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QUEST Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
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01-09-2013, 04:04 PM
Messaggio: #60
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Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato
Pensato Parlato Aveva eseguito l'ordine in maniera impeccabile, si era posizionata in prossimità della colonna, ma sebbene avesse fatto tutto ciò che doveva essere fatto, qualcosa andò storto. Non era una novità che la guerriera si perdesse in pensieri, estraneandosi dal mondo circostante. Amava crearsi di frequente un mondo tutto suo nel quale vivere ed a cui abbandonarsi. In Morgana convivevano due parti completamente diverse e distinte ma che la caratterizzavano in maniera altrettanto forte: quella della ragazza sognante e quella della guerriera combattiva. Ora prevaleva l'una, ora l'altra, ma molto spesso non riusciva ad abbandonare quella forma di evasione che, tramite il pensiero, le consentiva di tornare indietro nel tempo. La sua parte "umana" faceva spesso capolino e non riusciva a staccarsene, quasi come se fosse una neonata attaccata al seno della madre. Quel suo ennesimo " viaggio mentale" ebbe un ennesimo e brusco risveglio. Dolore e bruciore. Ecco cos'aveva percepito. Istintivamente ebbe un sussulto, non rendendosi conto di quanto fosse successo, solo un momento dopo si accorse che la lama di una spada le aveva graffiato il seno. Tentò quindi di balzare leggermente all'indietro e portò una mano sul punto in cui era stata colpita, quasi come a valutare l'entità di una possibile ferita. Diresse quindi lo sguardo verso la persona che l'aveva colpita. Ahhhhhhhhhh ma che diavolo stai facendo ? Mi hai forse preso per un giocattolo? Si rivolse alla sua compagna, era stata quella ragazzina pestifera a colpirla. Morgana strabuzzò gli occhi, dentro si sentiva esplodere di rabbia ma al tempo stesso cercava di trattenersi, anche se era difficile. Cominciò quindi a contare, a cercare di ritornare in sè e di prendere la palla al balzo per far sì che la situazione potesse tornarle utile. Uno, due, tre, quattro... Ok, Morgana, cerca di stare calma , devi essere superiore, non abbassarti ai livelli di una bambina. Lei vuole giocare, vuole GIOCARE, solo questo. Falla GIOCARE! Mentre pensava ciò, sentì il pittore che si complimentava con Echidna. Nell'aria risuonavano parole come "brave", "duello vero". Le venne un'illuminazione, sperando che andasse bene, decise quindi di mettere in atto il suo piano. Questi due vogliono spettacolo, ma si dai, diamogli il loro dannato spettacolo! Hellborn, pronta per entrare in scena! Cercando di ricomporsi, tramutò la sua espressione di dolore in un sorriso, un sorriso che fosse credibile ed accettabile. Tentò quindi di prendere la sua spada , guardinga ed evitando di perdere il controllo di ciò che la circondava. I suoi sogni potevano anche attendere. Era tempo di dare una lezione di stile. Rivolgendosi alla piccoletta le disse: Dicono che usare la spada sia come danzare. Che ne dici, mia cara, di far danzare le nostre spade? In tal modo avrebbe accontentato lo strano artista e la bizzarra compagna, chissà che non avrebbe ottenuto i risultati sperati. Il tutto fu accompagnato dalla strizzatina di un occhio, non voleva di certo essere scortese. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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