Nascosto nel Buio II [Nardo - Sir_Alric]

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

La presenza di Olivia diede a Seayne quella tranquillità che sotto sotto, fino a quel  momento le era mancata. La consapevolezza di esser ferita gravemente e quindi di non poter sostenere un eventuale ulteriore combattimento nonostante il suo aspetto mostruoso le avevano probabilmente impedito di concentrarsi al massimo sul guarire i danni subiti, dovendo dedicare almeno un frammento della sua coscienza per mantenersi vigile e tener d’occhio quanto accadeva attorno a lei per evitare di venir colta alla sprovvista. Ma ora, con Olivia che vegliava su di lei, non c’era motivo di distrarsi ancora e la guerriera dedicò tutte le sue energie e le sue risorse mentali per sanare la ferita e i danni collaterali una volta per tutte…

Seayne raddrizzò improvvisamente il busto, rimanendo inginocchiata, stringendo i pugni ed emettendo un basso ringhio che avrebbe potuto ricordare quello di una belva, producendosi in un ultimo sforzo: il foro che aveva all’altezza dello stomaco, comunque già ridottosi di molto, si chiuse completamente, lasciando come unico ricordo un grosso buco nei vestiti della guerriera attraverso il quale si vedeva chiaramente la sua candida pelle.

A quel punto Seayne iniziò, non senza un pizzico di rimpianto, a estinguere progressivamente il suo Yoki, piegandosi in avanti e appoggiando nuovamente le mani a terra ansimando come un mantice mentre il suo corpo si sgonfiava ritornando a essere esile come sempre. Riassunte le sue sembianze normali e calmato il suo respiro, Seayne si sedette a terra per recuperare ancora un po’, dedicando la sua attenzione e uno dei suoi rari sorrisi alla compagna:

Sono felice che tu sia con me alla fine di tutto Olivia! Quando ho sentito le campane ho temuto  che lo Yoma e gli umani ti avessero... Ah! Non ha importanza oramai! Siamo tutte e due qui e credo che sia finita!

Poi però, guardandola meglio, Seayne si accorse della ferita aperta nella spalla della compagna.

Ma sei ferita anche tu! Vuoi approfittare di questa calma e rigenerarti? Ti guardo io le spalle!

Le disse, con una evidente nota di ansia e preoccupazione nella voce…

Citazione:Yoki Utilizzato: 50% => 30% => 0% - Punti Limite: 21/25
Stato Fisico: Ferite MEDIA e LEGGERA allo stomaco sanate. Molto stanca.
Stato Psicologico: La presenza di Olivia le permette di concentrarsi senza distrazioni e finire la rigenerazione. Una piccola parte di lei rimpiange l'ebbrezza del potere. Preoccupata per la ferita di Olivia. Esausta anche mentalmente.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

- Non preoccuparti, sopravviverò. - Rispose Olivia, con un sorriso tirato, alle parole di Seayne. - Non posso dire di essere in gran forma ma mi rimane pur sempre un altro braccio, per cui posso ancora combattere. Inoltre ho consumato parecchie energie per sconfiggere quello Yoma spadaccino, che era piuttosto abile. La forza che mi rimane preferisco conservarla nel caso in cui dovessimo averne bisogno. - Spiegò la ragazza. - Piuttosto, ora che facciamo? - Chiese Olivia, rivolta a Seayne. 

Citazione:Stato Fisico: Ferita da perforazione al braccio sinistro [Media]. Ha provato a sciacquarsi alla meno peggio, ma probabilmente puzza ancora come Rudelia ai tempi d'oro. 
Stato Psicologico: Calma e concentrata, nonostante il dolore al braccio.  
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva)
Punti Limite: 10/15

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

Già, che fare adesso? Di primo acchito Seayne avrebbe voluto andarsene da lì e tornare al Tasso che Ringhia, ma avevano fatto fuori davvero tutti gli Yoma? E poi esplorare tutte le fogne con Olivia ferita e lei esausta le appariva ora come un’impresa improba, considerando l’estensione dell’abitato soprastante. Con molta lentezza la guerriera si rizzò in piedi e fu allora che lo sguardo le cadde sull’accolito che aveva cercato di aggredirla e che, per il disturbo, aveva ricevuto in cambio una legnata alle gambe la quale probabilmente gli aveva causato qualche piccola frattura.

Un’idea le si formò in mente: strappò un lembo del suo mantello, badando che non fosse troppo sporco, legandoselo sulla faccia coprendo naso e bocca, poi si riassestò il cappuccio del mantello sulla testa in modo da lasciar intravvedere soltanto i suoi occhi d’argento.

Dopodiché si chinò sui talloni di fianco all’uomo e lo scosse nel tentativo di fargli riprendere i sensi; se ci fosse riuscita gli avrebbe proposto un patto:

Ascoltami uomo! Non sono interessata a prendermi la tua vita e anzi, ti porterò fuori di qui in modo tale che tu possa chiedere aiuto a qualcuno, dal momento che i tuoi compagni sembra se la siano data a gambe. Non sarà difficile per te farti passare come una delle vostre vittime! In cambio però voglio sapere se qui sotto ci sono altri Yoma, o altri "signori" se preferisci e dove posso trovarli!

Se il settaro fosse stato restìo a collaborare o non ne fosse stato in grado, Seayne avrebbe tentato di svegliare l’accolito che lo Yoma le aveva scagliato addosso e che lei aveva salvato – ponendo l’accento su questo particolare – proponendogli lo stesso patto. Il suo obiettivo era appunto quello di capire dal racconto se lo Yoma abbattuto da lei e lo “spadaccino” eliminato da Olivia erano gli unici demoni a capo della setta.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 21/25
Stato Fisico: Ferite MEDIA e LEGGERA allo stomaco sanate. Molto stanca.
Stato Psicologico: Nonostante la stanchezza anche mentale riesce ancora a pensare a un modo per cercare di ottenere informazioni.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva)

[Narratore]

L'uomo, scelto dalla Guerriera, rinsavisce ma ci impiega qualche decina di secondi prima di rendersi conto di quanto stava succedendo; da prima un vago lamento di sofferenza ed infine un urlo strozzato alquanto puerile di paura.
Gli occhi d'argento sono, in effetti, molto persuasivi se non sempre e su chiunque almeno quando l'uomo ferito si ritrova in una posizione così delicata della sua vita.
Nghh io... Io...
Le guarda perplesso, forse per studiare per bene entrambe le figure; la ferita ancora sanguinante di Olivia fa un certo effetto su di lui dunque inizia a cantare senza fare troppe storie: si sente fortunato ad essere ancora in vita.
Giuro che io non c'entro niente! 
Quando qualcosa di simile prende piede... Non ti lamenti tanto su cosa fare!
Altri signori... Altri signori? Oltre a quello Disse, indicando il cadavere ucciso e trucidato da Seayne Un altro e poi... E poi niente, che io sappia.


Ora potete aiutarmi?

Una bella faccia tosta, tutto sommato. Prima tenta di uccidervi e poi chiede aiuto!


Turnazione:
Nardo
Sir

Citazione:Chiedo umilmente scusa per il ritardo, ancora. Perdono!

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

Ascoltando la confessione – se così si può dire – dell’umano, il modo in cui aveva spifferato, apparentemente, tutto quel che sapeva, Seayne si convinse ancor di più della bontà della sua idea…

-Hm! Io non gli avevo detto nulla dello Yoma che Olivia deve aver eliminato! E poi credo che sia troppo spaventato, dolorante e preoccupato per mettersi a elaborare pensieri troppo complicati. Quindi, se dice che gli Yoma erano due, visto che costui sembrava essere molto vicino ai suoi capi, probabilmente è la verità!-

Seayne si aggrappò a quell’idea, anche perché le forniva una scusa per andarsene da quel posto. A quel punto si alzò e si diresse alla carcassa dello Yoma, dal quale tentò di strappar via una paio di zanne. Fatto questo, sarebbe ritornata a fianco del settaro e, torreggiando su di lui e fissandolo con i suoi occhi d’argento, avrebbe risposto alla sua ultima supplica.

D’accordo uomo! Ogni promessa è un debito, perciò adesso ti porterò fuori di qui e ti lascerò alla prima uscita da queste fogne. Una volta fuori sarà affar tuo chiedere aiuto. Spero per il tuo bene che non mi abbia mentito!

Detto questo, Seayne si accucciò sui talloni per raccogliere il settaro, cercando di fare attenzione per non peggiorare la situazione delle sue gambe e poi, una volta rizzatasi in piedi, la guerriera si sarebbe rivolta alla compagna:

Te la senti di aprire tu la strada? Se sì, quando trovi la prima uscita ci fermeremo per lasciare fuori costui e poi ce ne torneremo da dove siamo venute.

-E che la Grande Stella del Nord abbia pietà della mia anima se mi sbaglio, perché sicuramente a Staph non ne avranno!-

Persò, ricordando la frase di mastro Kelsier: "Non saranno ammessi errori". A ogni buon conto, avrebbe scandagliato con la sua Percezione la strada avanti a se finché lei e Olivia non fossero uscite dalle fogne.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 21/25
Stato Fisico: Ferite MEDIA e LEGGERA allo stomaco sanate. Molto stanca.
Stato Psicologico: Più serena ora che ha deciso cosa fare. Stanca anche mentalmente, ma tiene duro.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva a scandagliare la strada avanti a se).

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

Interrogato da Seayne, il cultista rivelò che erano due gli Yoma a capo della setta. Eeeh... Quindi li abbiamo già uccisi tutti? Pensò Olivia. A dare retta all'uomo pareva proprio di sì, anche il buon senso imponeva alla guerriera di domandarsi se ci si poteva davvero fidare delle parole di un servo dei demoni. Chissà. Comunque era vero che non percepiva nessuna presenza di yoki ostile nelle vicinanze e che, nonostante fossero ferme lì già da un po' di tempo, nessun altro era venuto ad attaccarle. Dunque, o è vero che li abbiamo sgominati, oppure quelli rimasti se la sono data a gambe. O almeno me lo auguro. Pensò la ragazza. Già, perchè rimaneva sempre una terza possibilità: quella che i settari non fossero fuggiti ma si stessero semplicemente riorganizzando per tendere loro un'imboscata. Anche se la reazione di quei cinque uomini in cui lei si era imbattuta suggeriva il contrario, era comunque opportuno non abbassare la guardia.

A quel punto, Seayne decise che era arrivato il momento di andarsene da quel postaccio, e le chiese se se la sentiva di aprire la strada. - D'Accordo, nessun problema. - Rispose Olivia, pronta. Anche se era ferita e dunque non in perfette condizioni, poteva ancora combattere all'occorrenza. E poi Seayne era occupata a trasportare il cultista. Hmph. Io lo avrei lasciato qui ad arrangiarsi. Pensò Olivia mentre osservava la compagna accucciarsi per poi raccogliere delicatamente l'uomo, addirittura preoccupandosi di non fargli del male. Quel viscido verme non meritava tanta premura, nella mente della guerriera non c'era il minimo dubbio su questo. Ciò nonostante Olivia non disse nulla: Seayne aveva dato all'uomo la sua parola, ed in quanto persona che si faceva un punto d'onore nel mantenere sempre le sue promesse, Olivia non se la sentì di criticare la decisione della compagna. 

Ora, dunque.. Da che parte è l'uscita? Si domandò la ragazza mentre faceva strada come Seayne le aveva chiesto di fare. Avrebbe potuto chiederlo al cultista, certo, ma non si fidava di lui e quindi decise di fare da sola. Tentò pertanto di orientarsi in quella specie di labirinto e di raggiungere l'uscita più vicina, il tutto ovviamente mentenendo costantemente i sensi all'erta per individuare eventuali minacce...

Citazione:Stato Fisico: Ferita da perforazione al braccio sinistro [Media]. Ha provato a sciacquarsi alla meno peggio, ma probabilmente puzza ancora come Rudelia ai tempi d'oro. 
Stato Psicologico: Calma e concentrata, nonostante il dolore al braccio e la stanchezza che comincia a farsi sentire (anche a causa della continua perdita di sangue)
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Attiva davanti a sè)
Punti Limite: 10/15

[Narratore]

Olivia non era certo l'unica delle due in condizioni fisiche precarie, dopotutto Seayne aveva subito una ferita molto grave ed ora dopo pochi attimi di riposo si apprestava a trascinare un uomo fuori da quei cunicoli oscuri.
Sicuramente, l'uomo, non poteva esserne scontento ma avvertiva una certa ostilità tra quelle braccia bianche e indebolite dagli sforzi.
Mi chiamo Diego... Oh, è da molto che non sento quel nome. Sorride, abbassando lo sguardo forse conscio del fatto che la cosa possa non interessare affatto a nessuna di loro due, eppure prosegue seppur titubante. 
Ed è anche passato molto tempo da quando non vedo... Non vedo la città; è ancora come la ricordo? Una grande strada che conduceva al Municipio e poi... Poi?
A quel punto si fa scuro in volto, e se potesse scrutare le più remote profondità della terra in quel momento lo farebbe eccome.
Non ricordo. Sono passati anni e ho vissuto da molto qui. 
Il primo uomo che uccisi lo ricordo bene eppure, fu un'esperienza a metà tra il tragico e l'eccitante; aveva gli occhi sbarrati dallo stupore, prima che lo colpissi ma in quel momento mi sembrava fosse una questione di vita o di morte.
Non volevo nemmeno ucciderlo ma che potevo fare se lui voleva uccidere me?
Uccidere, dopo, lentamente divenne parte dell'ordinario; non avete idea di quanto banale possa diventare un'azione malvagia ripetuta più e più volte.
....O lo sapevano? Infondo il lavoro di loro Streghe non era forse uccidere?
Comunque, perché Diego stesse dicendo tutte quelle cose, non si capiva; forse voleva giustificarsi o forse voleva trovare una giustificazione a sé stesso.
Prese un altro profondo respiro e ricominciò:
Amavo Elaine, l'amavo davvero. Sapete no, quegli amori di cui senti parlare ma di cui nessuno è mai protagonista? Ecco, era così.
Mi si spezzò il cuore in due quando Elaine sposò quell'uomo, un ricco mercante che io non sarei mai potuto essere ma io sapevo che lei, nell'animo, era mia.
Ci amavamo e, quando la luna non compariva in cielo, entravo di nascosto in casa sua anche solo a sentirla parlare; la sua voce, dolce come il suono della rugiada nel deserto.
Ma, com'è ovvio, tutte le cose belle finiscono. Lui ci scoprì e, davanti ai miei occhi, la uccise con freddezza dopo averle usato violenza; non c'erano ombre di dubbio che volesse uccidere anche me.
Dovetti difendermi e.. Lo uccisi! Pensai a cosa fare, sarei stato accusato di due omicidi!? No, non potevo... Allora... Allora mi ricordai degli Yoma.
E li imitai. 
...Iniziai a vivere qui, a nascondermi perché umiliato e impaurito, iniziai ad uccidere e a uccidere chi si intrometteva ma non era abbastanza; quando conobbi loro capii il loro potere. Assurdo desiderare il potere dopo quanto successo? 
Non lo so ma volevo... Imitarli, prendendo altre persone sotto la mia ala; nuovi sacrifici. Nuovi morti, nuovo sangue da ingoiare. 
Destammo sospetti e così vennero due Claymore a disturbarci ma erano incompetenti, non mi fermarono in tempo.
Capivo che era sbagliato ma ormai era così normale, ormai c'erano certe entità in gioco che non potevo rifiutarmi; lentamente mi misi da parte e lasciai tutto a loro. 
E poi quel bambino. Ah!

Si fermò.
Nel frattempo Olivia aveva perso tempo a trovare la strada poiché disorientata ma alla fine, in lontananza, intravide un fioco bagliore: un'uscita!
Era abbastanza lontana, ancora, due corridoi laterali le separavano dall'uscita ma ormai erano giunte alla loro meta.
Qualcosa le stava scrutando e saettò da dietro l'angolo con una velocità fulminea, troppa affinché loro potessero reagire... Ma infondo era solo un ratto.
Momenti di tensione a parte, interrotto il momento di catarsi dell'uomo, ormai erano lì.
L'uomo però non sembrava sentirsi bene e non solo fisicamente, guarda l'entrata/uscita e pensandoci attentamente disse: Non importa, lasciatemi pure qua, avete rispettato la vostra parola ed ora rispetto io la mia: vi lascio uscire. Ho fatto troppo male per tornare a vivere in un posto simile e forse è giunto per me il momento.

Cosa faranno le due? Da una parte avevano promesso di portarlo su ma ora stava chiedendo di essere abbandonato al suo destino, le possibilità di farcela da solo con quella ferita in un posto simile in effetti non erano troppo alte, per cui si poteva dire avessero rispettato la loro parola a modo loro.
E poi, ora, sapevano che razza di uomo fosse.





Turnazione Invariata

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

Lungo la strada, Seayne ascoltò suo malgrado la confessione dell’uomo con la rabbia che le cresceva in corpo a ogni parola, rabbia che riusciva a trattenere a malapena, al punto di non notare nemmeno il ratto che sfrecciò via. Fermò i suoi passi e guardò Diego in faccia: chiunque l’avesse fissata in volto in quel momento avrebbe visto i suoi occhi argentei brillare di pura ira. La guerriera trasse un profondo respiro nel tentativo peraltro vano di calmarsi e replicò con voce stanca ma gelida alle parole di Diego:

Cosa cerchi uomo? Pietà? Comprensione? Perdono? Non avrai nulla del genere da me! Sei stato la causa prima di molte tragedie e hai finito per attirare gli Yoma sui tuoi stessi concittadini! Quante Elaine e quanti Diego sono morti per causa tua? Quanti padri e madri figli e figlie, fratelli e sorelle non rivedranno mai più i loro cari? E tutto per cosa? Per uomini come te varrebbe la pena infrangere il mio giuramento!

Una pausa, un altro respiro profondo, una risata piena di amarezza…

Ma non servirebbe a nulla vero? Ciò che è fatto è fatto e non si può tornare indietro… Rivedrai la tua città uomo e se veramente cerchi la redenzione agli occhi dei tuoi dei non sarà lasciandoti morire che la otterrai! Aiuta piuttosto le persone oneste del tuo paese ad avere giustizia! Tutti i tuoi uomini sono fuggiti ed è più che possibile che qualcuno di essi tenti di rimettere in piedi tutto questo! Tu hai tutte le conoscenze che servono per smantellare la tua setta! Perciò confessa i tuoi crimini al giudice, forse contribuirai a fermare il male che tu stesso hai scatenato e potrai trovare un briciolo di pace!

Detto ciò, Seayne tacque e, stringendo i denti per lo sforzo e sostenuta ancora una volta dalla sua rabbia, avrebbe ripreso il cammino dirigendosi verso l’uscita individuata da Olivia, con l’intenzione di abbandonare l’uomo all’esterno, prima di far ritorno al Tasso che Ringhia.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 21/25
Stato Fisico: Ferita MEDIA e LEGGERA allo stomaco sanate. Molto stanca ma l'adrenalina scatenata dalla rabbia nei confronti dell'umano la sostiene ancora per un po'.
Stato Psicologico: Piena di rabbia nei confronti di Diego, riesce a dominarsi a malapena. Esausta anche mentalmente.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Attiva a sondare la strada avanti a se).

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

Mentre Olivia era impegnata a cercare un'uscita, impresa non facilissima in quella specie di labirinto, ad un tratto il cultista decise, chissà perchè, di mettersi a raccontare alle due guerriere la storia della sua vita. Nessuno glie lo aveva chiesto naturalmente, e a nessuno importava di conoscere le sue circostanze, ma ciò non impedì all'uomo di spiegare comunque con dovizia di particolari come e perchè era finito a vivere nelle fogne della città al servizio di una coppia di mostri mangiabudella.

Olivia non avrebbe saputo dire che cosa avesse spinto il settaro a parlare. Stava forse cercando di impietosirle, sperando che poi loro in cambio gli mostrassero clemenza? O forse si era tardivamente reso conto dei crimini di cui si era macchiato, e aveva avvertito il bisogno di togliersi un peso dalla coscienza? Quale che fosse il caso, la ragazza ascoltò il racconto dell'uomo con crescente indignazione. Indipendentemente da quanto tragico potesse essere stato l'evento scatenante della follia del settaro, nulla... NULLA giustificava quello che l'uomo aveva fatto dopo. E qualunque suo tentativo al riguardo suonava come l'ipocrisia di un codardo alle orecchie della guerriera.

Quando finalmente arrivarono alla fine sia del tunnel che del racconto del cultista, Olivia era sul punto di sbottare e di dire a quell'omuncolo ciò che pensava di lui, ma si trattenne quando Seayne la battè sul tempo. La ragazza ascoltò in silenzio le parole della compagna, e quando ella ebbe finito sul volto di Olivia apparve un sorriso. - Heh. - E brava Seayne, aveva detto al settaro più o meno quello che gli avrebbe detto lei, perciò la ragazza decise che non era necessario aggiungere altro, a parte: - Lasciamolo davanti a qualche edificio, così che venga trovato e curato. Che sia poi la gente di Durenor a decidere della sua sorte. - Disse, rivolta a Seayne. A quel punto Olivia si diresse verso l'uscita, intenzionata a fare esattamente ciò che aveva detto: scaricare l'uomo dove potessero trovarlo, e poi dirigersi verso la locanda insieme a Seayne. Ovviamente, tutto questo cercando di non dare troppo nell'occhio, ragione per cui avrebbe tenuto pronta la pillola per la soppressione dello yoki, così da poterla ingoiare nel caso in cui ce ne fosse stata la necessità.

Citazione:Stato Fisico: Ferita da perforazione al braccio sinistro [Media]. Ha provato a sciacquarsi alla meno peggio, ma probabilmente puzza ancora come Rudelia ai tempi d'oro. 
Stato Psicologico: Calma e concentrata, nonostante il dolore al braccio e la stanchezza che comincia a farsi sentire (anche a causa della continua perdita di sangue). Indignata dal racconto dell'uomo, ma soddisfatta per come Seayne gli ha risposto.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Attiva davanti a sè)
Punti Limite: 10/15

[Narratore]

L'uomo non ricevette certo la pietà che chiunque si sarebbe aspettato ma a dire il vero, il perdono che andava cercando, non proveniva di certo da quelle due donne diaboliche; nonostante tutto, comunque, quel che gli dissero gli fu molto utile per la sua vita futura.
O almeno, per la sua anima; chi dice che ciò che bisogna sentirsi dire non possa essere pronunciato da forze demoniache?

Dopo aver "abbandonato" Diego all'entrata di del primo edificio che avevano identificato, come un neonato non voluto, poterono dunque tornare ai loro "alloggi" per riposarsi e nel caso medicarsi; ciò che avrebbero scelto di fare poi era a loro discrezione, la minaccia era stata annientata e non dovevano nemmeno recitare la formula su chi sarebbe venuto a ritirare il compenso. 
Ma forse, prima di partire, volevano salutare qualcuno.





Avete diritto ad un ultimo post conclusivo.

Citazione:Note
Ho dato per scontato che seguivate la proposta di Olivia, nel caso io mi fossi sbagliato chiedo scusa!

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

Dopo aver abbandonato l’umano alle cure dei suoi concittadini, Seayne e Olivia riuscirono a ritornare al “Tasso che Ringhia” senza incontrare ulteriori problemi. Seayne si soffermò a parlare con Jason, ragguagliandolo su quanto accaduto, consegnandogli le zanne che aveva strappato allo Yoma come prova delle sue parole e, soprattutto, raccontandogli la storia di Diego, del fatto che era rimasto contuso alle gambe durante la lotta – ma guardandosi bene dal rivelargli di essere stata lei a colpirlo – salutandolo poi cordialmente. Dopodiché, rientrata nella stanza si tolse di dosso il mantello e i vestiti sporchi, laceri e puzzolenti, chiedendo a Imoen di sbarazzarsene, concedendosi poi il meritato riposo sul pavimento, per non sporcare inutilmente un letto, anche perché non sarebbe riuscita a fare un passo in più. Prima di addormentarsi però, la sua mente ripensò alle compagne che le avevano precedute in quella missione, dedicando un pensiero a colei che aveva perduto la vita:

-Questa vittoria è per te, compagna mia!-

Al risveglio, rientrata nei panni di Lanfear, era sua intenzione concedersi un altro bagno e una buona colazione - il suo rigenerato stomaco non vedeva l'ora di rimettersi all'opera - dopodiché avrebbe dedicato il resto del tempo a organizzare il ritorno con Imoen e Olivia, se la sua compagna avesse voluto dedicarci del tempo.

Una volta ritornate a Holmgard, sarebbe stata felice di “riconsegnare” Imoen al suo padre adottivo, Mastro Bernard e al fedele maggiordomo Alfred: una volta là avrebbe chiesto il permesso di farsi ancora un bagno, anche e soprattutto per rimuovere la tinta posticcia dai suoi capelli, ripristinando il loro candore naturale: la missione era finita e quindi non c’era motivo che Lanfear continuasse a esistere.

Recuperate infine la sua uniforme e la sua armatura, con più di qualche rimpianto nel cuore si sarebbe poi congedata da Mastro Bernard, Alfred, Imoen e le ragazze che avevano assistito lei e Olivia, incamminandosi verso il Quartier Generale. Se Olivia lungo la strada fosse stata disposta a conversare si sarebbe intrattenuta con lei volentieri: sperava di poterle diventare amica ma la compagna le aveva dato l’impressione di non voler approfondire la conoscenza oltre un certo limite. Seayne decise di rispettare la sua volontà e non le avrebbe più fatto pressione su quell’argomento. Nel caso Olivia non avesse voluto chiaccherare, la guerriera albina avrebbe impegnato la sua mente nel rivedere i dettagli di quella missione, per capire i suoi errori ed escogitare qualcosa per migliorarsi come guerriera. Giunte che fossero alle porte di Staph, avrebbe rivolto un ultimo saluto e un ultimo sorriso alla compagna:

Bene Olivia! Questa missione è finita! Sono stata lieta di averti avuta come compagna e spero di rivederti in futuro! Buona fortuna!

Quindi si avviò lentamente verso il portone della fortezza…

Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 21/25
Stato Fisico: Ferite MEDIA e LEGGERA allo stomaco sanate.
Stato Psicologico: Tranquilla.
Abilità Utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva).

[Sir_Alric]

Citazione:Narrazione | Pensiero | - Parlato -

Ormai era fatta. Le due guerriere lasciarono il cultista davanti alla porta del primo edificio che trovarono, e poi fecero ritorno alla locanda del Tasso che Ringhia. Mentre Seayne era impegnata a parlare con Jason e a raccontargli quanto era accaduto, Olivia si prese del tempo per rigenerare la ferita al braccio sinistro. Aveva evitato di farlo fino a quel momento per conservare le forze che le rimanevano nel caso in cui fosse stata costretta a combattere nuovamente dovendosi affidare allo yoki, ma dal momento che erano rientrate sane e salve alla locanda una simile cautela non era più necessaria. Inoltre, rigenerare la ferita al braccio le avrebbe risolto il problema di come tenerla nascosta a Minsc. Una volta rimessasi in sesto, Olivia mandò giù la pillola per la soppressione dello yoki che si era tenuta pronta e fece ritorno alla sua stanza insieme a Seayne. Mentre la compagna, esausta, si sdraiava per terra e crollava addormentata sul pavimento, Olivia pretese invece di farsi subito un bagno: lo sgradevole (a dir poco) ricordo del suo bagno forzato nella pupù era ancora troppo nitido nella sua mente, e la ragazza non aveva intenzione di andare a dormire prima di essersi lavata come si deve ed aver ripulito ogni centimetro del suo corpo. Soltanto dopo il bagno la guerriera decise che era arrivato finalmente il momento di godersi il meritato riposo, e si sdraiò sul letto dove cadde addormentata.

Il mattino seguente, dopo colazione, Olivia aiutò Imoen e Seayne a prepararsi per la partenza. A preparativi ultimati, lei, Seayne, Imoen, e Minsc lasciarono Durenor per dirigersi nuovamente verso Holmgard, laddove si sarebbero separate dalla loro massiccia guardia del corpo e dalla loro assistente al termine di un breve soggiorno nella lussuosa dimora di Mastro Bernard.

Infine, ahimè, arrivò quello che per Olivia era il momento peggiore di ogni missione: dover fare ritorno al quartier generale di Staph. Olivia odiava quel posto, ed il pensiero di tornarci la metteva sempre di cattivo umore. Per fortuna che Seayne si mise a conversare con lei del più e del meno durante tutto il tragitto, cosa che le permise di distrarsi e di mantenere il sorriso sul suo volto.

Quando alla fine raggiunsero i cancelli della tetra fortezza, Seayne si congedò da lei augurandole buona fortuna per il futuro. - Anche a te. - Rispose Olivia con un sorriso, dopodichè, dato che Kelsier non sembrava essere in giro, si diresse verso il dormitorio....

Citazione:Stato Fisico: Illesa. 
Stato Psicologico: Tranquilla. Anche se triste per essere di nuovo a Staph.
Yoki: 0%
Abilità in Uso: Percezione dello Yoki (Passiva)
Punti Limite: 0/15

[Narratore]

Chissà se a Durenor tornerà mai la pace, infondo come cittadina ha subito una rimarchevole e profonda cicatrice in ogni strato della sua società e, quel che era peggio, era che tale lacerazione sanguinante non era stata procurata dagli Yoma ma dagli umani stessi.
Di certo le due Guerriere potevano vantarsi di aver cercato di riportare la situazione alla normalità, uccidendo le entità demoniache che là vi albergavano, ma sicuramente a volte c'era da chiedersi se nella natura delle Guerriere era più temibile il loro lato umano o quello demoniaco.

Pensieri futili ora, la missione è stata svolta.

Missione conclusa con successo, riceverete la Valutazione il prima possibile. Nel frattempo dovrete provvedere ad aggiornare la Scheda con il Riepilogo di questa missione.