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La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
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10-08-2012, 05:05 PM
Messaggio: #4
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La giustizia è uguale per tutti [Sir_Alric]
Citazione:Narrazione | pensiero | "parlato"Che... posto è, questo? Si chiese Olivia. Una volta giunta a destinazione, si accorse che il posto era molto diverso da come se lo era immaginato. Anche se lei personalmente non ricordava di essere mai stata in una città prima di allora, ciò non le aveva impedito di farsi comunque una sua idea di come un centro abitato dovesse essere (le storie che aveva udito da varie fonti le erano state d'aiuto in questo), e quel posto non rispecchiava per nulla la rappresentazione che aveva in testa. Perchè la palizzata è stata costruita in quel modo? Sembra quasi che più che a tenere al di fuori gli ospiti indesiderati, il suo vero scopo sia quello di impedire a chiunque si trovi all'interno di andarsene... Pensò Olivia, a cui non sfuggì di certo quanto fosse strano quel particolare. Ma c'era dell'altro. Si vedevano guardie armate aggirarsi ovunque per le strade, ma di civili non c'era neppure l'ombra. Dov'erano gli abitanti? Dov'erano le donne, gli anziani, i bambini? Che lo Yoma avesse seminato il terrore a tal punto che gli abitanti si erano barricati nelle case per timore di essere aggrediti, e le uniche persone autorizzate a circolare per le vie fossero le guardie? Era possibile, ma quella spiegazione, per quanto logica, non bastò a scacciare dalla mente di Olivia la sensazione che ci fosse qualcosa di sbagliato, in quel luogo. Sensazione ulteriormente rafforzata dai macabri trofei impalati senza alcun ritegno alle punte di ferro del cancello d'ingresso della cittadina. A giudicare dalle iscrizioni e dai disegni intagliati sulle colonne lignee che sostenevano il cancello, si trattava della punizione, o di una delle punizioni, per coloro che si rendevano colpevoli di aver violato le leggi del posto, ma ciò non li rendeva di certo meno orribili a vedersi. Non mi piace questo posto... più che a una città , somiglia ad una prigione. Pensò Olivia. Il buonumore che l'aveva accompagnata per tutto il viaggio scomparve, per lasciare il posto ad una sensazione sgradevole. Poteva darsi che la sua fosse solamente una brutta impressione, ma a così a prima vista quel luogo le ricordava sul serio una prigione, ovvero il genere di posto che Olivia odiava più d'ogni altro. Nel frattempo, una delle guardie che sorvegliavano il cancello la notò avvicinarsi, e subito le chiese se fosse lei quella che era venuta ad occuparsi dello Yoma. "Sì, sono io..." rispose Olivia, rivolgendosi all'uomo in tono cordiale, badando quindi di non far trapelare il fatto che in quel momento fosse di cattivo umore "...mi è stato detto di parlare con un magistrato in merito al problema che affligge la vostra città ." Non badò al fatto che la guardia non dimostrava di avere alcun timore nei suoi confronti. Del resto, in tutta la sua vita non c'era mai stata una sola occasione nella quale qualcuno avesse avuto paura di lei... Citazione:Stato Fisico: Illesa
Join us, brothers and sisters. Join us in the shadows were we stand vigilant. Join us as we carry the duty that cannot be forsworn. And should you perish, know that your sacrifice will not be forgotten, and that one day we shall join you. |
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