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La Scorta
02-04-2015, 04:42 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-04-2015 03:20 PM da DarkGreen.)
Messaggio: #21
RE: La Scorta
«Parlato» | "Pensato" | «Palato da altri»

«A volte è necessario fare qualche piccolo sacrificio per ottenere un bene più grande.»
“Fino ad ora non ho fatto altro che sacrifici…” ascoltava con gran ribrezzo i suoi consigli, se pur detti con un fine, per così dire, “benevolo”.
“…Ma a quanto pare non basterà mai.” strinse un pugno sulle nocche della mano mancina, scrocchiandone le dita.

«Il nostro scopo è di scatenare una vera e propria guerra contro Staph…»

“Basta…”
Ogn’altra fandonia uscente dalla bocca del ragazzo non trovò loggia nella mente della travagliata fanciulla, la quale rifiutò categoricamente di udirne o perlomeno intenderne.
“Ogni mia rovina… com’è possibile che divenga una fonte di salvezza?”
Tuttavia, come ormai di estrema consuetudine, le poche e flebili certezze che dimorarono nella sua coscienza divennero fumo.
Ci volle un solo soffietto a spegnere l’ultima fiammella di fiducia.
Il destino le fece uno scherzo, quando si distrasse un attimo dai suoi tormentati pensieri, scolpendo nel cuore le distruttive ultime parole.

«Un esercito di umani, yoma e risvegliati...»

“Risvegliati”

 «risvegliati proprio come noi due.»

---

“Ho speso tutti i miei giorni dietro a desideri non miei, futili speranze, nel sogno di una futura mia liberazione da tutto.
No… sto mentendo. Non ho mai sognato niente.
Appariva così normale rimanere sotto tutti quanti, strisciare tra le loro gambe al fin di poterli alzare in alto. La mia unica soddisfazione era la forza di dar loro forza.
Nel frattempo la mia schiena si piegava sempre di più sotto il pesante fardello di nome “Amore”. Cercavo di dare il massimo per altri, senza riuscirci mai in pieno. Ma non se ne rendevano conto, era la normalità.
Ho amato tutti, sempre. Me ne ritengo colpevole. I loro errori erano piaghe per il mio Amore. Ma non potevo rimediare, altrimenti rischiavo di divenire negligente nella mia condanna.
Costretta da me medesima a servire tutti, senza nemmeno pensare di esser ricompensata.
E quando persi tutto? Qualcuno venne a raccogliere il mio cadavere ancora in vita, offrendomi un dono, un nuovo motivo per non lasciar la terra : servire.
Ecco qui. Questa volta, il mio incarico fu di risollevare l’umanità contro i viscidi bastardi che mi tolsero la prima ragione d’essere.
Combattei, combattei, combattei, combattei…
Alla fine delle battaglie.. cosa ne fu di me? Amore si fece risentire, forte, quando credevo di aver perduto di nuovo.
Un nuovo compito mi si presentò, anzi, fui io a propormelo : essere amata amando.
Ma cosa significa ‘essere amata’?
Essere innalzati verso il cielo?
Sfruttare il proprio amante?
Pensare al proprio ventre?
La tormentosa fame mi accappona i visceri…
Una bestia, come Medea, lì, a Wortham, me la ricordo bene.  
Le bestie non amano, non possono per loro natura, non hanno una volontà.
Vivono secondo i loro istinti e i loro bisogni. Che amare sia un bisogno? Che amare significhi realizzare le proprie necessità? Che sia come cibarsi?
È il mio cuore a chiederlo? O il mio ventre?
Fin’ora altro non ho fatto che divorarli, ho fatto bene, benissimo. L’unico modo per immortalarli, solo per me, carne dentro la carne. Questo.
Non ho più la forza per colpevolizzarmi, non più.
Lascio che siano i loro vagiti a tirarmi fuori da me stessa.
 Miei amati. Schifosi bastardi.”


I tempi, brevi o lunghi, scorrevano lentamente, scanditi da riflessioni instabili e contorte, orride e ipocrite. Eppure, ciò servì a fare tabula rasa di qualsiasi ideale le pervadesse l’animo.
Non aveva più paura di conoscersi, poiché lei stessa si era mesciuta a quella ‘paura’.

---

Galoppare pallido e assorto. Zoccolo qua, zoccolo là. I fianchi stanchi che seguivano i vacillamenti dell’animale, la testa penzolante in avanti e gli occhi semi aperti.
Il suolo oscillante sotto l’inebriata vista, nessun pensiero in particolare.

“Quando si mangia…?”

Noia, noia, noia… Ideuzza banale e curiosa.
Si sporse dal destriero, tanto che pareva cadere di lato, mirando il tipo al suo fianco con fare bieco.

«Come ti chiami? Non me lo ricordo …»

E poi ancora:

«Siamo arrivati? O ci vuole molto?»

[b]--------------------------
Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Dapprima riluttante alle proposte del ragazzo, poi sconvolta dalla sua ultima affermazione /immersa in una contorta riflessione su se stessa/ passiva e nuovamente motivata (secondo i suoi interessi)
Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)
[/b]

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04-04-2015, 02:24 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-04-2015 02:25 PM da Narratore.)
Messaggio: #22
RE: La Scorta
Krisler ti osserva con attenzione, ignaro del turbinare dei tuoi pensieri. «Krisler» è la risposta alla tua prima domanda e «non ci vorrà molto» è la risposta alla tua seconda.

Nel frattempo i carri avanzano. Il bambino si sporge nuovamente verso di voi, gridando «Signori, signori, ce le avete le spade? Ce le avete?»
Viene rimproverato da una figura genitoriale, la madre, che gli borbotta qualcosa sottovoce. Krisler interviene, alzando nuovamente il tono di voce. 
«Certo che le abbiamo.»
Estrae dalla schiena la sua lunga claymore e la mostra al bimbo sorridente. Si volge poi verso di te, sussurrandoti «Questa è ciò che mi ricorda chi ero, un tempo. E tu, hai qualcosa che ti ricordi chi eri? Chi eri tu? Chi sei adesso? Devi lasciare che la tua mente si aggrappi a qualcosa. Mi sembri tranquilla ma immagino tu possa essere confusa. Da quanto tempo ti sei risvegliata? All'inizio è sempre difficile restare lucidi... a volte servono mesi per farci l'abitudine.»


Turnazione invariata.
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10-04-2015, 03:38 PM
Messaggio: #23
RE: La Scorta
«Parlato» | "Pensato" | «Palato da altri»

«Krisler»

«Crisse.»
«non ci vorrà molto»
«Non ci vorrà molto…»

Con atteggiamento da vecchia torva, pur non immedesimandosi nel tutto in quest’ultima, ripeteva quel che le sue orecchie sentivano.
Ma non era, poi, così tanto vuota come poteva sembrare. Il putiferio mentale di non troppo tempo addietro continuava a far alimentare qualche piccola favilla, scoppiettante nei suoi disordinati e incoerenti pensieri.
Il suo freddo disincanto, tuttavia, era destinato a spezzarsi alla prima meraviglia presentatasi innanzi alla sua vista.

«Signori, signori, ce le avete le spade? Ce le avete?»

Il bambino di prima. La bocca orrida, larga da tirarsi gli estremi verso le estremità, in dei vertici minacciosi che arrotondavano gli zigomi rossi come le palpebre, palpitanti di perversione sotto le orbite lucide, mentre i denti sporchi si dischiudevano.
Il tutto le conferivano un aspetto letteralmente… folle.

Krisler, al contrario della sciagurata, coglie il senso della domanda e afferma.  Porta la mano dietro di sé, afferra l’elsa, tira la spadona, una claymore.
Il metallo lucente attira l’attenzione della ragazzaccia, che guarda l’arma con enorme sdegno.

“Schifosa spada… a quando pare ci rincontriamo?”

«Questa è ciò che mi ricorda chi ero, un tempo. » le parlò piano.
«Eh?»
«E tu, hai qualcosa che ti ricordi chi eri? Chi eri tu? Chi sei adesso? Devi lasciare che la tua mente si aggrappi a qualcosa. Mi sembri tranquilla ma immagino tu possa essere confusa. Da quanto tempo ti sei risvegliata? All'inizio è sempre difficile restare lucidi... a volte servono mesi per farci l'abitudine.»
«Ehm…» cercò di dare un po’ d’ordine alle questioni e, dopo qualche breve istante, rispose :
«Q-Qualcosa che mi ricordi chi ero?... Niente di particolare, ho perso tutto. Io.. ero una povera stupida che combatteva solo per sopravvivere o anche per tentare di rivendicare quel che mi fu tolto. Ovviamente non ci sono mai riuscita. Ora… ho compreso fin troppe verità che mi spaventavano da morire, prima.» breve sospiro, un attimo di pausa «… Sono diventata quel che sono… dopo la battaglia nelle terre del Nord, dov’era che mi trovavo…? Non ricordo molto, è stata una sensazione troppo immensa.»

Squadrò il panorama circostante, il terreno su cui gli zoccoli del cavallo andavano a dare tocchi rapidi e poi tornò con gli occhi sul ragazzo.

«Spero solo che arriveremo presto…»

[b]--------------------------
Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Stabile / in suggestione alla vista del bambino (il quale stimola la sua fame)/ Tranquilla e un po' pensierosa
Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)
[/b]

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11-04-2015, 05:13 PM
Messaggio: #24
RE: La Scorta
Improvvisamente la carovana si ferma. Di fronte a voi c'è un piccolo gruppo di sei persone, armate fino ai denti. Senti delle urla spaventate provenire da alcuni membri della carovana, e poi una voce spazientita: «O la borsa o la vita!»
Il capo dei mercanti si volta verso di voi, con fare supplicante: «Mercenari! Aiutateci! Presto!»

Krisler sorride: «Ecco una novità interessante.» Si volta verso di te ed esclama, sottovoce in modo che solo tu lo possa sentire: «Su, perché non vai e mi fai vedere cosa sai fare? Sistema quei banditi e dopo saranno tutti per te. Hai fame, no? Ma ricordati, rimani in forma umana. Almeno per adesso.»

Estrae la sua lunga spada e ti porge l'elsa. «Se vuoi te la presto.»

Ti sta studiando. Tutto questo, per lui, è un test oppure un gioco, ma non puoi capirlo con certezza. I suoi occhi penetranti sono fissi suoi tuoi, in attesa di una risposta o di una reazione.


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17-04-2015, 03:22 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-04-2015 03:24 PM da DarkGreen.)
Messaggio: #25
RE: La Scorta
«Parlato» | "Pensato" | «Palato da altri»

Urla, grida di spavento. Il tutto si blocca, Semiramide indietreggia un po’ e resta attonita a guardar davanti.

«O la borsa o la vita!»

“Ma cosa diamine..”
Banditi, addobbati di ferro dalla testa ai piedi, minacciosi e avidi di accaparrarsi le ricchezze dei mercanti.
Il capo di quest’ultimi chiede disperatamente aiuto.

“Maledetti dannati scellerati! Stavamo proprio per arrivare a destinazione e voi…!”
maledice gli incursori tra sé e sé, col labbro morso per alleviare la tensione provocata dalla fame, che inizia a farsi sentire forte.

«Ecco una novità interessante.» interviene Krisler, con un sorriso un po’ antisonante con la situazione.
Incuriosita e stranita allo stesso tempo, gli rivolge un’occhiata da “Cosa stai dic-” , ma ecco che questo continua:
«Su, perché non vai e mi fai vedere cosa sai fare? Sistema quei banditi e dopo saranno tutti per te. Hai fame, no? Ma ricordati, rimani in forma umana. Almeno per adesso.»

“MA CERTO!!”
Un bagliore nella sua mente.
“Io ho fame!”
Salta dal cavallo con fare eroico e ammira il ben di Dio di fronte a sé.
«Emh, no, non mi serve quella spada. Posso farne a meno.»

Avanza, avanza, avanza…
«HEEEEEEEEEY!» cerca di attirare l’attenzione delle scatolette di metallo.
«Cacciate via le manine da quelle brave persone!» poggia i palmi sui fianchi, in segno di materna austerità da lavandaia.
Sta un attimo a riflettere, rompe la sua severa posa, piè indietro, scatta verso il primo che le capita della banda.
Con un rapido gesto, tenta di conficcare la sua presa al viso avversario, stringendo con forza i polpastrelli sulle guance.
Nel caso l’attacco fosse andato a buon fine, avrebbe usato il tizio come ostaggio, urlando a voce ben chiara (e un po’ tremante) :
«V-VOI! State indietro o gli stacco la testa! Obbeditemi, massa di armature vuote! Perché, se lo farete, non solo vi darò questo sciocco indietro…» piccola interruzione velata di suspence «… MA DIVENTERETE ANCHE MIEI AMICI!»


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Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Sorpresa e infastidita dall'improvvisa imboscata dei banditi/ Incoraggiata dall'idea di poter fare un "spuntino" anticipato ed in preda a formulare trattative di pace contraddittorie
Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)
 



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18-04-2015, 02:28 PM
Messaggio: #26
RE: La Scorta
«Guardatela, la signorina! Crede di farci paura!»

Gli uomini ti provocano, incuriositi e divertiti dal tuo modo di fare. Nessuno di loro si rende conto dei lamenti che provengono dalla tua vittima, la quale si divincola cercando di aprire la tua ferrea morsa. Sei decisamente molto più forte di lui. 

«Sì, perché no, diventiamo tutti amici!» esclama il loro capo «Prima prenderemo tutti i vostri tesori e poi ci prenderemo anche te! Ti faremo scoprire cosa significa essere una donna!»

Seguono delle grosse risate. E nel frattempo il tipo che stai stringendo continua ad agitarsi.

«Smettila di giocare, buttala in terra!»

Non si sono proprio accorti che sei tu a tenerlo in pugno.
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23-04-2015, 03:52 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-04-2015 03:54 PM da DarkGreen.)
Messaggio: #27
RE: La Scorta
«Parlato» | "Pensato" | «Palato da altri»

I disgraziati neanche badano alla forza bruta con cui tiene in pugno la vita del loro compagno, ma si limitano a canzonarla, incoscienti.

«Guardatela, la signorina! Crede di farci paura!»

La ragazza acuisce la stretta sul volto del (momentaneo) nemico, mentre interviene a difendersi con parole del tutto opposte alla sua reazione nervosa.

«O-Oh, ma io non voglio affatto farvi paura…»
Intanto, quel povero tizio sguazza da una parte all’altra come un pesce fuor d’acqua.

«Sì, perché no, diventiamo tutti amici! Prima prenderemo tutti i vostri tesori e poi ci prenderemo anche te! Ti faremo scoprire cosa significa essere una donna!» esclama un altro, probabilmente il pezzo grosso del gruppo.

«DAVVE-?!»
“No, aspetta…” d’improvviso si rende conto dell’ultima ambigua provocazione.
“Questi pazzi vogliono far scorribanda qui, tra i tesori dei miei tesori, e ciò significa che vogliono anche farlo con forza, visto le armature…” intuisce con ‘grandissimo’ intelletto “…e vogliono pure portarmi via e utilizzarmi come…”

Un incoraggiamento giunge per l’amico in velato pericolo.
«Smettila di giocare, buttala in terra!»

Stringe ancor di più le sue di già maltrattate gote, con uno scatto lo trascina alla sua destra e di lì vi carica tutta la forza, al fin di scagliarlo violentemente contro  i tizi.

«Smettiamola un po’ tutti di giocare, passiamo alle cose serie.»

Ghigna, penetra negli animi con occhi da pazza.



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Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Leggermente innervosita dal comportamento dei cattivi della situazione
Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)
 

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25-04-2015, 02:01 PM
Messaggio: #28
RE: La Scorta
Il capobanda sbraita qualcosa quando vede il corpo del suo uomo scagliato verso di loro. Altri due banditi vengono travolti e barcollano all'indietro, mentre il malcapitato atterra in mezzo a loro. 

«Portatemi la testa di questa mocciosa!» grida, infine, e due banditi avanzano verso di te. Scimitarre in pugno, il primo cerca di decapitarti da destra, il secondo si allarga sulla tua sinistra e mena un fendente diretto al torace.


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28-04-2015, 03:27 PM
Messaggio: #29
RE: La Scorta
«Parlato» | "Pensato" | «Palato da altri»

Centro.
Il fortunato lancio si rivela un successo : uno viene preso in pieno, due quasi cascano a terra.

“Uh” con faccia quasi teatralmente affranta, posa delicatamente i polpastrelli sulle labbra “spero di non avergli fatto troppo male. Non devono soffrire per nullità come queste…”
 

«Portatemi la testa di questa mocciosa!»

«Ohhh…» guarda meravigliata una coppia di sciocchi che le corrono innanzi per ucciderla.
«Ma perché solo la mia testa, quando potete avermi tutta!?»

Avanzan, avanzan, avanzan…

Uno si prepara a mozzarle la testa da destra, l’altro a squartarle il torace da sinistra.

«Ma sì, venite!»

La sua intenzione è  (al momento) quella di buttarsi di schiena a terra, caricando tutto il suo peso indietro per aumentare la velocità di azione, al fine ovvio di evitare di esser ferita o addirittura di esser ammazzata.

“Andando, vedendo.”  pensa  “Non me la sento di programmarmi tutto, come facevo una volta, e poi veder tutti i miei insulsi piani crollare con disgrazia…”


[b]--------------------------
[i]Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Determinata a difendersi dall'attacco in maniera pragmatica
Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)


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30-04-2015, 02:05 PM
Messaggio: #30
RE: La Scorta
Sei molto più veloce di loro. Finisci in terra molto prima che le lame ti passino sopra. Gli uomini sono rimasti un attimo sbigottiti dalla facilità con cui ti sei lasciata cadere, ma poi si riprendono e cercano di colpirti lì dove sei finita, a terra. Sollevano le spade e le abbattono con violenza verso di te. Che farai?

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04-05-2015, 04:05 PM
Messaggio: #31
RE: La Scorta
«Parlato» | "Pensato" | «Palato da altri»

Punte di lame che piombano su di lei!

«OH, NO!»

Con forza e rapidità fionda il suo peso indietro rispetto alla traiettoria delle spade, ciondolandosi sulla schiena e mantenendosi qualche istante in equilibrio sulla parte superiore di essa (quella che va dal trapezio alle scapole), le gambe dritte in alto.
Piegate quest’ultime e mandate anch’esse indietro, in una posizione controbilanciante, le scaglia poi in un potente doppio calcio diretto agli avversari.
Se ciò fosse andata a buon fine… meglio per lei. In caso contrario avrebbe preferito scappar via a gran velocità, tentando di guadagnare più spazio e (soprattutto) di salvarsi.

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Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Concentrata sulla sua nuova azione di contrattacco
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05-05-2015, 12:33 PM
Messaggio: #32
RE: La Scorta
I tuoi colpi provocano un rumore secco di ossa frantumate e i due uomini vengono spinti via, lontano. Rovinano due o tre metri all'indietro e gemono di dolore. La tua forza, come ben noti, è molto superiore alla loro... 

Gli altri loro compagni, incluso il loro capo, rimangono interdetti. Nel frattempo, il tipo che hai lanciato poco fa si è ripreso... ma non ha la minima intenzione di tornare all'attacco. Sembra si sia creato un momento di stallo. Evidentemente i banditi stanno iniziando a capire che sei un osso duro. Come vuoi approfittare della situazione?


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16-05-2015, 03:34 PM
Messaggio: #33
RE: La Scorta
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Di nuovo la ragazzaccia ha la meglio.
Le ossa scrocchiano spezzate, schiantandosi i due balordi a terra, gementi.

«Ah,» si rimette in piedi «che musica la vostra pena. Ora capite quanto fa male?»

Si avvicina di qualche passo, squadra, iniettata di inedia, quella gentaccia cosparsa di metallo e col cuore di coniglio.

«Forse non ancora.» sorrisino.

Alcuna parola, alcun gesto, solo il poveraccio di prima a rimettersi in sesto.

“Non reagiscono…” aggrotta la fronte “che abbiano davvero paura di me?! Bene, intimorirli è importante. Questo altro non è che il primo passo di un…”
«GRANDE AMORE!.» sorrisone.

Scatta di nuovo in una celere corsa, invasa dalla solita perversa fame, il braccio sinistro sforzato e allungato all’indietro, col torso di conseguenza poco ruotato, mentre quello destro in avanti, in modo da contribuire a dare più slancio e forza  al potente schiaffone che avrebbe sferrato alla faccia del capobanda, col palmo aperto e le dita arcuate ad afferrargliela.
Una volta presa, avrebbe tentato di staccargli la testa con un colpo secco fatto con entrambe le mani.
“E no, non posso mica farli scappare via, proprio ora! Si mangia…”

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[b][i]Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Spinta dall'indomabile fame a colpire ancora i banditi
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19-05-2015, 08:41 PM
Messaggio: #34
RE: La Scorta
Uno sguardo sgomento è tutto quello che il capo riesce a opporre al tuo repentino - troppo - assalto. Lo afferri con relativa facilità e dopo averlo sollevato di peso gli stacchi la testa dal corpo. Il suo cadavere si affloscia ai tuoi piedi e il suo sangue sgorga copioso dalla ferita che gli hai procurato, andando a imbrattarti il mantello e inondandoti i piedi. 

Gli altri banditi si voltano improvvisamente e iniziano a correre in tutte le direzioni, terrorizzati da quello che hai appena fatto. Qualcuno grida: «Non è umana, è un mostro!» ma la sua voce si confonde in mezzo alle urla. Non solo i banditi, ma anche i membri della carovana che dovete proteggere, ti guardano ammutoliti.

Krisler avanza verso la testa della comitiva e grida: «La festa è finita, possiamo rimetterci in marcia, a meno che non vogliate fermarvi qui ancora a lungo.» Poi si muove verso di te, osserva il tuo macabro trofeo, e ti chiede, divertito: «Cosa vuoi farci con quella testa?»




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30-05-2015, 03:26 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-05-2015 03:30 PM da DarkGreen.)
Messaggio: #35
RE: La Scorta
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Sangue. Cascate di sangue le tingono il mantello di disonorevole vittoria, fino a infilarsi zampillante tra le dita dei piedi, ora immerse nella calda e scarlatta pozza.
La luce si riflette, brillando su di esso : un cremisi scintillante che, ora, goccia a goccia sgocciola dal quel pezzo di collo ancor rimasto attaccato.
Che opera d’arte, che goduria!
Che trofeo inconfutabile, il suo! Mai aveva visto tanta orribile beltà, sgorgata dal corpo di un uomo senza emetter lamento.
E mira la testa strabiliata, mentre il petto si riempie di cocente gioia. E lo stomaco sprofonda in una fin troppo bramata fame.

Gli altri fuggono rincorsi dal terrore, qua, là, sopra, sotto, destra, manca…
Il ticchettio ossesso dei calzari che pestano la terra, una voce che impreca tra le grida:
«Non è umana, è un mostro!»
gli sconcertati visi degli innocenti alle sue spalle.
Krisler parla con loro, ma lei non intende nulla.

«Cosa vuoi farci con quella testa?»
Trascina le iridi indemoniate, nei bulbi iniettati di lordo desio, verso direzione in cui egli si trova.

«Andate avanti. Io avrei da fare per un po’.»

Il cadavere è a terra, accanto alle zampacce.

«Vi raggiungo quando finisco.»

Appena quegli avesse accolto la sua richiesta, avrebbe colto momento per porre un freno all’ inedia.
Avrebbe strappato via l’acciaia armatura, le vesti sporche, la pelle ingombrante, giungendo alla fonte di tutto il senso della sua esistenza.

“Sono solo un mostro.” avrebbe pianto di mesta felicità con le dita e le lacrime infilate nella carne.

Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Sorpresa e attirata dal copioso sangue dela sua preda/ Leggermente instabile
Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)

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01-06-2015, 12:02 PM
Messaggio: #36
RE: La Scorta
La carovana prosegue la sua strada e tu vieni lasciata indietro. Krisler ammicca verso di te, soddisfatto, per poi procedere insieme agli altri. Quando sei sola puoi finalmente deliziare il tuo palato con un po' di squisita carne umana. Mentre ti nutri hai come l'impressione di essere rimasta senza mangiare per anni. In pochi minuti hai già ripulito tutto.

Quando hai finito di sbranare ciò che resta del bandito, ti ritrovi improvvisamente sola. Potresti seguire le tracce della carovana e raggiungere Krisler in poco tempo... oppure hai qualche altra idea in mente?


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07-06-2015, 03:16 PM
Messaggio: #37
RE: La Scorta
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Sangue trabocca dalla bocca come fiumi in piena, gli artigli scavano nelle interiora, tutta la faccia s’immerge nel lugubre pasto.
Le piccole ansie di qualche istante fa vengono soffocate in quella bellissima carne luccicante.
Lo scrupolo che il tutto possa finirsi subito le provoca pena, sebbene non riesca a non sbranare l’amorevol pietanza con grande e vorace voluttà.
Mastica, ingoia, strappa, mastica, deglutisce con forza : finito.

“Miseria… è durato troppo poco!” con le nocche sozze si strofina gli occhi macchiati di stille di un breve pianto.

Resta qualche minuto in ginocchio accanto alla preda, guardandole il ventre svuotato.

“Ho ancora fame.”

Un’idea le trapassa il cervello, si volta di scatto dietro di sé.
“Potrei inseguirli potrei inseguirli potrei inseguirli—”

Le trema la mascella al sol pensare di quanti begli organi succulenti potrebbe pregustare, assaporare, divorare.
Ma quel pochissimo di coscienza logica rimastole fa crollare quella marea di degeneri progetti.

“Ho una missione da compiere con Crisse e Duzarro.”

Si rialza in piedi, da le spalle a ciò che ha consumato.
“Un attimo.”
Si gira e si inginocchia di nuovo. Prende la testa mozzata e fetente, la avvicina alle labbra…
vi schiocca un bacio.
“Grazie del pasto.”

Se ne va, mettendosi sui passi della carovana, correndo di tanto in tanto, senza badare al fatto di aver faccia e abiti pregni di sangue.

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Stato psicologico : Detita a deliziarsi della preda/ in preda a strambe idee/ stabile e decisa a rimettersi in cammino
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08-06-2015, 01:53 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-06-2015 01:55 PM da Narratore.)
Messaggio: #38
RE: La Scorta
Dopo meno di dieci minuti di camminata rapida raggiungi la carovana. Le persone, quando ti vedono, rimangono colpite da tutto il sangue che ti porti addosso. Alcuni guardano altrove, altri ti fissano imbambolati. Il bambino che prima ti aveva rivolto la parola si affaccia dal carrozzone e ti grida: «Rossa, rossa, sei tutta rossa!» ma viene rimproverato seduta stante dalla madre, che lo ritira indietro. Raggiungi la testa della carovana, dove un Krisler piuttosto annoiato segue la lunga marcia. Quando ti vede esclama: «Vedo che ti sei data da fare.» 
Sogghigna. 
«Siamo quasi arrivati a destinazione. Guarda, eccola lì.»
Ti indica una serie di case dalle mura bianche e dai tetti variopinti. La raggiungete dopo qualche minuto e la carovana viene fermata e smontata. Dopo alcuni ringraziamenti il capo carovaniere dà un sacco di monete a Krisler e lo ringrazia per il vostro aiuto. Sembra che la missione di scorta sia dunque terminata.
«Sei stata brava» ti fa il tuo compare, sorridendo gentilmente. 
Quando siete soli riprende: «E ora il tuo premio per essere stata ubbidiente. Questa cittadina è tutta per te. Nutriti pure di chiunque tu desideri, ma ricordati di non farti scoprire. Resteremo qui una settimana, così avrai il tempo di saziarti. Hai fame, non è vero?»



Hai libertà di descrivere come ti comporterai in questa settimana di tempo, ricordati di essere coerente. Il villaggio si chiama Rul's End. Puoi fare praticamente ciò che vuoi ma in base a come descriverai, la missione potrebbe avere dei risvolti differenti.

Turnazione invariata.
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11-06-2015, 05:01 PM (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-06-2015 05:02 PM da DarkGreen.)
Messaggio: #39
RE: La Scorta
«Parlato»| "Pensato" | «Palato da altri»


Le familiari sagome dei carri appaiono dinnanzi poco tempo dopo.
 
«Oh, eccoli lì!»

Con una corsetta finale, si mise di pari passo con loro.
Si guarda un po’ intorno : occhi, tanti occhi fendono il suo sguardo, sbalorditi, stralunati.
“Che hanno?”
si stupisce anche lei, balzando da un’occhiata all’altra “Ho qualcosa di strano addosso?”
Certamente, neanche si rende conto di esser cosparsa di sangue, semplicemente non le da il minimo peso.

«Rossa, rossa, sei tutta rossa!»

Grida infantili. Non fa in tempo a guardare in faccia il mittente del messaggio, che quello è subito ammonito e rintanato nel carro.

“Il bambino di prima…”
pensa.
“Aspetta, come… ‘rossa’?”
tira un lembo di abito : grosse macchie rosse.
Si strofina il viso, spalmando ancor di più la vermiglia lordura.
“Che cos-”
si guarda le dita. Sporche, rosse.

«Ah…»

Le scorrono in testa le deliziose scene di non troppi minuti fa.

«Ahhh, ho capito…»
sorride, ridacchiando un po’, imbarazzata, mentre quelli ancora la fissano quasi schifati.

Oltrepassa la gentaglia, ora raggiunge Krisler.
«Vedo che ti sei data da fare. Siamo quasi arrivati a destinazione.»

«OHDDAVVERO?!»

«Guarda, eccola lì.»


Strizza la vista sulle palpebre gonfie. Case bianche, tetti colorati… e dove ci sono case bianche e tetti colorati le persone sono d’obbligo, pensa.
“Bello...”
gioia germoglia in lei “Non vedo l’ora di conoscerli e…”

“… sottometterli.”
morde un pugno nervosamente, ghignando.

«Sei stata brava» 
Krisler irrompe nelle sue cupe iniziative con un sorriso di evidente soddisfazione.

Si copre con timidezza metà viso con la mano sudicia, sospirando un balbettato “grazie”.

«E ora il tuo premio per essere stata ubbidiente.»

Si drizza tutta attenta, come un cane in guardia, mentre freme di curiosità.

«Questa cittadina è tutta per te. Nutriti pure di chiunque tu desideri, ma ricordati di non farti scoprire. Resteremo qui una settimana, così avrai il tempo di saziarti. Hai fame, non è vero?»

Il cuore manca un battito.
“Tutta”
Il respiro quasi diventa affannoso.
“per”
Rigurgita l’aria bloccata nel petto.
“me.”

Euforica, smascella un’espressione d’immensa gratitudine al ragazzo, stando immobile per qualche lungo secondo.
Poi se ne scappa, come una gaia bambina che tenta di acchiappare colombe in volo, lì dove fioriscono profumati umani.
E si trova tra loro, pullulanti nei vari angoli del villaggio, guardandoli meravigliata, affamata.

“Un attimo. Forse… dovrei lavarmi...” riflette, sentendo il sangue irrigidirsi sugli abiti “Potrei anche far paura in questo stato… e non mi pare il momento più adatto per spaventarli, così come ho fatto prima con quegli altri... Devo cercare di essere il più stabile possibile, almeno adesso. Crisse mi ha detto di non farmi scoprire.”

Ora un po’ più contenuta, si avvicina pian piano alla prima persona che le capita davanti, senza curarsi di chiunque essa sia.

«S-Scusate…» fa cenno con la mano, per attirarne l’attenzione «… dove potrei trovare una fonte d’acqua o magari qualche altro posto per potermi lavare?»

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Yoki utilizzato : 100%
Stato fisico : Buono/ Forma umana
Stato psicologico : Stupita nel trovare tutti attoniti dal suo aspetto /felice per esser giunta nella cittadina/ prudente, per evitare di surriscaldarsi troppo presto
Abilità utilizzate : Percezione yoki (passiva)

But a desperate fear flows through my blood


That our dead love's buried beneath the mud.
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14-06-2015, 09:19 AM
Messaggio: #40
RE: La Scorta
La persona che incontri è una signorina di nemmeno vent'anni, che al vederti così sporca fa una faccia particolarmente scossa. 
«C'è un pozzo, laggiù» indica una piazza «non molto lontano.»
Te lo mostra puntando il dito. È un pozzo di pietra, con secchio, corda e quant'altro. Poi fa per allontanarsi, preoccupata dalle sue faccende. 
Avvicinandoti al pozzo noti una signora di una certa età farsi avanti verso di te. Avrà sì e no sulla sessantina, ha il viso pieno di rughe e cammina un po' gobba. Prima ancora che tu riesca a tirar su la prima secchiata d'acqua, lei ti fa: «Figlia, ma come sei ridotta! Sembra che tu abbia appena partorito un orso!»
Ti osserva con una certa pietà.
«Sei nuova? Non ti ho mai visto da queste parti. Se hai bisogno di un cambio di vestiti puliti vieni a casa mia. Vivo nell'ultima casa in fondo alla strada.»
Agita la manina raggrinzita verso una direzione. Sembra gentile.

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