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QUEST Occhi di Gatto [Hankegami-Majin-clayfax]
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09-10-2013, 11:54 PM
Messaggio: #50
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Occhi di Gatto [Hankegami-Majin-clayfax]
Citazione:"parlato" Seccata dal dover decidere che fare - da quel poco che ricordava delle sue missioni precedenti, le era sempre bastato cacciare e trovare lo Yoma da uccidere -, Divina si preparò a dover ascoltare le argomentazioni delle altre due. In realtà , Lune disse quasi subito una cosa che la colpì: i "più importanti" non erano stati attaccati. Finora, lei non aveva prestato attenzione a certe cose, dato che le interessava solo sapere se c'erano Yoma o no, ma ora che se n'era accertata... Lasciò che il resto dei suggerimenti di Lune, Camillah e pure di Mastro Philip le entrassero da un orecchio per uscire dall'altro. I "più importanti"... Chi erano i più importanti? Cercò di sforzarsi a ricordare: Camillah aveva parlato del Senato, quand'era tornata dal suo giro dei luoghi del delitto. Aveva detto che nessun membro di questo Senato era stato attaccato: doveva trattarsi della stessa gente a cui si riferiva Lune, per forza. Ma... cos'era un Senato? La sua ignoranza da figlia di cacciatori del profondo Nord avanzò prepotente - così pure le sue conoscenze: se c'erano "membri", questo Senato era un'assemblea, qualcosa come il Consiglio del Villaggio su a Snoun quand'era bambina, quello che si radunava a casa del Sindaco e litigava con suo padre per il prezzo delle pelli. Evidentemente, anche lì a Nekrus tiravano sul prezzo delle pelli come un'intera mandria di buoi muschiati, sennò non sarebbe servito questo Senato. Ma quest'ultima cosa non era pertinente: quello che era chiaro era che quegli uomini non fossero stati mai attaccati; ora che sapeva di dover aver a che fare con Yoma il particolare era rilevante eccome. Perché non farlo? Lune aveva appena ipotizzato che avessero paura delle guardie: ci credeva poco, non degli Yoma. O forse sì? Trovò irritante doversi scervellare tanto: quando li avrebbe avuti sottomano, gliel'avrebbero pagata! A questo punto, tanto valeva scartare quel particolare: anche se gli Yoma c'entrassero qualcosa col Senato, non vedeva come saperlo, o... Scuotendo la testa frustrata, Teresa adocchiò il cadavere di Mastro Gesualdo: brav'uomo, quello, farle scoprire che erano stati due Yoma ad ammazzarlo senza farsi pregare. Magari fosse stato così facile Percepire lo Yoki sui Senatori. ... Cos'aveva appena pensato? Fu come se un puzzle si fosse ricomposto dentro la sua testa: la sua convinzione che si trattasse di ladri, il numero esagerato di vittime rispetto alle necessità di nutrimento solo in alcuni casi... E Camillah, non aveva riferito di un servo che cianciava sulle tensioni tra quelli lì, i Mastri? "Forse v'è via per escludere tanto
di ciò ch'il Senato se fa gran vanto." Flatulò quelle parole con voce sommessa, ancora pensosa; ma, sapendo d'essere ascoltata, continuò. "I casi, crèo, potean esser sol questi:
o l'evitan per motivi de' struttura, o perché mischiati fuor a essi, o... perché per costoro ei labora. Tenete mia semenza: perché mazzar ogne persona, e ladrar quindi l'or? Per ciò a vil briganti i' ve' pensar: isto non è quel noto a noi bestiar. Ma... si fosse ito mostruoso patto?" In realtà , ci credeva poco anche lei: d'accordo, il Senatore mandava ad ammazzare e diceva di rubare l'oro per simulare furti... ma che ci guadagnava lo Yoma? Poteva mangiare anche da solo. Ovviamente, Divina non ci arrivava, al concetto di protezione politica. Aveva elaborato tutta quella teoria perchè lei doveva aver ragione, sui ladri. La storia puzzava troppo. Ma questa era solo il preambolo: come risolvere il dubbio? Lo spiegò. "Ordunque, abbiam via per dipanare
ista matassa che se va volgendo: al par di costui li potrem nasare." Così dicendo, Teresa indicò il corpo di Mastro Gesualdo. "Se son tra lor, facil il Percependo;
se sol in affar, l'aura sì mostruosa certe mane, su chi tal patto stringe." Intendeva dire ovviamente che, come Mastro Gesualdo insegnava, la frequentazione lasciava tracce. "Ma anche se fuor innocenti, simplice
sarà aver risposta: non l'assemblar è festa, ch'omne disagio va crear." Sorrise: non si scordava mai di Lune. Mai. D'accordo, forse era solo invidiosa della sua Abilità . Comunque fosse, le pareva tutto chiaro: un'assemblea era fatta per radunarsi, e loro l'avrebbero radunata. Dovevano solo trovare una scusa, come evidenziò: "Ma guai a dir lor questo: e se marran
fuggon a noi sinza dar lor presenza? Altro motivo, a radunar l'andran." E lei un'idea ce l'aveva. Sorrise ancora di più. "Dite, chi ha pelli da mercanteggiar?"
Citazione:Yoki utilizzato: 0% ___________ Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato |
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