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QUEST La Mezzademone Misteriosa [Victoria-Wolfsoul-Bethesda_Fan]
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05-10-2016, 03:56 PM
Messaggio: #2
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RE: La Mezzademone Misteriosa [Victoria-Wolfsoul-Bethesda_Fan]
Legenda:
narrato parlato pensato parlato da altri Quella mattina Crystal si era alzata prima dell'alba per prepararsi al viaggio che l'avrebbe condotta alla sua nuova zona di pattuglia. Ripose Shirley nel proprio alloggiamento e uscì dalla sua cella. In cuor suo era soddisfatta di poter lasciare la fortezza e non solo perché era passato troppo tempo, o almeno per lei, da quando aveva messo piede fuori, ma anche per poter finalmente tagliare la testa a qualche Yoma, dal momento che in tutta la sua carriera ne aveva fatto fuori solo uno, ed era solo un'inesperta Numero 42 allora. Si stiracchiò le braccia verso l'alto, prima uno e poi l'altro. Oh si, sperava proprio di captare un bel numero di Yoma non appena sarebbe arrivata. La luce del sole nascente la investì quando fece per dirigersi verso il massiccio portone; per quanto essa potesse essere debole in quell'attimo, la fortezza di Staph era tetra non a caso. A quanto pare oggi è giorno di partenze, constatò adocchiando altre due guerriere, una dai lunghi e mossi capelli argentei e la seconda, un po' più bassa, dalla chioma bionda spettinata e non troppo più lunga della sua. Non si soffermò oltre sulle compagne, probabilmente le avrebbe dimenticate da lì a poco, o comunque sarebbe accaduto prima del loro nuovo incontro. Infilò una mano nella propria massa chiara e la ravvivò con un unico e ampio gesto, lasciando ricadere la destra lungo il fianco. Tutto tranquillo, insomma, finché, stazionatasi innanzi all'ingresso, questo non fu aperto. Già in procinto di lamentarsi per il ritardo del suo viaggio e con un sopracciglio alzato infastidito, non ebbe modo di aprir bocca poiché una voce trafelata, tuttavia famigliare, la fece voltare. -Aspettate… anf… scimmiette… puff… nuovi ordini… per voi… anf…- Toh, chi si rivede! Si disse con espressione neutrale, in fondo a quel punto della sua carriera poco gli interessava ormai di Gaul e non la intimoriva più come quando era una novizia, una novizia molto defilata. Forse anche per quello d'improvviso il suo volto cambiò, facendosi molto irrisorio :-Attento Gaul, con quella massa che ti porti appresso non dovresti correre tanto- -Andate subito… anf… dalla signora Semirhage! Lei ha… coff… un compito per voi! Muovetevi prima che… anf… vi faccia correre io!- Per voi? Ciò voleva dire solo una cosa: missione di gruppo. E addio al non dover ricordarsi gente nuova e ai suoi Yoma, quasi le veniva da lamentarsi. Ad ogni modo alla signora Semirhage proprio non poteva dire di no - in realtà a nessuno dei suoi superiori poteva, ma quella era un'altra storia -, dunque sorpassò l'accolito per raggiungere lo studio della signora, non prima di riservare a Gaul un'ultima frecciatina e una risata di scherno :-In quelle condizioni? Temo sarà per la prossima volta!- Di buona lena dunque s'affrettò verso l'entrata principale. Se c'era del lavoro da fare era meglio cominciare subito, starsene con le mani in mano, sapendo di poter brandire Shirley, le seccava. Ora, sarebbe stata buona norma presentarsi alle colleghe, ma seppur il suo carattere si fosse aperto, Crystal rimaneva sempre Crystal e non trovava proprio motivo per non poter rinviare il discorso a più tardi, quando si sarebbero potute conoscere meglio, e a quello non c'era scampo se dovevano affrontare un nemico comune. Che le altre parlassero pure, lei non aveva tempo per i convenevoli! Non fece nemmeno troppo caso alle piccole novizie che s'affrettavano per cominciare gli allenamenti, o forse era meglio dire che non volle. Sapere che qualunque di loro avrebbe potuto seguire le orme di Shirley la affliggeva. Sapere che chiunque di loro poteva essere una Shirley e avere la sua Crystal la terrorizzava. Sapere che tutte avevano lo stesso passato e lo stesso futuro di sofferenze le riportava alla mente, al cuore e al corpo tutto il dolore provato. Giunsero infine allo studio di Semirhage, vennero fatte entrare e trovarono la donna intenta a guardare fuori dalla finestra. Appena si accorse di loro ella si girò rivolgendo un flebile sorriso, tradito da un'evidente stato d'ansia sul volto; stranamente non indossava i gioielli che aveva notato le ultime volte che l'aveva vista, come il bracciale a forma di serpe. Crystal la riverì con un inchino del capo quando la salutò. Abigail e Luna Numero 28, me ne ricorderò. Inutile chiedersi il grado della terza guerriera, la percezione di Crystal già le aveva rivelato come il proprio yoki fosse più potente dell'altra e questo portava ad un'unica ovvietà... -Ho un incarico molto importante da assegnarvi, perciò fate attenzione- annunciò Semirhage esponendo le sue preoccupazioni :-Sistemando le carte che ha lasciato il mio predecessore, ho scoperto che lui aveva portato avanti un esperimento diverso dal solito. Esso consisteva nel prendere una giovanissima bambina appena sottoposta all’operazione e affidarla alle cure di una coppia affinché cercassero di allevarla fuori dalle mura di Staph!- Interessante... Eppure la parte più irrazionale di sé non poté che provare una punta d'invidia per la piccola. Dopo aver perso sua madre e suo padre, solo il nonno le era rimasto e anch'egli le era stato strappato via. Era stata condotta a Staph e lì il suo corpo era stato squarciato per renderlo simile a quell'essere che si era preso il nonno. Tanto, tanto tempo aveva passato in un angolo della sua celletta a cercare conforto tra le sue sole braccia, non desiderando altro che un tocco di coloro che aveva amato. Quella bambina invece aveva ricevuto conforto dopo l'operazione, in qualche modo forse era stata amata, confortata... se così era stato, Crystal si sentiva gelosa. -L’uomo al quale venne affidata la bambina, alla quale fu dato il nome di Rael, si chiamava Jon ed era un nostro accolito al quale venne permesso di congedarsi a patto che assieme alla sua futura sposa, una donna di nome Myra, si prendesse cura della piccola. Lo studioso fu molto abile: riuscì negli anni a fare in modo che le guerriere mandate a rispondere alle richieste d’aiuto provenienti dalla zona nella quale la piccola famigliola si era sistemata non rilevassero tracce della piccola, ma adesso… adesso abbiamo ricevuto un’inusuale richiesta dal villaggio di Egon, nelle Terre dell’Ovest. Non si tratta di uno yoma ma gli abitanti sostengono di essere tormentati da una selvaggia ragazza adolescente con gli occhi d’argento! Non fidandomi, ho ordinato ad alcuni accoliti di raccogliere informazioni più dettagliate nella zona e quello che ho saputo conferma quanto segnalato dagli abitanti di Egon. A questo punto posso solo supporre che Rael stia iniziando a sfuggire al controllo dei suoi genitori adottivi o che le sia accaduto qualcosa che l’ha resa più aggressiva. Comunque sia, non possiamo lasciare che quella ragazzina scorrazzi incontrollata per le Terre dell’Ovest, causando problemi ovunque vada perciò…- La Numero 22 rimase perfettamente immobile e attenta aspettando gli ordini, anche se poteva già immaginare cosa sarebbe stato chiesto :-Perciò, Crystal, Luna e Abigail, vi affido l’incarico di trovare Rael e di portarla qui a Staph! Questo è ciò che voglio da voi. Penso sia inutile ricordarvi cosa potrebbe succedere se una ragazza ibrida dovesse perdere il controllo delle sue emozioni e, di conseguenza, del suo yoki. Il comando è tuo Crystal anche perché, oltre al tuo grado, ti sei già ritrovata a dover gestire delle situazioni al limite. Nutro la massima fiducia in voi ragazze: non deludetemi! Credo di avervi detto tutto, ma se avete delle domande fatemele adesso: una volta arrivate a destinazione potrete contare solamente sul vostro intuito…- Anche questa pareva essere una missione con un gran numero di imprevisti, punti interrogativi e difficoltà, ancora una volta doveva andare incontro a una mezza demone di cui non sapeva quasi nulla delle sue capacità, l'essere in tre tuttavia la rassicurava molto di più che essere sola o accompagnata da una novizia, e quella squadra sarebbe stata capeggiata da lei. Una bella responsabilità. Sperava che quelle due non le avrebbero dato problemi, spesso le missioni si rivelavano già impegnative quando era sola. Riuscire a conciliarle sarebbe stato anche compito suo. Ma prima le priorità :-Grazie della fiducia signora, non la deluderemo- prese parola lanciando un'occhiata veloce alle altre :-Ciò che vorrei sapere su Rael è se è stata dotata del nostro equipaggiamento, se ha seguito il medesimo addestramento, se è a conoscenza del rapporto coi genitori adottivi e a quando risale l'ultimo aggiornamento da parte dell'accolito- non doveva spiegare il perché delle sue richieste alla signora, tranne nel caso in cui ella le avesse domandate, e avrebbe delucidato le compagne in seguito. Se fosse stato per lei avrebbe ringraziato e se ne sarebbe andata, una volta a Egon avrebbe indagato recandosi dal sindaco e usando la sua percezione, ma dal momento che non era sola, e per di più la caposquadra, meglio mostrarsi diligente e parlare più di quanto non volesse. Sperava che anche le compagne avessero qualche domanda, un particolare che magari a lei era sfuggito, per capire di che pasta fossero fatte. Citazione:Yoki utilizzato: 0% «ciò che feci per sopravvivere uccise la mia anima»
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