per il sentiero, quasi neanche sentisse il fantoccio sulla sua groppa. Il suo avanzare lento rese l'attesa lunga e nervosa, e più si faceva vicino più sembrava che lo Yoma non volesse reagire.
Ma alla fine abboccò all'esca. Cinque dita saettarono tra la boscaglia, e in un istante trafissero fantoccio e cavallo. Il povero animale, colpito al ventre, nitrì acuto e stramazzò a terra, portando con sé il fantoccio parimenti trafitto. Ma non era quello che Dua era interessata a vedere, ma il punto d'origine delle dita: ora riusciva bene ad intravedere il mostro, un grosso Yoma che si era alzato per colpire e aveva così abbandonato la sua mimetizzazione tra le frasche. Cinquecento metri. Dua ora doveva coprirli in fretta, prima che la bestia si accorgesse di non aver colpito alcun essere umano. La scelta era tra farlo subito o sperare che avanzasse nella strada per analizzare il "corpo". |
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08-03-2016, 02:25 AM
Messaggio: #30
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Finalmente il momento in cui la caccia si sarebbe aperta era quasi giunto, quel momento era così vicino eppure così lontano che la sola idea metteva Dua in una situazione di chiaro disagio. Da quando aveva anche solo ideato il piano di attirare lo Yoma tramite un fantoccio le pareva fossero passati anni di inutili attese; ora lei era lì, ancora in trepidante attesa che il mostro si svelasse. Lo vedeva già, intento ad azzannare il cavallo; che fervida immaginazione che aveva. Lo sentiva già, il fruscio dei suoi piedi nudi sui rami secchi della foresta, il pompare sangue del suo cuore e quel respiro affannoso e sempre affamato degli Yoma. Lo avvertiva già, quel tenero battito di ali della sua aurea malefica che infestava quel luogo. Dua fremeva, in attesa, sapendo che la sua morte sarebbe potuta essere assai più veloce ed indolore. Finalmente però vide ed udì qualcosa, lo schioccare selvaggio di artigli nella carne e le urla del cavallo sofferente che lei stessa aveva scelto per quella misera fine. Lo Yoma però non era totalmente uscito allo scoperto ma almeno Dua aveva l'esatta posizione che quello stava occupando: ottima mimetizzazione, doveva ammetterlo e doveva anche ammettere che molto probabilmente, se se lo sarebbe fatta sfuggire nei pochi istanti successivi sarebbe potuto tornare a nascondersi tra il fogliame. Quanto aspettare? Dua era indecisa, forse si sarebbe avvicinato ma forza aveva già intuito che si trattava solo di una trappola: meglio non rischiare. La ragazza strinse forte la spada, liberò una grande quantità di Yoki nel suo corpo sufficiente a cambiarle vari connotati: dagli occhi, al volto, alla massiccia massa muscolare che prima non possedeva. Doveva usare tutto a suo vantaggio subito, forse aveva una possibilità se avesse saputo sfruttare il momento di confusione dello Yoma unita alla sua straordinaria velocità innaturale. Con la lama puntava a tagliarlo in verticale a metà, se non ci fosse riuscita ovviamente si sarebbe accontentata di portargli via un po' di quegli artigli, armi mortali. Citazione:Limte Yoki Stato Fisico: Stabile, occhi felini, vene in rilievo, denti aguzzi, muscoli in rilievo Stato Psicologico: Impaziente e precipitosa, gioca il tutto per tutto subito Yoki: 60% Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva - fonte di yoki) |
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21-03-2016, 11:06 PM
Messaggio: #31
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Dua decise di non rischiare, di usare tutto lo Yoki che credeva di poter governare in modo da massimizzare il danno.
Ma fu un grosso errore. Sentì il contraccolpo non appena tentò di saltare, come una forte botta da dentro il suo torace: questo le fece perdere lo slancio - oltre a disorientarla -, e finì col cadere in avanti in preda ad un forte giramento di testa. Comprese subito di che si trattava: aveva liberato troppo Yoki in una volta, e il suo corpo aveva accusato lo shock. Nulla di grave, non aveva superato il suo Limite: si sarebbe presto ripresa. La cosa peggiore era piuttosto che l'effetto sorpresa era svanito. Inevitabilmente accortosi dei movimenti tra le frasche, lo Yoma infatti si voltò nervoso: sembrava quasi che avesse temuto qualche brutta sorpresa. Fu così che poté vedere Dua tra i rami, abbastanza chiaramente da riconoscerla. Cla... Claymore! Il mostro aveva una voce roca, e la paura era evidente dal tono. Inoltre, questo istantaneo riconoscimento rivelava a Dua un'altra cosa: era intelligente, o almeno era più arguto della maggior parte degli Yoma. La Guerriera dovette assistere impotente mentre il suo nemico ritraeva gli artigli in tutta fretta, e continuando a fissarla chiaramente cercava di pensare a come sfuggirle. Ma non si era ancora mosso né altro: Dua era in ginocchio, ma poteva ancora riparare la situazione approfittando dell'esitazione del mostro. Citazione:Come evidenziato nella narrazione, Dua ha usato in un solo turno un po' troppo Yoki per il suo livello. Per il prossimo turno diciamo che non sarà al massimo della forma, ma potrà muoversi e attaccare se vuole. |
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01-04-2016, 09:46 AM
Messaggio: #32
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RE: Klavierstück [Lachesi]
La sensazione fu la stessa di iniziare a correre per casa per poi cadere in terra malamente perché la manica della sua vestaglia si era impigliata alla maniglia della porta, abbastanza deludente vero? E Dua era infuriata per questo: aveva già iniziato a rilasciare dello Yoki, il 10%, ben prima di far esplodere quella forza fino spingersi ai 60% quindi di certo non era stata una transizione improvvisa... Eppure il suo corpo aveva deciso di reagire male per qualche arcano motivo. Che fosse stata troppo precipitosa? Non solo, quand'è che quella stupida missione poteva aver fine? Le sembrava di cercare il momento opportuno per atterrare lo Yoma da anni, anche solo il fatto che Ludwing non l'avesse fatta agire subito l'aveva in qualche modo indisposta. Tutti quei temporeggiamenti senza fine, non avevano senso. Sicuramente quella logorante attesa non poteva che logorare l'animo di Dua inducendola ad atti sconsiderati, se così si potevano definire. Per quanto irritata cercò di ingoiare il rospo, abbassare lo Yoki al 50% e di ragionare per qualche attimo di secondo: lo Yoma non era un'idiota, poco ma sicuro, ed era difficile credere che a quel punto il suo attacco potesse aver luogo senza che lui reagisse. Dua avrebbe lanciato un sasso, nel caso ce ne fossero, contro lo Yoma per "tagliargli" la via di fuga e poi avrebbe proceduto con il suo piano originale ovvero cercare di tagliargli almeno qualche dita della mano; ovviamente a quel punto lei non poteva evitare che lui reagisse e non si aspettava certo una cosa simile ma poteva sperare di imbrigliare le azioni nemiche secondo binari prevedibili e di condurre il gioco in suo favore. Citazione:Stato Fisico: Stabile, occhi felini, vene in rilievo, denti aguzzi, muscoli in rilievo |
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19-04-2016, 01:41 PM
Messaggio: #33
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Lo Yoma rimase chiaramente interdetto dal vedere la Guerriera, beh... Lanciargli un sasso. Lo schivò con sospetto ma con estrema facilità, decisamente basito per decidere di reagire.
Poi, Dua fece sul serio. Con un balzo, nonostante lo shock fisico subito, colmò la distanza tra lei e il mostro, calando a due mani un fendente discendente. Per un attimo, credette di averlo ucciso. Ma fu un attimo. Lo Yoma scattò all'indietro all'ultimo, arretrando con un balzo ancora maggiore di quello pur ragguardevole di Dua, e la claymore tagliò il solo incolpevole terreno. Il mostro, in maniera molto notevole, era riuscito ad evitare magistralmente gli alberi pure presenti nella sua ritirata: era chiaro che conoscesse bene l'area. Maledizione! Ringhiò il mostro rimettendosi in equilibrio. E io che speravo avrebbero preso tutto per opera di banditi... Dove avrò sbagliato? Chiunque avesse avuto un po' di spirito di osservazione avrebbe notato i buchi sofferti dal povero cavallo: solo quelli gridavano muti "Yoma!" al mondo. Il mostro, si capiva, era in qualche moto astuto, ma non eccessivamente arguto. Probabilmente la sua carta più valida era la ragguardevole velocità che aveva appena esibito. Ed era abbastanza sveglio da capirlo. Sei qui per me, giusto? Si aprì un bestiale sorriso sul volto. Ma sì che sei qui per me! Perché non vieni a prendermi? Detto ciò... Se la diede a gambe nella foresta. A quanto pareva, Dua avrebbe avuto bisogno di altro oltre alla forza bruta per ucciderlo. Ma forse aveva le sue chance: sentiva già il suo corpo risponderle meglio ora. Il torpore dovuto al precedente liberarsi eccessivo di Yoki stava finendo: ora avrebbe potuto utilizzare al massimo la sua Energia Diabolica. |
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20-04-2016, 12:15 PM
Messaggio: #34
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Dua era notevolmente sorpresa dallo Yoma, non era stupido rispetto a quelli che fino a quel momento aveva incontrato e specialmente era veloce; quando la sua spada colpì pesantemente il terreno frantumandolo, capì di averlo mancato e che quel mostro era dotato di una destrezza formidabile. Per un attimo pensò di avere anche fin troppo sangue nella testa, tanto da averle fatto sbagliare qualcosa per la troppa foga e sete di sangue ma non era nemmeno quello: semplicemente lo Yoma le era superiore e l'idea, doveva ammetterlo, la spaventava non poco: sarebbe stata per lei la prima volta che una cosa del genere le succedeva. Non solo, lo Yoma si inoltrò nella foresta destreggiandosi agilmente e quasi con grazia tra i vari rami, arbusti, cortecce e radici senza mai inciampare. "E' il suo territorio di caccia e lo conosce anche fin troppo bene!" Un'altra verità abbastanza scomoda da accettare ma purtroppo doveva affrontarla: lo Yoma l'aveva sfidata a dargli la caccia nella sua tana, era ovvio che sarebbe finita in una sorta di trappola o avrebbe finito per mettere il piede nel posto sbagliato. Ma cos'altro poteva fare? A momenti non riusciva nemmeno a ragionare in modo lucido, pensava di essere migliorata e di riuscire a gestire meglio il suo temperamento emotivo che la portava sì ad essere "triste" ma anche estremamente arrabbiata per piccolezze. Prese un profondo respiro e grazie a quello si calmò il necessario per capire che non aveva scelta ma che poteva comunque seguirlo con certe precauzioni, come evitare di seguire l'esatta strada che lui si sarebbe aspettato che lei seguisse. Dua cercò dunque di concentrare tutta la sua percezione sullo Yoma, in modo da evitare ogni colpo basso di sorta, ed in definitiva seguirlo. Citazione:Stato Fisico: Stabile, occhi felini, vene in rilievo, denti aguzzi, muscoli in rilievo |
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28-04-2016, 11:25 PM
Messaggio: #35
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RE: Klavierstück [Lachesi]
L'inseguimento andò avanti per qualche minuto tra gli alberi del bosco, ma con stupore di Dua il mostro non provò nemmeno ad attaccarla: era ormai chiaro che stesse semplicemente provando a seminarla sfruttando la sua velocità.
La cosa sorprendente era che ce l'avrebbe anche fatta, se Dua non stesse attingendo a massicce quantità di Yoki: riusciva infatti così a stargli dietro, ma non abbastanza da guadagnare terreno. La fuga però non sarebbe continuata all'infinito: il mostro ormai si era accorto che non ce l'avrebbe fatta a seminarla. Forse spettava a Dua vedere se riusciva in qualche modo a prendere l'iniziativa piuttosto che attendere la mossa dello Yoma. -------------- QUASI DIMENTICAVO Citazione:Limite Yoki |
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02-05-2016, 10:38 AM
Messaggio: #36
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Dua capì che grazie all'enorme quantità di Yoki che stava sprigionando, riusciva a stare al passo dello Yoma e che quest'ultimo non sarebbe riuscito a seminarla eppure intuiva che non era abbastanza. Doveva agire ed elaborare una strategia in qualche modo, solo non aveva idea di cosa dovesse fare in quel preciso istante: un conto era studiare le mosse dell'avversario durante il combattimento e un altro era capire come fermarlo dalla fuga senza fare mosse troppo avventate. Poteva lanciare la spada, certo, ma a che costo? Se lo avesse mancato, avrebbe perso la sua unica arma che aveva a disposizione contro il mostro e le possibilità di mancarlo erano alte vista la sua agilità. Starsene con le mani in mano era addirittura peggio perché voleva dire essere esposte ad una minaccia incombente senza prendere contromisure. Oppure poteva liberare più Yoki, raggiungerlo e fermarlo in qualche modo ma... Non si era dimenticata dello scherzo di prima, di come il suo corpo si fosse paralizzato, di come avesse toccato l'inizio della fine. Aveva paura di non potersi controllare, aveva paura di immobilizzarsi sul posto una seconda volta e di non poter più tornare indietro; stava esitando. "Dannazione!" Pensò lei, doveva iniziare ad avere più fiducia in sé stessa ma specialmente, doveva iniziare ad imbrigliare tutte quelle emozioni che l'avevano sempre caratterizzata e portarle dove voleva lei. Dove lei aveva bisogno. Se avesse davvero voluto che quel piano potesse funzionare, doveva abbandonare per prima cosa ogni esitazione, ogni dubbio ed ogni paura. Sapeva di potercela fare perché lo aveva già fatto prima, nelle Terre del Nord quando per poco non era morta. In quel momento, le emozioni le erano solo di intralcio e poco a poco le abbandonò per strada per eliminare i dubbi e autoconferirsi una risolutezza tale da consentirle ancora un piccolo sforzo. Aumentò lo Yoki nel sangue del 10% e puntò a superare e colpire lo Yoma, non solo, a fermarlo sul posto. Nel momento più propizio avrebbe balzato in avanti e avrebbe tentato un fendente orizzontale. -Ehi tu!- Gridò Dua, a mo' di distrazione. Sperava che lo Yoma avrebbe sprecato tempo a voltarsi e a guardarla piuttosto che a difendersi; insomma era furbo ma non poi così tanto furbo no? Citazione:Stato Fisico: Stabile, occhi felini, vene in rilievo, denti aguzzi, Massa muscolare in crescita |
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07-05-2016, 11:37 AM
Messaggio: #37
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Superare il proprio limite e aumentare così le proprie capacità.
Dua aveva deciso di fare una scommessa forte, l'unico modo che le era venuto in mente per superare in velocità lo Yoma e così raggiungerlo. Ma, non appena liberò altro Yoki, scoprì che aveva avuto ragione: il suo corpo non riusciva a sopportarlo. Anziché saltare barcollò, cadendo in avanti: era come se avesse ricevuto un pugno allo stomaco. Sentiva l'energia demoniaca fluire nelle sue vene come un cavallo imbizzarrito, ed era tremendamente conscia che, se non l'avesse riportata entro le quantità a cui il suo corpo era abituato, ne avrebbe perso completamente il controllo. Se non altro, la sua scommessa non fu persa del tutto: lo Yoma si era infatti accorto che la sua inseguitrice era caduta, e dubbioso si era fermato. Era chiaro cosa stesse pensando: era un'opportunità per ucciderla, o sarebbe stato meglio approfittarne per dileguarsi. Paradossalmente, la sua scommessa persa aveva dato una insperata possibilità a Dua, se l'avesse afferrata bene. Ma a questo avrebbe pensato dopo: ora doveva far rientrare il proprio Limite, o avrebbe seriamente rischiato di trasformarsi in uno Yoma. Citazione:Sei entrata nella tua Zona Rossa. Il Limite di Dua è il 50%, e ora che hai attinto troppo Yoki rischi che questo salga spontaneamente fino alla Zona Viola. Se intendi rientrare nella Zona Verde ruola bene il personaggio, dimostrando il suo sforzo di Sopprimere il proprio Yoki. Citazione:PUNTI LIMITE MASSIMO: 10/20 |
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07-05-2016, 01:24 PM
Messaggio: #38
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Ci fu ancora una volta una battuta d'arresto, cadde nuovamente sul terreno mentre la vista le si appannava e l'udito pareva come ovattato; la testa le scoppiava, come se fosse stata in preda ad un forte stato febbricitante di malattia. Sentiva il suo cuore pulsare direttamente nel cervello, non sentiva altro se non il suono del suo sangue mentre pompava attraverso le sue vene e i suoi capillari fin troppo piccoli e sottili e fragili per contenere tutta quella pressione. Le lacrimavano gli occhi dal dolore, se così poteva essere definito perché non era di certo un malessere fisico ma mentale o uno stato irreversibile del suo spirito. I suoi occhi lacrimanti e la sua vista offuscata a malapena riconoscevano e distinguevano le forme dello Yoma che aveva davanti dalle immagini presenti in sottofondo; per quel che ne sapeva Dua, attorno a lei c'erano soltanto ombre e figure indistinte che si mescolavano tra loro... Non aveva esattamente capito che si stava trattando di uno Yoma, aveva delle forme umanoidi ma per quel che ne sapeva lei poteva essere qualunque cosa. Più che altro, lo percepiva quando il suo Yoki non si metteva di mezzo a farle interferenza. E sinceramente, tutto quello che vedeva, era strano per lei e misterioso; ci mise qualche secondo a capire che era lei il problema, il suo corpo e la sua mente. A mente lucida capì cosa era successo, certo era stata una sciocca a pensare di poter aumentare il suo Yoki del 10% il tempo necessario per superare lo Yoma e basta. Tutto sembrava un enorme scherzo del destino, alla fine non stava chiedendo al suo corpo uno sforzo maggiore di quello che le aveva richiesto la sua sopravvivenza durante la sua prima missione. Alla fine aveva liberato il 50% di Yoki per poter sopravvivere e il suo limite era decisamente inferiore a quello che avvertiva suo in quell'istante. Eppure, in quel momento, tutti i suoi sforzi erano andati in fumo e lei sinceramente non ne capiva minimamente il motivo: poteva capire il suo primo fallimento di qualche minuto fa, era emotivamente instabile ed impaziente e probabilmente anche arrabbiata ma adesso...? Adesso si era sentita risoluta e mentalmente stabile, era concentrata, come aveva potuto perdere il controllo dopo tutto quello? Dopo il test, dopo aver pulito la sua mente dalle impurità -uno sforzo che si stava perpetrando da diverse missioni. Tutto in fumo così? Per un 10% di Yoki in eccesso? Incredibile. Sentirsi infuriata era il minimo ma fu una cosa di pochi secondi, sapeva che se avesse ricominciato a mangiarsi il fegato a causa di uno scherzo del destino -e aveva pessimo gusto- avrebbe buttato per davvero tutti i suoi sforzi di lasciare da parte la sua emotività in momenti critici come quello. Dovette prendere un profondo respiro, trattò quella crisi come si tratta un singhiozzo: trattenne il respiro e cominciò a contare, fino a quando la sua faccia calda e livida di emozioni non si sarebbe sgonfiata, come il suo Yoki. "1...2...3....4...5" La faccia calda aveva detto? Si ricordava di quello che le diceva la sorella Elise quando lei si arrabbiava troppo perché perdeva ad un gioco, quando aveva la faccia paonazza di rabbia: "Adesso calmati che ti si scalda la faccia e ti cadono i denti!" "6...7..8...9..10" E lei inizialmente ci aveva creduto, che le sarebbero caduti i denti, tant'è che quando il suo primo dentino da latte cadde mentre erano a cena si mise a piangere gettando le braccia al padre dicendo "Ma io non ho la faccia calda!" "11...12...13...14...15" Certo, sua sorella Elise era una persona strana: sempre stata, forse perché lei era solo la sua sorellastra e l'affetto che poteva provare per lei era solo marginale ma di certo, quando voleva essere antipatica era perfettamente riuscita in quella parte. Non era troppo stupita di aver sentito da Ludwing il suo carattere freddo e ritroso. "16...17...18..19...20" Eppure Dua in tutto quel tempo che l'aveva conosciuta l'aveva sempre cercata, aveva sempre cercato di fare come voleva lei, di piacerle, di fare qualunque cosa pur di essere... Nemmeno sorelle, soltanto amiche le sarebbe andata bene. Lei in quella casa si sentiva sola ma Elise, pur di fuggire da loro, aveva persino preferito unirsi all'Organizzazione. Dai racconti dell'umano, però, la sorella era ancora più fredda e ritrosa; forse era cambiata molto dalla ragazza che aveva conosciuto lei. "21...22...23...24...25" Chissà se Ludwing sarebbe rimasto ancora abbagliato dalla figura di sua sorella se avesse saputo tutto quello che sapeva lei, il risultato veramente significativo per Dua però restava sempre lo stesso: essere messa costantemente in ombra di lei. Ma Dua aveva fatto qualcosa di buono a sé stessa, non poteva non riconoscerselo, aveva smesso di cercarla; l'aveva lasciata andare per portare a termine quello che davvero era il suo destino. Quale destino? Non lo sapeva ancora, però era certa di non voler rinunciarci fino a quando non avrebbe dimostrato chi lei fosse. E che Elise, Kelsier, Morgana o Angelica le avessero voluto bene o meno non le importava; la cosa importante era andare avanti senza rompersi troppo. E lei lo avrebbe fatto, era serena in questo. "26...27...28...29...30" I trenta secondi erano passati, e se non avesse avuto un sorriso sulle labbra non sarebbe stata Dua. Non la solita Dua ma al tempo stesso quella di sempre, solo meglio. Era riuscita a domare la bestia interiore? Citazione:Stato Fisico: Percorso da brividi, fronte madida, occhi felini, vene in rilievo, denti aguzzi, Massa muscolare in crescita ed instabile. |
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19-05-2016, 10:58 AM
Messaggio: #39
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RE: Klavierstück [Lachesi]
La tempesta di emozioni che travolse Dua - rabbia, stupore, ricordi, aspettative - si trasformò pian piano in qualcosa di più calmo mentre passava a concentrarsi sulla Repressione del suo Yoki.
Il respiro le si fece regolare, i ricordi un flusso meno violento e più cullante di emozioni legate a un passato tutto sommato felice. Riuscì a imbrigliare così la sua energia diabolica, e alla fine trovò modo di riportarla entro i suoi limiti. Rientrò nel mondo reale in una pozza di sudore, stanca nel fisico e nella mente per lo sforzo. Ma la caccia non era ancora finita. Piuttosto, forse aveva prodotto un temporaneo scambio di ruoli tra cacciatore e preda. Vedendola infatti completamente assorta, lo Yoma si era infine convinto che non si trattasse di una trappola ma che Dua stesse realmente avendo qualche problema. Subodorando così una facile occasione per sbarazzarsi della fastidiosa inseguitrice, il mostro scagliò contro di lei i cinque artigli della mano destra, allungandoli e facendoli saettare verso il corpo rannicchiato della Guerriera. Ma, nel frattempo, Dua aveva riaperto gli occhi. Sarebbe riuscita a evitare, nello stato in cui si trovava, quell'infame attacco? Citazione:Sei rientrata nella tua Zona Verde. Dua ora ha in corpo il suo limite consentito del 50% di Yoki. Citazione: Ha scritto:PUNTI LIMITE MASSIMO: 12,5/20 |
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19-05-2016, 11:21 PM
Messaggio: #40
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RE: Klavierstück [Lachesi]
Dua aprì gli occhi, non lentamente come chi si risvegliava da un dolce sonno ma nemmeno con la stessa furia ed impetuosità di chi si ridestava in seguito ad un lungo ed infausto incubo. D'altra parte, però, nemmeno si poteva dir di lei che fosse serena ed in pace con il creato tutto ma quale Guerriero poteva esserlo? Il loro mondo era la Guerra, il loro spirito era costantemente in Battaglia contro le forze oscure che si abbattevano come la marea sugli scogli per conquistarla e soggiogarla. Ne era chiaramente una prova la debolezza che aveva appena dimostrato alla belva. Un termine per definire Dua, eppur, c'era: risoluta, asciutta per così dire; era convinta di molte di cose e a capo di tutte vi era il fatto che non aveva intenzione di capitolare così, quel giorno e non per mano di quel mostro in particolare. Dopo aver rivisto in una vivida illusione il volto della sorella, avvertì una sorta di formicolio alla testa, al volto, alla vista e allo spirito; non era una sensazione che le dava irrequietezza ma piuttosto sicurezza. Era qualcosa che andava oltre la carne, oltre il velo dell'invisibile e colpiva le sensazioni che vedevano ciò che il semplice occhio umano non avrebbe mai potuto osservare. Come se qualcosa oltre il suo stesso essere la stesse... "Guidando", giocando d'anticipo. Doveva alzarsi ed evitare l'attacco dello Yoma ma solo con gli occhi non ce l'avrebbe mai fatta, una voce interiore fu lì a dirle quanto era importante 'Concentrarsi non su ciò che è, ma su ciò che sarà; non solo prevedere e seguire la corrente, ma reagire e sovvertire la sorte'. Fu così che a Dua divenne tutto più chiaro; per prima cosa doveva scattare in alto, in piedi, per far sì che gli artigli colpissero il terreno e non le sue povere carni stanche e provate; avrebbe dovuto, inoltre, reagire inflessibile contro chi l'aveva aggredita, approfittandosene del balzo e della forza di atterraggio per amputare di netto il braccio dello Yoma. Una volta giunta là avrebbe potuto proseguire la sua offensiva ma, per ora, doveva aspettare che le prime onde increspassero il sottile stagno del futuro mostrandole i risultati delle sue azioni. Dei suoi alteramenti. Citazione:Stato Fisico: Ricoperta di sudore, stanca. |
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