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QUEST Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
06-04-2014, 04:00 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-04-2014 04:01 PM da Jacques Mate.)
Messaggio: #121
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
{Parlato testo}

Con un sorrisone stampato in faccia la piccoletta pare proprio dar l'impressione di godersi al massimo quel momento di estremo divertimento ed assieme prendere in giro un po' la compare che fin troppo candidamente pare reagire con ponderate reazioni agli attacchi furbetti della quattordicenne.

Salgo in sella!

Esclama in risposta alla prima domanda della sua cavalcatura incitandola ancor più con movimenti del corpo che lasciano trasparire tutto il pepe e l'esaltazione che c'è in lei in una posizione del genere.

Mi piace Morghy la cavallina!

Chiarisce in seguito al secondo quesito dell'altra. Poi allunga il volto a prendersi tutta quella carezza, deliziata da quel gesto, andando a denotarlo con una sorta di fusa

Mhmmmm... AHIO!

Che ben presto si trasforma in un lamento per il dolore provato per via del pugno ricevuto.

Aaaaaahm!

Istintivamente tenta di morderle l'orecchio di Morgana più prossimo, alla sua portata, in modo da farlela pagare. Non tirerebbe con il volto, ma stringerebbe come gesto di vendetta, dolce vendetta, ancora col musino dolorante.

Yoki utilizzato: 10%

Stato fisico: Graffio al viso (più grave), guancia gonfia, escoriazioni, lievi tagli sulle braccia. Ferita da morso al braccio sinistro. Nuda. Dolorante al volto.

Stato psicologico: decisamente divertita ed esaltata. Un poco indispettita dal gesto di Morgana.

Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
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09-04-2014, 10:06 AM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-04-2014 10:09 AM da Narratore.)
Messaggio: #122
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Le due guerriere presero a bisticciare fra loro, con Echidna che tentava di cavalcare Morgana e quest'ultima che tentava di disarcionarla -senza successo: la piccola, pur avendo preso il pugno in piena faccia, non parve risentirne granché e replicò quasi staccando un orecchio a Morgana con un morso. La ferita non era poi così grave, ma Echidna non sapeva proprio trattenersi. Nel frattempo il pittore, spazientito, riprese a urlare come un ossesso, ordinando loro di mettersi in posa e riempiendole di insulti. Dalla parte opposta del giardino, le assistenti fecero capolino per vedere cosa cavolo stesse succedendo....

Turnazione invariata


Citazione:Stavolta però il normale turno a testa. Inoltre, una nota: preferirei evitaste azioni che tecnicamente sono autoconclusive nei vostri post, anche se sembra che dobbiate concluderle (mi riferisco al pugno di Morgana, in primis). In questo caso, è ancora accettabile, ma è al limite e quindi sarebbe meglio non farlo. Grazie.
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11-04-2014, 10:14 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-04-2014 10:18 PM da Claire83.)
Messaggio: #123
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato

Pensato

Parlato

I continui battibecchi tra le due guerriere avevano per l'ennesima volta, mandato su tutte le furie il pittore.
Non riuscivano decisamente a trovare un accordo. Il pugno di Morgana non era riuscito a disarcionare Echidna ma, anzi, la piccola vipera, indispettita dal comportamento della compagna era partita al contrattacco, mordendo con notevole vigore, l'orecchio della compagna.
Non riusciva proprio a non reagire ed a rimanere ferma per un pò.

Ahia. Ora cominci anche a mordere?

Morgana sentiva dolore ma aveva patito di peggio. Cercò di portare la mano verso l'orecchio per far desistere Echidna dal continuare a morderla, come se stesse per scacciare un insetto fastidioso. Intanto il pittore cominciò a riempirle di insulti e urlava in modo irritante. Alla fine la guerriera non riuscì più a trattenersi, cominciò dapprima a contare mentalmente e poi, si mise ad urlare anche lei.

Bastaaaaaaaaaaaaa!Tu, scimmia ammaestrata, scendi immediatamente dalla mia schiena, altrimenti mi getterò per terra e finirai giù anche tu. Mi sono stancata di giocare con te. Hai capito? E tu, artista da strapazzo, smettila di agitarti. Stavo cercando di collaborare alla realizzazione del dipinto, ma evidentemente, la mia compare non è dello stesso avviso. Ora sto immobile, ma se lei continuerà a tediarmi, sono costernata, ma il dipinto dovrai farlo solo a me.


Quel teatrino stava durando un po' troppo e la guerriera non aveva più intenzione di sopportare le angherie di Echidna. Nel frattempo, erano riapparsi i due conigli:le assistenti del pittore.
D'altronde non poteva biasimarle, erano completamente umane e sprovviste di armi ed anche, dettaglio non trascurabile, di coraggio. Cosa avrebbe potuto aspettarsi da loro?
Anche se aveva dovuto rinunciare al suo passato, osservando quelle due ragazze, era contenta di essere una guerriera. Aveva pagato col sangue e col sudore quella nuova vita ma era una combattente, era profondamente diversa da loro.
Non era un coniglio, bensì un leone. Stringendo l'elsa della sua spada, aspettava dunque la prossima mossa di uno dei presenti. A torto, od a ragione, voleva il suo quadro e lo voleva al più presto.


Citazione:Yoki utilizzato: 10%
Stato fisico: Graffio al seno, ferita al plesso solare parzialmente risanata. Ferita sulla guancia destra che parte dallo zigomo fino al mento, sfiorandole le labbra.Ferita all'orecchio causata dal morso di Echidna. Occhi dorati.
Stato psicologico:Dolorante per il morso ricevuto dalla compagna, cerca di trattenersi dal reagire, ma successivamente esplode. Urla, intimando la compagna di scendere dalla sua schiena e minacciandola che in caso contrario, si sarebbe gettata per terra, trascinandola con lei. Si rivolge poi al pittore, stanca ed infastidita dalle sue urla. Nota in seguito che le assistenti sono riapparse sulla scena, solo quando lo yoma è stato annientato.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

[Immagine: tumblr_ncp8157yYW1ska8x1o1_500.gif]
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17-04-2014, 11:43 AM
Messaggio: #124
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
{Parlato testo}

Divertita di come Morgana stia, volente o nolente, partecipando al suo gioco improvvisato, decisamente malsano e violento (sebbene non eccessivamente tale), la piccoletta si compiace della situazione caotica generata, esaltandosi di esserne quasi il fulcro, tra gli urli adirati del pittore e le sentite lamentele della compagna.

Ihihihihihihihihi

Ridacchiando finisce per allontanarsi un poco per evitare lo smanacciare di Morgana ma dunque mettendosi le mani dietro la schiena, come una bambina appena sgridata e che per rimediare tenta di conquistare il perdono con una posa composta, occhietti da cerbiatta e lieve inchino

Ok ok ok, farò la brava! Farò la brava!

assicura mentre alza una manina ed il dito indice

Però voglio mettermi come voglio io, poi starò ferma fermissima. Promesso!

Dice, e detto questo si getta ai piedi della compare abbracciando la gamba destra di Morgana, avvinghiandosi in un modo che pare confermare l'appellativo che l'altra le affibia ogni volta: scimmietta.
DUnque, sorridendo e basta, poggia la testolina sul ginocchio dolcemente e fissa  il pittore.

Ah, e insultami ancora e giuro che ti cavo gli occhi e me li mangio mentre canto una filastrocca... Iiiihiiiii!

Mostrandosi ancora più contenta di prima, con un sorriso ulteriormente largo, quasi sproporzionato per quel visetto che fino a poco prima pareva davvero angelico.


Yoki utilizzato: 10%

Stato fisico: Graffio al viso (più grave), guancia gonfia, escoriazioni, lievi tagli sulle braccia. Ferita da morso al braccio sinistro. Nuda. Dolorante al volto.

Stato psicologico: dispettosa, poi apparentemente ubbidiente. Più calma.

Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)
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19-04-2014, 11:53 PM
Messaggio: #125
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Stupito e quasi commosso dall'improvvisa obbedienza di Echidna, il pittore si diede da fare per completare il dipinto il prima possibile, richiamando anche al lavoro le assistenti. Così le due dovettero restare ferme solo qualche minuto... be', qualche decina di minuti... diciamo anche un paio d'ore. Comunque un tempo piuttosto breve per un ritratto. Incredibilmente entrambe riuscirono a mantenere la posa a sufficienza, e infine l'uomo mostrò loro orgogliosamente il dipinto: certo, aveva opportunamente modificato posizione e espressione di Echidna... e aggiunto anche qualche particolare a fantasia, ma tutto sommato aveva mantenuto i tratti principali e reso bene l'aspetto delle due, ferita della piccola inclusa. Felicissimo, fece sgombrare il tutto alle assistenti e tornò a rivolgersi alle guerriere.
Bene, abbiamo finito. Gvazie della vostva disponibilità. Potete andave.
Non aggiunse altro. E anche se avesse voluto, non poté. Dalla porta attraverso cui le assistenti erano scomparse con i colori e i pennelli, le stesse tornarono terrorizzate, inseguite da un adiratissimo Peter.
VOI! Che fate ancora qui? Che è quello? Uno Yoma? Be', almeno non vi siete fatte ammazzare! Echidna, che cacchio fai nuda? Rivestiti ORA! Torniamo indietro. SUBITO!
Nessuna spiegazione su come, quando o perché fosse arrivato. Solo ira e decisione. Non intendeva ascoltare repliche, nemmeno quelle del pittore, che del resto era rimasto senza parole a quello sfogo. Le guerriere come avrebbero reagito?

Turnazione invariata


Citazione:NOTA: Ho accelerato un po' i tempi, perché di questo passo non avremmo finito più e la quest proseguiva ormai da veramente troppo tempo. Pregherei di non tentare di rovinarmi i piani con altre follie - anche se Echidna non se ne asterrà, temo - e trattare i prossimi post come conclusivi. Ne serviranno ancora almeno un paio a testa, ma tant'è.
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22-04-2014, 12:22 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-04-2014 12:30 PM da Claire83.)
Messaggio: #126
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato

Pensato

Parlato



Finalmente il pittore era riuscito a mettersi all'opera. Morgana, non si interrogò nemmeno sulle motivazioni che avevano spinto Echidna a cedere alla realizzazione del dipinto. Si sentiva stanca e svogliata, e sopratutto, aveva voglia di tornare a quella che per fortuna, o purtroppo, era attualmente la sua "dimora".
Si chiuse in mutismo, fingendo di essere completamente sola. La viperella, le si era gettata ai piedi, abbracciando la gamba destra di Morgana, come ad imitare l'appellativo che la numero quarantrè le aveva dato. In ogni situazione, voleva aggiungere sempre del suo, quasi come se fosse d'obbligo interpretare i comandi degli altri, a modo proprio.
Del resto, come aveva da tempo pensato, la sua compagna era una bambina immatura in cerca di attenzioni. Di certo, Morgana non era disposta a dargliele, voleva solo tenerla buona ed occupata.
Li lasciò lì su quella scena, e si abbandonò ai suoi pensieri.
Era sola, seppur in compagnia. Osservò quello spettacolo meraviglioso da cui era circondata e come una figlia si abbandona all'abbraccio di una madre, così, ella cadde nella braccia della natura.
I suoi occhi vennero rapiti dalla varietà di colori dei fiori; il suo olfatto fu inebriato da quei profumi; il suo udito percepiva la quiete ed il silenzio, interrotto esclusivamente dal rumore dei pennelli passati sulla tela dal pittore.
Avrebbe voluto correre, fuggire via ed andare lontano, perdersi in quel mondo che aveva abbandonato da tempo e mollare via tutto.
Avrebbe vissuto nella più completa libertà ed indipendenza, fin quando qualcuno, non l'avrebbe ritrovata per riportarla nel luogo da cui era fuggita.
Se l'olfatto, la vista e l'udito le avevano concesso quel temporaneo stato di grazia e di beatitudine, bastarono gli altri due sensi a ricondurla alla realtà.
Mentre pensava, toccò l'elsa della sua spada, scendendo con la mano verso la lama, mentre un rivolo rosso le scese dalla ferita riportata allo zigomo: l'acciaio ed il sangue la riportarono con violenza indietro.
I suoi desideri di fuga e di libertà, avrebbero dovuto attendere.
Era una guerriera di basso grado ed al momento avrebbe dovuto semplicemente prestare obbedienza ed attendere.
Si staccò dal caldo abbraccio, come se qualcuno l'avesse ridestata con violenza da un magnifico sogno.
Infatti, quel qualcuno aveva un nome: Peter.
Era trascorso un tempo lungo ed incalcolabile da quando erano rimaste immobili a mo' di statue, per essere ritratte; era passata un'eternità da quando erano state mandate in qualità di modelle, o perlomeno, così avevan detto loro.
Con quel suo fare così indisponente e sgarbato, ritornò uno degli uomini di Ufizu.
Le rimproverò di aver perso tempo e le invitò in malo modo a tornare con lui.
Morgana, lo guardò di traverso, non amava particolarmente quel suo modo di fare così rozzo ed impertinente. Avevano rischiato di lasciare la pelle, e lui, era giunto lì, a trattarle in malo modo come se nulla fosse accaduto.

Ecco, il burattino di Ufizu. Sembra anche piuttosto arrabbiato.

Se loro in qualità di guerriere erano dei manichini in mano all'Organizzazione, si poteva dire altrettanto degli uomini dell'Organizzazione. Il pastore, era rivenuto a riprendersi il gregge.
Morgana, rimase per qualche attimo in silenzio. Poi assumendo uno sguardo più dolce, disse:

Toh, guarda chi abbiamo l'onore di avere qui con noi: Peter. Sei venuto a prenderci? Sei davvero un gentiluomo! Questo pover'uomo non è lo yoma, è solo un martire che ha sopportato i nostri capricci.
Quanto allo yoma, ho la sua testa proprio sotto il mio piede. Ti piace? Se vuoi, posso regalartela...se farai il bravo! Ahahahaah. Oppure, se ti và, potremmo chiedere al nostro artista di ritrarti in quell'espressione così arrabbiata. Che ne dici? Ah, e prima che tu ci metta le mani addosso, sappiamo già la strada, quindi non avere di queste premure, mio caro!


Fece un inchino di riverenza con il capo e sorrise. Poi, guardò in basso, cercando di incontrare lo sguardo della compagna per strizzarle l'occhio, al suo solito modo. Sperava che Peter non l'avrebbe presa così male, in fin dei conti, stava solo giocando.

Citazione:Yoki utilizzato: 10%
Stato fisico: Graffio al seno, ferita al plesso solare parzialmente risanata. Ferita sulla guancia destra che parte dallo zigomo fino al mento, sfiorandole le labbra.Ferita all'orecchio causata dal morso di Echidna. Occhi dorati.
Stato psicologico: Immobile e silenziosa, si perde nei suoi pensieri. Si affida ai sensi per fuggire dal mondo reale, ma due di essi, la tradiscono, insieme al ritorno di Peter e la riportano alla realtà.
Con fare giocoso, lancia qualche battuta allo scagnozzo di Ufizu, augurandosi che colga il senso del gioco.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva)

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24-04-2014, 06:07 PM
Messaggio: #127
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Citazione:NOTA PRELIMINARE: Jacques Mate ha comunicato un'assenza fino al 5 Maggio. Lo escluderò quindi dalla quest, che comunque è praticamente conclusa, per accelerare i tempi e concludere senza dover aspettare due settimane. Prego l'interessato di inviarmi un MP non appena tornerà attivo (a Ufizu, naturalmente). Grazie. 

Peter sembrava letteralmente ribollire dalla rabbia, ma non sprecò parole con le due guerriere. Echidna non accennava a volersi rivestire e Morgana, nonostante le sue assicurazioni, non aveva fatto nemmeno un passo, quindi l'accolito marciò minacciosamente verso le due, prese la prima per un orecchio e diede un manrovescio per nulla indifferente alla seconda, puntandole contro un dito accusatore.
Attenta, tu. Il vecchio vi vorrà anche intere, ma io preferisco i metodi di Cort. E finché non saremo a "casa" puoi scordarti la gentilezza, anche perché non ho fatto volentieri questa scampagnata. Sono stato chiaro?
Proprio non si poteva dire che Peter intendesse farsi benvolere: c'era solo da sperare che Ufizu e Duran le avrebbero trattate con maggior rispetto. Per il momento furono costrette ad allontanarsi con sommari saluti al pittore e alle sue assistenti, ma a Morgana fu permesso di portarsi via la testa dello Yoma, se proprio ci teneva. E tutto sommato si fermarono presto - si era fatto tardi, in fondo - ed entrambe ebbero l'occasione di Rigenerare finalmente le loro ferite, anche se Echidna come al solito fece di tutto meno che quello che doveva. Fortunatamente, il mattino seguente la marcia poté continuare senza intoppi, e la piccola s'era perfino rimessa la sua armatura semidistrutta. Arrivarono a Staph a tappe forzate, ma sopportabili, e Peter le abbandonò grugnendo a loro stesse di fronte a una familiare porta nera.

Turnazione
claire83
Ufizu


Citazione:Post conclusivo per Morgana, dopodiché la quest sarà chiusa. Per la valutazione temo ci vorrà qualche giorno in più, abbiate pazienza.
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26-04-2014, 04:33 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-04-2014 05:24 PM da Claire83.)
Messaggio: #128
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato

Pensato

Parlato

Un gioco, era semplicemente questo per Morgana. Aveva indubbiamente esagerato con le parole ma non le importava. Peter l'aveva visto solo una volta, all'inizio della missione, ma non si era di certo dimenticata nè di lui, nè dei suoi modi burberi.
Sapeva bene come farsi ricordare dalla gente.
Se Ufizu era la mente, Peter era il braccio.
Dopo le sue battute, vide brillare negli occhi dell'accolito dei lampi di rabbia. Evidentemente non aveva mandato giù le provocazioni fatte dalla guerriera. Anzi, nel silenzio, stava meditando forse vendetta.
Morgana rimase lì, ferma ed impalata ad osservare la sua reazione. L'uomo prese per l'orecchio Echidna, per richiamarla all'ordine, poi, improvvisamente colpì Morgana.
Accadde tutto così velocemente che la guerriera non se ne rese nemmeno conto.
Vide solo un lampo veloce e poi, sentì dolore. Poi, vide quel dito accusatore puntato verso di lei.
Aveva fatto ciò che non avrebbe dovuto fare ed andava punita. Le aveva dato una lezione, come quella che si dà ad una bambina impertinente che combina una marachella o meglio, come ad una donna che non sa stare al proprio posto. Era una guerriera, non poteva consentirsi il lusso di rispondere in modo così provocatorio ad un accolito.
A volte, lo dimenticava, ma bastava un nulla per riportarla alla realtà.
Cercò di portare la mano al volto, senza fiatare. Non rispose, restò nel mutismo più assoluto, ascoltando parola per parola quello che Peter le rispose.
Parlò di "metodi", "casa", "gentilezza" e di un certo "Cort". Le parole le scivolarono addosso una ad una, ma non il loro senso. Se avesse voluto sopravvivere, avrebbe dovuto restarsene zitta e buona: questo era il concetto fondamentale.
Morgana deglutì, ma rimase ad osservare il volto di quell'uomo. Oltre alle sue parole, non voleva perdere il minimo lineamento del suo viso, doveva restarle ben impresso nella mente.
Tutto sommato però, non le era andata poi così male, dato che poteva tenere con sè il suo personale trofeo:la testa dello yoma. Salutarono il pittore e le sue assistenti, così da potersi avviare verso"casa", non prima però di aver rigenerato le ferite.
Morgana ne aveva riportate molte. Alcune erano state causate dalla sua stessa compagna, altre dal mostro che avevano ucciso. tentò di distendersi per terra e cercò di non pensare a nulla, fuorchè alla rigenerazione.
Cancellò dalla mente qualsiasi cosa che potesse turbarla, abbassò le palpebre e pensò alle ferite.
Si concentrò, e piano piano, alzando lo yoki necessario per portare a termine il risanamento,lo fece fluire lo yoki attraverso il suo corpo, concentrandolo sulle zone colpite. Era come se una mano invisibile, stesse cercando di ricucire ad uno ad uno quei tagli.
Partendo dalla ferita all'orecchio, per poi passare a quella sulla guancia destra e scendere al graffio al seno fino a quella più evidendente sul plesso solare, lo yoki scorreva e si muoveva attraverso di lei. 
Restò concentrata, fin quando la rigenerazione non fu completata.
Le ferite erano state risanate ma le cicatrici dell'anima, quelle erano rimaste.
Il giorno seguente, si misero in marcia verso casa nella più totale tranquillità. Persino Echidna aveva indossato l'armatura semidistrutta. Sembrava più buffa del solito.

Che peste!

La loro missione era finalmente conclusa:erano giunte a Staph. Peter le lasciò davanti alla familiare porta nera, ma prima che le abbandonasse definitivamente, Morgana ,che fino ad allora era rimasta in silenzio, gli rivolse la parola.


Imprimi il mio volto nella tua mente, perchè io non mi dimenticherò mai del tuo. Sappilo.

Morgana incassava i colpi ma non dimenticava. Ricordava ogni cosa, nel bene e nel male.
Gettò uno sguardo alla sua compagna e prima di attraversare la porta nera, fece per tenderle la mano libera dalla testa. Che fosse un segno di pace o di condivisione, la ragazza era ben consapevole che erano entrambe dei burattini nelle mani degli uomini in nero.
Erano due ragazzine che condividevano lo stesso destino. Era stanca, ma aveva imparato molto da quella missione. Si sarebbe impegnata per diventare più forte e determinata.
In cuor suo, sperava che quella ragazza insicura e fragile, lasciasse il passo alla donna che avrebbe voluto diventare: una guerriera forte e risoluta.

Citazione:Yoki utilizzato:  10% -> 20 %-(per rigenerazione)> 0 %
Stato fisico: Graffio al seno e ferita al plesso solare risanate. Ferita sulla guancia destra che parte dallo zigomo fino al mento, risanata.Ferita all'orecchio causata dal morso di Echidna, risanata.
Stato psicologico: Resta attonita per lo schiaffo ricevuto da Peter. In seguito, procede alla rigenerazione delle ferite. Rimane in silenzio per tutto il tempo, fin quando torna a Staph.
Dopo aver sussurato una sorta di monito a Peter, tende la mano alla sua compagna prima di attraversare la porta nera.
Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (passiva); Rigenerazione (attiva)

[Immagine: tumblr_ncp8157yYW1ska8x1o1_500.gif]
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27-04-2014, 08:03 PM
Messaggio: #129
RE: Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Peter si allontanò ridendo di gusto, come se considerasse la minaccia velata di Morgana una battuta di spirito. Forse era meglio così. La guerriera guidò la sua piccola compagna lungo la Galleria, fino alla stanza dove Ufizu attendeva, seduto come sempre sulla sua poltrona.

A lungo vi siete ahimé assentate
con gran pazienza vi ho aspettate
infine da me siete ritornate.


Un'opera buona avete compiuto
dando al mio amico il richiesto aiuto;
a ricompensarvi son risoluto.

Sappiate dunque ch'il vostro ritratto
appeso sarà nel punto esatto
che ad esso spetta, ciò è un dato di fatto.

Conclusa la poesia Ufizu tace, e le guerriere presto capiscono che è un congedo. Possono dunque tornare alle loro celle e riposare, finalmente.

QUEST CONCLUSA CON SUCCESSO


A breve riceverete le vostre valutazioni. Provvedete frattanto ad aggiornare le vostre schede con il capitolo sulla missione.
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