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QUEST La Belva [Nemas]
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08-11-2019, 02:10 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-11-2019 11:53 AM da Nemas.)
Messaggio: #2
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RE: La Belva [Nemas]
-Parlato-
Parlato altri Pensato Rebecca era rimasta in attesa nelle ambigue e buie stanze di Staph. Ancora una vota, al rientro della missione, aveva percepito che qualcosa in lei era cambiato. Sentiva che un'altra parte di lei si era raffinata. Forse adesso poteva essere in grado di fare qualcosa che prima non poteva? Ma Rebecca prese subito in considerazione di andare alla biblioteca. Da qualche tempo ci voleva andare, sopratutto perché forse avrebbe potuto fare qualcosa per affinare le sue capacità. Purtroppo però sentiva che il suo corpo non si era ancora sviluppato al punto da farle capire in cosa lei avrebbe potuto eccellere. Ciò voleva dire che non era ancora pronta. Maledicendosi per non essere ancora in grado di capirlo, Rebecca rimase in silenzio nella sua stanza in attesa di ricevere una nuova missione. Quanta ancora doveva attendere prima di ricevere il potere per sopravvivere? Stringendo il ciondolo di Teresa e Claire le pregò di proteggerla e vegliare su di lei. Fece anche una preghiera per Mako sperando con tutto il cuore che stesse bene. Ma non poté evitare di pensare che forse sarebbe rimasto terrorizzato nel vederla così diversa. -Mako....- il sussurrò del suo nome riechieggiò in quelle quatro mura di pietra battuta. Dei passi pesanti e un vocione enorme ruppero il silenzio. Rebecca riconobbe da chi provenivano, ormai lo aveva capito. Gaul, l'accolito di Semirhage. La Signora aveva una nuova missione dunque? Tu! Proprio te cercavo! Basta battere la fiacca! La Signora Semirhage ha bisogno di te per un incarico urgente. Non chiedermi di cosa si tratta perché non lo so! Rebecca si limitò ad annuire, infine lo seguì. Insopportabile omuncolo. Mentre si stavano dirigendo nelle stanze della Dama Nera, Rebecca si domandò dentro di sé, perché Semirhage, tanto era raffinata, si doveva portare dietro una simile nullità. Gaul gli faceva ricordare Stupido Jo, e per poco Rebecca non si mise a ridere. Giunta davanti alla porta, Rebecca bussò entrando infine nelle stanze di Semirhage. Oh! Rebecca! Finalmente sei qui! Perdona la brusca convocazione ma ho bisogno di te per una questione della massima urgenza. Accomodati, devo prima raccontarti alcune cose. -Capo Semirhage- Rebecca chinò il capo di segno di saluto. -Massima urgenza?- Rebecca la guardò sorpresa. Accomodatasi resto in attesa che Semirhage parlasse. Accettò il te e i biscotti che gli aveva offerto mangiandoli lentamente. Da qualche mese, tra le nostre novizie ce n’è una “speciale”. Essa è frutto di un esperimento iniziato anni fa da un nostro scienziato, ora deceduto. Egli aveva concesso il permesso a uno dei suoi accoliti, di congedarsi, a patto che l’uomo e la sua futura sposa “allevassero” per suo conto una bambina mezza-demone da poco trasformata a un’età molto inferiore a quella in cui di solito, le bambine vengono sottoposte al processo. Lo studioso voleva scoprire infatti cosa sarebbe successo se una piccola mezza-demone fosse stata cresciuta in un ambiente diverso da quello di Staph. Rebecca continuava a fissare Semirhage, senza dire nulla, sorseggiando lentamente il tè. Era totalmente concentrata su di lei e su quello che stava raccontando. Era la prima volta che Rebecca sentiva la storia di un mezzo demone trasformata prima del tempo attuale. -Allevata e cresciuta da un accolito? Fuori dall'organizzazione?- la sua voce era stupita e incredula. Quanto avrebbe voluto Rebecca avere l'opportunità di vivere fuori da Staph. Ma trovava assurdo che un'accolito avesse una sposa e avesse scelto persino di allevare una mezzo demone come figlia. -Un esperimento davvero interessante- era la sola cosa che era riuscita a dire. ma dentro di sè Rebecca sentiva un vortice emotivo che non poteva chiarire. Tuttavia, senza le strutture di Staph, l’esperimento si rivelò un sostanziale insuccesso, a causa soprattutto dell’inadeguatezza della coppia nel gestire la piccola, alla quale però, va detto, entrambi volevano bene. Rael, questo il nome della bambina, divenne una ragazza selvatica e per lo più incontrollabile a causa del fatto che il mondo degli umani era troppo debole per Rael. E lei l’aveva capito molto bene! Come se non bastasse, forse a causa della sua natura ibrida, mano a mano che cresceva Rael mostrava di avere tendenze sempre più violente. Solo i due riuscivano a farsi ubbidire, forse perché in qualche modo a Rael ricordavano i suoi veri genitori ma non sempre il trucco funzionava. A peggiorare la situazione, tempo dopo lo scienziato morì e la madre adottiva di Rael si ammalò e morì poco tempo dopo. Il nostro accolito rimase solo con la terribile ragazza. Non ho capito mai perché, dopo la morte dello scienziato, l’accolito non riportò la bambina a Staph. -Si chiama Rael?- domandò Rebeca -Stento quasi a credere al resto! Cresciuta nel mondo umano, è diventata instabile perché troppo fragile per la sua natura di mezzo demone... davvero... questo è... triste!-. Eppure Rebecca sentiva che mancava qualcosa. Rael è cresciuta con l'affetto dei genitori adottivi, almeno così diceva Semirhage. Eppure mancava qualcosa. Solo per non essere cresciuta a Staph si era trasformata in una bestia. Era ridicolo! Servivano proprio i disprezzi dei loro superiori per impartire la disciplina? No! Rebecca stava dimenticando che i suoi genitori erano al servizio dell'organizzazione. Semirhage però aveva anche detto che l'accolito che si doveva occupare di lei non la riportò mai a Staph. Nemmeno dopo che era morto lo scienziato. Aveva continuato a tenerla con sé ignorando gli ordini. -Strano che quell'accolito non abbia eseguito gli ordini alla fine? Un comportamento davvero. Inconsueto- Ovvio che Rebecca dicesse così, mai aveva sentito che uno dei servi di Staph disobbedisse e tenesse con sé un mezzo demone. Ma la verità più grande era che Rebecca non poteva credere che un accolito, uno di quegli odiosi vermi e topi di fogna, si era affezionato a un mezzo demone. Era impensabile ma eppure, era successo. Scuotento la testa, Rebecca si bevve una lunga sorsata di tè, cacciandosi due biscotti interi in bocca. Di tutti gli incarichi che aveva ricevuto, questo per come si stava ampliando, era il più assurdo. Venimmo a sapere in seguito che, quando Rael aveva oramai quattordici anni, il suo patrigno ebbe un brutto incidente e rimase zoppo. Fu allora che Rael decise di “prendersi cura” di lui a suo modo: iniziando a rubare in un villaggio relativamente vicino al loro rifugio, approfittando del fatto che nessuno poteva competere con lei in quanto a forza e velocità, senza preoccuparsi di mantenere la sua presenza segreta. L’esasperazione della gente portò i villici a progettare una trappola nella quale la ragazza cadde, perdendo i sensi. Quando si risvegliò, Rael si ritrovò in una cella, con delle lunghe catene fissate ai polsi e alle caviglie che la tenevano vincolata a una parete... in preda alla rabbia e preoccupata per il suo patrigno, lei liberò per la prima volta il suo yoki e questo le fu sufficiente per staccare le catene dal muro, abbattere la porta della sua cella e fuggire, lasciando nella sua scia alcune guardie e paesani feriti più o meno gravemente a causa delle catene che Rael impiegò come armi nonostante le stesse fossero ancora agganciate ai suoi polsi e alle sue caviglie. Ma gli abitanti del villaggio non la dimenticarono e, ricordando i suoi occhi d’argento e temendo che potesse ritornare, decisero di informarci dell’esistenza di quella che credevano fosse una delle nostre guerriere. Era sempre più assurdo. Il padre adottivo rimane invalidato per un'incidente e Rael se ne prende cura. -Almeno Rael non ha ucciso nessuno, ma è rimasta scapestrata e indisciplinata...e anche dotata di molta forza- Nessuno all’inizio prestò attenzione a quella segnalazione, ritenendola inverosimile. Tuttavia essa attirò la mia attenzione e, controllando attentamente i nostri archivi, riuscii a trovare le conferme a quella storia e, vista la situazione, mandai tre guerriere a recuperare Rael e ricondurla da noi. La missione andò a buon fine ma ci furono dei tafferugli con gli abitanti del villaggio i quali, nella confusione, uccisero il padre adottivo di Rael, che le aveva fatto da scudo per evitare che una lancia colpisse quella che, evidentemente, dopo tanti anni, considerava una figlia. Rebecca rimase impietrita. L'accolito si era sacrificato per proteggere Rael dalla furia dei cittadini. Allora davvero era arrivato a considerarla una figlia cui volere bene. Doveva essere un miracolo di Teresa e Claire senza dubbio. Solo le dee dell'amore potevano compiere tale miracolo. Un accolito che arriva al punto di sacrificarsi per salvare un mezzo demone che era arrivato al punto di considerarla sua figlia. -Non mi piace come sta prendendo la piega la storia- più la Dama Nera continuava più la cosa si stava facendo preoccupante. Va ora detto che, da quando è con noi, Rael si è abituata alla vita qui a Staph, forse perché sente di avere un’affinità con le altre sue simili e così siamo riusciti in qualche modo a donarle una parvenza di civiltà e a farle apprendere le regole dell’Organizzazione. Tuttavia, Rael è una ragazza taciturna, aggressiva e violenta, nonché poco propensa a fidarsi degli altri. Pur potendolo fare, Rael non ama parlare con nessuno, preferendo esprimersi a gesti o con frasi molto semplici e, di solito, non inizia mai una conversazione per prima. Peraltro, un gesto gentile, una cortesia da parte di qualcuno nei suoi confronti riesce, a volte, a fare breccia nella sua corazza. Detto ciò, Rael non ha mai dimostrato particolari interessi personali che vadano oltre una momentanea curiosità, né sembra che le importi interagire con le persone, tendendo a isolarsi e a stare da sola. Quando combatte, Rael si dimostra del tutto irrazionale: si fa trascinare dalla furia, si scaglia contro il nemico dimenticando tutto il resto e continua a combattere, anche a mani nude, finché il suo bersaglio non è morto oppure finché non la si convince in qualche modo a desistere. Questa sua furia può scatenarsi anche se la ragazza viene ferita e, di solito, viene rivolta contro il colpevole, come ha scoperto a sue spese una novizia imprudente la quale, volendo forse farsi vedere importante agli occhi delle altre, ha iniziato a infastidire Rael, la quale all’inizio l’ha ignorata ma poi, quando la prima l’ha colpita lanciandole un sasso e ferendola alla testa, le si è scagliata addosso, massacrandola di botte prima che qualcuno la potesse fermare. Da allora, tutte le novizie l’hanno ribattezzata “Rael la Incatenata”, anche perché le lunghe catene che le sono state imposte a forza quando venne catturata dai villici, hanno finito poco a poco per essere considerate da lei parti di sé stessa che possono essere usate anche come armi o per legare chi volesse farle del male o a chi Rael voglia fare del male. Col tempo la ragazza ne ha sviluppato una sorta di attaccamento morboso e per questo, pur potendolo fare, non se le toglie mai e ha mostrato di sentirsi a disagio quando gliele abbiamo tolte al suo arrivo qui a Staph. Ecco! Questa era la stoccata finale. -Rael...l'incatenata, io preferirei chiamarla così capo?- La verità è che in poche parole, Rael era una bestia feroce in tutto e per tutto. Un gomitolo di pensieri e di emozioni totalmente fuori posto. Mentalmente ed emotivamente instabile. In pratica non si poteva starle vicino. Forse non era pazza come la numero quattro, ma ci andava vicino. Ma come aveva fatto a diventare così? Rebecca non riusciva a capacitarsi che vivere fuori da Staph l'avrebbe resa così. Doveva esserci qualcosa che mancava. Ma Semirhage aveva detto esplicitamente che Rael era speciale. Questo voleva dire che doveva essere anche tremendamente forte. Comunque, bene o male qualche tempo dopo, non avendo riferimenti per gestire novizie di base così forti, per capire il suo grado di preparazione decidemmo di affiancare Rael a un’altra nostra guerriera per quella che pensavamo fosse una missione tutto sommato abbastanza semplice. Non scenderò in particolari ma ti basti sapere che l’incarico si rivelò molto più arduo del previsto ed entrambe rischiarono seriamente la vita ma non per loro errori. Tuttavia entrambe sopravvissero e, oltretutto, riuscirono a sviluppare una… affinità che si rivelò fondamentale per la loro sopravvivenza. Lasciato passare un altro po' di tempo, organizzammo il test finale per Rael. Ci era stata infatti segnalata la presenza di uno yoma un po' più forte di quelli contro cui mandiamo le nostre novizie nella zona di Guernica, qui nelle Terre dell’Est e così gli sguinzagliammo contro Rael, che veniva tenuta sotto controllo da Jaska, uno dei nostri accoliti… Ma qualcosa dev’essere andato storto: dopo giorni di silenzio da parte di entrambi, altri accoliti spediti alla ricerca della coppia hanno ritrovato nei boschi vicino a Guernica il corpo di Jaska morto e sviscerato, il cadavere di uno yoma, non quello obiettivo del test, decapitato, la claymore senza simbolo affidata a Rael e segni di una violentissima collutazione, con vegetazione danneggiata e schizzi di sangue sia rosso che viola a una certa distanza dal luogo del ritrovamento di Jaska e dello yoma. Di Rael, nessuna traccia… La mente di Rebecca iniziò subito a lavorare sulla possibile soluzione. Rael aveva sviluppato affinità con l'altra guerriera e questo aveva cambiato le cose. Ma forse Semirhage si sbagliava. Non era solo affinità. Forse avevano sviluppato un legame...e profondo. L'accolito Jaska che aveva il compito di osservarla era stato trovato morto e sviscerato. Il cadavere di uno yoma era presente ma non era quello della missione. La scena diceva che c'era stata una violenta colluttazione. E Rael era sparita senza lasciare traccia. Rebecca pensò subito che tutto ciò potesse essere stata una messa in scena. Forse Rael aveva sviluppato un legame profondo con questa guerriera e che forse entrambe avevano scelto di scappare? Rebecca aveva svolto molte indagini che persino quella che sembrava la più folle poteva invece essere vera. Ed è per questo che ho voluto te, Rebecca! Il tuo compito è di recarti nella zona di Guernica, cercare di capire cosa sia accaduto ma, soprattutto, ritrovare Rael e, se è ancora viva, riportarla qui! Se Rael fosse in difficoltà, aiutala ma se lei dovesse ribellarsi all’ordine di rientro… beh, allora uccidila. E se dovessi scoprire che ha superato il suo limite… lascia perdere tutto e torna immediatamente qui a riferire! Rebecca aveva avuto il presentimento che fin dall'inizio Semirhage non fosse contenta di quella storia. Be nel suo insieme Rebecca era rimasto spiazzata. Di tutte le storie che aveva sentito mai una cosi prima d'ora. E Adesso iniziava la parte difficile: indagare su questa storia piena di mistero. Il pericolo c'era, però ed era alto: cercare di capire cosa era accaduto a Rael. Riportarla se possibile all'organizzazione. In caso di ribellione, Rebecca avrebbe dovuto ucciderla. Ma almeno anche stavolta se c'era il rischio che Rael avesse superato il limite di scappare subito e fare rapporto. -Tutto chiaro capo Semirhage, almeno in gran parte! Questa storia ha dell'incredibile, e faccio fatica ancora ad assimilarla tutta. Ma a grandi linee mi è tutto chiaro: trovare Rael, capire cosa è successo, riportare Rael qui, ma se si ribella ucciderla, altirmenti se percepisco che sta per superare il limite scappare e fare subito rapporto- E questo è tutto, Rebecca… ma se hai delle domande da fare, questo è il momento. Rebecca annui alcune volte. -Ne ho capo Semirhage, molte!- prese fiato infine fece le sue domande -La guerriera che ha sviluppato affinità con Rael come si chiama? Dobbiamo parlarle assolutamente, se no perchè non mandate lei a cercare Rael? Forse lei ha più possibilità nel trovarla? A occhio e croce quanto tempo è passato dai fatti avvenuti a Guernica?- Rebecca riprese fiato poi continuò -Rael è speciale ha datto capo, ma in che senso è speciale? Che doti possiede? Cosa è in grado di fare? E quindi lo yoma ritrovato non è quello indicato nella missione?- Yoki: 0% Punti limite: 0/31 Fisico: ottimo Psiche: Rebecca sta ancora assimilando tutto quello che gli ha appena detto la Dama Nera, comprendendo che questa si tratterà fin da subito di una missione molto difficile. Il comportamento di Rael la preoccupa, considerandola un guerriera instabile e problematica. Abilità: percezione yoki passiva |
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