RICHIEDI IL TUO ACCOUNT PER L'ACCESSO AL SITO SU TELEGRAM
https://telegram.me/joinchat/DoS4Oj88v-PHTj3EZJe9GQ
Per installare: http://www.claymoregdr.org/Thread-Installare-Telegram
https://telegram.me/joinchat/DoS4Oj88v-PHTj3EZJe9GQ
Per installare: http://www.claymoregdr.org/Thread-Installare-Telegram
TEST La Novizia Scomparsa [Ophelia]
|
05-03-2015, 09:15 PM
Messaggio: #60
|
|||
|
|||
RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Citazione:Narrato Era un piano improvvisato, ma contro ogni sua aspettativa si realizzò. Osservò incredula il sangue schizzare dal gomito del demone, lo stesso sangue che ora imbrattava la sua Claymore e - notò con orrore - anche i suoi piedi, dato che aveva mosso un passo avanti senza accorgersene. A quella vista si pietrificò, aveva quasi l'impulso di lanciare via la spada. Il sangue di Yoma l'aveva toccata... dopo così tanto tempo. E aveva la nausea. Quel giorno in cui tutto era cambiato le tornò alla mente. Le tornò alla mente il sangue dei suoi genitori, le uniche persone al mondo per lei; le tornò alla mente la facilità con cui quello Yoma li aveva ridotti a brandelli. Quel pensiero l'aveva tormentata per tutti gli anni dell'adolescenza, fino ad ora: perchè un essere capace di avere pensieri, sogni, aspirazioni e sentimenti era in effetti così fragile, alla fine? Perchè le persone che tanto l'avevano amata e cresciuta si erano rivelate solo un ammasso di carne, muscoli ed ossa? Perchè l'immensità del cervello umano era intrappolata in un corpo così fragile, destinato ad essere predato dagli Yoma? Perchè...? Gli occhi, sbarrati dal momento in cui il rivivere quel ricordo l'aveva immobilizzata e mai più richiusi, si erano arrossati. Le palpebre si abbassarono e rialzarono; e quando li riaprì percepì una sensazione di viscido addosso, dalla testa fino ai piedi; con uno scatto si portò una mano ai capelli, facendo passare furiosamente le dita tra le ciocche bionde. Ovviamente non c'era sangue di Yoma tra i suoi capelli, nè tantomeno sui suoi vestiti: il contatto era avvenuto solo tramite le palme dei piedi, e solo perchè li aveva appoggiati sul sangue che il mostro aveva rilasciato in seguito al suo fendente. Ma nella sua mente, per qualche attimo le era parso di essere tornata nella sua casa dell'Ovest, sporca di quel sangue violaceo dalla testa ai piedi dopo che quella guerriera l'aveva ucciso... quando sentiva di non avere più niente al mondo, e aveva scelto per sè questa vita. Il potere dello Yoki, dal quale aveva tratto beneficio fino a quel momento, aveva cominciato a darle alla testa: a quanto pare ne aveva abusato fin troppo, per essere la sua prima volta. Si toccò la fronte: era sudata; inoltre, il respiro si era fatto affannoso. Doveva reprimere lo Yoki, e farlo subito per evitare che le cose peggiorassero. Cominciò a sopprimere, insieme al potere diabolico, anche la propria ansia; chiuse gli occhi con un sospiro, e li riaprì: eccoli, nuovamente argentei, simbolo di una diversità che si era cercata da sola e con cui avrebbe imparato a convivere. Era chiaro: la sua ragion d'essere non poteva essere solamente vendetta... Lei, consapevole di non essere più umana, e per giunta disprezzata da essi, avrebbe dato la sua vita per proteggerli. Loro avevano ancora una famiglia, degli affetti, delle aspirazioni, qualcuno che avrebbe pianto la loro morte: lei no. Lei aveva perso tutto, era priva di speranze. Quel giorno lo Yoma aveva ucciso anche lei, la piccola Juliet. Avrebbe impedito che altri umani perissero per mano di quei mostri il cui sangue albergava nel suo stesso corpo, interrompendo quel meccanismo che li collocava in cima alla catena alimentare. Avrebbe impedito che altri bambini potessero sentirsi così... vuoti e senza speranze come si era sentita lei. Avrebbe combattuto per la vita prima che per la vendetta. Il suo viso tornò ad illuminarsi di quel sorrisetto di scherno che era ormai la sua espressione più naturale. "Accidenti. Non pensavo di essere così... altruista da far schifo..." sogghignò, brandendo la spada con entrambe le mani. Necessitava tutta la sua forza per un ultimo sforzo, l'indolenzimento del braccio destro non le dava più noia. Camminò tranquillamente sulla pozza di sangue violaceo dello Yoma - anzi, adesso fece in modo di intingersene i piedi per bene. A dieci centimetri dalla bestia il suo sorriso si allargò, mostrando le sue intenzioni: avrebbe sferrato un calcio diretto allo stinco destro dello Yoma, cercando di farlo cadere in ginocchio. Dopodichè lo avrebbe decapitato, mettendoci tutta la forza in suo possesso. "Mamma, papà, questo è per voi" Citazione:Yoki utilizzato: 10%>0% |
|||
« Precedente | Successivo »
|
Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 2 Ospite(i)