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QUEST Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
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10-10-2013, 05:09 PM
Messaggio: #81
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Kono mi wa nan'iro de sobaniyuku no darou? [claire83-Jacques Mate]
Narrato
Pensato La maggiore concentrazione sulla rigenerazione produsse finalmente i suoi effetti e Morgana riuscì a cicatrizzare quasi completamente il taglio. Avrebbe potuto proseguire in quell'operazione che era stata tutt'altro che semplice e continuare la rigenerazione per ritornare in piena forma. Avrebbe potuto anche continuare a concentrarsi e sentire quella "mano guaritrice" che nel suo immaginario cominciava a darle sollievo ma, avvertito lo stato di benessere, decise di interrompere la rigenerazione. Se avesse continuato probabilmente la situazione circostante avrebbe potuto degenerare. Non era più tempo di stare seduta, ma era bensì tempo di agire. Cercò quindi di interrompere la rigenerazione ed ebbe modo di accorgersi che la sua compagna era a terra e si stava mordendo il braccio, evidentemente c'era qualcosa che non andava. La bestiaccia malefica era lì in piedi, sembrava fosse alla ricerca di qualcosa. Mai come in quel momento le sembrava tanto grottesca. Mentre prima la guerriera si era sentita impotente a causa della sua ferita, ora un briciolo di spavalderia la spingeva a passare all'azione, sprezzante del pericolo. Morgana intuì che lo yoma avrebbe voluto passare al contrattacco, ma non sapeva ancora chi sarebbe stato il prossimo bersaglio del mostro. Se fosse stato un codardo, si sarebbe di certo lanciato su Echidna, in alternativa avrebbe aggredito lei. Non aspettava altro. Era da tempo che non giocava con quei mostri dal grugnito facile, non era solo questione di missione da portare a termine, era anche e sopratutto una questione personale. Questa volta, in caso fosse riuscita a salvare la pellaccia, aveva intenzione di lasciare sullo yoma, un piccolo regalino o come pensava in quel momento "un piccolo segno di affetto" verso uno di quei tanti esseri abominevoli. Animata da questi pensieri, cercò quindi di rimettersi delicatamente in piedi. Rimase sempre guardinga per evitare di distrarsi. Ogni minima distrazione le sarebbe ritornata contro. Impugnando la sua spada, prima di lanciarsi all'attacco avrebbe tenuto d'occhio lo yoma. In caso si fosse avventato contro la viperella, avrebbe cercato di attaccarlo da dietro per cercare di sorprenderlo ed assestargli un colpo, mentre se avesse cercato di aggredire lei, era pronta ad affrontarlo direttamente. Non era il caso di lanciarsi per prima, avrebbe solamente corso un rischio inutile. Stringeva sempre più forte l'impugnatura della sua spada, avida e bramosa di sferrare colpi e desiderosa di vedere gocciolare più sangue possibile che non fosse il suo. Incominciava ad avere una certa familiarità col liquido rosso. Del resto una battaglia non può essere vinta senza spargimenti di sangue. L'odore del nemico inebria lo spirito del vincitore. Vediamo se hai coraggio, bestiaccia. Citazione:Yoki utilizzato: 30% |
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