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***Vick_Svarta_Blixten***

Parlato Pensato

Il colpo finale della tecnica di Gaia andò a segno, in pieno, tagliando a metà l'ostica avversaria. La guerriera piumata si permise un sorriso soddisfatto, poiché sua era la vittoria, infine.

Sospirò profondamente, quasi stremata per l'utilizzo della sua micidiale Tempesta e guardò la sua avversaria, ancora viva nonostante la ferita mortale; Teodora urlò, forse più per la disperazione che per il dolore e a Gaia parve che l'ormai sconfitta avversaria volesse ancora combattere, in qualche modo.

La numero 5 la guardò ferocemente coi suoi grandi occhi dorati, ancora pervasa dall'eccitazione data dalla battaglia all'ultimo sangue e parlò, anche se non convinta che Teodora potesse davvero udirla.

Avevi una scelta, forse avresti dovuto parlare o credere alle mie parole. Ora non ti rimane più nulla, poiché la tua morte si chiama Gaia e la tua anima...

Non riuscì a finire. Teodora liberò un'enorme quantità di Yoki, forse per provare a rigenerare le proprie orribili ferite, ma Gaia sapeva cosa sarebbe successo da lì a poco.

Maledizione, morte e dannazione! Avrei dovuto tagliarle la testa immediatamente!

Ciò che la numero 5 si trovò davanti non era più Teodora, il Turbine Bianco, ma una grottesca creatura scaturita direttamente dagli incubi più reconditi di chissà quale mente malata. La parte inferiore, un ammasso di quelli che parevano neri tentacoli acuminati e la parte superiore, completamente bianca, eccezion fatta per gli occhi dorati, rendevano lo spettacolo ancor più grottesco; terribile a vedersi, ma impossibile non perdere qualche istante ad ammirarlo.

Qui si mette male.

Gaia si rese conto immediatamente di essere in estremo pericolo; lo sarebbe stata anche senza essere stanca, figurarsi in quel momento di vulnerabilità. E infatti, il mostro una volta conosciuto come Il Turbine Bianco, ruggendo, l'attaccò con estrema velocità.

La Guerriera Piumata non poteva in alcun modo permettersi riserve, poiché non sarebbe vissuta per raccontarlo altrimenti. Liberò una grandissima quantità di Yoki, cosa che portò il suo corpo a gonfiarsi esponenzialmente, sperando fosse sufficiente per sfuggire al feroce attacco della Risvegliata; avrebbe dovuto esserlo, perché in quelle condizioni, dopotutto, sarebbe altrimenti morta. L'unica tattica possibile in quel momento era la ritirata. Avrebbe provato quindi a schivare l'attacco saltando velocemente fuori da una delle finestre della cappella, meglio se alle sue spalle. Avrebbe tenuto la propria Claymore di piatto, in direzione della Risvegliata, in caso uno o più di quei tentacoli riuscisse a raggiungerla; doveva impedire ferite gravi o ferite alle sue gambe, perché perdere mobilità in quel momento avrebbe significato la sua morte.

Se fosse riuscita a cavarsela, avrebbe optato per dirigersi verso il villaggio. Forse, se fosse stata fortunata, la voglia di un banchetto fresco avrebbe fatto sì che l'attenzione della Risvegliata fosse pilotata; ci sarebbero state vittime, ma lasciare una Risvegliata così potente a piede libero sarebbe stato peggio, decisamente.

Citazione:Yoki Utilizzato: 10% > 60% - Punti Limite: 7/35
Stato Fisico: Esausta, non ferita. Occhi dorati. Vene sul volto e denti aguzzi. Muscolatura aumentata e vene in tutto il corpo. Malus all'Agilità di -6 (Valore C).
Stato Psicologico: Determinata a sopravvivere.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva); Genio dell'Impegno [Abilità Innata] (Attiva su Agilità) (+2 Valore Agilità).