La montagna del peccato [Ornstain]

[Hughes]

Uno scoiattolo, che osservava incuriosito la Guerriera, si spaventò e corse via quando quest'ultima estrasse la spada e menò fendenti all'aria per il puro gusto di farlo.
A parte questo, non avvenne nessun altro fenomeno degno di nota: ora che Miras aveva idea di come agire poteva organizzarsi per il meglio.

Raggiungere la vetta del Monte Shire era, ovviamente, macchinoso e la portava decisamente troppo fuori strada: a conti fatti, Hughes, aveva accennato solamente al bosco (per di più, alludendo ad una zona vicina al villaggio che lei stessa aveva ignorato) quindi quella era la sua meta - non il monte.
Miras, pur di concludere per bene l'incarico, era partita subito e un po' perché non ne aveva avuto voglia e un po' perché non aveva avuto invece il tempo materiale, non chiese ulteriori indicazioni all'uomo in nero.
Insomma, aveva deciso di non chiedere aiuto a nessuno.

E ora era lì, alla ricerca di un'altura sufficiente per far sì che lei potesse orientarsi: se raggiungere la vetta era, ovviamente, uno spreco di tempo cercare invece un'altura da cui studiare il paesaggio sul versante della montagna era qualcosa di più fattibile e alla portata.

Specialmente, ora, poteva finalmente muoversi senza andare letteralmente a zonzo. 

Dopo una buona ora intera di camminata, quando ancora non era uscita dal bosco sebbene mancasse poco, Miras udì dei suoni alla sua destra...
...Era qualcosa di vagamente sospetto: qualcosa stava boccheggiando e dei lamenti giunsero al suo orecchio.

Erano suoni molto ovattati dalla vegetazione in realtà e poteva trattarsi di qualunque cosa: in un bosco, in effetti, animali di grosse dimensioni non erano inusuali.
Controllare avrebbe potuto darle più sicurezze e chissà di cosa si trattava veramente ma se si fosse trattato di un falso allarme avrebbe sprecato ulteriore tempo.


Come avrebbe deciso di comportarsi la Novella Guerriera?