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QUEST La Montagna del Peccato III [Lasombra]
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21-01-2020, 10:57 PM
Messaggio: #1
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La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Negli anni, la signora Semirhage aveva imparato a controllare la sua irritazione. Tuttavia le notizie… anzi, la mancanza di notizie da Myusha misero alla prova la sua capacità di autocontrollo.
Per calmarsi, la Dama Nera si preparò una bella tazza del suo the preferito e, mentre lo sorbiva, cercò di rilassarsi, svuotando la mente da qualunque pensiero. Il trucco funzionò e dopo circa mezz’ora, con uno stato d’animo completamente diverso, l’unica donna tra i Mib dell’Organizzazione chiamò il suo più fedele servitore: Gaul! Portami la neo promossa Numero 40: Eleonora! *****
Eleonora, il tuo Test è stato un successo e ti è valso la tua promozione a guerriera graduata, una nuova scintillante armatura, una claymore col tuo simbolo personale inciso sulla lama e, soprattutto, la tua promozione diretta a Numero 40 dell’Organizzazione! Probabilmente, per quanto possa essere stato frustrante per te, il fatto di essere riuscita a catturare uno yoma e a portarlo a Staph vivo, resistendo alla tentazione di ammazzarlo, deve aver contato. Mentre stai riflettendo su queste cose e speri in cuor tuo che, da qui in avanti, ti venga lasciata libertà di disporre degli yoma secondo i tuoi desideri, un robusto bussare alla porta del tuo alloggio ti riporta alla realtà e, prima che tu possa dire o fare qualcosa, la porta si spalanca e un vocione a te ben noto rimbomba dalla porta: Ehi tu! Scimmietta! Raccogli le tue cose e seguimi! La signora Semirhage vuole parlarti! La figura imponente e panciuta di Gaul, l’accolito più temuto dalle novizie per la forza delle sue sberle, praticamente ostruisce l’ingresso della tua stanza. Sai che l’omone non brilla per intelligenza però, a parte il timore reverenziale indotto dal diametro delle sue braccia, è il nome di chi lo manda a farti muovere velocemente… Semirhage, la Dama Nera, l’unica donna dell’Organizzazione che fa parte del gruppo dei supervisori anziché essere una guerriera. Una donna misteriosa sulla quale le novizie hanno costruito una montagna di speculazioni, probabilmente prive di fondamento. Vestita e corazzata, segui Gaul attraverso i corridoi dell’immensa fortezza. Devi ammettere che, senza la guida dell’omone probabilmente ti saresti persa in quel labirinto di passaggi che stai percorrendo per la prima volta, finché Gaul non si arresta davanti a una porta, bussa con molta più gentilezza rispetto a quanto ha fatto quando è venuto da te, per poi aprire con delicatezza, salvo poi darti un vigoroso spintone che ti “introduce” nella stanza! Ti ritrovi così in un ambiente che potrebbe benissimo essere un salotto, ma con alcuni elementi che stonano: una scrivania, una libreria piena di libri disposti in ordine e, soprattutto, una grande arpa… Seduta alla scrivania, intenta a scrivere qualcosa c’è una donna apparentemente molto alta, con lineamenti fini e delicati, dalla carnagione pallida e dai lunghi capelli e occhi neri. La donna indossa una veste nera con maniche strette sulle spalle ma che diventano molto ampie via via che scendono verso le mani, con delle bande grigio scuro ricamate in filo d’argento che ornano i bordi della gonna, delle maniche e l’ampio girocollo della veste. Al suo collo, sul quale non vi è nessuna cicatrice, spicca una semplice collana composta da piccole gemme nere incastonate in una catenina d’argento e al polso sinistro un bracciale “a vipera” d’oro bianco, con la testa del serpente che è unita e costituisce l’ornamento di un anello infilato all’anulare della mano sinistra; gli occhi della vipera sono costituiti da due piccole gemme blu. Quando vieni fatta entrare, la dama nera appoggia il pennino col quale stava scrivendo e ti osserva per qualche istante; poi le sue labbra si schiudono in un sorriso gentile e si rivolge a te: Benvenuta Eleonora! Immagino che tu sia rimasta un po'… insoddisfatta dal tuo test, per quanto l’abbia svolto in maniera eccellente. Per questo ho pensato, prima che tu venga assegnata a un territorio di pattuglia, di chiedere la tua collaborazione per risolvere una questione in sospeso e… darti un po' di soddisfazione! Intanto, serviti pure se lo desideri… Ti dice la signora, indicandoti con un gesto una teiera con una tazza vuota e un vassoio con dei pasticcini, per poi sorbire un sorso di the dalla sua tazza mentre attende che eventualmente tu ti serva, per poi proseguire: Abbiamo la conferma che nei dintorni di Myusha, nelle Terre del Sud si nasconde uno yoma. E, visto che la zona è cosparsa di vitigni e frutteti, gli abitanti corrono rischi ancora maggiori rispetto a coloro che vivono in paese. Avevamo già inviato per due volte una guerriera di rango più basso rispetto al tuo da quelle parti ma di loro non abbiamo più saputo nulla e le richieste d’aiuto continuano ad arrivare. Forse lo yoma è stato più forte o più scaltro rispetto alle tue compagne… La Dama Nera a questo punto ti guarda in viso, mentre i suoi occhi neri si fissano nei tuoi d’argento: Perciò Eleonora, occupati innanzitutto di scovare ed eliminare quello yoma. Poi vedi se riesci a trovare notizie delle guerriere che avevamo inviato laggiù. Nel caso le dovessi trovare e dovessi scoprire che hanno disertato, cerca di riportarle qui e, se si dovessero rifiutare, hai l’ordine di uccidere anche loro! Il tono utilizzato dalla signora Semirhage in quelle ultime parole è di quelli che non ammettono repliche. La Dama Nera si raddrizza sulla sua poltrona di vimini intrecciati, senza però distogliere lo sguardo dai tuoi occhi, dandoti quasi la sensazione che possa leggere i tuoi pensieri, prima di concludere: Se hai domande, Numero 40, questo è il momento di farle. Altrimenti puoi andare e… Non mi deludere anche tu, Eleonora! Citazione:Nel tuo primo post descrivi anche le sensazioni di Eleonora come guerriera neo promossa e le sue impressioni riguardo gli ordini ricevuti. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, mandami pure un MP. |
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23-01-2020, 02:30 AM
Messaggio: #2
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato La missione era stata un successo, ora Eleonora aveva la sua armatura, perfetta e lucente oltre che una spada con il suo simbolo, ed aveva guadagnato pure un numero più alto rispetto alle sue aspettative, era salita direttamente al grado quaranta. Eppure in tutto ciò non riusciva a trovare quel godimento che le sarebbe stato un diritto. Si trova seduta su una sedia nella stanza dove dorme, con le braccia conserte e la gamba destra accavallata sulla sinistra. Sono giorni e giorni che ripensa alla missione conclusa, ad ogni minuto passato in quel deserto con lo yoma ed ogni secondo dove avrebbe voluto impiantare la spada nel cranio della creatura, liberare ogni anima da quella prigione demoniaca. Sospira pesantemente scuotendo il capo. Sta per alzarsi dalla sedia per cominciare a fare qualcosa che qualcuno bussa mh….chi….. Non fa tempo a finire la frase che la figura di Gaul fa capolino spalancando la porta, Eleonora non è una molto emotiva quindi la sua reazione è uno sbattere gli occhi un paio di volte venendo investita dalle parole di lui // Ehi tu! Scimmietta! Raccogli le tue cose e seguimi! La signora Semirhage vuole parlarti!// Semirhage? Solo quello si ritrova a pensare mentre il capo si muove per annuire all’omone, certamente non vuole prendere un altro degli schiaffi che ahimé lei ha preso nella sua carriera di novizia, ed ora che è guerriera graduata non si sente certo al sicuro. Prende la sua roba e si veste, come una guerriera, la numero quaranta dell’organizzazione. Assicura la spada alla schiena ora e comincia a seguire l’uomo. Semirhage…..l’unica donna ad essere un supervisore e non una guerriera….cosa vorrà da me, una nuova missione? La domanda era retorica, ma la fine del pensiero si conclude con la possibilità che visto che si è rivelata brava nel catturare Yoma gli diano altre missioni simili. Cosa che le fa stringere un pugno per il nervoso. Nel frattempo però lei come sempre si è quasi persa per quel dedalo di corridoi seguendo l’omone e trovandosi di fronte ad una porta che una volta aperta da Gaul viene delicatamente spinta dentro, un occhiata a Gaul sospirando quando questi si trova da sola dentro….o almeno ha quest’idea per un attimo, concedendo di far scorrere le iridi argentee lungo tutta la stanza, soffermandosi più a lungo sull’arpa avvicinandosi e studiandola un attimo, non ne ha mai vista una poi sente un lieve rumore e si volta portando lo sguardo sulla figura della donna. Dedica alcuni istanti per studiarla attentamente, dal vestiario ai capelli, capelli neri non li vede da molto tempo li dentro su una donna. Poi la voce di lei la desta da quel momento di pensieri. // Benvenuta Eleonora! Immagino che tu sia rimasta un po'… insoddisfatta dal tuo test, per quanto l’abbia svolto in maniera eccellente. Per questo ho pensato, prima che tu venga assegnata a un territorio di pattuglia, di chiedere la tua collaborazione per risolvere una questione in sospeso e… darti un po' di soddisfazione! Intanto, serviti pure se lo desideri…// Lei annuisce al saluto poi ascolta le parole di lei inspirando a fondo e preparandosi a rispondere Vi ringrazio dama, invero più che insoddisfatta non mi ha dato pace il pensiero che tale missione sia stata data a me, non ho mai fatto segreto del perché io voglia finire la mia preda. Ma un ordine è un ordine e non va discusso, ho fatto quello per cui sono stata mandata. E sono pronta per una nuova missione qualunque essa sia Risponde da brava soldato quale è poi guarda la teiera e pensa per qualche istante, non sente ne fame ne sete ma non vuole nemmeno essere ineducata quindi si serve con movimenti lenti e misurati, poi torna a fissare la donna con la tazza di the in mano. // Abbiamo la conferma che nei dintorni di Myusha, nelle Terre del Sud si nasconde uno yoma. E, visto che la zona è cosparsa di vitigni e frutteti, gli abitanti corrono rischi ancora maggiori rispetto a coloro che vivono in paese. Avevamo già inviato per due volte una guerriera di rango più basso rispetto al tuo da quelle parti ma di loro non abbiamo più saputo nulla e le richieste d’aiuto continuano ad arrivare. Forse lo yoma è stato più forte o più scaltro rispetto alle tue compagne…// Non schioda gli occhi dalla donna mentre questa parli mentre aspetta che il liquido si freddi un po’ per poi sorseggiarlo…non beve una bevanda da un po’ e tutto sommato le piace, ne beve un altro sorso e poi si umetta le labbra quindi pensate che le guerriere fin ora mandate siano cadute sotto questo Yoma? Quindi lo Yoma non agisce in città ma all’esterno di essa? Sempre prendersi un attimo di tempo per ragionare, è fatta così…..torna sulla donna è una zona assai ampia se così fosse……gli abitanti che lavorano in vigneti e frutteti vivono all’esterno o alla sera tornano al paese? sono domande che giungono naturali per lei, poi si zittisce ascoltando le parole successive della dama // Perciò Eleonora, occupati innanzitutto di scovare ed eliminare quello yoma. Poi vedi se riesci a trovare notizie delle guerriere che avevamo inviato laggiù. Nel caso le dovessi trovare e dovessi scoprire che hanno disertato, cerca di riportarle qui e, se si dovessero rifiutare, hai l’ordine di uccidere anche loro!// Resta in silenzio, sorseggia il suo te ed annuisce lentamente alla prima richiesta, sta portando la tazza più bassa dalle labbra verso la pancia ma la ferma a metà strada dopo aver sentito la seconda richiesta e permane in quello stato di cose, scosta lo sguardo altrove e pensa un attimo poi torna su di lei ed annuisce come l’organizzazione desidera…. Sono le uniche parole che emette, lei è legata all’organizzazione, gli Yoma sono una malattia che infetta quel mondo e l’organizzazione ha donato ad Eleonora i mezzi per combattere quella malattia, chi diserta non merita certo il rispetto, anche se non avrebbe mai pensato di levare spada verso coloro che sono state sue compagne. Finisce il suo the e lascia la tazza li dove l’aveva presa molto buona signora Semirhage vi ringrazio Aggiunge prima di attendere le ultime parole // Se hai domande, Numero 40, questo è il momento di farle. Altrimenti puoi andare e… Non mi deludere anche tu, Eleonora!// Si umetta le labbra….pensa attentamente a cosa dire, si guarda attorno, riporta ancora l’attenzione sull’arpa, quasi si mettesse li a contare corda per corda poi torna sulla donna E’ possibile avere nome e grado delle guerriere che sono state mandate li? Una descrizione sommaria delle due mi renderebbe migliore il rintracciarle…se fossero effettivamente fuggitive. Per il resto i vostri ordini sono stati chiari Signora Attente quindi in silenzio le risposte e poi un eventuale congedo. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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26-01-2020, 03:59 PM
Messaggio: #3
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
La signora Semirhage ascolta con molta attenzione le tue domande annuendo leggermente: probabilmente è soddisfatta delle tue reazioni. Poi, dopo aver sorseggiato ancora un po' del suo the, la donna posa la sua tazza e, sistemandosi meglio sulla sua poltrona mentre infila le mani nelle ampie maniche della sua veste, ti risponde:
Allora, andando con ordine… Non abbiamo a oggi evidenza se lo yoma attacchi le persone in città o nei campi, credo che questa informazione te la potrà dare il Capo Villaggio. Personalmente penso che per lo yoma sia più facile aggredire la gente fuori dall’abitato ma questa è una mia opinione. Dopo una breve pausa, la Dama nera prosegue: Per quanto mi è dato sapere, la maggior parte dei braccianti vive a Myusha, tuttavia ci sono anche delle fattorie e delle case coloniche sparse nella zona. La signora si prende ancora un po' di the, per passare quindi all’ultima tua domanda: Le guerriere che abbiamo mandato laggiù sono la Numero 46: Miras e la Numero 45: Hazel. Miras ha il fisico muscoloso e la carnagione molto chiara. Porta i capelli a caschetto tendenti sul bianco e ha una frangetta o un ciuffo che le copre l'occhio sinistro. Hazel è una ragazzina minuta. Ha i capelli biondi e lunghi, che tiene in gran parte sciolti e con una frangetta corta che termina con delle ciocche più lunghe all'estremità. Dopo una breve pausa per prendere fiato, Semirhage conclude: Come ti ho detto, non ho avuto più notizie da nessuna delle due. Se sono state battute spero che tu, che hai il Numero 40, possa dimostrarti migliore di loro. Ricordati comunque che il tuo compito è eliminare lo yoma, se poi riesci a trovare quelle due o, al limite, qualche informazione su di loro… Beh, tanto meglio. Se non c’è altro Eleonora, puoi andare! Fuori dalla stanza c’è ad attenderti Gaul il quale, senza una parola, inizia a dirigersi lungo il corridoio fino a raggiungere una zona della fortezza che tu conosci e dalla quale puoi raggiungere il cancello principale senza aiuto. Nel breve tragitto, alle tue orecchie giungono le urla di dolore e di incitamento delle novizie che si stanno allenando, frammiste alle imprecazioni e ai rimproveri degli istruttori, rammentandoti che anche tu eri tra quelle ragazzine non molto tempo fa… Un acuto cigolio ti riporta alla realtà, mentre il cancello nero di Staph si apre per la seconda volta davanti a te. È tempo di mettere da parte i ricordi e mettersi in cammino: la strada fino a Myusha è lunga… Citazione:Nel tuo prossimo post descrivi sommariamente il viaggio di Eleonora fino alle Terre del Sud. Puoi aiutarti con le descrizioni dei territori se intendi aggiungere qualcosina in più al tuo racconto. Eleonora non incrocerà molti viandanti lungo la strada e, per la maggior parte, essi cercheranno di evitarla ma qualche rara persona potrà, a tuo piacimento, mostrarsi più amichevole nei confronti della tua guerriera. |
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28-01-2020, 04:15 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-01-2020 04:06 PM da Lasombra.)
Messaggio: #4
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato La guerriera dedica ancora uno sguardo alla stanza, poi torna sulla donna in nero osservandone le movenze, ma poi gli occhi cadono di quei capelli neri e non riesce a staccarvi gli occhi. Oramai sono anni che vede tinte che non si scostano troppo dal platino, dall’argento…o dal bianco. Quando Semirhage prende parole torna sui suoi occhi. // Allora, andando con ordine… Non abbiamo a oggi evidenza se lo yoma attacchi le persone in città o nei campi, credo che questa informazione te la potrà dare il Capo Villaggio. Personalmente penso che per lo yoma sia più facile aggredire la gente fuori dall’abitato ma questa è una mia opinione.// Eleonora annuisce lentamente e sospira guardandosi attorno come se la risposta fosse tra quei libri o quelle mura Credo che la vostra opinione sia giusta, è vero che il territorio di caccia è più vasto e quindi la scelta è limitata, ma sicuramente è più sicuro per lui, e più difficile per me da stanare…ma ho un’idea… Poi torna zitta per lasciare parlare nuovamente la donna e non interromperla // Per quanto mi è dato sapere, la maggior parte dei braccianti vive a Myusha, tuttavia ci sono anche delle fattorie e delle case coloniche sparse nella zona.// A quella rivelazione agrotta un attimo la fronte e sospira pesantemente capisco….può essere che sia nascosto in una di quelle fattorie li….se è intelligente, ed ahimé spesso lo sono potrebbe aver preso il posto di un bracciante…e uccidere solo nei frutteti e la sera tornare al sicuro in una fattoria, chiederò al capo villaggio che mi dia tutte le informazioni di cui necssito La prima parte del discorso era quasi un ragionare a voce alta mentre nella seconda parte si limita ad annuire e rivolgere le parole proprio alla dama in nero quindi attende le parole sulle due guerriere mandate prima di lei // Le guerriere che abbiamo mandato laggiù sono la Numero 46: Miras e la Numero 45: Hazel. Miras ha il fisico muscoloso e la carnagione molto chiara. Porta i capelli a caschetto tendenti sul bianco e ha una frangetta o un ciuffo che le copre l'occhio sinistro. Hazel è una ragazzina minuta. Ha i capelli biondi e lunghi, che tiene in gran parte sciolti e con una frangetta corta che termina con delle ciocche più lunghe all'estremità.// due guerriere spedite e nessuna delle due tornate….a cosa sto andando incontro? Un battito di ciglia è il tempo necessario a formulare tale pensiero prima che la donna continui nel suo interloquire. // Come ti ho detto, non ho avuto più notizie da nessuna delle due. Se sono state battute spero che tu, che hai il Numero 40, possa dimostrarti migliore di loro. Ricordati comunque che il tuo compito è eliminare lo yoma, se poi riesci a trovare quelle due o, al limite, qualche informazione su di loro… Beh, tanto meglio. Se non c’è altro Eleonora, puoi andare!// Annuisce solamente dopo aver provato ad immaginare le due guerriere che le sono state descritte Miras ed Hazel Poi ascolta le parole finali ed annuisce ancora Signora Semirhage se sarò migliore delle mie compagne varcherò nuovamente il cancello della fortezza con i miei piedi. Altrimenti vi posso assicurare che porterò via con me qualche pezzo di quella creatura per facilitare il compito a colei che poi succederà. Ed in quello è convinta, tanto da tenere lo sguardo sulla donna per un po’ poi scuote il capo non ho nulla da chiedere ancora, ho tutto quello che mi serve per svolgere la mia missione, lieto proseguo Signora Quindi un altro cenno e si volta uscendo dalla stanza, incrocia subito lo sguardo con Gaul ed annuisce cominciando a seguirlo, rallenta il passo solo a metà strada ascoltando le urla ed i rumori che le sono ancora così famigliari, così vicini nei ricordi, sospira e si guarda attorno, osserva quelle mura che l’hanno vista soffrire molto, ma la sofferenza se atta ad uno scopo è qualcosa di accettabile nella mente di Eleonora. Ripreso il passo in breve si ritroverà ad uscire dalla fortezza e varcare per la seconda volta i cancelli in uscita. Il viaggio comincia nuovamente ed è il deserto si Staph che accompagna la guerriera per la prima volta, con ancora forti i ricordi del ritorno, più volte si la guerriera vedrà le gambe fermarsi per fissare un luogo, una roccia che l’hanno vista li cadere in presa a crisi di rabbia e frustrazione per dover portarsi dietro uno yoma vivo, ricordi che ancora le mettono ansia e stizza nel corpo lasciando infine amaro, colpevole di non aver salvato chissà quante anime, forse quella cosa se la porterà a vita breve o lunga che sia. Pian piano le distese aride e sabbiose lasciano lo spazio a vaste pianure punteggiate da piccoli villaggi, lei mantiene un’andatura costante e si tiene sulle strade che dalla costa si spingono verso le terre centrali per creare canali commerciali. Incrocia diverse persone, carovane ed altro ancora trovandosi sempre nella scomoda situazione di essere guardata allo stremo di uno yoma, ignorando il tutto lei prosegue diretta verso la città. Solo un uomo, un contadino non più nel fiore degli anni gli ha rivolto la parola, dopo averlo trovato sul bordo della strada all’ombra di un albero con l’aria decisamente stanca. La guerriera si è offerta di aiutarlo a portare il sacco di sementi che portava con se comprato nei mercati più a nord, limitandosi a qualche scambio di parola, ha parlato principalmente l’uomo, più per mitigare le solite curiosità sulle guerriere Claymore. Ma Eleonora non si è certo dimostrata una conversatrice abile, rispondendo alle domande con cadenze quasi sillabiche, accompagnando qualche sorriso di circostanza. Lasciato l’uomo ad un piccolo villaggio la guerriera ha ripreso il viaggio verso sud Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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31-01-2020, 10:06 PM
Messaggio: #5
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Così, dopo giorni e giorni di cammino e dopo aver compiuto lungo la strada una buona azione la quale, chissà, forse potrà modificare nell’animo di alcune persone la cattiva nomea della quale godono quelle della tua stirpe, finalmente giungi in vista dei vigneti che circondano Myusha. Lo stesso villaggio è oramai visibile all’orizzonte.
Poi però, quando ormai ti manca poco per uscire dal bosco e sbucare sulla piana, la tua attenzione viene catturata da un rumore di qualcosa che si spezza, seguito da un: EEEK! E da un sordo tonfo subito dopo: suoni che senti provenire da qualche parte alla tua destra. Poco dopo, diresti che qualcuno o qualcosa stia alternando dei mugolii e dei lamenti soffocati o trattenuti a stento… I suoni ti giungono smorzati, forse ovattati dalla vegetazione e, in realtà potrebbe trattarsi di qualunque cosa: in un bosco, in effetti, animali anche di grosse dimensioni non sono inusuali. Inoltre la tua percezione non rileva nulla. Controllare potrebbe, forse, rivelarsi utile però chissà di cosa si tratta veramente ma, se quei suoni si rivelassero un falso allarme, avresti solo sprecato ulteriore tempo. Cosa farai? |
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04-02-2020, 02:46 PM
Messaggio: #6
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato Sta camminando nel bosco da un po’ oramai, il viaggio è stato tutto sommato piacevole ad esclusione di qualche sguardo bieco. Ora è in una zona del bosco dove man mano che si avvicina ai vigneti gli alberi prendono spazio tra l’uno e l’altro facendo filtrare molta luce, il passo della guerriera è costante, forse leggermente rallentato rispetto alla norma ma solitamente questo avviene quando si trova in una zona di suo gradimento. Poco dopo il bosco sembra mutare, gli alberi si allargano tra di loro facendo entrare più luce, forse qui i boscaioli vengonoi a fare la legna per l’inverno e nota infatti che in piccoli spiazzi vi sono giovani gruppi di alberi che approfittano della luce per farsi spazio tra il bosco e crescere. Il sentiero ad un certo punto si allarga un po’ ed ccola quasi sbucare dalla macchia di alberi osservando i vigneti che si aprono che portano odori nuovi alle sue narici quando avverte quel rumore e quell’urlo. Lei si volta di colpo e porta la mano alla spada senza però estrarla. Poco dopo una serie di mugolii vengono individuati dalla guerriera che acuisce la sua percezione verso quella zona. nulla….non è uno yoma…allora? La mano fa maggiore presa sull’arma ma ancora non la estrae, dedica solo un attimo per guardarsi attorno, prima a destra poi a sinistra, sia mai che sia una trappola, a quel pensiero libera la spada e la impugna saldamente nella mano destra, meglio essere armate che non, avanza ancora di qualche metro prima di fermarsi a poca distanza dalla vegetazione, alza un attimo lo sguardo a cercare la fonte di quel rumore, tipico di qualcosa che si spezza, un ramo forse, trovato l’albero forse riuscirà a stabilire la posizione del possibile nemico. chi va la? Se ci sei e mi capisci identificati Il tono non è duro ma nemmeno tranquillo e amichevole, lentamente si guarda attorno, valuta bene il terreno attorno a lei, deve trovare una zona dove l’arma non le sua di impiccio e cerca un albero per dargli la schiena ed avere almeno uno dei tre fianchi: retro, destro e sinistro coperto. ti conviene uscire, e subito!! Indurisce il tono. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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06-02-2020, 11:11 PM
Messaggio: #7
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Alle tue “esortazioni”, dal punto dove sentivi provenire i lamenti, vedi alzarsi prima un braccio, poi un secondo, in un gesto di resa.
Subito dopo una figura dalla corporatura esile si alza in piedi e, sempre mantenendo le mani alzate, la figura risponde: Ehi! Calma… calma… Non stavo facendo nulla di male! Chi ti si para davanti sembra un ragazzino che avrà al massimo una dozzina d’anni. Capelli rossi un po' troppo lunghi per un ragazzo, parzialmente nascosti da un vecchio cappello sformato, pelle chiara, occhi chiari e un viso dai lineamenti dolci e forse un po' troppo delicati. I vestiti che indossa sono semplici ma, apparentemente di buona fattura: una camicia bianca con sopra una specie di panciotto di lino color sabbia, pantaloni lunghi poco sotto il ginocchio di una stoffa apparentemente più robusta ma dello stesso colore del panciotto, tenuti su da una cinta alla quale vedi appeso un piccolo sacchetto e il fodero di un coltellino che forse spaventerebbe solo qualche animale di piccola taglia. Infine, il ragazzo non indossa delle scarpe, bensì un paio di semplici sandali. Tuttavia qualcosa non ti torna, in quella figura: qualcosa nel suo aspetto, a parte il modo di vestire, non va e il tono della sua voce ha una nota troppo acuta per un ragazzino della sua età: Io… e gli altri… sapevamo che sareste venuta, signora. Noi… facevamo solo a gara a chi… vi vedeva arrivare per primo! E, nonostante egli appaia evidentemente turbato, forse più dai tuoi modi che dalla tua presenza, tutto sommato non sembra terrorizzato dalla tua comparsa. Comunque, la sua figura non emana la benché minima traccia di yoki… |
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07-02-2020, 03:31 PM
Messaggio: #8
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato Finalmente la “fonte” si quel disturbo durante il suo viaggio si palesa , è quindi la figura di un ragazzino apparentemente ben vestito, ne scruta i capelli, troppo lunghi; passa sul volto osservandone i lineamenti che ricordano forse più una ragazza? Per il momento l’arma viene ancora tenuta in mano ma con la punta rivolta verso il basso quasi a toccare il terreno. Lo sguardo scende poi su quel coltellino ed il sacchetto infine le iridi argento tornano sul volto di lei aggrottando la fronte al sentire quel tono acuto ma è un ragazzo o una ragazza? Un pensiero che si manifesta nel giro di un battito di ciglia, serra le labbra e lentamente mette via la spada e sospira scuotendo il capo // Ehi! Calma… calma… Non stavo facendo nulla di male!// no, non stavi facendo nulla di male, ma spiare la gente non è una cosa molto educata, specie se chi spii è una persona armata Piega di lato il capo mentre alza il capo ed osserva il ramo da cui è caduto poi adocchia gli altri alberi aspettandosi di trovare altri scoiattoli che la stanno spiando, poi torna sulla figura del ragazzo cercando di capire cosa stoni, lo sguardo scende un attimo sulla zona del petto di lui per cercare di capire se possa quello tradire la sua identità ma avendo dodici anni probabile che le forme non siano ancora presenti se effettivamente fosse una ragazza, nel frattempo il ragazzo prende nuovamente parola e quella voce acuta le pizzica ancora la sua curiosità // Io… e gli altri… sapevamo che sareste venuta, signora. Noi… facevamo solo a gara a chi… vi vedeva arrivare per primo!// ah, è cosi di pubblico dominio il mio arrivo? Comunque credo che hai vinto te no? Il mio nome è Eleonora e siccome sei il primo che vedo solo tu sai il mio nome…agli altri non lo dirò per ora. Cerca un po’ di distendere gli animi dato che il ragazzo probabilmente è stato turbato dalla vista della spada ed i suoi modi un po’ diretti. ti sei fatto male nella caduta? Hai un nome? Fa un cenno al ragazzo di seguirla perché deve andare verso la città e non vuole tardare, se il ragazzo la segue lei si terrà poco indietro, non ha abbassato la guardia perché quella figura continua a tenergli un campanello di allarme attivo. Ma forse è troppo nervosa lei prima di me sono venute due mie compagne, avete fatto lo stesso gioco anche con loro due? Sai dirmi il nome del sindaco del paese per favore? Le due domande sono separate naturalmente da qualche istante per dare tempo al ragazzo di rispondere poi qualcosa le fa venire a mente una frase che sentì a Vest circa il portarsi via una bambina, chiedendosi se il ragazzo che ha davanti non sia una ragazza volutamente vestita da ragazzo per evitare che venga presa come una Claymore. di un po’…i tuoi genitori sanno che sei qui? Chiede solamente attendendo la risposta a quella domanda, non ha abbassato nemmeno la percezione dello yoki che permane attenta e vigile. Citazione:yoki utilizzato: 0% |
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10-02-2020, 08:54 PM
Messaggio: #9
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Incoraggiato dal tuo gesto e dalle tue parole, il ragazzo o presunto tale abbassa le braccia e sembra non dare peso al tuo rimprovero, mentre il suo viso si apre in un sorriso quando testimoni la sua vittoria:
Jan… Mi chiamo Jan e… Sì, è da un pezzo che si sa che dovevate venire ma, visto che non arrivavate mai, tra noi ragazzi è venuta l’idea del gioco per provare a vedere chi di noi vi vedeva per primo! Jan cerca di tenere un tono di voce gaio e, quando gli rammenti la caduta, le sue mani sfregano il suo sedere con una certa energia. Tuttavia non ti è sfuggita una leggera esitazione quando ha pronunciato il suo nome all’inizio. E fissando il suo torace, nonostante i vestiti che indossa, hai l’impressione che il petto sia un po’ più grande in proporzione alla corporatura esile che ostenta. Alla tua richiesta di informazioni sulle tue compagne, un’espressione di autentico stupore si disegna sul viso di Jan: Eh? Altre… Claymore? No signora, voi siete la prima che si vede in paese da quando vi hanno fatto chiamare o, almeno, la prima di cui si sappia in giro ma… forse mio padre ne saprà di più! È lui il sindaco che cercate! Venite, vi porto da lui! Inizialmente la figura di Jan si gonfia di entusiasmo all’idea di portarti da suo padre: probabilmente intende pavoneggiarsi con amici e conoscenti non solo per il fatto che ti ha visto per primo ma anche per mostrare che, almeno in apparenza, non ha paura di te. Ma poi, quando gli chiedi dei suoi genitori, l’espressione gaia viene sostituita da una faccia triste: La mamma è… stata male anni fa e… non c’è più. Papà mi vuole bene ma… è sempre impegnato, così sono i nonni a prendersi cura di me… Con la manica destra, Jan si asciuga gli occhi ma poi, dopo qualche minuto, il suo viso riassume quell’espressione di felice meraviglia, che ti fa pensare a un bambino che ha visto il personaggio di una fiaba diventare reale davanti ai suoi occhi Venite, signorina Eleonora? E il ragazzo o presunto tale inizia a camminare con decisione in direzione del paese. Myusha appare come un insieme di piccole case disposte in maniera abbastanza ordinata sulla riva destra di un fiume. A occhio ti sembra di notare che cinque edifici, dei quali uno posto a una certa distanza dagli altri, spiccano per dimensione rispetto alla media. Le strade che attraversano l’abitato sembrano tutte fatte di terra battuta. Jan si dirige risolutamente verso la strada più larga che sembra tagliare in due almeno una parte della cittadina, marciando con risolutezza sempre diritto in direzione di quella che, in fondo al viale, sembra essere una piazza. Come potevi facilmente immaginare, la maggioranza dei cittadini svicola, evita di incrociarvi il passo, chiude porte e finestre, porta via i bambini oppure, fissando prima te e poi Jan, scuote la testa o scrolla le spalle, prendendo un’altra strada. Però… però ci sono alcuni ragazzi che vi osservano con stupore, anziché con astio e, rivolgendosi a questi, con orgoglio Jan declama: Io l’ho vista per primo! Ho vinto la scommessa! Sapete cosa vuol dire, vero? I ragazzi, cinque in tutto, reagiscono in maniera più diversa: due continuano a guardarvi con gli occhi carichi di meraviglia uno, paonazzo in viso, sembra trattenere a stento la rabbia. Il quarto batte in ritirata mano a mano che vi avvicinate mentre il quinto, un ragazzo molto robusto, con dei ricci capelli neri un po' lunghi, tenuti al loro posto da una fascia di cuoio attorno alla fronte, il quale indossa dei pantaloni e un paio di grosse scarpe, al di sotto di un grosso grembiule di cuoio da fabbro, completo di bruciature, si avvicina a voi e, con voce bassa e, ti sembra, un po' severa, sembra ammonire il tuo accompagnatore: Aspetta Jan! Non andare in piazza con… con lei! C’è il prete e sta litigando con tuo padre. Non mi sembra il momento di farti vedere da loro mentre giri in compagnia di una Claymore. Fisicamente, Jan scompare se messo a confronto col suo interlocutore! Il ragazzo, nonostante il fisico muscoloso, ostenta dei modi insolitamente gentili mentre si rivolge all’amico o presunto tale. Poi, con lo stesso tono gentile, il ragazzone si rivolge a te: Il mio nome è David, signora. So che forse la mia opinione per voi non conterà nulla ma… lo stesso, vorrei pregarvi di aspettare finché il Sindaco e Padre Ainolth avranno finito di discutere. Quasi a rimarcare le parole del giovanotto, dalla piazza ti sembra di sentire l’eco di due voci che sembrano discutere in modo molto animato… Citazione:SUGGERIMENTO: se tieni la Percezione in modalità “Attiva”, devi anche specificare verso chi o cosa la focalizzi oppure in quale direzione la tieni puntata. |
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13-02-2020, 01:33 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-02-2020 03:03 PM da Lasombra.)
Messaggio: #10
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato Si dedica un attimo del tempo per guardarsi attorno lasciando che il ragazzino prenda coraggio e poi torna su di esso quando l’altro parla portando le iridi argentee a fissarlo attentamente // Jan… Mi chiamo Jan e… Sì, è da un pezzo che si sa che dovevate venire ma, visto che non arrivavate mai, tra noi ragazzi è venuta l’idea del gioco per provare a vedere chi di noi vi vedeva per primo!// Socchiude gli occhi osservandolo, ne studia attentamente i tratti facciali, le movenze e quel piccolo rigonfiamento all’altezza del petto, serra le labbra un attimo è una ragazza, quasi sicuro. Pensa tra se e se senza aggiungere altro pensiero perché un sospetto lo ha ma ancora non ne ha piena sicurezza, non ha mancato nemmeno di notare quell’insicurezza nel nominare il suo nome e teme che la risposta sia nel pensiero fatto poco prima riguardo il fatto che le ragazzine possano essere reclutate come guerriere. ma che senso ci sarebbe? Perplessa ragiona scuotendo il capo un attimo tra se e se mentre l’altro ha già ripreso a parlare // Eh? Altre… Claymore? No signora, voi siete la prima che si vede in paese da quando vi hanno fatto chiamare o, almeno, la prima di cui si sappia in giro ma… forse mio padre ne saprà di più! È lui il sindaco che cercate! Venite, vi porto da lui!// Eleonora aggrotta un attimo la fronte e guarda dietro di se, dalla direzione dove è arrivata ma come? Non sono mai giunte qui? E dove sono finite e dimmi Jan sai per caso quando sono stata mandata a chiamare? E da quanto tempo mi stavate attendendo? Sono domande che le vengono spontanee anche se acconsente alla richiesta di lui di farsi accompagnare dal padre che pare essere guarda caso proprio l’uomo di cui la guerriera necessita, notando anche come il ragazzo non manifesti timore, d’altronde Eleonora non è certo aggressiva nei modi, certo non ride molto, ma il tono calmo del tono e le gestualità lente non la rendono certo aggressiva. Agrotta la fronte quando sente le parole del ragazzo sul suo stato famigliare. // La mamma è… stata male anni fa e… non c’è più. Papà mi vuole bene ma… è sempre impegnato, così sono i nonni a prendersi cura di me…// Inspira a fondo e poi sospira guardando altrove, forse anni fa era certamente più empatica ma quando ti trasformano in una mezza demone certi sentimenti li senti scivolare via via lentamente dalle tue membra, torna quindi su di lui anche io sai, sono stata cresciuta dai miei zii, se ti vogliono bene ed anche tuo padre te ne vuole non devi stare male, tua mamma è.in un posto migliore di questo mondo fidati Non sa bene come comportarsi, d’altronde nessuno si era interessato a lei quando era rimasta orfana per la seconda volta nella sua vita, lasciata su un ciglio di una strada. Nel frattempo adocchia il ragazzino che si asciuga le lacrime ed annuisce solamente quando l’altro la invita a seguirla verso il paese. cala un po il silenzio dunque ed in breve il ragazzo la fa entrare nel villaggio, in primis Eleonora ne studia la conformazione notando subito alcuni edifici più grandi quindi richiama l'attenzione di Jan Jan...quasi cinque edifici li cosa sono? Domanda per poi rendersi conto di come gli abitanti del villaggio reagiscono alla sua presenza, gente che se ne va, chi porta via i figli, come impauriti dalla presenza della Claymore, che questa volta si limita ad un sospirare pesantemente , d'altronde l'aspetto sicuramente non umano della guerriera non è certo rassicurante forse alla vista di umano comune, poi il ragazzino la riporta alla realtà dato che comincia a parlare con un gruppo di ragazzi che a differenza della gente attorno a loro non è scappata. Nota subito un ragazzo che a stento trattiene la rabbia ed un altro che batte in ritirata e verso di lui concentra un attimo la propria percezione dello yoki, anche se fosse ora c'è troppa gente ancora per strada per fare qualcosa ma saprebbe magari chi sta cercando. Infine un ragazzo piuttosto robusto si avvicina un pò a loro e spiega che il padre di Jan sta litigando con il parroco della chiesa e sospira appena forse intuendo il perché, in effetti guardando vero la piazza o la presunta direzione avverte un vociare deciso provenire da essa. Le parole del ragazzone rivolte a lei le fanno nuovamente muovere il capo verso di lui // Il mio nome è David, signora. So che forse la mia opinione per voi non conterà nulla ma… lo stesso, vorrei pregarvi di aspettare finché il Sindaco e Padre Ainolth avranno finito di discutere.// David...non vi preoccupate, capisco che l'arrivo di una Claymore possa generare sentimenti contrastanti, ma sono qui per liberarvi dello yoma che sta infestando le vostre terre, e poi me ne andrò Non specifica che deve rintracciare anche le due guerriere mai arrivate, fa quindi un passo verso il ragazzo molto lentamente per non spaventarlo o non spaventare gli altri. ascolta, il ragazzo che è scappato chi è? e l'altro che mi guarda con rabbia? domanda con un tono di voce sufficiente solo perche David la senta e guardandosi attorno e quindi non guardando i due diretti interessati per non destare in loro sospetti di essere nell'interesse della claymore. e...mentre aspetto che il sindaco sia libero dalle discussioni con il parroco posso farti delle domande? domanda infine aspettando il via libera del ragazzo per poter elargire i propri quesiti Citazione:Yoki Utilizzato: 0% |
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16-02-2020, 05:23 PM
Messaggio: #11
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
David non sembra eccessivamente spaventato dal fatto che ti avvicini a lui, fatta eccezione per un attimo di esitazione quando gli chiedi dei due “amici”:
Oh! Intende dire Stan e Oliver? David sorride: Non c’è nulla di cui preoccuparsi, signorina! Semplicemente Stan è scappato perché il coraggio non fa parte delle sue virtù e Oliver s’è arrabbiato semplicemente perché… ha perso! Aveva scommesso infatti che non sareste venuta, al contrario di Jan che, invece, ha sempre sostenuto che, prima o poi, sareste giunta in paese. Vedere poi Jan celebrare la sua vittoria addirittura facendovi da guida, credo sia stato troppo per i suoi nervi! Una bassa risatina conclude la spiegazione di David, il quale subito dopo chiosa: Chiedetemi pure ciò che desiderate, signora. Se è nelle mie possibilità, vi risponderò… Le parole di David vengono interrotte da Jan, il quale non dev’essere dotato di molta pazienza e, forse invidioso delle tue attenzioni nei confronti di quello che sembra l’apprendista fabbro del paese, piantando le mani sui fianchi e con vocina petulante, si intromette nella discussione: A questo proposito, signorina Eleonora, la richiesta per un vostro intervento è stata consegnata da mio padre a un uomo vestito di nero circa tre mesi fa e da allora, come vi dicevo, qui siete stata vista soltanto voi! E poi… Jan si ferma un attimo a riflettere, con gli occhi che guardano il cielo e la punta dell’indice destro poggiata sul mento, salvo poi riscuotersi qualche istante dopo e rispondere con una nota di gaiezza nella voce: Prima intendevate gli edifici più grandi, vero? Allora: uno è il municipio, dove lavora mio padre, il secondo è la chiesa di Rabona di padre Ainolth, il terzo è il mulino, il quarto la cantina e il quinto la locanda di Bill Goldberg! Mentre parla, Jan gira su sé stesso, indicando con un dito la direzione dove si dovrebbe trovare l’edificio di cui parla. Scopri così che, rispetto a dove ti trovi, la cantina e la locanda sono vicine al municipio, la chiesa si trova a destra rispetto alla strada che porta al centro del paese e il mulino a sinistra. La discussione tra sindaco e prete non sembra ancora terminata, hai quindi un po' di tempo per interrogare i ragazzi, se lo desideri. E, per il momento, la tua Percezione non ti segnala nulla… |
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18-02-2020, 03:32 PM
Messaggio: #12
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato La guerriera si guarda un attimo attorno, è solita farlo, forse non è dato a vedere agli altri ma è già a caccia, studia l’ambiente, gli angoli, i possibili campi di combattimento, pure la natura del terreno viene contato dalla mente della ragazza, un terreno fangoso è controproducente alla sua agilità ed avendo quella come peculiarità principale non può permettersi errori di nessun genere. Giunge poi la domanda prima di David // Oh! Intende dire Stan e Oliver?// La guerriera posa gli occhi argentati sul volto del ragazzo e lo osserva limitandosi ad annuire alla domanda ed ascoltando quanto ha da dire poco dopo //Non c’è nulla di cui preoccuparsi, signorina! Semplicemente Stan è scappato perché il coraggio non fa parte delle sue virtù e Oliver s’è arrabbiato semplicemente perché… ha perso! Aveva scommesso infatti che non sareste venuta, al contrario di Jan che, invece, ha sempre sostenuto che, prima o poi, sareste giunta in paese. Vedere poi Jan celebrare la sua vittoria addirittura facendovi da guida, credo sia stato troppo per i suoi nervi!// Tutto sommato la spiegazione del giovane riguardo la cosa non sembra avere sbavature anche se serra le labbra riguardo Stan è un peccato, non sono certo qui per fare del male a nessuno, anzi…vorrei togliere quello che vi sta creando problemi Successivamente David acconsente alla richiesta delle domanda che l’altra vuole porre Inanzitutto mi pare di capire che io sono la prima Claymore che vedete qui, giusto? Inoltre lo yoma che sta infestando queste terre che zone ha colpito fino ad ora? A che distanza temporale l’uno dall’altro? Le domande sono scandite lentamente e con il tempo necessario tra l’una e l’altra per dare tempo al ragazzo di rispondere con calma ma poi Jan si unisce alla discussione e l’attenzione della guerriera si rivolge a lui // A questo proposito, signorina Eleonora, la richiesta per un vostro intervento è stata consegnata da mio padre a un uomo vestito di nero circa tre mesi fa e da allora, come vi dicevo, qui siete stata vista soltanto voi! E poi…// La claymore aggrotta la fronte e con lo sguardo spazia sull’ambiente circostante con le labbra lievemente serrate per i pensieri che spaziano dentro la mente. Di tre guerriere mandate solo una è arrivata? Ma com’è possibile? Che lo yoma le abbia intercettate ed eliminate prima? Ancora le parole del giovane tornano ad occupare le orecchie di Eleonora che riabbassa lo sguardo per guardare il giovane ascoltandone le parole // Prima intendevate gli edifici più grandi, vero? Allora: uno è il municipio, dove lavora mio padre, il secondo è la chiesa di Rabona di padre Ainolth, il terzo è il mulino, il quarto la cantina e il quinto la locanda di Bill Goldberg!// Man mano che l’altro elenca gli edifici lui li memorizza aggrottando la fronte quando sente il nome Rabona quindi volge lo sguardo su David Padre Ainolth è il parroco che sta litigando con il sindaco ora? Riguarda ilmio arrivo? Lo sguardo si porta verso la chiesa e successivamente nella locanda la chiesa potrebbe essermi preclusa dal controllo, ma quale migliore posto per nascondersi…o per assumere il ruolo di parroco…dovrò fare un salto anche alla taverna Nel fare quei pensieri muove nuovamente il capo verso Jan ed annuisce grazie delle informazioni Jan, sono state utili, evita però di andare troppo in giro da solo fino a che non avrò risolto il problema o quanto meno ci avrò provato Conclude cosi mentalmente la sua frase limitandosi ad attendere, dopo le risposte di David e Jan, che il parroco e il sindaco concludano il loro piato. Citazione:Utilizzo yoki: 0% |
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19-02-2020, 10:39 PM
Messaggio: #13
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
David non sembra eccessivamente contento della spavalderia di Jan, o almeno è quello che intuisci da un’occhiataccia scoccata dal giovane fabbro all’amico ( ? ), il quale arrossisce in risposta e replica al tuo consiglio con un esitante:
Sì… signora… Farò come avete detto… A quel punto David riprende la conversazione: Sì, signora! È proprio padre Ainolth quello che sta discutendo col sindaco. È arrivato in paese circa un mese fa, dopo che il nostro vecchio parroco, padre Adam è venuto a mancare. Manco a dirlo, padre Ainolth è completamente diverso dal suo predecessore! Egli era una persona mite, gentile, aveva sempre una buona parola per tutti e cercava di aiutare chi era nel bisogno. Padre Ainolth invece è una persona severa e intransigente. Mai una buona parola! Sempre fissato con il peccato, con i suoi dogmi religiosi e con il rispetto ferreo delle regole… Dal tono della sua voce, hai la sensazione che a David il nuovo parroco non piaccia per niente: Se dipendesse da lui, ci manderebbe tutti all’inferno! E le morti dovute allo yoma non hanno fatto altro che alimentare il suo fanatismo! Non ci sono stati morti in città ma, per quel che ne so, sono state aggredite delle persone fuori città. Nei suoi sermoni, padre Ainolth ha sostenuto che erano delle coppie adultere e che sono state punite dalla giustizia divina e… Il giovane si interrompe all’improvviso, guardando in direzione della piazza del municipio. In fondo vedi comparire un gruppetto di cinque persone: una dev’essere padre Ainolth, un uomo alto, dal fisico asciutto e robusto, con indosso una veste sacerdotale nera, uno zucchetto nero in testa, il quale brandisce un lungo bastone da viaggio di legno scuro liscio e lavorato, con il puntale sul terreno in metallo e un pomo cesellato all’altra estremità. Il prete incede con passo di marcia verso la tua direzione ed è seguito da quattro donne all’apparenza abbastanza anziane. Al suo apparire, quei pochi curiosi che si erano attardati a guardarti, si allontanano o si ritirano all’interno delle loro case, forse anche più rapidamente di quanto altri abbiano fatto quando sei arrivata in città. David si rivolge all’amico: Meglio se te ne vai Jan! Il prete ha appena finito di litigare con tuo padre ed è probabile che ricominci con te se ti vede qui. Poi David si rivolge a te: Andate anche voi signora Eleonora! Anche se padre Ainolth vi ha visto, non vi correrà dietro se vi allontanate. Non so quanta pazienza avete ma discutere con lui sarebbe inutile e… estenuante. Ci vediamo! E, detto questo, David e Jan corrono via insieme, dileguandosi in una delle viuzze trasversali alla strada principale. Mentre stai decidendo il da farsi, la voce di padre Ainolth, una voce squillante ma carica di evidente disprezzo, richiama la tua attenzione: Tu! Ferma lì, figlia del demonio! E ti fa capire subito quale sarà il tono della discussione, nel caso tu decidessi di parlare col prete. |
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25-02-2020, 01:04 AM
Messaggio: #14
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione parlato //parlato altri// pensato Adocchia lo scambio di sguardi tra David e Jan poi sente le parole del più piccolo tra i due //Sì… signora… Farò come avete detto…// Eleonora annuisce e torna finalmente sul volto di David che prende a rispondere alle sue domande annuendo di tanto in tanto per dare segno che sta seguendo //Sì, signora! È proprio padre Ainolth quello che sta discutendo col sindaco. È arrivato in paese circa un mese fa, dopo che il nostro vecchio parroco, padre Adam è venuto a mancare. Manco a dirlo, padre Ainolth è completamente diverso dal suo predecessore! Egli era una persona mite, gentile, aveva sempre una buona parola per tutti e cercava di aiutare chi era nel bisogno. Padre Ainolth invece è una persona severa e intransigente. Mai una buona parola! Sempre fissato con il peccato, con i suoi dogmi religiosi e con il rispetto ferreo delle regole…// non ci voleva dannazione... Pensa la guerriera mentre ascolta le parole sul prete di rabona, avere un ecclesiastico della chiesa sarà sicuramente un intralcio alle sue operazioni, le due guerriere sparite, la presenza della chiesa, bambine camuffate da maschietti. Il quadro comincia ad assumere troppe incognite per la guerriera. Prosegue poi con l'ascoltare il racconto di lui annuendo di tanto in tanto //Se dipendesse da lui, ci manderebbe tutti all’inferno! E le morti dovute allo yoma non hanno fatto altro che alimentare il suo fanatismo! Non ci sono stati morti in città ma, per quel che ne so, sono state aggredite delle persone fuori città. Nei suoi sermoni, padre Ainolth ha sostenuto che erano delle coppie adultere e che sono state punite dalla giustizia divina e…// Inarca un sopraciglio man mano che sente quelle parole, quasi per l'uomo di chiesa quella manifestazione demoniaca sia un toccasana per estirpare persone mi vieni a dire che ha attaccato solo dell..... anche lei è costretta a fermarsi per osservare chi si sta avvicinando, le iridi argento si posano su quella figura che si avvicina, la scruta a lungo piegando appena di lato il capo come a studiarlo meglio. In breve Jan e David se ne vanno e quest'ultimo le consiglia di andarsene pure lei. Nota come il suo avvicinarsi generi tanto terrore quanto possa averne fatto lei se non di più. Decide di muovere passo verso un altra direzione ma.... // Tu! Ferma lì, figlia del demonio!// Ferma ogni movimento e sospira perfetto, la missione comincia bene, quasi quasi la precedente era meglio Si volta ed attende che l'uomo le si avvicini, non muove un muscolo e sostiene lo sguardo dell'ecclesiastico che si sta avvicinando Citazione:Yoki utilizzato:10% |
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25-02-2020, 11:02 PM
Messaggio: #15
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Mentre le quattro donne che lo seguivano si fermano a una certa distanza, padre Ainolth continua ad avvicinarsi, fino a fermarsi a circa un metro e mezzo da te. Nulla nel suo atteggiamento sembra denotare paura o timore nel ritrovarsi davanti un essere che la sua religione dipinge come una donna la quale, come minimo, ha venduto la sua anima al demonio.
Ora che lo vedi meglio, il prete è un uomo di mezza età, alto almeno una spanna più di te. Il suo fisico è robusto anche se un accenno di pancetta arrotonda un po' la sua figura; il suo viso senza un filo di barba, dalla mascella quadrata e dagli occhi azzurro chiaro esprime tutto il suo fanatismo e il suo disprezzo nei tuoi confronti, mentre la sua totale calvizie e il suo zucchetto fatto di pelle nera contribuisce a dare un aspetto ancora più sinistro alla sua figura. Con un sorriso tetro che si schiude tra le sue labbra, padre Ainolth con voce fredda si rivolge a te: E così… evidentemente, quando ha saputo del mio arrivo, il tuo padrone ha deciso di mandarti per consolidare la sua presa su questi peccatori! Evidentemente non gli bastava prendersi le anime di coloro che andavano a consumare il loro rapporti adulteri o sconvenienti appartati nei boschi no? Doveva far infiltrare qualcuno… Lo zelota ti squadra da capo a piedi: … evidentemente in grado di indurre in tentazione questi pecoroni per portare il peccato anche dentro le mura cittadine! Ma io non sono come chi mi ha preceduto! Padre Ainolth prende fiato, per poi continuare: Padre Adam era oramai vecchio e, evidentemente, la senilità gli ha portato via la ragione e, con ogni probabilità, non aveva più le forze di opporsi alle creature come te, al male che ti ha preceduto e a quello che verrà dopo di te. Te lo dirò una volta sola, creatura delle tenebre: torna da chi ti manda e digli che non c’è posto per quelli come voi qui! Trasformerò Myusha in una città degna di riflettere la luce divina della santa Rabona! Padre Ainolth fa un movimento improvviso e, per un istante, hai l’impressione che l’uomo voglia colpirti col suo bastone. In realtà il prete si limita ad allargare le braccia e poi, con tutto il fiato che ha in corpo, grida a tutti coloro che sono in grado di udirlo: Cittadini di Myusha! Ascoltate le mie parole e riferitele a tutti! Chiunque offrirà aiuto e alloggio a questa figlia del demonio sarà scomunicato! Gli saranno negati i sacramenti e non potrà più entrare in chiesa! Cose queste che lo lasceranno in balia del peccato in vita e lo condanneranno dopo la morte alla dannazione eterna, assieme a questa creatura che ha scelto di entrare all’inferno già in questa vita! Padre Ainolth conclude la sua reprimenda conficcando il suo bastone a terra esattamente a metà strada tra te e lui. Poi, dopo aver mormorato quella che potrebbe essere una preghiera, si riprende il bastone e, senza degnarti di uno sguardo, si gira e si allontana, tornando indietro lungo la strada che aveva percorso prima, seguito poco dopo dalle quattro donne che lo accompagnano, non senza che queste ultime ti lancino occhiatacce, sputi e gesti di scongiuro. Poco dopo rimani sola, in una zona della città che, a parte te, appare vuota in maniera surreale! Forse, per chi vive a Myusha, padre Ainolth fa più paura di te! Il che è comprensibile: finita la missione tu te ne andrai ma il fanatico prete rimarrà qui… Citazione:Ovviamente Eleonora è libera di cercare di far domande o di parlare con padre Ainolth ma, a guadagno di tempo, ti dico subito che il prete ignorerà totalmente Eleonora, allontanandosi fino a sparire dalla sua vista, così come le vecchie al suo seguito. |
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26-02-2020, 11:42 PM
Messaggio: #16
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato L’uomo non ha paura e figuriamoci Eleonora, tiene il capo leggermente più alzato solo il tempo necessario a studiare i tratti facciali di lui, poi scende a guardare le vesti di lui. Per ora le quattro donne nemmeno le considera, ma l’aura di terrore che provoca il prete nei cittadini fa riflettere la guerriera su chi sia veramente il pericolo per questi cittadini, uno yoma che può essere cacciato o un maniaco folle religioso? Mentre elargisce questi pensieri l’uomo comincia a parlare, quindi riporta lentamente l’attenzione sul volto, la guerriera è in piedi con le braccia rilassate lungo i fianchi. // E così… evidentemente, quando ha saputo del mio arrivo, il tuo padrone ha deciso di mandarti per consolidare la sua presa su questi peccatori! Evidentemente non gli bastava prendersi le anime di coloro che andavano a consumare il loro rapporti adulteri o sconvenienti appartati nei boschi no? Doveva far infiltrare qualcuno…// Sbatte le ciglia un paio di volte i boschi….la mia ricerca comincerà da li probabilmente Nel frattempo l’uomo non pare volere mollare la presa quindi riprende a parlare // … evidentemente in grado di indurre in tentazione questi pecoroni per portare il peccato anche dentro le mura cittadine! Ma io non sono come chi mi ha preceduto!// Sospira pesantemente lasciando che l’altro poi parta con la filippica sulla differenza tra lui ed il precedente padre, la religione per lei ha sempre avuto un ruolo ai margini nella sua sfera di interessi, semplicemente si è sempre chiesta se un dio buono potesse in qualche modo permettere tanta sofferenza nel mondo. con questo qui tra i piedi sarà un doppio problema, muoversi per la città potrebbe essere difficile Il gesto dell’uomo con il bastone le fa alzare appena il capo, probabilmente per un nanosecondo l’istinto di tagliare in due quella persona e le quattro donne che lo accompagnano le è anche passato per la mente, serra le mascelle e non appena l’altro comincia con la minaccia a chiunque la aiuti, lo lascia fare e guarda verso municipio con la pazienza che si fa più sottile, coglie se possibile in contro piede l’uomo quando punta il bastone a terra prendendo passo con permesso padre, prima comincio prima libererò della mia presenza il villaggio Nel mentre parla lei sfila di fianco all’uomo fregandosene della preghiera e degli sguardi o parole delle quattro comari che seguono. Lo lascerà andare per la sua strada mentre lei avanza lungo un isolato villaggio verso l’edificio dove sa poter trovare il sindaco, tanto probabilmente lui sarà bello che scomunicato per aver fatto chiamare lo yoma non ci voleva, dannazione, ora non potreò chiedere nulla a nessuno, devo individuare chi è dissidente di questa situazione ed usare loro come informatori interni probabilmente è l’unico modo per aver informazioni utili per la missione Un occhiata all’edificio della chiesa e serra le labbra o sfruttare le ombre della notte, ma potrei dare solo pretesti al prete… Con questi pensieri la guerriera si dirige verso il municipio Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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28-02-2020, 11:01 PM
Messaggio: #17
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Decidi quindi di ignorare il prete blaterante e riparti lungo la strada la quale, in breve, ti porta alla piazza principale di Myusha, impreziosita da un grande pozzo esattamente al centro, e dalla quale puoi subito notare che, immediatamente alla tua sinistra c’è il municipio e subito dopo, in posizione ortogonale rispetto al primo, un edificio un po' più piccolo del precedente ma più grande degli altri, davanti l’ingresso del quale pende un’insegna intarsiata in legno che reca la semplice scritta “Al Cinghiale”.
Mentre lo stradone sembra continuare davanti a te ma non sembra portare da nessuna parte in particolare, noti che alla tua destra parte dalla piazza una via in diagonale che porta verso un edificio in fondo che potrebbe essere la chiesa e ne hai conferma poco dopo quando vedi padre Ainolth e il suo seguito dirigersi risolutamente in quella direzione; infine alla tua sinistra, ad angolo retto rispetto allo stradone principale, un’altra strada sembra condurre verso quello che, come ha detto Jan, dovrebbe essere il mulino. A proposito di Jan, vedi l’efebico ragazzino parlare con un uomo davanti alla porta del municipio con un uomo di statura media, tutto sommato ancora abbastanza giovane con capelli e una barba crespi e un po' brizzolati, vestito con abiti scuri ma, apparentemente, di buona fattura. I due sembrano accorgersi di te quasi contemporaneamente e, a quel punto, Jan ti rivolge un saluto con la mano e poi correre via, seguito da quella che, ti sembra, sia un’occhiataccia dell’uomo il quale, subito dopo, si ricompone e ti attende, per poi salutarti gentilmente: Ben arrivata signorina! Io sono Simon Chester e sono il sindaco di Myusha. Vi aspettavamo! Volete essere così gentile da seguirmi? L’aria qui fuori è un po' pesante oggi. E come dargli torto, con padre Ainolth che, probabilmente, punta a minare la sua autorità? Mentre ti appresti a seguire il sindaco noti che, poco alla volta, le persone ricominciano a popolare la piazza e alcune di queste vanno a prendere acqua dal pozzo. Sono quasi tutte donne ma una persona spicca tra tutti: si tratta di un omone grande e grosso che ti ricorda Gaul, il servo di Semirhage ma, a differenza di questo, colui che vedi non ha neanche metà della sua pancia e porta una fluente barba grigia a incorniciarli la testa calva. L’uomo, che indossa un grembiule da cucina sopra i vestiti, alza senza apparente sforzo due grossi secchi pieni d’acqua e, dopo aver buttato un’occhiata nella vostra direzione, si dirige senza indugio verso la locanda, entrandovi subito dopo. Citazione:SUGGERIMENTO: Rileggi il post prima di pubblicarlo! Infatti credo che se il sindaco avesse fatto chiamare uno yoma qualunque sacerdote, non solo padre Ainolth, lo avrebbe scomunicato! E i suoi concittadini lo avrebbero linciato! |
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02-03-2020, 03:23 PM
Messaggio: #18
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato La voce dell’uomo alle sue spalla per fortuna piano piano la lascia e poco dopo eccola camminare in un paesaggio cittadino irreale, tutto chiuso nessuno che esce dalle case, l’arrivo suo aveva scremato già parte della gente e poi padre Ainolth ha dato il colpo di grazia. quel prete ha creato tanta paura quanto la mia presenza Denota in un breve pensiero scuotendo appena il capo, ha sempre trovato poco razionale assumere una posizione estrema, sia da un verso che dall’altro tenendo sempre il dogma “la verità sta nel mezzo” , il troppo in tutto stona e crea problemi. Seguendo i suoi pensieri comunque si ritrova nella piazza centrale della cittadina e ferma il passo guardandosi attorno e studiando un attimo l’ambiente. Il municipio, la locanda e la chiesa, le indicazioni di Jan è stato preciso nell’indicare le varie strutture all’interno della cittadina. Con lo sguardo nota il prete che torna verso la chiesa con al seguito le quattro donne, serra le labbra poi cerca di guardarsi attorno lentamente cercando di scovare una qualche traccia seppur debole, quindi torna sulla piazza e nota poco dopo la figura di Jan ed il padre, il sindaco e verso di loro muove il passo alzando una mano a segno di saluto verso il ragazzo che se ne va sotto lo sguardo poco contento del padre che la accoglie in un modo tutto sommato piacevole. // Ben arrivata signorina! Io sono Simon Chester e sono il sindaco di Myusha. Vi aspettavamo! Volete essere così gentile da seguirmi? L’aria qui fuori è un po' pesante oggi.// Si dedica del tempo per studiare la figura che ha di fronte, in quel luogo chiunque può essere lo yoma ed Eleonora non abbassa mai la guardia quindi annuisce. si, decisamente. L’uomo con cui stavate discutendo, il prete è venuto a fare un sermone anche a me purtroppo. Potrei avere delle difficoltà all’interno della città a svolgere il mio lavoro Sta per seguire l’uomo quando nota le persone tornare fuori come piccoli animali che ritornano alla vita normale dopo che il predatore è passato o a già consumato la sua preda mh…fa sempre questo effetto la presenza di quel parroco? Aggiunge alle sue parole poco dopo mentre nota la figura dell’omone che va a raccogliere l’acqua al pozzo e con i due secchi torna verso la locanda. il locandiere Con questo pensiero si volta e torna verso il sindaco apprestandosi a seguirlo Citazione:Yoki Utilizzato:10% |
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02-03-2020, 11:24 PM
Messaggio: #19
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Simon Chester ti fa strada all’interno del municipio un edificio in muratura e legno abbastanza semplice, senza particolari degni di nota.
Salite assieme una grande scala centrale e, arrivati al piano di sopra, il sindaco si avvicina a una delle quattro porte in vista e la apre, cedendoti galantemente il passo per poi seguirti nella stanza. Entrate in quella che sembra essere una piccola biblioteca: non è molto ampia e, a parte la parete di destra sulla quale si apre un’ampia finestra che fa entrare la luce del giorno e lo spazio necessario per far aprire la porta, tutte le pareti sono adornate con degli scaffali nei quali sono stipati molti libri, tutti quanti delle stesse dimensioni e raggruppati per colori diversi delle copertine. Uno di essi giace su di una scrivania al centro della stanza e viene prontamente richiuso e messo via dal sindaco. Dopo averti indicato una sedia davanti alla scrivania, Simon letteralmente si accascia sulla sua e, dopo aver emesso un paio di sonori sospiri, si sfrega un paio di volte le mani sulla faccia: Accidenti! Che giornata oggi! Esclama come se quella frase potesse consentirgli di scaricare tutta la tensione accumulata fino a quel momento. Il sindaco appare ancora un po' turbato dalla tua presenza, però fa del suo meglio per nasconderlo e, cercando di assumere un’espressione conciliante, in risposta alla tua ultima frase Simon ribatte: Spesso sì signorina! Oggi poi padre Ainolth sembrava particolarmente… ispirato! Ho personalmente inviato una missiva di protesta alle autorità ecclesiastiche di Rabona dal momento che, realisticamente, noi non ricadiamo sotto l’autorità della città santa. Tuttavia non ho ancora ricevuto risposta e, dal momento che padre Ainolth ci paga l’affitto della sua chiesa e, anzi, va detto che è estremamente puntuale nel farlo, non ho pretesti per poterlo cacciare. Così, quando esagera, la gente preferisce togliersi dalla sua vista ma, con quanto sta accadendo qui di recente, il numero di persone che gli presta orecchio aumenta sempre di più. Simon fa una pausa per prendere fiato e riordinare le idee, prima di proseguire: Venendo all’argomento in questione, circa due mesi fa avevamo notato alcune sparizione di nostri cittadini che si allontanavano di chetichella alla sera e non tornavano più indietro. Le vecchie e le zitelle del villaggio, forse per ingraziarsi padre Ainolth oppure perché ispirate da quest’ultimo, hanno iniziato a sostenere che era la punizione divina per i peccati che venivano commessi nella nostra città. Un giorno però, mentre cercavamo gli ultimi scomparsi, ci imbattemmo nel loro corpi dilaniati e svuotati dalle viscere! Per quanto mi è dato sapere, questo è un comportamento tipico degli yoma per cui, in breve tempo, raccogliemmo la somma necessaria a un vostro intervento e vi facemmo chiamare. A conferma delle sue parole, il sindaco apre un grosso cassetto della scrivania e da esso ne trae un sacchetto che, da come tintinna, dev’essere pieno di Bera e lo posa sulla scrivania davanti a te, prima di sedersi di nuovo: Ecco, la cifra dovrebbe essere esatta, se volete controllare. Manco a dirlo, questa mia presa di posizione è stata causa di ulteriori attriti con padre Ainolth, il quale invece caldeggiava un intervento delle milizie e degli esorcisti di Rabona. Simon posa i pugni sul piano della scrivania: Ma io mi sono opposto e, finché sarò il sindaco, continuerò a farlo! Non voglio che Myusha venga invasa da una masnada di soldati ai comandi di un fanatico! Conoscevo personalmente quasi tutte le vittime e, personalmente, in quanto accaduto, non ci vedo i segni dell’apocalisse! Certo, va detto che ci sono stati i giovincelli adolescenti e i mariti adulteri che al massimo si sono appartati lì a fare le loro cose e, disgraziatamente, credo che lo yoma li abbia sorpresi e ne abbia approfittato ma, ripeto, questa è una mia idea. Potrei sbagliarmi ma comunque sono convinto che la punizione divina centri poco con quel che sta succedendo qui. Che ne pensate, signorina…? Dopo aver atteso per qualche istante che tu gli dica il tuo nome, che tu lo faccia o meno, Simon Chester sembra ricordarsi di qualcosa e si ricompone rapidamente: Perdonate, stavo scordando le regole della più elementare cortesia! Avrete affrontato un lungo viaggio! Vi posso far portare qualcosa? E, nel frattempo, se avete altre domande, chiedete pure, cercherò di essere il più preciso possibile! Simon Chester sembra aver fatto del suo meglio per illustrarti il quadro della situazione. Pensi ti possa bastare e inizierai subito la tua caccia, oppure intendi chiedere qualche altra informazione al sindaco? |
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05-03-2020, 03:21 PM
Messaggio: #20
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RE: La Montagna del Peccato III [Lasombra]
Azione
parlato //parlato altri// pensato La guerriera segue l'uomo all'interno della casa, seppur degni di qualche sguardo qua e la l'edificio non è che ci fa abbastanza caso ai particolari, piuttosto lei valuta tutto come una scacchiera, come se da un momento dovesse combattere; spazi e vie di fuga. Anche quando entra nella biblioteca la donna valuta più l'aspetto "bellico" della stanza che l'arredo o l'abbinamento dei colori. Forse le copertine la attraggono di più, poi però essendo la stanza di uno degli elementi chiave dell'indagine lo sguardo sulla scrivania e su quel libro che l'uomo chiude, cercando di scorgere qualche elemento dalla copertina. L'uomo si siede e lei viene invitata a fare altrettanto, scuote lentamente il capo lasciandolo parlare per primo elargendo quell’espressione sulla giornata, probabilmente un modo per stemperare rabbia o nervoso. vi ringrazio dell'invito, ma se potessi preferirei rimanere in piedi risponde con tono calmo ed educato ignorando il fatto che pure lui sia in qualche modo turbato dalla sua presenza. ha travestito la figlia come un ragazzo, chissà cosa temerà....che glie la porto via.. ricorda proprio una delle frasi che le fu rivolta a vest, dove qualcuno asserì che lei era li per portare via una bambina, serra le labbra a quel pensiero nel mentre l'uomo prontamente risponde alla sua domanda iniziale riguardo il parroco // Spesso sì signorina! Oggi poi padre Ainolth sembrava particolarmente… ispirato! Ho personalmente inviato una missiva di protesta alle autorità ecclesiastiche di Rabona dal momento che, realisticamente, noi non ricadiamo sotto l’autorità della città santa. Tuttavia non ho ancora ricevuto risposta e, dal momento che padre Ainolth ci paga l’affitto della sua chiesa e, anzi, va detto che è estremamente puntuale nel farlo, non ho pretesti per poterlo cacciare. Così, quando esagera, la gente preferisce togliersi dalla sua vista ma, con quanto sta accadendo qui di recente, il numero di persone che gli presta orecchio aumenta sempre di più.// Lei non muta espressione lasciando le braccia lungo i fianchi continuando di tanto in tanto a guardarsi attorno, poi torna su di lui quando questi finisce la frase ed inspira a fondo capisco, non è mio compito immischiarmi negli affari della chiesa, e nemmeno mia intenzione. sarebbe controproducente per me provare a contrastare il potere che quell'uomo ha qui, ma vi ricordo che la creatura che infesta queste terre non è sciocca e può nascondersi abilmente. Avrò bisogno di fare delle domande in giro. Quindi se voi riusciste ad indicarmi degli orari in cui posso muovermi più liberamente per la cittadina, delle persone che potrebbero comunque offrirmi aiuto con informazioni ve ne sarei grata Prende qualche secondo di pausa per dare tempo a lui di assimilare le parole della donna poi riprende a parlare capite da voi che la mia presenza qui è problematica per voi sindaco, quindi se riusciamo ad essere veloci nel muoverci e risolvere questa cosa il più velocemente possibile direi che potremo evitare ulteriori disguidi con padre Ainolth, ed io sarò solo un ricordo dopo Come sempre misura il tono per non sembrare inopportuna, poi viene al secondo pezzo della sua conversazione con l'uomo // Venendo all’argomento in questione, circa due mesi fa avevamo notato alcune sparizione di nostri cittadini che si allontanavano di chetichella alla sera e non tornavano più indietro. Le vecchie e le zitelle del villaggio, forse per ingraziarsi padre Ainolth oppure perché ispirate da quest’ultimo, hanno iniziato a sostenere che era la punizione divina per i peccati che venivano commessi nella nostra città. Un giorno però, mentre cercavamo gli ultimi scomparsi, ci imbattemmo nel loro corpi dilaniati e svuotati dalle viscere! Per quanto mi è dato sapere, questo è un comportamento tipico degli yoma per cui, in breve tempo, raccogliemmo la somma necessaria a un vostro intervento e vi facemmo chiamare.// come immaginavo, quell'uomo fa presa sulla paura della gente Serra le labbra a quel pensiero e cerca di fare mente locale ragionando sul da farsi, qui il problema è che la zona da coprire è vasta Due mesi...riuscite a darmi una lista dei nomi e provenienza? So che anche alcuni delle fattorie sono spariti, quindi le sparizioni sono avvenute tutte fuori da qua e in orari di buio? Domanda con tono calmo mentre la mente continua a macinare le informazioni dopo quanto mi avete fatta chiamare? Avrei.....bisogno se riuscite naturalmente, a reperire una mappa della zona, che mi indichi la posizione delle fattorie e il luogo di ritrovamento dei corpi dilaniati, altra cosa, le varie sparizioni a che intervalli avvenivano, e da quanto non ne subite? come vi state adoperando? Nel senso c'è più controllo di sera? Evitate che la gente esca dalla cittadina? Cerca di dare tempo all'uomo di poter rispondere a tutto poi lui tira fuori il sacco con il pagamento e scuote il capo. io non ritiro il compenso, se avrò successo nella missione allora verrà un uomo a ritirare il compenso, fate in modo di averlo per quel giorno. Non commenta oltre sulla presenza di miliziani di Rabona, non è suo compito avere pareri con l'uomo sulla chiesa, cerca di mantenere la neutralità. // Ma io mi sono opposto e, finché sarò il sindaco, continuerò a farlo! Non voglio che Myusha venga invasa da una masnada di soldati ai comandi di un fanatico! Conoscevo personalmente quasi tutte le vittime e, personalmente, in quanto accaduto, non ci vedo i segni dell’apocalisse! Certo, va detto che ci sono stati i giovincelli adolescenti e i mariti adulteri che al massimo si sono appartati lì a fare le loro cose e, disgraziatamente, credo che lo yoma li abbia sorpresi e ne abbia approfittato ma, ripeto, questa è una mia idea. Potrei sbagliarmi ma comunque sono convinto che la punizione divina centri poco con quel che sta succedendo qui. Che ne pensate, signorina…?// Si mantiene calma mentre osserva i pugni di lui sulla scrivania mentre lui parla, la mancina sale per portare una ciocca dietro l'orecchio puntuto quindi inspira a fondo non è una situazione facile sindaco Simon, non sono solita ad esprimere parere, ma qui non credo sia questione di punizione, ma solo di fatalità, che si voglia negarlo o meno gli yoma sono un problema che affligge il continente, per questo sono qui. Posso solo ribadire la necessità di avere la vostra collaborazione per permettermi di muovermi indisturbata senza per forza andare a provocare padre Ainolth. Per quanto possibile, se non è già stato fatto, sarebbe possibile far trasferire temporaneamente le persone che abitano le fattorie all'interno della città? Questo restringerebbe il territorio da controllare, oggi ho notato che Jan era fuori da solo nel bosco, non è una cosa saggia a mio parere, cosa impedisce ad uno yoma di agire di giorno indisturbato? domanda tranquillamente prima di scuotere il capo un pò imbarazzata per non aver risposto alla domanda sul proprio nome, forse presa dal discorso. Eleonora Poi l'altro prende parola nuovamente // Perdonate, stavo scordando le regole della più elementare cortesia! Avrete affrontato un lungo viaggio! Vi posso far portare qualcosa?// scuote appena il capo per ora niente, grazie poi si zittisce ascoltando e metabolizzando tutte le risposte che riuscirà a dargli l'uomo valutando la possibilità di altre domande Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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