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QUEST La Negromante [Ophelia]
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09-08-2016, 11:55 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-08-2016 11:57 PM da Ophelia.)
Messaggio: #48
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RE: La Negromante [Ophelia]
Citazione:Narrato Salmar mostrò di nuovo sorpresa, come se non si aspettasse quella richiesta. "Eh? Oh! Ma… ma certo! Non c’è problema! Se la cosa può esservi d’aiuto ben volentieri! Anzi… A quest’ora dovrebbe stare studiando assieme al suo tutore! Molto bene! Vorreste essere così gentili da seguirmi fino a… fino a casa mia, signorine?" "Certo" rispose la guerriera, con un sorriso smagliante. Ma nonostante ciò, l'uomo sembrava ancora a disagio. Come controvoglia. Eppure avrebbe dovuto aspettarselo, no? Non pensava certo che due guerriere mandate lì apposta dall'Organizzazione per trovare una compagna scomparsa si accontentassero di sentire la sua esperienza indiretta, vero? Salmar si alzò, più deciso, e si rivolse al garzone. "Matthew! Io accompagno le signorine fino a casa mia! Sarò presto di ritorno, perciò fate attenzione tu e gli altri! Sono stato chiaro?" Il ragazzo gli prese il cappotto e glielo porse, esclamando "Sissignore! Potete stare tranquillo signore!" Uscirono dal negozio attraverso una porta secondaria e si diressero in strada, verso l'abitazione del mercante. Durante il tragitto le mezzedemoni furono come sempre adocchiate dai passanti, cosa che sembrò causare a Salmar qualche imbarazzo, soprattutto quando alcuni dei passanti lo fermarono per salutarlo. Juliet ovviamente ignorò l'accaduto, ma lanciò lo stesso un'occhiata alla sua compagna di viaggio per controllare che fosse tutto a posto. Non si sapeva mai, e comunque aveva il suo status di adulta responsabile da mantenere. Dopo un po' finalmente giunsero presso l'abitazione. Juliet emise un fischio di approvazione alla vista della struttura; l'uomo le fece accomodare dentro. Una cameriera gli si avvicinò immediatamente, probabilmente per prendere il cappotto, ma alla vista delle due ragazze sussultò. "Betsy! Ho urgenza di parlare con mia figlia! Avvisala di raggiungermi subito nel mio studio!" la incalzò il mercante. La donna obbedì e Salmar guidò le guerriere dentro il suo studio. Anche quella una stanza molto carina, niente da aggiungere, si vedeva che circolavano soldi in quella casa. C'erano altre librerie, altri libri, quadri, busti. Juliet non entrava spesso in contatto con quelle cose, ma i quadri le piacevano. Sì, erano immagini realistiche, come guardare attraverso una finestra, eppure si trovavano in tutt'altro luogo. Osservò i quadri nell'attesa. Ma non dovettero attendere molto. La ragazzina bussò, e alla sua comparsa sembrò catturare l'attenzione di Nina, la quale restò a bocca aperta. La numero 29, invece, restò con lo stesso sorriso cordiale con cui si era rivolta precedentemente al padre. "Eccomi padre! Mi hai chiamato e sono venuta subito? Cosa succede? OH!" esclamò, dopo aver notato le guerriere. "Gwen! Queste due claymore sono alla ricerca di Milena… Io ho detto loro tutto quello che sapevo ma siccome tu sei stata l’ultima a vederla e a parlare con lei, esse desiderano farti qualche altra domanda. Ti prego di rispondere con la massima sincerità!" Gwen si voltò verso di loro, facendo una riverenza. "Certamente, padre! Dite pure, signore…" Juliet la osservò attentamente. La ragazzina sembrava decisa, eppure ogni tanto si sfregava nervosamente le mani, nonostante avesse passato molto tempo con una Claymore. Non potevano essere loro due a farle quell'effetto. "Ci servirebbe sapere... tutto quello che sai" spiegò, ancora con l'espressione da cordiale "Non possiamo farci niente" con cui aveva "interrogato" Salmar. "Dobbiamo trovarla, siamo qui per questo. Mi è sembrato di capire che avete fatto amicizia..." Qui si sarebbe fermata un attimo per controllare la sua reazione. Non era una manipolatrice, ma in questo caso era necessario. Puntare sull'amicizia poteva dare i suoi frutti. "E' per il suo bene che siamo qui, per portarla a casa. Non vorremmo che le accadesse... qualcosa di brutto" avrebbe concluso a testa bassa, preoccupata, lasciando intendere ai tanti pericoli a cui poteva incorrere una di loro: bestie, Yoma... una buona recita per delle buone informazioni. E poi non stava neanche mentendo: se Milena si fosse rifiutata di tornare, qualcosa di brutto sarebbe successo eccome. Ma l'incarico era che fosse lei a farlo... Altro che Yoma. Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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