Nascosto nel Buio [Xyz10 e Nemas]

[Nemas]

Come Ambrosia sospettava.
Nessuna traccia che le interiora delle altre vittime fossero state divorate.
Possibile dunque che il responasibile di tutto questo fosse di nuovo un'umano impazzito o anche più?
Ambrosia notò all'improvviso una chiazza di sangue a poca distanza dal corpo.

-Cos...?-

Syhlvia la precedette. Superando il corpo, avvicinandosi, si accorsero che si trattava di un'impronta.


-Il responsabile si è lasciato dietro una traccia- disse infine.

Seguendo l'impronta, essa portò a qualche metro di distanza vicino ad un tombino sul pavimento stradale.
Fobos si avvicinò annusando la grata. Infine abbaiò.

-Cos'hai sentito?- Avvicinandosi, Ambrosia notò dei segni sui bordi del tombino, indicando che qualcuno lo aveva sollevato da poco.

-Per le fogne- disse disgustata. -Deve essere scappato per le fogne-
Ambrosia c'era gia stata una volta con Eleanor, e le era bastato fin troppo di sopportare quei tanfi putridi.
Ma non c'era scelta a sto punto.


Syhlvia precedette Ambrosia pronta per entrare nelle fogne, domandandogli se sarebbe venuta:

-Ovvio..a questo punto ormai-

Ambrosia ritenne che i delitti non si sarebbero potuti ripetere se la gente se ne sarebbe rimasta barricata in casa.
Voltando il capo si rivolse alla guardia.

-Tenete gli occhi aperti- Esclamò. -Se succede qualcosa date l'allarme! Noi saremo impegnate sotto terra ma cercheremo comunque di intervenire!-

Prendendo in braccio Fobos, Ambrosia si preparò a scendere.

-Sono pronta!-


Yoki:0%
Fisico:Ottimo.
Psiche: la situazione degli avvenimenti, la lascia sconcertata.
Abilità: percezione yoki (attiva-massima estensione)

[Narratore]

La guardia annuisce, mentre osserva la vostra discesa nel buio.

Il tombino è abbastanza largo perché possiate entrare, ma non è certo una discesa comoda; arrivate in fondo, i vostri schineri toccano un pavimento umido e leggermente scivoloso, mentre con lo sguardo esplorate un corridoio largo almeno tre metri e la cui lunghezza non è ben definibile data la scarsità di fonti luminose; se osservate verso il basso notate che siete su un passatoio largo mezzo metro, alla vostra sinistra c'è un canale pieno di liquidi di scarico e dalla parte opposta un altro passaggio di mezzo metro di larghezza; alle pareti sono appese, a intervalli regolari, delle torce... ma sono spente; l'odore, infine, non è dei migliori ma è sopportabile...

Potete procedere verso Nord o verso Sud, non ci sono altre tracce che vi aiutino a scegliere, per il momento.

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Dopo aver dato le ultime fondamentali indicazioni alla guardia cittadina, le due ragazze iniziarono la discesa verso le fogne. Syhlvia vi entrò per prima; il passaggio era stretto: sebbene fosse piuttosto esile di costituzione, le fu comunque difficile calarsi all’interno del tombino, ma dopo qualche secondo la Guerriera ne raggiunse il fondo.
Il pavimento era stretto e umido, per colpa del canale fognario che scorreva a pochi centimetri dai suoi piedi.
Neanche l’ambiente era dei migliori: era buio pesto, e l’umidità e il tanfo di certo non aiutavano. Appese alle pareti vedeva delle torce, ma erano spente; non avendo nulla con cui accenderle, ne avrebbero fatto a meno, anche se effettivamente sarebbero state di grande aiuto: non riusciva, infatti, a vedere in profondità.
Il canale proseguiva sia avanti che indietro, ma in nessuna delle due direzioni riusciva a scorgere granché di interessante.

La Numero 29 si scostò per lasciar spazio anche alla compagna, mentre cercava di individuare altre tracce lasciate dal misterioso assassino. Fu inutile, comunque, e alla fine dovette decidersi ad affrontare la questione in modo diverso. Forse, il loro sesto senso di Guerriere avrebbe percepito più di quanto riuscissero a fare i loro occhi d’argento.

~ Entrambe le vie sembrano identiche. Vedi se riesci a Percepire qualcosa verso Sud, io mi concentro sul Nord. Magari risolviamo più in fretta.

Non sapeva quanto fosse abile la compagna, però conosceva il suo Numero. Certo, esso non era indice di nulla, dato che lei stessa una missione fa occupava la 36esima posizione, però forse più tardi avrebbe fatto meglio a controllare anche nell’altra direzione. Magari senza farsi notare, ecco.
Per ora, comunque, si concentrò solo sulla sua parte del canale, tentando di rivelare qualche energia diabolica.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Concentrata.
Abilità Utilizzate: Percezione (Attiva)

[Nemas]

Ambrsosia scese nell'oscurità insieme a Syhlvia. Tenendo Fobos con un braccio si addentrò nelle fogne.
Era un pò difficile tenersi aggrappata alla scala con una mano e tenere Fobos con l'altra.
Dopo qualche momento infine toccarono terra.
Il tanfo fognario forunatamente, era molto più basso rispetto al canale che aveva attraversato in passato con Eleanor.

-Chi sarebbe mai il tipo che viene qua sottò a cambiare sempre le torce per illuminare il canale?- domandò Ambrosia con una punta di sarcasmo osservando le fiaccole spente.

Le direzioni Nord e Sud del canale erano identiche. Da che parte sarebbe potuto andare il colpevole?


~ Entrambe le vie sembrano identiche. Vedi se riesci a Percepire qualcosa verso Sud, io mi concentro sul Nord. Magari risolviamo più in fretta

-Lo sto gia facendo Syhlvia- esclamò Ambrosia. -E' da prima che sto carcando di percepire yoki nelle vicinanze, ma stranamente, non ho ancora avvertito nulla. Non dico di essere un'esperta sulla percezione yoki, ma me la cavo.

La guerriera abassò lo sguardo sul propio cane. Forse lui poteva...

-Fobos!- Ambrosia stese il braccio di lato fissando il cane. -Cerca! quello di prima! trovalò-

Fobos guardò per un'attimo la sua padrona, poi abassò il muso e cominciò ad annusare la superficie.

Chissà forse lui avrebbe potuto trovare qualcosa.


Yoki: 0%
Fisico:Ottimo
Psiche: Impegnata a cercare indizi. Forse il cane poteva aiutarle.
Abilita: percezione-yoki (attiva massima estensione)

[Narratore]

Il cane annuisce - immaginate un cane che annuisce? - e dopo aver abbaiato un paio di volte si lancia verso Nord, seguendo una pista. Non potete essere sicure che sia quella giusta, in fondo state facendo affidamento su un cane in un posto dove l'odore è comunque abbastanza intenso da mandare in tilt un olfatto così sviluppato; ma forse la direzione è quella, infatti dopo un po' che seguite questo passaggio arrivate nei pressi di un'ampia sezione di raccordo, dove si collegano svariati condotti. Ci sono cinque strade, compresa quella da dove venite voi, più un buco nella parete subito alla vostra destra, con una scala a pioli che scende ancora più in basso. Il cane vi osserva, scodinzolante, per poi guaire qualcosa e dirigersi verso destra, verso la scala. Scendete e vi ritrovate in un passaggio verticale molto stretto; la prima impressione è che non faccia parte dell'architettura del sistema fognario, come se fosse stato aggiunto solo in seguito. Infine vi ritrovate in una piccola camera di tre metri per tre, alta poco più di due metri, completamente spoglia e priva di porte. Fobos, una volta raggiunta questa stanza, inizierà a girare in cerchio: il suo olfatto vi ha condotte qui, ma ora...?

Turnazione invariata.

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Nulla. Non c’era alcuna fonte di Yoki verso Nord, almeno non entro il suo campo di Percezione, e nemmeno Ambrosia stava avendo più fortuna. Il sospetto che fosse tutta una faccenda tra umani ora si faceva quantomeno un pochino più probabile.
Senza l’aiuto della Percezione, comunque, le due avrebbero vagato alla cieca per quel canale puzzolente, e forse fu questo a dare un’idea alla Numero 39: lasciò al cane che si portava appresso il compito di indicarle la via giusta. Fobos – pareva si chiamasse così – eseguì l’ordine e cominciò ad annusare la superficie: dopo aver abbaiato un paio di volte, esso corse verso Nord, come se avesse già fiutato l’odore di prima.

¬ Ottimo! Iniziavo a chiedermi che senso avesse portarsi dietro questo cane, ma suppongo che in casi come questi possa davvero essere utile..

Fobos era convinto della traccia che aveva fiutato, il che era stupefacente, dato il tanfo che proveniva da quelle schifose acque; non poté far altro che seguire l’animale e il suo olfatto. Dopo qualche minuto di cammino, arrivarono a una specie di incrocio di più canali: il percorso si faceva sempre più labirintico, dato che ora c’erano ben cinque vie tra cui scegliere. Il cane si diresse allegramente verso la loro destra, dove c’era un buco nel muro: ad una prima occhiata non l’aveva notato, ma era piuttosto grande e conduceva ad un piano inferiore grazie ad una scala a pioli.
Il cagnolino le aveva indicato che quella era la via da seguire: probabilmente la traccia che aveva fiutato conduceva di sotto.

Syhlvia guardò la compagna, poi scrollò le spalle come a dire “Se lo dice lui..”. D’altronde non avevano molte altre alternative, perché imboccare una delle cinque strade significava vagare alla cieca, per cui proseguì per la via indicata dal cane, scendendo per la scala.
Il passaggio era, se possibile, ancora più stretto di quello di poco prima. Sembrava inoltre, come dire, “diverso” dal resto delle pareti che aveva visto sinora, come se facesse parte di un’altra costruzione. Strano.

Fu quando giunse al termine della scala, però, che si ritrovò in una stanza ancora più anomala. Era piccola e opprimente, completamente vuota e per giunta senza porte. Esattamente come una cella, dalla quale però era semplice uscire. La ragazzina aggrottò le sopracciglia, decisamente confusa.

~ Ma che posto è? Qua non c’è niente, Ambrosia.

¬ Che il cane abbia sbagliato? È possibile, con la puzza che c’è là sopra.. però sembrava sicuro che la via fosse questa. E poi, che senso avrebbe fare un buco nella parete, piazzare una scala e collegarsi a questa camera totalmente spoglia? Avrebbe avuto più senso trovare un altro corrido-..
E se.. se ci fosse qualche passaggio segreto?

L’idea le balzò alla mente così, improvvisamente e senza alcun motivo. Di per sé era intrigante, e tutto sommato aveva un suo senso logico. Tanto valeva provare, non avevano nulla da perdere. Le cinque vie erano sempre al piano superiore, alla peggio sarebbero ritornate al punto di partenza.
Colta da uno strano senso di curiosità mista a qualcosa di non meglio identificabile, Syhlvia prese a battere le nocche contro punti a caso del muro: tutto si sarebbe risolto se avesse trovato una zona in cui cambiava il rumore che esse producevano.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Fortemente incuriosita.

[Nemas]

-parlato-
"pensato"


-Non è solo un cane!- esclamò offesa Ambrosia -E' il mio compagno di viaggio-
E insieme a Syhlvia inseguì Fobos per quegli angusti corridoi!
Via via che proseguivano, il corridoio si faceva più intrinseco di corridoi e canali.

-Cavolo!- Esclamò Ambrosia. Vedere tutte quelle direzioni da ogni parte le stava facendo girare la testa.
-Ci si può perdere facilmente qui- Se non fosse stato per Fobos avrebbero potuto girare alla cieca per chissà quanto.

Fobos cambiò direzione e si diresse a destra.
Dove le stava portando?

Fobos le condusse in un' incrocio a cinque vie.
Neanche il tempo per pensare che Fobos si buttò a destra, indicando un buco, con una scala a pioli che portava verso il basso.

-Dobbiamo scendere dunque? d'accordo!- Ambrosia afferrò Fobos e scese le scale.

Proseguirono passando per un passaggio verticale giunsero infine in una piccola stanza.

A un primo sguardo poteva essere un normale passaggio fognario, ma il modo in cui era stato costruito, il colore delle pareti, doveva appartenere a qualcos'altro.
Ma a cosa?

Syhlvia mostrò il suo disappunto indicando che la stanza era vuota.
Poi improvvisamente cominciò a tastare i muri della stanza.

-Che fai?- Ambrosia improvvisamente capì.

"Certo perchè no?" un passaggio segreto ecco cosa stava cercando.


Ed insieme a Syhlvia, Ambrosia cominciò ad esaminare le pareti, battendoci con le nocche nel caso avesse potuto sentire un rumore di vuoto dalla parte opposta.


Yoki:0%
Fisico:Ottimo
Psiche: impegnata a esaminare la parete.
Abilità: Percezione yoki (attiva)

[Narratore]

Toc toc. Toc toc. Toc toc.

Cercate con attenzione in ogni punto di ogni parete.

Toc toc. Toc TOC.

Eccolo, un rumore differente.

TOC. TOC.

Indubbiamente dietro questo punto c'è qualcosa. Tastando meglio in quel punto notate una pietra leggermente sporgente e premendola azionate un meccanismo. La parete intera ruota su sé stessa rivelando un passaggio che si perde nell'oscurità. E' piuttosto stretto e non si può passare in due ma solo a fila indiana. Scegliete un ordine di marcia, prima di proseguire.


Turnazione invariata.


EDIT: Anche se un po' in ritardo, eccovi il riconoscimento ufficiale per aver raggiunto il primo dei tre obiettivi segreti della missione.

<img style="float: left; padding-right: 6px; padding-bottom: 0px;" title="Investigatrice [Syhlvia, Ambrosia - 25PE]" src="http://www.claymorefan.org/ClaymoreFAN_GDR/Immagini/obiettivi/icona_gdr_primosangue.png" alt="Investgatrice [Syhlvia, Ambrosia - 25PE]" />
<div style="background: #fef6d2; border: 1px solid #efe3ae; margin: 6px 0px 0px 0px; padding: 6px 8px 6px 10px;">Obiettivo Sbloccato: <strong>Investigatrice</strong> [Syhlvia, Ambrosia - 25PE][SIZE="1"]
Riconosci la causa del decesso dell'uomo ritrovato nei pressi dello scolo.[/SIZE]</div>

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Anche Ambrosia si unì a Syhlvia, ed insieme batterono le nocche contro le quattro pareti per qualche minuto, ottenendo sempre lo stesso suono, finché finalmente trovarono una parte del muro che sembrava essere cava.

¬ Eccolo!

Pensò Syhlvia, felice d’aver avuto ragione e, soprattutto, di non aver fatto figuracce.
Anche la compagna, più o meno nello stesso momento, aveva trovato un'altra zona simile alla sua: indagandovi più a fondo, le due scovarono una pietra seminascosta, che aspettava soltanto d’esser premuta.
Spingendola, le fu chiaro che essa era un interruttore: l’intera parete ruotò attorno al proprio centro, svelando ciò che pensava di trovare.

¬ Un passaggio segreto!

A metà tra lo stupore e l’orgoglio, la Numerata rimase a guardare lo stretto corridoio che si diramava verso le tenebre. Anche di questo non se ne vedeva la fine. Per un attimo si chiese dove le avrebbe portate: di sicuro verso qualcosa di eccitante. Era un passaggio segreto, diamine! Non poteva che essere eccitante.
E anche se cercava di non darlo a vedere, c’era qualcosa dentro di sé che era molto simile all'emozione che avrebbe provato un bambino in quella stessa situazione.

Quel corridoio permetteva soltanto il passaggio di una persona alla volta, ma Syhlvia non prese nemmeno in considerazione l’ipotesi di entrare per seconda. Si diresse verso l'entrata, molto egoisticamente, ma abbastanza lentamente da permettere ad Ambrosia di superarla. Ma se la compagna non aveva nulla da ridire sarebbe entrata per prima, come voleva che fosse.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Cerca di rimanere impassibile, ma è stupita quasi come una bambina. Ovviamente vuole passare per prima, ma dà comunque ad Ambrosia la possibilità di precederla.

[Nemas]

-Parlato-


-Trovato!- Esclamò Ambrosia euforica.

Nessun vicolo cieco!
Quelle pareti nascondevano qualcosa!
Continuando con la ricerca sulle pareti, le due guerriere trovarono una pietra piuttosto sporgende dal muro.
Premendola la parete si aprì mostrando un passaggio che si apriva nell'oscurità.

-Dove porterà?- domandò Ambrosia.

Il passaggio era troppo stretto e si doveva procedere a fila indiana.
Senza farsi attendere Syhlvia si perparò ad entrare nel corridoio.


-Syhlvia! Sta attenta!- la ammonì severa Ambrosia.
-Di solito passaggi come questi non si lasciano mai scoperti, senza prima averci messo delle trappole per scoraggiare i visitatori indesiderati!-
Ambrosia abassò il capo guardando Fobos.

-Tu stammi dietro! Se avverti qualcosa dillo!-

E con Fobos alle spalle Ambrosia si preparò a seguire Syhlvia.
Sperando che avesse sentito il suo avvertimento.

Yoki: 0%
Fisico:ottimo
Psiche: ben attenta su ciò che la circonda. Tensione sul fatto che il corridoio possa avere delle trappole.
Abilità: Percezione yoki attiva.

[Narratore]

Per fortuna, nonostante le preoccupazioni di Ambrosia, non ci sono trappole; pensandoci, forse il misterioso aggressore non pensava che qualcuno fosse riuscito a trovare la strada in mezzo al labrintico sistema fognario e superare persino il falso vicolo cieco.

Camminate in fila indiana per quasi duecento metri, nelle tenebre di quello che sembra un cunicolo interminabile, per poi sbucare in una piccola camera di due metri per due, illuminata da alcune torce. In realtà è un pianerettolo, sorretto da quattro colonne ai quattro angoli, circondato da una ringhiera di pietra alta mezzo metro; alla vostra destra una scala conduce più in basso, verso un immenso salone quadrato (almeno una ventina di metri per lato) che potete ben osservare anche dal pianerottolo, nascoste proprio dalla ringhiera.

Sotto di voi, nell'ampio salone, vi attende uno spettacolo che non potevate immaginare. Dodici uomini, avvolti in lunghi mantelli neri dagli ampi cappucci calati sul viso, si ergono verso un trono di pietra, lavorato in modo grottesco e approssimato, sul quale siede un uomo di grossa corporatura, calvo e con gli occhi chiusi. I dodici stanno intonando a voce bassa una cantilena che non riuscite a identificare, ma sembra una sorta di preghiera. Le loro ombre tremano, seguendo le fiamme delle torce appese ai lati del salone, la cui luce conferisce a questo luogo un che di sinistro.


Turnazione invariata.

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Ancora non riusciva a crederci: stava per attraversare un passaggio segreto! Era la prima volta sin da quando ne aveva ricordo, poco ma sicuro. Sembrava quasi una di quelle fiabe che aveva sentito tanto, tanto tempo addietro, una di quelle piene d’avventura, di pericoli e di principesse da salvare. Un corridoio nascosto era sempre sinonimo di qualcosa di stupefacente, ma come faceva a goderselo se non si vedeva nulla? Certo che chi l’aveva progettato poteva anche mettere qualche torcia qua e là. E che diamine. Così le rovinava tutto il divertimento.
Sentì che Ambrosia le stava dicendo qualcosa.

~ Eh?

Cosa aveva detto? Ah, ecco. Temeva che qualcuno avesse piazzato delle trappole, per cui l’aveva avvertita di fare attenzione a dove metteva i piedi.

~ Non ti preoccupare. E fa’ attenzione anche te.

Cercò di dare la risposta migliore che potesse. Però aveva ragione, ci potevano essere delle trappole. A che cosa stava pensando per non accorgersene?

Era entrata per prima nello stretto passaggio, e continuò a camminare per un bel po’, ma sembrava che di tranelli non ve ne fossero affatto. Il corridoio le condusse in un’altra piccola stanza, ma almeno questa era illuminata dalla luce fioca delle torce. Non era proprio una stanza, però: pareva più una sorta di terrazza. Era circondata da una ringhiera di pietra alta mezzo metro, e sulla destra una scala portava verso il basso. Al piano inferiore c’era qualcosa, ma non aveva ancora ben chiaro come definirla: era una sala, enorme, con al centro una statua di pietra che raffigurava un uomo calvo seduto su un trono. Attorno ad esso, dodici uomini avvolti in lunghi mantelli neri, i volti nascosti dai cappucci, intonavano una specie di litania.
La prima cosa che le venne in mente fu che le ricordava, in qualche modo, l’Organizzazione. Forse erano gli uomini completamente vestiti di nero a farle questo strano effetto. Lo scenario era ugualmente sinistro, anzi forse anche più di quello di Staph.

¬ Ma non stavamo inseguendo un assassino? Che diavolo è questa stanza?

Syhlvia era perplessa. Aveva come la sensazione di aver scoperto qualcosa che non c'entrava con il loro incarico, nonostante la via fosse - apparentemente - quella giusta.
Si mosse cautamente verso la ringhiera per nascondersi dietro essa, e poter vedere senza essere vista. Magari c'era qualcosa che poteva esserle utile, e che ad una prima occhiata le era sfuggito. Poi si rivolse alla compagna, sussurrando in modo che solo lei potesse udirla:

~ Ambrosia.. Che facciamo? Hai qualche idea?

Perché lei non ne aveva. Non di intelligenti, almeno.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Perplessa.

[Nemas]

-Parlato-

Il cunicolo condusse infine le due guerriere in una stanza spoglia. La poca luce che c'era, proveniva da delle torce appese alle colonne.
Ambrosia si accorse di una scala che conduceva verso il basso vicino ad una ringhiera.
Non era una stanza dunque, ma un pianerottolo.

- In che razza di posto siamo finite?-

Ambrosia sentì infine una strana cantilena provenire dal basso.
Un tono macabro e decisamente inquitante.

-Che cavolo?-

Un ringhio soffocato provenne da Fobos nel sentire quel rumore insolito.
Con una mano Ambrosia gli gratto la testa tranquilizzandolo.

-Shh! Buono! silenzio- disse in un sussurro.

Facendo più silenzio possibile, Ambrosia si avvicinò alla ringhiera per vedere cosa stava succedendo di sotto.
Quello che vide la inquietò.
Al piano di sotto in un enorme salone, 12 uomini incapucciati di nero stavano in cerchio davanti ad un'uomo grasso seduto su un trono di pietra con gli occhi chiusi.

-Uomini dell'organzzazione???- disse a bassa voce incredula.
Questa fu la prima domanda che le venne. Era naturale in fondo.
Vedere degli uomini vestiti di nero, incapucciati, e il solito abbigliamento che indossano i loro suoperiori.
Eppure qualcosa non andava... c'era qualcosa di strano.

-No! non sono loro, almeno credo, non possono esserlo-

Syhlvia: ¬ Ma non stavamo inseguendo un assassino? Che diavolo è questa stanza?

Ambrosia alzò le spalle.
-Che vuoi che ti dica?- domando lei a bassa voce.
-Quelli del villaggio credevano che fosse uno yoma, ma a quanto pare non è così!- Ambrosia non sembrava preoccupata.

-Non è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Come ti ho detto prima, in una delle mie precedenti missioni il responsabile degli omicidi non era uno yoma, ma un' umano impazzito!-

Nascondendosi con Fobos vicino alla ringhiera fra le colonne, inginocchiandosi Ambrosia si mise in ascolto. Di qualunque cosa stesse parlando quella setta, doveva essere importante.

Syhlvia: ~ Ambrosia.. Che facciamo? Hai qualche idea?

Voltandosi verso Syhlvia, Ambrosia rispose in un sussurro:

-Silenzio assoluto, rimaniamo nascoste e ascoltiamo di cosa stanno parlando. Se per caso si accorgessero di noi scappiamo all'istante-

E detto questo Ambrosia voltò lo sguardo verso il basso mettendosi in ascolto.

Yoki:0%
Fisico:Ottimo.
Psiche:Ansia e Tensione nella situazione in cui si trovano. Si domanda chi sono quegli uomini intorno alla statua.
Abilità: percezione yoki attiva.

[Narratore]

Uno degli uomini incappucciati solleva il pugno destro verso l'alto, imitato ben presto dai suoi compagni mentre tutti si inginocchiano portando l'altra mano all'altezza del petto e prostrandosi di fronte alla figura sul trono, la quale non sembra per niente interessata; li guarda tutti senza nessun'emozione, disinteressato di fronte a quella dimostrazione. Restano in quella posizione per quasi un intero minuto, poi si sollevano e si avvicinano a quello che sembrerebbe essere il capo, o comunque il destinatario dell'adorazione. La sua voce riempe la stanza:

«E' l'ora del rituale.»

Uno dei dodici incappucciati solleva il mantello e da sotto di esso toglie una borsa di cuoio di piccole dimensione, la apre e ne estrae... una gamba. Una gamba umana, appartenuta probabilmente a una persona molto giovane date le ridotte dimensioni, forse un bambino o un ragazzo.

«Mio signore, è fresca...»

La allunga al tizio sul trono il quale la afferra per la caviglia, la rigira fra le mani per ammirarla prima di darle un morso feroce all'altezza della coscia. Qualche goccia di sangue gli macchia le labbra. Molto probabilmente la gamba è stata dissanguata prima di essere presentata come "pranzo".


Turnazione invariata.

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

La situazione perdeva di senso man mano che passavano i secondi. Cosa diavolo era quella sala? E chi erano quelle figure incappucciate?
Non percepiva nulla di strano in loro, e ciò le parve ancora più anomalo: non si era mai trovata in situazioni del genere; Ambrosia, dal canto suo, diceva di aver già svolto incarichi in cui i colpevoli erano “soltanto” dei comuni umani. Ma come ci si comporta in quel caso? Non rientra negli incarichi che vengono loro affidati, è vero, ma è lecito lasciarli andare? Non ne aveva idea, davvero.
La Numero 39, comunque, suggerì di stare nascoste, almeno per ora, per cercare di capirci qualcosa in più. Che poi era anche l’unica cosa sensata che potessero fare.
La litania terminò qualche minuto dopo, quando uno dei dodici uomini alzò il pugno e si inginocchiò di fronte all’uomo seduto sul trono, quello che pareva essere il loro capo. Fu ben presto imitato anche dalle altre figure, che si prostrarono anch’esse dinnanzi all’unico a volto scoperto. Quando si sollevarono, i dodici si raccolsero tutti intorno a questi, che annunciò che il rituale stava per iniziare. La sua voce ruppe bruscamente l’innaturale silenzio della stanza, e quasi la fece sobbalzare.

~ Un rituale..

Ripeté sottovoce Syhlvia, che ancora osservava perplessa i tredici uomini al piano inferiore senza capire un briciolo più di prima.

Uno degli incappucciati estrasse una borsa da sotto il lungo mantello, dalla quale tirò fuori nientemeno che una gamba. Una gamba umana. Date le minute dimensioni, forse poteva essere appartenuta ad un bambino. L’uomo poi annunciò al suo signore che essa era “fresca”, quasi fosse una coscia di un qualche animale appena cacciato.

Syhlvia era allibita. Non poteva crederci. Osservava la scena con attenzione, anche se avrebbe preferito non doverlo fare. E sì che ne aveva viste, di atrocità: ma non era affatto la stessa cosa. Non se ne accorse nemmeno, ma trattenne il fiato per qualche secondo quando l’uomo calvo afferrò l’arto e gli diede un morso violento. Subito credette d’aver sbagliato a Percepire, e che il capo fosse in realtà uno Yoma – come era già successo -, ma non era così: non avvertiva nessun’aura demoniaca, anche se di demoniaco quei tredici avevano anche troppo per essere dei comuni umani.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Shockata e confusa.

[Nemas]

-parlato-

"pensato"




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S yhlvia aveva detto qualcosa sul fatto che stavano facendo un rituale, e Ambrosia non potè che annuire.

"che significa tutto questo??"

Improvvisamente uno dei dodici ruppe il cerchio e offri qualcosa al ciccione seduto al centro sul trono.
L'uomo aveva detto qualcosa sul fatto che era "fresca"
Ambrosia aguzzò la vista. Con orrore la guerriera si accorse che quello che l'uomo in nero teneva per le mani, era braccio umano.
L'uomo grasso afferrò il braccio e con un poderoso morso strappò un pezzo di carne!
Ambrosia aveva gli occhi congelati assistendo a quello scempio. Il suo stomaco si contorse per il disgusto.

"Santi benedetti"

Ambrosia era orripilata.

"In che razza di umani mi sono trovata di fronte stavolta?"

Potevano trattarsi solo di esseri umani, perchè la sua percezione e quella della sua compagna non avevano avvertito niente.
Se Syhlvia non aveva mai visto umani comportarsi così, era meglio cercare di tranquillizzarla subito, prima che desse di matto, come la sua vecchia compagna Echinda.

Ambrosia posò una mano su Syhlvia.

-Syhlvia- disse in un sussurro. -Syhlvia! Stai calma! Niente conclusioni affrettate! Anche tu non hai percepito nulla vero? Dovresti sapere che gli umani c'e ne sono sia normali che... "malati di mente" Pensa a cosa potremmo scoprire spiandoli, potremmo ricavarne informazioni essenziali-

Sperò di avere attirato la sua attenzione.
Ambrosia non poteva permettere che Syhlvia perdesse il controllo.
E riposò il suo sguardo sulla scena nauseabonda che si stava svolgendo[/SIZE][/FONT]


Yoki: 0%
Fisico: Ottimo.
Psiche: Disgustata dal rituale che quegli uomini stavano facendo.
Abilità: Percezione yoki attiva

[Narratore]

Alle vostre spalle sentite dei rumori: in fondo al corridoio dal quale siete arrivate si è nuovamente aperta la porta segreta! Seguono un rumore di passi e alcuni voci concitate. Non siete ancora state scoperte ma potrebbe essere questione di secondi. Che fare? Potete tornare indietro e avvicinarvi alla fonte di queste voci, oppure scendere nel salone... ma in entrambi i casi non c'è modo di nascondersi o di evitare il contatto con il nemico, a meno che non vi venga qualche idea geniale...


Warning: "Subito credette d’aver sbagliato a percepire, e che il capo fosse in realtà uno Yoma – come era già successo -, ma non era così: non avvertiva nessun’aura demoniaca, anche se di demoniaco quei tredici avevano anche troppo per essere dei comuni umani." In realtà non hai provato a indirizzare la tua Percezione verso di loro, quindi non sai se si tratta di uomini, yoma o bambole di porcellana, un'affermazione del genere è una presupposizione del giocatore, ma viene spacciata come assoluta consapevolezza da parte della tua guerriera, ed è perciò un errore. Stesso errore lo ha fatto anche Nemas: "Potevano trattarsi solo di esseri umani, perchè la sua percezione e quella della sua compagna non avevano avvertito niente". Non avete avvertito niente perché non avete nemmeno provato. La percezione dello yoki, mantenuta a livello passivo, vi garantisce una percezione limitata di ciò che vi circonda, ma anche se foste abbastanza vicine, non è detto che il vostro parametro e il vostro livello siano abbastanza per percepire un'aura, soprattutto se debole o se lontana da voi. Per essere sicure dovete usarla in modo attivo, concentrandovi e indirizzandola verso un bersaglio o una zona. E anche così non potete esserne sicure "da voi", deve essere il Narratore a dirvi cosa percepite e in quale modo.

[Xyz10]

Citazione:Narrato
¬ Pensato
~ Parlato

Syhlvia guardava orripilata la scena al piano inferiore, e vi era talmente concentrata che quando una mano le si posò sulla spalla quasi sobbalzò. Era ovviamente Ambrosia.
Inspiegabilmente, le disse di stare calma, di non saltare alle conclusioni troppo in fretta. Ma lei era rimasta calmissima: non aveva dato nessun segno né di volersi muovere, né tantomeno di essere in qualche modo preoccupata. Non poteva mostrarsi debole nei confronti di una Guerriera di rango più basso, e non l’avrebbe mai nemmeno fatto.
La Numero 39 continuò ad avvertirla sul fatto che esistevano anche umani deviati di mente, come se già non lo sapesse. Infine concluse dicendo che dovevano starsene lì buone buone ad osservare. Come stavano già facendo.
Annuì in modo palesemente sarcastico, mentre le sussurrò in risposta.

~ Ehm.. ok.

Poi si scrollò la mano dell’altra di dosso. Non è che poteva prendersi tutta questa confidenza.

Prima che potessero tornare ad osservare il rituale, però, udirono dei rumori provenire da dietro: rumori di passi e un brusio di voci, segno che qualcuno stava attraversando il buio cunicolo. Presto le avrebbero raggiunte.

¬ Merda!

Si guardò nervosamente intorno, ma quel pianerottolo era troppo piccolo per offrire qualche nascondiglio. Stesso dicasi per lo stretto passaggio segreto. Che dovevano fare allora? Scendere? Lo scompiglio che avrebbero creato avrebbe permesso ai tredici uomini di fuggire, e loro non ne avrebbero ricavato nulla. O forse sì?

¬ Forza, Syhlvia, fatti venire un’idea..! Un’idea!

Ma non c’erano soluzioni. Scontrarsi con gli uni o con gli altri era inevitabile.

~ Ambrosia, aspettami qui.

Il passaggio era troppo stretto per due persone affiancate, e non aveva senso che la seguisse, limitandole magari i movimenti nel caso succedesse qualcosa. Si diresse perciò in solitaria verso il cunicolo.
Là dentro non si vedeva nulla: voleva approfittare del buio per tentare di far retrocedere gli indesiderati.
Produsse intenzionalmente un rumore di passi pesanti, addentrandosi una decina di metri nelle tenebre, e poi sguainò la spada, facendola sibilare il più possibile. La puntò in avanti, anche se più per motivi di spazio che altro. Dopotutto, non doveva uccidere nessun umano.

~ Fermi dove siete! O volete morire anche voi?

Parlò con voce ferma. Il bluff doveva essere efficace, o erano in guai seri.

Citazione:Yoki Utilizzato: 0%.
Stato Fisico: Illesa.
Stato Psicologico: Convinta.

[Nemas]

-parlato-
"pensato"

Bene...
Almeno Syhlvia non aveva intenzione di farsi venire attacchi di follia. Questo era l'importante.
Improvvisamente però quando finalmente Ambrosia pote tirare un sospiro di sollievo, un rumore provenne alle loro spalle per il corridoio da cui erano entrate.

-No accidenti!- esclamò a bassa voce.

Chi stava arrivando dal corridoio?

Syhlvia si alzò dal suonascondiglio e disse ad Ambrosia di restare dov'era. Lei si buttò nei meandri del corridoio andando incontro al nuovo visitatore.
Per un momento Ambrosia si chiese se fosse stata la scelta più giusta. Forse sarebbe stato possibile un'altra alternativa, ma ormai Syhlviaera partita.


-sei un pò troppo avventata Syhlvia - Disse Ambrosia fra se, guardando nel punto dove Syhlvia era sparita.

-comunque d'accordo! Rimarrò qui!- vista la situazione era meglio così.

In quel corridoio bisogna passarci per forza a fila indiana.
Che problema potevano esserci?

Ambrosia estrasse la spada cercando di fare il minor rumore possibile e riposò lo sguardo sulla setta, Conentrando la vista sul grassone seduto sulla sedia di pietra che stava finendo di mangiare il braccio.

"Disgustoso abominio!"- Ambrosò digrignò i denti per il disgusto e la furia.

"Se scopro che non sei umano, mi divertirò a farti a pezzi nel nome di quegli umani che hai ucciso!"

Meglio prepararsi per qualsiasi evenienza.

Yoki: 0%
Fisico: Ottimo.
Psiche: Agitazione. Ansia nel sapere chi è l'intruso che si sta avvicinando.
Disgusto per l'uomo seduto che mangia il braccio
Abilità: Percezione yoki passiva.

[Narratore]

La voce minacciosa della guerriera riecheggia nel cunicolo... e nel silenzio di quei luoghi bui e scuri si propaga forse più lontano di quanto Syhlvia desiderasse. Ambrosia, rimasta indietro, sente chiaramente il capo dei tredici figuri che arriccia il naso ed esclama:

«Ho sentito una voce femminile... andate a controllare!»

Nel frattempo i due nuovi arrivati sembrano titubanti: la voce di Syhlvia li scuote più di quanto la guerriera stessa si fosse aspettata.

«M... morire? N... non è possibile... »

L'altro compare - a quanto pare sono solo in due a essere giunti dal passaggio segreto! - esclama, quasi un urlo:

«Il dio oscuro non può morire! Eresia!»

I dodici uomini nel salone si irrigidiscono, poi tre di loro fanno un inchino frettoloso verso il "capo" e a passi rapidi si dirigono verso la rampa delle scale... ci vorranno almeno cinque o sei secondi prima che la raggiungano, altri tre o quattro prima che arrivino abbastanza vicino al pianerottolo per rendersi conto della presenza di Ambrosia e del suo piccolo amico.



Turnazione:
Xyz10
Nemas