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QUEST La Negromante [Ophelia]
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22-03-2016, 01:17 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-03-2016 01:18 AM da Ophelia.)
Messaggio: #8
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RE: La Negromante [Ophelia]
Citazione:Narrato Dopo essersi sfilata la spada dal fodero e averla appoggiata contro una parete, Nina si sedette come da istruzioni e rispose alle domande della numero 29. "Hem… come vi dicevo, io mi chiamo Nina. Ho appena passato il mio test per diventare una guerriera ma non mi è stato ancora assegnato un numero e un simbolo… Ecco… il fatto è che ho fallito il mio primo test… sono stata punita molto severamente però poi la signora Semirhage mi ha dato una seconda opportunità e questa volta ce l’ho fatta! Però credo che i superiori non siano lo stesso molto contenti di me e forse è per questo che non mi hanno ancora graduata… Sigh! Ben che vada mi daranno il Numero 47 mi sa. Sono qui perché la signora Semirhage mi ha ordinato di portarvi quel messaggio e poi di mettermi ai vostri ordini… Capitano Juliet!" Juliet annuì, osservandola dall'alto. Subito un sorriso compiaciuto prese posto sui suoi lineamenti aggraziati: capitano Juliet. Era stato così strano sentirsi chiamare così, eppure... così... naturale? Come se fosse stata una cosa scontata. Lei ci era nata per quel ruolo, l'aveva sempre sentito dentro di sè. Il carisma, la personalità estroversa ed il senso del dovere le davano una notevole spinta come leader. Una volta corretto per bene il tratto dell'impulsività - o più realisticamente, mitigato con l'esperienza, così che avrebbe saputo decidere con più rapidità il da farsi nelle situazioni critiche con le minime perdite - sarebbe stata un'eccellente comandante. Aveva del potenziale... C'era solo da sperare che la giovane guerriera restasse fedelmente ancorata alla bandiera dei "buoni". Non è mai piacevole quando il potenziale finisce nelle mani sbagliate. Nè piacevole, nè tantomeno facile per chi deve raccogliere i cocci. "Bene" rispose Juliet, col sorriso ancora stampato in volto. "Sembra che alla fine tu non sia un mostro assetato del mio sangue. Potrai tenerti la tua testa attaccata al collo ancora per un po'" scherzò, facendole l'occhiolino. E chiarita la questione, potè finalmente posare gli occhi sul messaggio della sua tutrice. "Mia cara Juliet Anche se è un po’ fuori dalla tua zona, sei attualmente la guerriera più vicina a cui possa affidare questo incarico. Se stai leggendo questa lettera avrai conosciuto Nina: ebbene, nel suo secondo test aveva una compagna di nome Milena e, come Nina, non aveva convinto me e i miei colleghi quindi, per ora, non era stata ancora graduata. Giorni fa le era stata assegnata una missione che doveva svolgere nelle terre del Nord ma mi risulta che, raggiunta la città di Dabi, Milena è scomparsa senza lasciare tracce. La tua missione è: raggiungere la città di Dabi, la quale si trova a Nord rispetto al tuo territorio e trovare Milena o scoprire cosa le è successo! Se è viva, quando la troverai, le comunicherai che la sua missione è terminata e che deve rientrare immediatamente al Quartier Generale! Però, se Milena si rifiuterà di farlo o se dovessi scoprire che ha disertato hai l’ordine di ucciderla! Ti ho mandato Nina innanzitutto perché lei conosce Milena e potrà aiutarti a riconoscerla. Poi, come ti dicevo, anche lei non ha convinto me e i miei colleghi, tuttavia ha passato il test, perciò è stato deciso che questa missione sarà la sua prova d’appello. Lei non sa nulla dello scopo della vostra missione: ho pensato fosse meglio lasciare a te decidere quali e quanti dettagli sul vostro incarico rivelarle. Ovviamente tu hai il comando, perciò sappi che il rapporto che farai a fine missione peserà sul giudizio finale di Nina. Mi aspetto molto da te, Juliet… non mi deludere! Semirhage" L'espressione di Juliet cambiò più volte durante la lettura: dapprima calma, poi confusa, adirata ed infine nuovamente calma, quando il familiare senso del dovere si impose su di lei. Il fatto è che la missione avrebbe potuto essere sia estremamente facile sia estremamente difficile, a seconda dell'esito della faccenda di Milena: se la ragazzina fosse stata una disertrice, Juliet avrebbe dovuto puntare la spada contro una sua compagna. Di nuovo. Di nuovo. Niente Yoma quindi, solo una missione di recupero che prevedeva il fare da balia ad una quasi-novizia. Ah, non che fosse un problema: anzi, il fatto di non dover (forse) rivedere un muso Yoma le aveva levato di dosso un po' dell'inquietudine trasmessa da quel luogo desolato. Sperava davvero che fosse solo una missione di recupero che non avrebbe previsto il togliere la testa - e la vita - dal collo di una ragazzina. Subito dopo aver terminato la lettura si udì uno strano rumore, come un brontolio, e il terreno cominciò a tremare. "Ma… è sempre così?" chiese Nina, dopo essersi guardata attorno. La più adulta richiuse il messaggio velocemente e lo conservò, restando in ascolto per qualche secondo. "Dovrebbe essere inattivo in questo periodo..." Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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