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TEST La Novizia Scomparsa [Ophelia]
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19-03-2015, 11:57 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-03-2015 11:59 PM da Ophelia.)
Messaggio: #76
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RE: La Novizia Scomparsa [Ophelia]
Citazione:Narrato Il suo ruolo era quello di uccidere lo Yoma e ritrovare la ragazza scomparsa. La prima parte del lavoro era stata compiuta con successo, ora non le restava che trovare Eliza. E cosa ne avrebbe fatto una volta ritrovata, se morta? Avrebbe riportato indietro la sua spada come prova del decesso, no? Come le aveva già spiegato la signora Semirhage all'inizio, sarebbe stato un bel guaio se la Claymore fosse finita nelle mani sbagliate! Pensò anche ad un'eventuale sepoltura; sì, insomma, anche le guerriere dell'Organizzazione ne meritavano una... comprese quelle non ancora graduate. Juliet pensò che se fosse morta durante lo scontro con lo Yoma avrebbe gradito per sè una degna sepoltura; ma dato che quel solo pensiero le procurò una grande agitazione, costrinse la sua mente a pensare ad altro, magari qualcosa di più positivo. E cosa ne avrebbe fatto una volta ritrovata, se viva? L'avrebbe riportata indietro come indicato dal suo capo, ovviamente. A casa. Insomma, magari quella Eliza era rimasta ferita nello scontro col primo Yoma ed aveva deciso di rimanere a curarsi in quella città. Non aveva pensato ad una possibilità di... diserzione. Sarebbe stato sicuramente un bel grattacapo, per una che di solito cercava di seguire sia le regole dell'Organizzazione che la propria etica. Non potevano certo accadere cose piacevoli a chi disertava; ma lei non aveva intenzione di fare da boia, nè direttamente nè tantomeno indirettamente. Sperò vivamente di non cadere in quella circostanza. Sorella Mary la guardava dritto negli occhi: ferma, severa... sembrava quasi che stesse sfidando la giovane guerriera. "E se tu dovessi riuscire a trovarla, cosa faresti poi, signorina?" Juliet restò a bocca aperta colpita da quelle parole, sgranando i grandi occhi argentei per qualche attimo. "Lei. Sa. Qualcosa." Dopodichè scosse la testa e si ricompose, l'espressione calma e seria ed il tono di voce autorevole e solenne. "Ho l'ordine di scoprire cosa ne è stato di lei, in primo luogo; dal mio arrivo a Kodara fino a poco fa ho pensato che fosse impossibile ritrovarla viva, ed in quel caso avrei dovuto riportare indietro la sua spada come prova della sua effettiva morte. Se dovessi ritrovarla viva, il mio compito sarebbe quello di riportarla a casa" Calcò con grande enfasi le parole "a casa". "Il nostro posto è lì, dopotutto. Spero di trovarla viva, in ogni caso: ogni guerriera è come una sorella per me, detesterei tornare indietro con solo una fredda spada come prova di un'esistenza così giovane e già terminata" Il tono solenne non era quello freddo e piatto proprio dei politici o dei soldati, abituati a ripetere la stessa musica all'infinito; anzi, dalla vivacità del discorso era facile comprendere come Juliet tenesse davvero alle sue compagne. Lei odiava la solitudine, cercava di circondarsi di persone il più possibile; però non lo faceva solo "per sè"... Cercava dei legami forti, come se volesse in un qualche modo sostituire le figure genitoriali venute a mancare. Sospirò e perse ogni traccia di serietà, con le mani sui fianchi, gli occhi ridotti a fessure e il suo caratteristico ghigno. Forse questa era la strada giusta, o forse no? Beh, oramai valeva la pena tentare. "Lei è qui, vero?" Citazione:Yoki utilizzato: 0% |
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