Occhi di Gatto [Hankegami-Majin-clayfax]

[Narratore]

L'ispezione di Camillah portò più o meno gli stessi risultati delle precedenti: sangue ovunque, rappreso, praticamente nessun segno di lotta, e ben poco altro. Poté notare alcune maschere insanguinate a terra, probabilmente i miseri resti della festa che si era svolta lì. Passò poi a interrogare il servo.
Il sistema... ecco, perdonate, ma su questo punto sono alquanto incerto. A quanto ne so, il metodo preferito è stato entrare dalla finestra... ma in questo caso non ne è stata rotta alcuna. Si dice che fossero infiltrate tra gli ospiti....
Per un attimo si fermò, tremando. Poi ricominciò a rispondere:
Mastro Gesualdo è morto ieri. Si deve ancora svolgere la cerimonia funebre, ma non posso essere certo di quando sarà. Il clima che si è venuto a creare, capite bene, non è adatto a riunioni di famiglia.... La città è suddivisa in aree. Ci sono zone concentriche, dalla più interna alla più esterna, in cui vivono dai più facoltosi ai meno abbienti. La cerchia centrale è riservata ai membri del Senato. I Mastri occupano metà del resto della città... sì, ce ne sono ancora in numero considerevole. Questa è la loro città, dopotutto. L'orario dei delitti? A dire il vero, mi deve permettere di contraddirla: l'ora è stata variabile. Questo particolare delitto è avvenuto di sera, durante la festa. Ma altri sono avvenuti in piena luce del giorno, come quello precedente. L'unica cosa certa è che hanno colpito sempre l'intera famiglia del Mastro interessato... una vera tragedia.
Il servo si interruppe lì e, siccome Camillah non chiese altro, la riaccompagnò alla dimora di Mastro Philip, dove le sue compagne aspettavano il suo ritorno.

Nel frattempo, esaminando carte su carte, Divina e Lune avevano raccolto diverse informazioni. Schematizzando, ecco cosa avevano scoperto: i delitti coinvolgevano un numero variabile di persone, spesso almeno tre - con l'unica eccezione del primo caso - e comunque l'intera famiglia del Mastro; i corpi venivano ritrovati entro poche ore solitamente dalla servitù, sparsi per la stanza e privati delle interiora; l'orario della morte era variabile e tale il metodo di introdursi in casa - il più usato era infiltrarsi da una finestra; non c'erano testimoni, tutti coloro che si trovavano nella stanza al momento erano morti, ma c'erano sopravvissuti - coloro che al momento non si trovavano nella stanza; c'era una lista di questi sopravvissuti che sarebbe potuta tornare utile; c'erano anche i rapporti delle guardie degli ingressi, con annotazioni sui passaggi di persone; c'era una lista di tutti coloro che erano entrati o usciti dalla città, e anche un rapporto su alcuni sommovimenti nella periferia all'epoca del primo delitto.
Queste le informazioni ottenute dai rapporti. C'erano poi altre buone notizie: Mastro Philip aveva procurato a ciascuna di loro una mappa completa dell'intera città, con i luoghi dei delitti cerchiati e una seconda mappa con il sistema fognario allegata. I suoi servitori avevano convinto il vicecomandante delle guardie a concedere loro un colloquio la mattina seguente di buon'ora e lo stesso avevano fatto per le guardie ai cancelli. Avevano così ottenuto un totale di 25 persone da interrogare, contando che le guardie agli ingressi cambiavano ogni tre ore. Ovviamente avrebbero dovuto interrogarle mentre non erano di turno. Potevano dirsi soddisfatte?

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