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Occhio per Occhio [Lochnir - Hankegami]
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22-06-2012, 06:02 PM
Messaggio: #2
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Occhio per Occhio [Lochnir - Hankegami]
Citazione:"parlato" Erano passati pochi giorni da quando Divina era rientrata dalla fallimentare missione tra le montagne di Lido, dove aveva lasciato morire la compagna, Azalea, senza neppure accorgersi della sua agonia; ancora adesso la piccola Guerriera era solo contrita per i rimproveri ricevuti dagli uomini in nero. Questo perché lei poteva benissimo scordarsi dei particolari d'una missione, non accorgersi d'una compagna riversa in un lago di sangue od anche d'aver appena conseguito una promozione - l'avevano innalzata al numero Sedici nonostante tutto, dato che almeno in capacità fisiche non faceva affatto difetto -. Ma un rimprovero a lei, l'eroina della Narrazione, reduce da un vittorioso combattimento contro due Yoma no, non l'avrebbe scordato facilmente. Era stata convocata allo studio di Araldus quel giorno, e per una volta tanto ciò non la tolse dalla lettura del libro: in quei giorni se n'era infatti stata immobile a rimuginare sul presunto torto subito, mettendosi a leggere solo di tanto in tanto; non che avesse comunque preso meglio l'ordine: il fatto d'aver letto poco l'aveva anzi resa poco contenta della prospettiva d'una missione che l'avrebbe tenuta ulteriormente lontana dal prezioso volume. Le stavano facendo un dispetto, concluse, e fu solo per amor del libro- chissà che avrebbero potuto fargli! - che ci andò comunque. Raggiunto lo studio, però, Araldus si rivelò occupato, e Divina finì per dover attendere fuori della porta; attese molto tempo, ma non se ne accorse neanche: era troppo impegnata a lagnarsi tra sé e sé di quegli antipatici. E' forse giusto che la sol eletta a esser la Segnora de' lo Narrar venga umiliata in cotal fatta? No, da l'alto Dio lo pòl testimoniar, e vedran presto costor l'aspro fato di chi se macchia d'isto gran peccato... Giusto quando arrivò Laura Divina alzò gli occhi, attirata dal rumore del metallo sul pavimento, ma diede giusto un'occhiata distratta all'altra Guerriera e tornò a fissarsi i piedi; nessun segno che avesse riconosciuto nell'altra la compagna di quella missione nelle acque della costa meridionale del Continente: la numero Sedici a propria insaputa s'era infatti già scordata di quel lavoro, come di quasi tutti gli altri mai fatti. Presa da simili pensieri, Divina non avrebbe saputo perciò dire quanto tempo aspettò; ma ad un certo punto quella posta chiusa s'aprì, e ne fuggì un poveraccio inseguito da Araldus, un uomo in nero che la piccola Guerriera non conosceva - no, non che se ne fosse scordata: proprio non l'aveva mai visto -. Per nulla impressionata dalla scena, Divina guardò apatica il fallimentare inseguimento, e solo quando tornando Araldus le invitò in studio, comprese che si trattava di quello che doveva darle la missione. Ne han costor, di tempo senz'impegni... Fu questo l'unico pensiero che le sovvenne riguardo la strana scena, ma il collegamento non fu di raccapriccio: la disturbava solo che simili perdigiorno si mettessero a far la paternale a lei l'eroina. Sfrontati! Nell'intanto una volta che lei e Laura furono entrate, Araldus aveva preso a parlare del lavoro da fare: Refi nelle Terre dell'Ovest, lo conosceva come ogni altra località del Continente che aveva dovuto imparare a memoria; ma non fu questo a rabbuiarla, come se non bastasse il risentimento che stava covando. ... De nòvo n'Occidente? Mihi volent captare per naticas? Non che Divina sapesse il significato della seconda frase, ma nel libro era usata per esprimere accorato dissenso e tanto le bastava; ad ogni modo, di nuovo nelle Terre dell'Ovest? Era già stanca dei richiami a quella missione, che la mandassero altrove... Era ancora lì a tenere il muso, quando Araldus si rivolse a lei per assegnarle un ruolo particolare: avrebbe dovuto fare da Caposquadra. Divina alzò la testa, per una volta davvero interessata al discorso. Capo... Non è forse codesto grado, che a taluni eroi si assegna? Pentiti allor fuor de' mancin tiro? Perchè Divina, la stessa che neanche ci provava a tenere a mente il proprio numero in graduatoria, era ovviamente sensibile ai titoli presenti nel suo venerato libro: era quindi un atto di ravvedimento da parte degli uomini in nero, nominarca Caposquadra? Ovviamente sì, per la sua testolina. Improvvisamente bendisposta verso la missione, la numero Sedici a propria insaputa si voltò ed uscì dallo studio non appena Araldus la congedò; ovviamente non diede neanche il minimo sguardo a Laura, giusto per rendere palese quanto avesse davvero capito del suo nuovo incarico. Citazione:Yoki utilizzato: 0% ___________ Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato |
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