Nascosto nel Buio II [Nardo - Sir_Alric]

[Nardo]

[-Pensato-]       [Parlato]          [Parlato da altri]

Dalla risposta che Olivia le diede, Seayne intuì che la compagna non aveva capito l’allegoria che la guerriera albina aveva tentato di trasmetterle, evidentemente non erano ancora in sintonia, perciò decise di non incalzare ulteriormente la compagna. Alla fine, tutto il lavoro di spazzola sui capelli di Olivia diede i suoi frutti. Certo, non aveva potuto acconciarli in modo particolare, ma comunque la chioma della compagna ora le ricadeva sulla schiena liscia e lucente…

Seayne ebbe appena il tempo di ammirare soddisfatta il lavoro compiuto, che Dynaheir fece capolino alla porta, annunciando che la cena era servita e invitandole a seguirla.

Dopo Olivia, anche la guerriera albina ringraziò la cameriera e si mise al passo con lei, seguendola, mentre anche Emeraldas si univa al gruppetto; le quattro attraversarono altri corridoi lussuosamente arredati, fino a giungere a quella che Dynaheir aveva chiamato la “Sala dei Banchetti”.

Essa era una grande stanza rettangolare e luminosa grazie a dei grandi lampadari, con al centro un grande tavolo ricoperto da preziose tovaglie, sopra il quale erano sistemate pietanze di ogni genere, che avrebbero fatto la felicità di ogni umano che indulgeva nei peccati di gola. Il tocco finale era dato dal profumo di pane appena sfornato che si spandeva nell’aria, mescolandosi agli odori delle altre pietanze.

Distratta da quanto accadutole nelle ultime ore, Seayne non avrebbe saputo dire da quanti giorni non mangiava qualcosa… di sicuro non durante il viaggio ma anche prima di partire non aveva mangiato nulla per giorni. Fu il suo stomaco a ricordarglielo quando, appena i profumi dei cibi giunsero al suo naso, lo stomaco emise un sommesso brontolìo il quale però, forse poteva esser stato percepito solo da Olivia e dalle cameriere... 

Oh! Scusatemi… 

Ebbe appena il tempo di mormorare, imbarazzata, quando il padrone di casa, fino a quel momento seduto a capotavola, si alzò e squadrò lei e Olivia per bene… poi sorrise e venne loro incontro, eseguendo un cortese baciamano prima con lei e poi con la compagna, lodando la loro bellezza che, a quanto pareva, era stata loro declamata dallo stesso Kelsier, messa ulteriormente in risalto dai vestiti e dai gioielli, come sottolineato dal fedele Alfred, il quale sembrava essere sbucato dal nulla a un richiamo di Mastro Bernard. 

-Eh? Kelsier gli ha detto che sono… Bella?- 

Infatti, dal giorno che aveva subito la trasformazione e il suo corpo aveva perso ogni traccia di colore, nonché a causa della cicatrice sul petto, Seayne non aveva mai più pensato a se stessa come a una bella ragazza… Così, anche per nascondere un po’ d’imbarazzo, Seayne eseguì un inchino, mettendoci tutta la grazia di cui era capace e reggendo i lembi del vestito con ambo le mani, dicendo ai due uomini: 

Vi ringrazio signori! Siete molto gentili con noi! 

Poi, l’allegro Bernard indicò le sedie riservate alle due guerriere, poste una di fronte all’altra, invitandole implicitamente a sedersi, mentre il maggiordomo Alfred chiamava in sala Imoen, la ragazza che le aveva assistite all’inizio, la quale arrivò immediatamente, ponendosi al fianco del padrone di casa, nel frattempo accomodatosi nuovamente al suo posto.

Dopo aver invitato le due guerriere a mangiare e prendendosi la briga di assicurarle che nulla di quanto c’era a tavola sarebbe stato sprecato, Mastro Bernard iniziò a comunicare a Seayne e Olivia i primi dettagli riguardo alla loro missione, ovvero che Imoen sarebbe stata la loro cameriera fino alla fine della missione e che le due avrebbero avuto con loro una “guardia del corpo”, un protettore, il quale sarebbe però stato ignaro della loro vera natura e della loro missione. Il ricco mercante concluse la sua esposizione, chiedendo se c’erano delle domande da parte delle due.

Davanti a lei, Seayne notò che la compagna non si fece scrupoli a fare onore alla tavola imbandita, ma la guerriera albina vide l’occasione per ripassare ancora una volta le lezioni di comportamento impartitele a Staph, perciò, prima di tutto, si risistemò sulla sedia nella maniera più composta possibile, poi si schiarì leggermente la voce e chiamò con un cenno la cameriera, rivolgendosi a Imoen con voce gentile: 

Imoen! Come ha detto Mastro Bernard, noi guerriere non mangiamo molto, né io mi sono mai trovata davanti una tavolata così splendidamente adorna. Tuttavia vorrei rendere il giusto merito al padrone di casa e alle persone che hanno preparato tutto questo, perciò pensavo di assaggiare un po’ di tutto. Cortesemente, mi aiuti scegliere? Mi fido del tuo giudizio! E gradirei avere del vino bianco per accompagnare il cibo. Ti ringrazio! 

Mentre attendeva che la cameriera la aiutasse, ripensò alla questione della guardia del corpo 

-E’ un po’ una seccatura, speravo di avere un po’ più libertà d’azione. Beh, va bene, del resto questa storia sembra necessaria, visto il ruolo che dovremo recitare. Forse avere una persona ignara al nostro fianco ci costringerà a prestare maggior attenzione a quello che faremo il che, tutto sommato, non potrà che rivelarsi un vantaggio.- 

Quindi la guerriera albina si rivolse al padrone di casa: 

Mastro Bernard! Vi ringrazio per le vostre informazioni e per quanto avete fatto e farete ancora per noi! Non ho domande da rivolgervi in questo momento ma vorrei riservarmi la facoltà di rivolgere eventualmente a voi o ad Alfred altre domande prima della nostra partenza, sempreché ciò non vi arrechi disturbo. 

A quel punto Seayne avrebbe atteso che Imoen le porgesse il primo piatto, per iniziare a mangiare, assaporando il vino e annullando comunque l’alcool che avrebbe ingerito grazie alle sue abilità di mezza demone. 

Citazione:

Yoki Utilizzato: 0%
Stato Fisico: Ottimale, a parte un leggero appetito.

Stato Psicologico: Nonostante sia nuovamente affascinata da quanto sta accadendo, cerca di riflettere un po’ sulla missione, che inizierà tra non molto tempo.

Abilità utilizzate: Percezione dello Yoki (Passiva). Assorbimento dell’alcool (Attiva)