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QUEST La Negromante [Ophelia]
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01-08-2016, 12:14 AM
Messaggio: #44
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RE: La Negromante [Ophelia]
Citazione:Narrato Dentro c'erano molti più umani. Beh, non c'era da stupirsene: era una grande città e l'uomo del giorno prima le aveva già detto che quello fosse l'unico emporio del posto. Ma gli umani non erano un problema per Juliet, non era a disagio nel sentirsi così tanti occhi addosso. Avrebbe solo dovuto controllare le reazioni di Nina... Dopo un primo momento di silenzio, uno dei quattro garzoni presenti si avvicinò alle due ragazze. "Hem… Buongiorno signorine! Il mio nome è Matthew e sono qui per servirvi! Posso sapere cosa desiderate?" Juliet andò dritta al punto, chiedendo di Jonas Salmar. "Il padrone? Oh… In questo momento è nella sua stanza nel retrobottega però… capite, devo chiedere prima." Juliet annuì, con un sorriso di circostanza e le braccia incrociate al petto. "Beh… Intanto… venite con me!" Il ragazzo le fece passare dietro il bancone e le guidò verso una porta, mentre alle sue spalle la numero 29 riuscì a percepire la tensione allentarsi: avevano messo un bel po' di paura a quella gente! Gettò un'occhiata furtiva a Nina e notò la sua espressione imbronciata, come aveva previsto; ma fortunatamente la ragazzina stavolta seppe contenersi, come le aveva promesso. Dopo un po' raggiunsero il retrobottega, una stanza chiusa a cui Matthew bussò ed entrò, facendo cenno alle ragazze di aspettare. Attesero brevemente, perchè il garzone rispuntò fuori e lasciò la porta aperta per loro. "Prego, entrate pure! Il padrone vi riceverà subito!" Il proprietario dell'emporio le accolse in quella stanza piena di libri. Hobby da ricchi... "Buongiorno signorine e benvenute! Matthew mi ha detto che desideravate vedermi: in cosa posso servirvi?" Aveva un aspetto curato, e soprattutto, non sembrava affatto intimorito da loro. Ancora una volta, Juliet andò dritta al punto. "Siamo venute in questa città per una missione: stiamo cercando una di noi, che risulta scomparsa. Si chiama Milena" Si portò il ciuffo dietro l'orecchio e restò un attimo in silenzio, come ad accertarsi che le "informazioni base" fossero ben assorbite dalle orecchie di quell'uomo. "E... Abbiamo sentito che ha avuto contatti recenti con vostra figlia." Un'altra pausa, durante la quale avrebbe osservato la reazione dell'uomo. "In missioni come queste ogni informazione conta, anche quella avuta da un passante" si giustificò, il tono tra il serio e l'affabile, "Ogni informazione che potrebbe darci è preziosa. Dobbiamo riportarla a casa" concluse, più seria. Era curioso il modo in cui da un po' aveva cominciato a parlare: aveva iniziato a fare delle differenze tra guerriere e umani ("una di noi") e definire quella catena di produzione di guerriere mezzedemoni in cui le difettose venivano abbattute senza problemi "casa". Era un cambiamento positivo o negativo? Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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