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QUEST Open Sea [Clayfax - Nardo]
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16-05-2016, 09:34 PM
Messaggio: #41
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Legenda:
Narrato Parlato Pensato Questo ragazzo sembra saperne di più di tutti.. Finalmente qualcuno che ci ascolta e ci risponde! Camillah rimase stupita da queste ultime rivelazioni. Non solo Caesy sembrava saperle aiutare davvero, ma in più aveva pure anticipato qualcosa che Camillah voleva davvero sapere: la brutta storia dell'uomo scomparso! Però mantenne un secondo la calma e cercò di non sembrare troppo concitata nel chiedere altre informazioni Della rana ce ne ha parlato il sindaco.. Ma quindi voi eravate a conoscenza del nostro uomo durante le sue indagini.. se è salito a bordo di una delle vostre navi saprete anche che cosa stava cercando di fare immagino.. In realtà era una domanda retorica, che però aspettava una conferma dal ragazzo oltre che a una spiegazione ulteriore visto che dovevano sapere cosa stesse facendo. ..e anche che cosa stavate tentando di fare voi. Dubito che quella nave sia salpata per volere del nostro informatore. In più, immagino che stiate tentando di fare qualcosa di simile anche adesso. È giusto? Per favore, dicci tutto quello che sai. Camillah era in attesa di nuove spiegazioni. Forse erano finalmente giunte al dunque. Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Ottimale. Stato Psicologico: Sempre più curiosa. Vuole vederci chiaro. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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17-05-2016, 09:19 PM
Messaggio: #42
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Forse Seayne s’era fatta un’impressione sbagliata della faccenda ma la sensazione che Casey continuasse a girare attorno al problema senza arrivare al punto, ammesso che ce ne fosse uno, non era stata dissipata dalle parole del giovanotto. Fortunatamente la guerriera albina aveva imparato a tenere a bada le sue emozioni negative, qualche mese addietro sarebbe esplosa per la frustrazione e l’impazienza a questo punto. -Almeno sembra possiamo escludere la storia del Mostro-Rana e la pista della strada a Est!- A voler cogliere quel poco di buono che era emerso finora in quella conversazione, almeno potevano escludere quella pista ma, per il resto… Poi… una luce nell’oscurità! Casey s’era fatto scappare che l’uomo dell’Organizzazione sembrava avesse preso un’imbarcazione per dirigersi verso le Isole della Morte, ovvero lo stesso posto ove a Camillah e Seayne era stato proibito recarsi. -Che si sia imbattuto nella fanciulla che attira le navi sugli scogli?- Pensò la Numero 12 mentre un sorriso ironico le si disegnava sul volto. I dubbi che Seayne tutt’ora nutriva erano legati alle parole che Max aveva rivolto a Camillah prima di sbatterle entrambe fuori dalla stanza. -Forse, ragazzo, sarò saltata troppo presto alle conclusioni, ma sono convinta che non ci hai ancora detto tutto ciò che sai!- Non appena Casey menzionò l’uomo dell’Organizzazione, Camillah prese la palla al balzo e iniziò a rivolgere al loro interlocutore domande più precise sull’argomento. Seayne decise di limitarsi ancora ad ascoltare, lasciando che fosse la compagna a continuare la discussione, riservandosi di porre in seguito delle domande al giovanotto se le sue risposte non l’avessero soddisfatta… Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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20-05-2016, 07:36 PM
Messaggio: #43
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Spoiler (Click to View) Caesy meditò per qualche secondo, riflettendo attentamente su cosa rispondere; iniziò a parlare ma nel farlo andò a cercare qualcosa nella credenza adiacente alla finestra. Sì, beh il Sindaco soffre molto della situazione attuale ma nelle condizioni in cui siamo ora non possiamo permetterci di destituirlo; racconta spesso fiabe e sinceramente ora non fa bene al morale generale della gente. ...Per quanto riguarda il vostro uomo, no. Non ho idea che piani avesse, era un tipo abbastanza misterioso ed estremamente riservato; si è presentato una decina di minuti dal Sindaco, nemmeno, poco dopo era da noi e ci ha chiesto la nave. Una delle ultime due di grandi dimensioni che avevamo, indovinate un po'? Ovviamente non è più tornato.... Ma dov'è? Ah! Eccola, finalmente. Da un cassetto tirò fuori una mappa leggermente sgualcita, era segnata la Città di Alessandro, la strada che andava verso ad Est e poi una serie di isolotti ben poco delineati, creati per dare un'idea approssimativa di dove si trovavano e che aspetto avessero ma erano ben distanti dalla realtà perché, appunto, nessuno era mai tornato dalle Isole della Morte. Presentava due segni, uno in blu e uno in rosso, più vicino alla costa. Andrà bene; ecco, se volete sapere la mia il problema è sempre stato residente là nel mare. Indicò lo spazio tra le Isole e la terraferma. Il fatto che il vostro uomo abbia preso una nave e si sia diretto in quella direzione, ha rafforzato la mia idea ma ammetto che è solo una teoria. O forse no? Insomma, una volta il limite entro il quale le navi potevano rischiare di spingersi era in questa zona. Con l'indice tracciò la linea blu. Col tempo però il limite è retrocesso praticamente fino a qui, quasi sulla costa; vuoi che sia per superstizione o altro ma tant'è... Indicò di conseguenza la linea rossa. Cosa vogliamo fare? Mio fratello per ora si sta semplicemente occupando della sicurezza del luogo ma ammetto di aver pensato di organizzare una spedizione alla ricerca del... Beh, vostro uomo ma dubito troverei qualcosa. Sorrise, incurante dei rischi. Citazione:Giusto per ricapitolare: |
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22-05-2016, 09:54 PM
Messaggio: #44
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Legenda:
Narrato Parlato Pensato Camillah era sbalordita. Ora capiva perché gli era rimasta una sola nave: perché chiunque passasse di là poteva prendersela e sparire da qualche parte senza dare la ben che minima spiegazione! Se avessero voluto, anche loro avrebbero potuto farlo. Assurdo. Chissà, forse la guerriera lasciava trasparire i suoi veri pensieri attraverso la sua mimica facciale. Insomma, alla fine sembrava che un buon modo per proseguire le indagini fosse quello di andare in quella zona di mare "pericolosa" per sincerarsi di cosa stesse accadendo laggiù.. però avevano il divieto di andare alle isole della morte e poi, come avrebbero fatto ad ottenere una nave? Camillah ghignò. Beh, per la nave sarebbe bastato farsela dare senza troppe spiegazioni.. del resto aveva sempre funzionato così dalle loro parti. In realtà, ripensandoci, non avrebbero nemmeno dovuto farlo perché avrebbero potuto semplicemente unirsi alla spedizione di Caesy. E invece per la questione del divieto come avrebbero fatto? Ma ecco arrivare l'intuizione che le avrebbe difese da Hughes. La risposta era semplice. Navigare in quel tratto di mare non significava andare alle isole. Camillah si sentì più soddisfatta e tranquilla, sapendo di poter cogliere l'occasione per seguire la nuova pista del mostro del mare. E Caesy sarebbe stato l'esca perfetta per quella finta naufraga che attirava i marinai ignari, proprio perché era un uomo. Se invece non ci fosse stato nessun mostro neanche li, allora avrebbero provato a cercare altrove. Va bene. Mi sembri convincente e voglio crederti. Se partirete soli potreste incontrare ulteriori difficoltà, ma se venissimo con voi, forse, potremmo riuscire a garantire la vostra incolumità e a riportare indietro la vostra ultima nave. Come hai intenzione di organizzarti per la tua spedizione? Poi con un bel sorriso si rivolse a Seayne Sei d'accordo? Che ne pensi? Studiò il volto della compagna, anche se in realtà era convinta di cosa bisognasse fare e di cosa Seayne avrebbe detto.. Come te la cavi in mare? Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Ottimale. Stato Psicologico: Incuriosita dalla versione del ragazzo. Vorrebbe andare unirsi alla spedizione. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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23-05-2016, 10:01 PM
Messaggio: #45
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] -Finalmente!- Pensò Seayne, sollevata dal fatto che, alla fine, Casey avesse vuotato il sacco. Poco a poco tutti i pezzi del mosaico stavano andando al loro posto: il limite delle acque sicure che si avvicinava sempre di più alla riva, l’uomo dell’Organizzazione scomparso, come tanti, dopo essersi diretto nella zona pericolosa indicata sulla mappa e “qualcosa” che decisamente era fuori posto nel tratto di mare che andava da Alessandro alle Isole della Morte… Inoltre, il giovane Casey sembrava intenzionato a organizzare una spedizione di ricerca in mare. Camillah prese la palla al balzo e offrì al giovanotto il loro aiuto per la probabile spedizione in mare, chiedendo poi a Seayne la sua opinione, sorridendole. Al che la guerriera albina rispose: Non ho obiezioni Camillah! Penso che il nostro uomo si stesse dirigendo verso la zona rossa per valutare il pericolo e decidere se fosse il caso di far intervenire alcune di noi e, nel caso, quante. Non possiamo fare altro che seguire le sue tracce se vogliamo capire cosa gli è successo e se Casey vorrà portarci con sé le cose potrebbero essere più semplici. Seayne a quel punto si girò per fronteggiare il loro interlocutore poi, congiungendo le mani davanti al petto e inclinando leggermente il capo in direzione del giovanotto, con gli occhi bassi e voce mite gli disse: Volevo scusarmi per le mie parole di prima Casey! Mi sono fatta prendere dalla fretta e sono saltata a conclusioni completamente sbagliate, ti prego di perdonarmi. Ma c’è un’ultima cosa che volevo chiederti: prima Max ci ha accusate di essercela presa comoda; intendeva forse dire che avevate già chiesto il nostro intervento prima dell’arrivo del nostro uomo o si riferiva al tempo che è trascorso dalla sua scomparsa al nostro arrivo? E, nel primo caso, sai forse dirci chi ci aveva fatto chiamare? Mentre Seayne lasciava a Casey il tempo per riflettere sulle sue domande, la guerriera albina rispose alla seconda domanda di Camillah, ricambiando il sorriso che la compagna le aveva rivolto, rivolgendosi a lei in tono un po’ più gaio: Non sono mai andata per mare e, se devo essere onesta, questa è la prima volta che lo vedo. Non sono una grande nuotatrice ma almeno a galla dovrei riuscire a rimanerci, se mi dovesse capitare di finire in acqua! Addestramento a parte, la guerriera albina aveva imparato da bambina a nuotare in estate nelle acque di un piccolo fiume che scorreva vicino al suo villaggio. Concluso il suo discorso, Seayne, attese le eventuali risposte di Casey alle domande sue e della caposquadra… Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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27-05-2016, 07:03 PM
Messaggio: #46
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Casey era abbastanza stupito dalla richiesta ma più di ogni altra cosa, era stupito del fatto che Camillah chiedesse all'amica come se la cavasse in mare... Come se fosse ovvio che lui accettasse.
La cosa lo irritò un poco ma cercò di non dargli molta importanza. Portarvi con noi?... Non saprei, è difficile a dirsi. Voglio dire, il morale della ciurma è già abbastanza basso così, per questa spedizione abbiamo selezionato -o meglio, Max- chi non aveva proprio nulla da perdere ma la paura di non far ritorno è sempre quella. Non ho idea di come reagirebbero loro alla presenza di due di... "voi". Sicuramente Max non vi porterebbe mai! Certo, l'idea è stata mia è tutto ma non posso negare che sia lui ad avere le mani su ogni cosa, sempre. Si grattò il mento, perplesso dalla situazione intricata. Per diversi secondi sembrò realmente impensierito, pareva esserci qualcosa di triste e malinconico a preoccuparlo ma quell'attimo di spaesamento fu cancellato in fretta da uno sguardo risoluto del giovine. Abbassò la voce, probabilmente per non farsi sentire da altri al di fuori di loro tre. ...Tanto avevo intenzione di imbarcarmi anche senza il suo consenso, fatto trenta facciamo trentuno, no? Seguitemi... Disse lui uscendo; mentre una ventata d'aria fredda al sapore di salsedine li accarezzava, cominciò dunque a scortarle verso il molo dove vi era attraccata l'ultima "grande" nave che restava ormai al porto di Alessandro. Fissando qualche nuvola solitaria sopra le loro teste di colori cangianti, Casey spiegò alle ragazze qualche usanza tipica del posto, tra cui l'uso antichissimo di regalare alle nozze delle proprie figlie un pezzo della loro nave per costruire la loro nuova abitazione cosicché si ricordassero le loro origini di marinai venisse sempre ricordata. Ecco il perché tutte quelle case in legno, insomma. Dopo qualche minuto giunsero finalmente alla nave, che era lunga circa una ventina di metri, sembrava equipaggiata per una grande pesca, tra fiocine e reti, a prua la decorazione classica di ogni nave: una polena rappresentate una grossa testa di leone ed infine a grandi caratteri sul lato destro portava il suo nome: Leone Marino. Alcuni uomini sembravano intenti a lavorare su vari preparativi e sicuramente a qualcuno di loro notò le due guerriere in compagnia di Casey; il ragazzo infine le scortò sul ponte, quando un uomo dal berretto rosso li raggiunse. Casey? Cosa ci fanno qui queste... Donne? Hm, ho intenzione di salpare immediatamente con loro a bordo; chiama gli altri. Sai bene che una donna a bordo porta male, figurati due! E tu più di tutti dovresti saperlo. E poi Max... Oh andiamo... Casey si voltò verso le due ragazze, preoccupato; prese per il braccio il compagno e lo scortò qualche passo più indietro a discutere. Le due non sentirono nulla di quanto i due si dissero ma alla fine sembrò che Casey fosse riuscito a convincere il compagno, perché questo scese dalla nave e andò a sbrigare qualche faccenda. A quel punto Casey si rivolse alle due. Spero di partire a breve, voglio credere di non aver interpretato male la vostra intenzione di andare il prima possibile. Turnazione: Citazione:Visto che Clayfax ha annunciato la sua assenza, per questa volta invertirò i turni per cercare di accontentare tutti |
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28-05-2016, 05:41 PM
Messaggio: #47
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Come interpretare la reazione del giovanotto? Seayne se lo chiedeva dal momento che, ancora una volta, la sua domanda diretta non aveva ricevuto risposta… -Probabilmente non gli vado a genio! Beh, pazienza… l’importante è risolvere la questione al più presto!- Casey continuò nel suo discorso, informando le due guerriere che suo fratello Max aveva già reclutato una ciurma di uomini i quali, pur non avendo nulla da perdere, di certo non avrebbero disdegnato ritornare vivi da quella che poteva essere una missione suicida e, considerando l’opinione che la maggior parte della gente aveva delle mezze demoni, il giovanotto probabilmente temeva la reazione che l’equipaggio avrebbe potuto avere alla loro presenza… Tuttavia, dopo alcuni istanti di apparente turbamento e riflessione, seguiti da alcune parole a voce sommessa riguardanti la volontà di voler partecipare lui stesso alla missione, Casey chiese alle due guerriere di seguirlo, uscendo dall’edificio immergendosi nella frizzante aria mattutina, carica di salsedine. Seayne annuì alle sue parole e poi lo seguì senza dire altro, apprezzando quell’aria così diversa da quella delle sue montagne e prestando molta attenzione al racconto del giovanotto, soprattutto quello riguardo l’antica usanza dei marinai di regalare alle figlie un pezzo di legno della loro nave da utilizzare nella costruzione della loro nuova casa, spiegando in tal modo perché buona parte degli edifici della città non fossero fatti di pietra. E’ indubbiamente una bella usanza Casey! Condividere con le proprie figlie parte della propria fonte di sostentamento è una cosa… benaugurante per il futuro! La guerriera albina disse queste parole con voce ferma, ma un’ombra di tristezza le offuscò per un istante lo sguardo d’argento: infatti, chi avrebbe mai voluto o potuto sposare una come lei? … Stephan… Il nome del ragazzo amato le sfuggì dalle labbra ma la voce si rifiutò di uscire dalla sua bocca, così nessuno avrebbe potuto udirlo… Poi, quasi rendendosi conto di essere quasi caduta in preda alle sue vecchie abitudini, Seayne scosse la testa e riassunse la sua compostezza, prestando nuovamente attenzione a ciò che la circondava. Poco dopo il terzetto giunse al molo dove quell’ultima grande nave era ormeggiata: essa era lunga circa una ventina di metri, sembrava pronta a partire per una grande battuta di pesca, data la gran quantità di fiocine e reti ammassate a bordo. L’attenzione di Seayne venne catturata dalla decorazione presente sulla prua dell’imbarcazione: una polena rappresentate una grossa testa di leone, nonché dal nome della stessa: -Il Leone Marino! Speriamo che il nome sia di buon auspicio!- Senza perdere tempo, Casey portò le due compagne a bordo, mentre alcuni uomini sembravano intenti a lavorare su vari preparativi e, anche se sicuramente le due guerriere erano state notate, nessuno disse nulla finché un uomo dal berretto rosso raggiunse il terzetto e le apostrfò: Casey? Cosa ci fanno qui queste... Donne? -Uhm… “donne” anziché “claymore”! E’ un passo avanti!- Pensò ironicamente Seayne, la quale era convinta che il marinaio le avesse apostrofate così solo perché la parola giusta non gli era venuta in mente in tempo. Salvo poi rimanere stupita dalle parole successive dell’uomo il quale sosteneva che le donne su una nave portassero sfortuna… -Pure? Alla faccia della coerenza!- Infatti Seayne, del tutto ignorante delle tradizioni e superstizioni marinaresche, trovava che quella dichiarazione stridesse notevolmente con quanto raccontato loro da Casey lungo la strada. Casey a quel punto si voltò verso Seayne e Camillah, ostentando uno sguardo preoccupato, forse temendo una reazione da parte delle due; poi si appartò assieme al marinaio. La guerriera albina non sentì nulla di quello che i due si dissero, né fece nessun tentativo di origliare, finché l’uomo col berretto rosso scese dalla nave e il giovanotto tornò dalle due guerriere: Spero di partire a breve, voglio credere di non aver interpretato male la vostra intenzione di andare prima possibile. Al che Seayne gli rispose: Per quanto mi riguarda hai avuto ragione Casey! Prima andiamo e prima finiremo! Sei d’accordo, Camillah? Disse a voce calma e ferma, rivolgendosi prima al giovanotto e poi alla caposquadra. In fondo l’ultima parola spettava a Camillah… Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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30-05-2016, 06:49 PM
Messaggio: #48
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Legenda:
Narrato Parlato Pensato Finalmente s'iniziava a far qualcosa e questo rianimò la voglia di Camillah, che fino a quel momento stava iniziando a scemare. Anche la compagna sembrava entusiasta. Senza aggiungere nulla seguirono il ragazzo e l'impazienza di imbarcarsi e di partire immediatamente fece perdere a Camillah il racconto della strana usanza del luogo perché rimase immersa nei sui pensieri. Anche per lei sarebbe stata la prima volta: infatti salpare in mare con una nave di quelle dimensioni non le era mai capitato. Al più era salita a bordo di una nave ancorata nel porto, ma per cacciare uno yoma. Il tutto era eccitante. Quando Caesy si fermò a confabulare con un'altra persona visibilmente contraria a farle salire, la capo squadra intercettò quello che si stavano dicendo e non potè far a meno di mormorare qualcosa a bassa voce Pft! Ma guarda te! Se qua c'è qualcuno che può difendervi siamo proprio noi.. Qualunque cosa avessero deciso di fare, loro sarebbero salite a bordo. Se fosse stato necessario, si sarebbero anche infiltrate di nascosto. Era troppo importante: sia per loro che per tutti. Al termine della discussione parve che avessero ricevuto i permessi del caso Grazie Caesy per averci concesso questa opportunità. Vi difenderemo ad ogni costo.. ..non come è capitato l'ultima volta. Il ricordo dell'ultimo fallimento le pervase l'anima. Si senti quasi bruciare il sangue nelle vene. La la domanda di Seayne la riportò al presente. Certamente, siamo pronte. Ah! Caesy, ancora una cosa. C'è un punto in alto da cui possiamo tenere d'occhio tutta la nave? Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Ottimale. Stato Psicologico: Eccitata per la spedizione. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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03-06-2016, 07:40 PM
Messaggio: #49
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Una folata di vento freddo e forte scompigliò loro i capelli dopo le domande di Camillah e Caesy fu visibilmente entusiasta all'idea di poter partire subito, certo un velo di tristezza velava ancora i suoi occhi ma non ci diede peso.
Ottimo! Esclamò dunque, dando una forte pacca sulla spalla di Seayne. Lavorate insieme da molto? Sembrate così in sintonia... ...Ad ogni modo, un modo ci sarebbe per osservare dall'alto per fare di vedetta. Potreste andare in coffa. Indicò una piattaforma semicircolare sopra l'unico albero della nave. Ma devo essere sincero: non so se sia una buona idea farvi salire con quelle armature e quelle spade. A parte che ci starebbe una sola persona ma... Il succo del discorso è che nel caso vi serva davvero, dovreste cambiarvi e lasciare qui o in cabina la spada. Posso trovare dei vestiti volendo. Ad ogni modo, prima di partire vorrei consegnare una lettera a Max. Arrivo subito, voi intanto decidete pure il da farsi. Detto ciò si rifugiò in cabina, lasciandole sole per circa una mezz'ora di tempo; nel frattempo anche altri uomini salirono sulla Leone Marino, concludendo gli ultimi preparativi mancanti. Era innegabile ci fosse un certo malcontento generale nell'avere delle donne in nave, segno di sventura, ma Caesy era stato abbastanza persuasivo con loro per cui oltre ad una serie di facce tristi non accadde loro nulla. Caesy uscì di fretta, consegnò la lettera per il fratello e presto e fatto: levarono le ancore. Il moto della nave pareva ancora lento ma era innegabile che fossero proprio partite: potevano avvertire l'aria tra i capelli, potevano vedere le onde muoversi e le nuvole in cielo correre verso l'orizzonte. Il sapore di salsedine inebriava i loro sensi, potevano sentirsi in pace in quella distesa azzurra e dietro di loro la città di Alessandro svaniva poco a poco. Il ragazzo tornò dunque da loro e disse: Bene, io ho finito di fare il necessario. Avete deciso quindi chi far salire, se volete davvero farlo? Turnazione: Clayfax Nardo |
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06-06-2016, 09:16 AM
Messaggio: #50
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Legenda:
Narrato Parlato Pensato Che sensazione piacevole era quella di salpare verso il mare. Quel rumore, quell'odore salmastro e quel bel paesaggio composto da tutte quelle casette di legno riempì di gioia la guerriera. Forse questo era più che altro dettato dall'eccitazione del momento: del resto era la primissima volta per Camillah partire su una nave così grande. Per un attimo dimenticò la vera ragione del loro ritrovarsi lì. Si appoggiò alla balaustra e rimase a contemplare la terraferma che si allontanava sempre di più, mentre la nave rimaneva dolcemente cullata dalle onde marine, come fosse stata il piccolino in grembo alla madre premurosa. La magia cessò quando tornò Caesy a chiedere se qualcuno di loro avesse deciso di salire sulla coffa. Potrei andarci io e lasciarti la mia attrezzatura temporaneamente.. disse rivolgendosi alla compagna ..oppure, se ti va Seayne, potresti salire tu. Camillah non voleva imporsi, ma allo stesso tempo lasciava volentieri l'ultima decisione all'altra ragazza. In ogni caso avrebbe continuato ad ammirare il mare, da dovunque fosse stata. L'unica attenzione, se fosse salita in vedetta avrebbe cercato di non starci molto, proprio perché non poteva stare separata dalla sua spada troppo a lungo. Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Ottimale. Stato Psicologico: Eccitata per la spedizione. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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06-06-2016, 09:02 PM
Messaggio: #51
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Casey si dimostrò talmente entusiasta all’idea di poter partire subito, dal momento che le due guerriere non sollevarono obiezioni, al punto da assestare una forte pacca sulla spalla di Seayne, incurante dello spallaccio metallico che la guerriera indossava. Seayne gli sorrise in risposta a quel gesto. Poi, rispondendo a una precisa domanda di Camillah, il giovanotto suggerì, per osservare le cose dall’alto, di raggiungere una piattaforma posta in cima all’albero della nave, chiamandola “coffa”, evidenziando però il fatto che entrambe non ci sarebbero potute comunque stare in due e, in ogni caso, avrebbero dovuto lasciare sul ponte o in cabina claymore e armature. A quel punto Casey si ritirò per scrivere una lettera di commiato al fratello, lasciando così alle due compagne il tempo per decidere il da farsi Nel frattempo, l’equipaggio finì di imbarcarsi sul Leone Marino, preparandosi a partire con scarso entusiasmo, vuoi per la natura delle due passeggere e, forse, anche per le possibilità di successo della missione. Tuttavia nessuno profferì parola e, circa mezz’ora dopo, Casey ricomparve: a quel punto gli uomini sciolsero gli ormeggi e la nave si staccò dal molo.. Cullata dal lento rollio della nave sospinta dal vento, che le scompigliava ulteriormente la candida chioma selvaggia, con la salsedine degli spruzzi delle onde che avvertiva sulle sue labbra e Alessandro che si faceva sempre più piccola mano a mano che la nave si allontanava dalla costa, Seayne provò nuovamente quella sensazione di serenità che aveva provato al suo arrivo alla cittadina di mare… -Che… pace!- … neanche la consapevolezza che la medesima nave la stesse probabilmente trascinando verso il pericolo riusciva a scalfire quella sensazione. Una rapida occhiata a Camillah fece intuire a Seayne che, probabilmente, anche la compagna stesse provando sensazioni simili alle sue. Bene, io ho finito di fare il necessario. Avete deciso quindi chi far salire, se volete davvero farlo? L’incantesimo venne spezzato dalle parole di Casey, desideroso di conoscere le intenzioni delle due guerriere. La caposquadra fu lesta a rispondere, rivolgendosi direttamente alla guerriera albina: Potrei andarci io e lasciarti la mia attrezzatura temporaneamente… oppure, se ti va Seayne, potresti salire tu. Furono le sue parole, con le quali lasciava alla compagna la decisione. Seayne non ci mise molto a rispondere; aveva già pensato cosa fare se Camillah gliene avesse data l’opportunità: Vai pure tu in coffa Camillah, io avevo pensato di sistemarmi a prua della nave, cercando di non dare fastidio ai marinai, per osservare il mare avanti a noi e cercare di percepire eventuali pericoli… Poi, un nuovo pensiero le attraversò la mente e, prima di tentare di mettere in atto i suoi propositi, Seayne si bloccò e si girò nuovamente verso i suoi compagni, dicendo loro: Camillah… Casey… Se ci dovesse essere un combattimento e dovreste sentirmi gridare “ora”, non guardate per nessun motivo verso di me in quel momento! Saresti così cortese da riferirlo agli altri uomini Casey? Dubito che si fiderebbero se glielo dicessi io! Grazie! A quel punto, se non ci fossero state obiezioni da parte di Camillah o Casey, la guerriera albina avrebbe raccolto i pezzi dell’armatura e la claymore della compagna, se lei avesse deciso di sbarazzarsene, per poi dirigersi verso la prua della nave, sfilandosi la sua claymore dal gancio per sedersi senza ingombri sul ponte a gambe incrociate con le due armi a portata di mano, focalizzando quindi la sua percezione per sondare le acque davanti alla nave, nel tentativo di scoprire eventuali tracce di yoki. -Non credo ai mostri marini usciti dalle fiabe ma… se dovesse trattarsi di uno o più yoma oppure, peggio ancora, di una risvegliata? Meglio cercare di essere pronte!- Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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17-06-2016, 12:48 AM
Messaggio: #52
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Camillah dunque si liberò di ogni peso di troppo e si inerpicò in coffa, per scrutare come una vedetta qualunque movimento sospetto e non.
E non aveva molto altro da fare, a dire il vero, forse solo sistemarsi i capelli: lassù il vento soffiava forte e a volte, addirittura, una ventata d'aria fredda estremamente energica sembrava minacciare di volerla buttare giù dalla nave. E cosa c'era intorno a lei? Praticamente nulla: il panorama era composto sostanzialmente da un colore blu scuro sotto di lei in continuo movimento con onde più o meno alte e sopra la sua testa un cielo azzurro con alcune nuvole sfumate di vari colori -alcune quasi scure- che coprivano il terreno Verso l'orizzonte, proprio davanti a lei, si intravvedevano dei puntini scuri, minacciosi: era come se lì, ogni cosa esistente nel raggio della sua vista, andasse a morire. La luce stessa del sole sembrava venir assorbita via da quelle macchioline colorate che quasi non dicevano nulla. Evidentemente erano le Isole della Morte, un nome una garanzia. Oltre a quella sensazione di disagio che poteva trasmettergli quell'insieme di colori che poteva addirittura essersi immaginata, a Camillah parve tutto tranquillo e calmo. Piacevole addirittura Forse il sole era più caldo di quanto lei pensasse, il vento era forte e le raffreddava la pelle ma in effetti era sotto la luce solare da diverso tempo ormai. Difficile stabilire l'esatta ora in quella posizione ma era tutto così pacifico da lì... Lontana da tutti i problemi, da tutti gli obblighi e da tutti i dolori. Solo lei e il mare. L'unico momento di tensione che ebbe veramente fu quando vide dall'alto diverse figure scure, nascoste dal velo d'acqua, avvicinarsi allo scafo della nave nuotando prendendo la scia della nave come indicazione. *** Casey lasciò che le due ragazze si separassero e dopo aver accompagnato la Guerriera Albina in poppa, disse che si sarebbe occupato di un paio di questioni; ciò lasciò intendere alla ragazza che forse non sarebbe più tornato da lei. Ma forse era meglio così, lei non doveva forse analizzare attraverso la sua percezione ciò che la circondava? Aveva certamente bisogno di concentrazione, dopotutto; eppure non poteva lasciarti sfuggire certi panorami mozzafiato! In un certo senso tutto quello poteva essere monotono ma per lei che non aveva mai ammirato qualcosa del genere, tutto parve fantastico... Quasi un sogno. E alla fine, forse una buona notizia se lei lo avesse apprezzato, Casey tornò da lei. Silenziosamente si sedette vicino alla ragazza, per quanto possibile, ed osservò il panorama insieme a lei senza proferire parola per diverso tempo. Evidentemente era assorto anche lui in quel panorama, con una certa vena malinconica, così forse si sentiva lontano dai dolori. Poi finalmente parlò. Bello, vero? Sigh, io vivo in questo posto e ogni volta... Ogni volta questo mare mi cattura come se fosse la prima. Alleggerisce gli animi. Poi tacque, nuovamente, osservando il mare sotto di loro; una ventata forte di aria fredda travolse i due e Casey si mise a ridere. Si alzò e guardò le onde del mare sotto di loro. Accidenti. Indicò qualche figura misteriosa proprio sotto lo scafo, e lei non aveva avvertito proprio nulla! Erano tante figure grige, con delle grosse pinne che saltavano intorno allo scavo della Leone Marino; era ovvio che fossero le stesse figure che vide Camillah ma qualora ci fosse stato anche solo un attimo di panico ed incertezza Casey disse, prontamente: Dei delfini! Dicono portino bene! Sorrise alla ragazza. Un'altra ventata d'aria fredda colpì i due, questa volta seguita dallo schizzo di un'onda più alta delle precedenti; per un attimo la nave parve instabile ma si riassestò in fretta. Questo tuttavia preoccupò Casey ma non disse il perché. Si diresse verso gli uomini, per dare direttive. *** Intanto Camillah poteva rassicurarsi all'idea che quelle figure scure fossero bestie innocue ma gettando un ultimo sguardo verso l'orizzonte poté notare come i colori scuri che parevano tanto minacciosi, e che tecnicamente rappresentavano le Isole della Morte, si fossero in qualche modo avvicinati. In definitiva, non erano solo le terre; come quelle macchie di pece passavano nel cielo, la luce del sole pareva perire. Qualunque cosa fosse, si stava avvicinando a loro velocemente ma almeno non sembrava emanare Yoki. Un'altra ventata d'aria fredda, estremamente forte, la raggiunse e l'onda che aveva colpito prima la compagna e Casey scosse la nave a tal punto da rendere quasi instabile postazione della ragazza. |
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20-06-2016, 09:45 PM
Messaggio: #53
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Legenda:
Narrato Parlato Pensato Da lassù lo spettacolo era fantastico. Sebbene già quando Camillah si trovava di sotto con Seayne e Caesy il panorama fosse mozzafiato adesso, che era così in alto, c'era da rimanere incantati. Camillah non aveva mai provato quest'ebrezza della vita di mare e tutte queste sensazioni che provava la rendevano leggera e felice: la riempivano di vita. Era da tanto tempo che non riusciva ad essere cosi spensierata. In lontananza c'erano delle macchie scure. Forse erano proprio le isole della Morte. Ferme e apparentemente così minacciose. Invece sulla scia della nave c'erano delle ombre che nel mare la rincorrevano. Camillah si preoccupò in prima battuta, ma quando appurò che quei pesci non fosserò una minaccia, si tranquillizzò. Invece, la cosa che l'attirava di più erano sempre quelle macchie in lontananza. Si portò una mano sopra la fronte per proteggersi gli occhi con un po d'ombra. Ma questo non bastò e fu costretta a ridurre i suoi occhi a semplici fessure, per proteggersi anche dal riflesso del sole sull'acqua cristallina che scomponeva la luce in tanti riflessi distinti. Alcune erano terre, ma altre parevano muoversi ma nella loro direzione. Non emanavano yoki apparentemente. Forse erano le ombre delle nuvole, ma qualcosa turbava il suo animo e questo insospettiva la guerriera. D'un tratto arrivò una folata di aria fresca e salmastra più forte delle altre. E poi la nave ciondolò pericolosamente con un forte rollìo, tanto è vero che Camillah dovette aggrapparsi di corsa alla piccola balaustra per non rischiare di essere sbalzato fuori dal punto di vedetta. Qualcosa la preoccupava. Sarebbe stato il caso, appena possibile, di scendere e andare a recuperare la sua attrezzatura.. Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Ottimale. Stato Psicologico: Spensierata in un primo momento, ma poi preoccupata. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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22-06-2016, 09:12 PM
Messaggio: #54
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Anziché a prua, come da sua intenzione, Casey accompagnò cortesemente Seayne a poppa della nave -Huh? Forse vuole che veda qualcosa?- Lasciandola invece da sola con la scusa di doversi occupare di un paio di questioni. Seayne stava quasi per girare i tacchi e dirigersi all’estremità opposta della nave, quando, ancora una volta, la bellezza di quanto la circondava rapì il suo sguardo: Alessandro che diventava sempre più piccola mano a mano che il Leone Marino si allontanava dalla costa, la bianca scia di schiuma che la nave lasciava dietro di se, con la luce del sole che faceva brillare gli schizzi spumosi che si alzavano dietro l’imbarcazione… Seayne si sedette sul ponte della nave, sentendosi in pace, come quando era rilassata e immersa profondamente nella sua meditazione e, quasi a rafforzare questa sua sensazione, la guerriera albina ebbe per un istante la sensazione di vedere in mezzo alla scia della nave, la placida figura del maestro Tahzay che le sorrideva. Fu allora che Casey tornò, sedendosi vicino a lei e unendosi a lei nella silenziosa contemplazione di quel panorama che sembrava voler strappare la malinconia e il dolore da chi lo osservava, per disperderli e annullarli nella sua immensità Bello, vero? Sigh, io vivo in questo posto e ogni volta... Ogni volta questo mare mi cattura come se fosse la prima. Alleggerisce gli animi. Furono le parole che Casey disse dopo un po’. Seayne gli sorrise, annuendo e pensando tra se: -Sembra che, finalmente, siamo riusciti a trovare un punto in comune…- Un folata di vento freddo più forte delle altre li investì, facendo sventolare i lunghi bianchi capelli di Seayne, mescolandoli e fondendoli con gli spruzzi di schiuma che arrivavano a bordo, mentre Casey si lasciò andare a un’esclamazione che, sulle prime, mise in allarme la guerriera albina, salvo poi stemperare la sua tensione quando realizzò che il giovanotto stava ridendo, indicandole delle figure grigie, con delle grosse pinne che saltavano intorno allo scafo della Leone Marino: Dei delfini! Dicono portino bene! Le disse sorridendo. Seayne si soffermò a osservare quelle agili figure che le mettevano allegria come quando, da bambina, aveva per la prima volta visto gli stambecchi saltare tra le rocce e, quasi senza rendersene conto, si trovò a ridere assieme a Casey. Poi, un'altra ventata d'aria fredda investì la nave, seguita da un'onda più alta delle precedenti, facendo rollare bruscamente la nave la quale però, grazie alla sua pesantezza, si raddrizzò in poco tempo. La cosa sembrò preoccupare Casey il quale, senza dir nulla, tornò verso l’equipaggio, atto che mise in allarme anche Seayne -Forse c’è qualcosa che non va, meglio iniziare a prepararsi!- E così, dopo aver dato un’occhiata alla coffa per sincerarsi che Camillah non fosse in difficoltà, cercando nel caso di darle una mano, Seayne avrebbe ripreso la sua idea originale di sistemarsi a prua del Leone Marino per sondare le acque davanti alla nave con la sua percezione solo che, memore dell’imbardata della nave poco prima, la guerriera albina era convinta che: -Se disgraziatamente dovessi cadere giù dalla nave, mai e poi mai riuscirei a rimanere a galla indossando l’armatura, meglio toglierla!- Così Seayne si sarebbe sfilata l’armatura per poi sedersi a prua del Leone Marino e, a quel punto, avrebbe tentato di sondare le acque davanti alla nave con la sua percezione. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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30-06-2016, 11:45 PM
Messaggio: #55
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Seayne ancora una volta non percepì nulla.
Nel frattempo l'aria stava diventando parecchio fredda ed il vento pareva sempre più forte, anziché accarezzare i loro dolci visi sembrava quasi volesse prenderli a schiaffi. Le nuvole scure sembravano avvicinarsi velocemente e il cielo divenne gradualmente più scuro mentre la Leone Marino pareva in difficoltà ed indecisa riguardo la direzione da seguire. Raccogliete le vele, presto! Ordinò, di tutta fretta; subito sul ponte della nave quasi tutti i marinai parevano in fermento intenti ad eseguire gli ordini del loro capitano e sinceramente le due avevano ben poco da fare in quel frangente. Non avevano, ovviamente, idea di cosa fare su quella nave a quel punto e al massimo potevano essere solo di impiccio. Camillah! Scendi di lì appena puoi! Disse Caesy, rivolgendosi alla ragazza in coffa sperando che lei potesse udirlo; compensò il tono autoritario con un grande sorriso. A quel punto corse al timone, per cercare di stabilizzare un poco la Leone Marino e nel frattempo, iniziò a piovere. Per il momento c'era poco che le due potessero fare, si trattava di un temporale in mezzo al mare e c'era solo da sperare che non si trasformasse in qualcosa di peggio. Il massimo su cui potevano impegnarsi le due era quella di non cadere dalla nave, visto che il legno in quel momento era abbastanza scivoloso. |
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01-07-2016, 08:50 AM
Messaggio: #56
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Legenda:
Narrato Parlato Pensato Il freddo provato da Camillah crebbe ed ogni folata di vento che sopraggiungeva era come se fosse quasi tagliente. Era ovvio che lì non poteva stare. Tanto più che con la tempesta in avvicinamento diventava tutto più pericoloso. Camillah udì un qualcosa che poteva essere un richiamo, ma non riuscì a distinguere le parole. In ogni caso, ora, era meglio affrettarsi a scendere. Prima uno, poi un secondo ticchettio d'acqua la colpi sulla fronte scoperta dai capelli. Accidenti, è già arrivata la pioggia. Camillah si affrettò per scendere, come era salita. Doveva far presto, ma allo stesso tempo doveva fare molta attenzione a non scivolare sul legno: non doveva perdere la presa. Appena fosse stata ad un'altezza adatta dal ponte, avrebbe potuto spiccare un salto e scendere agevolmente: l'agilità non era una qualità che le mancasse. Poi avrebbe recuperato in fretta il suo equipaggiamento. Qualcosa però non andava. Forse un'intuizione? Per precauzione, e per esperienza, la ragazza provò ad affinare la sua percezione dello yoki per controllare tutta la nave.. e tutto quello che vi era intorno. In prossimità. Sia sopra che sotto. Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Ottimale. Stato Psicologico: Preoccupata. L'intuito le suggerisce di fare attenzione. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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02-07-2016, 04:06 PM
Messaggio: #57
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] La percezione di Seayne non aveva rivelato nulla, ma ora un problema di tutt’altra natura sembrava presentarsi… Il vento infatti rinforzava e si faceva poco a poco sempre più freddo; il cielo si faceva plumbeo con le nuvole scure che si stavano accatastando le une sulle altre. -Un temporale? In mare aperto? Ombre!- Seayne sentiva la nave rollare sotto i suoi piedi e, per alcuni istanti, provò la sgradevole sensazione di non sapere cosa fare finché: Raccogliete le vele, presto! La voce di Casey la riscosse, assieme al resto dell’equipaggio, che si affrettò ad eseguire l’ordine, mentre Seayne si rannicchiò nel posticino che si era scelta, badando a non intralciare le manovre dei marinai. Casey richiamò l’attenzione di Camillah, suggerendole di scendere dalla coffa, mentre il giovanotto si affrettò al timone della nave, cercando di stabilizzarla; mentre lo faceva iniziò a piovere e l’acqua caduta dal cielo rese in breve tempo sdrucciolevole la superficie del ponte. -Mi sa che ho fatto bene a togliermi l’armatura! Qui si rischia veramente di finire in mare!- Tuttavia, nonostante tutto, Seayne non dimenticava che c’era la possibilità di incappare in uno scontro… -Non posso abbandonare la mia claymore, ma potrei aver bisogno di usare entrambe le mani in questo frangente: come posso fare? Oh! Ho un’idea!- Mentre era ancora seduta sul ponte, Seayne avrebbe recuperato dalla sua armatura solamente il gancio portaspada e avrebbe cercato di indossarlo, alzandosi poi fissando la sua claymore al suo posto e tentando di sistemare la claymore di Camillah nel gancio contrario, quello normalmente utilizzato dalle guerriere mancine. Fatto questo, cercando di reggersi alle sartie del Leone Marino, Seayne avrebbe raccolto il gancio portaspada di Camillah e avrebbe poi tentato di spingere i restanti pezzi delle armature sotto lo spigolo del parapetto della prua (*), per evitare che finissero in mare. A quel punto, sempre cercando di reggersi al sartiame e tentando di evitare d’essere d’intralcio ai marinai, Seayne avrebbe cercato di andare incontro a Camillah, la quale stava nel frattempo tentando di scendere dalla coffa, per restituirle la sua arma e il gancio. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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12-07-2016, 10:34 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-07-2016 10:35 AM da Hughes.)
Messaggio: #58
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
La Leone Marino pareva patire leggermente il temporale ma per il momento, sembrava reggere il confronto con il maltempo; per quanto la cosa sarebbe durata, questo non si sapeva.
Sinceramente le cose si stavano mettendo, gradualmente, male: le nuvole erano scure come la pece e per quanto fossero partiti di giorno poco a poco la luce del sole parve scomparire. Tra il cielo scuro ed il mare di una tonalità di blu parecchio cupa, quasi ci si doveva chiedere se fossero ancora nel mondo terreno o nel mondo delle ombre. Le urla dei marinai si confondevano con il suono delle onde che si infrangevano sullo scafo della Leone Marino ma per il momento, i marinai stavano gestendo la situazione al meglio. Le due Guerriere riuscirono a tenersi in piedi, nonostante ormai il ponte fosse bagnato e leggermente scivoloso; certo la pioggia stava aumentando di intensità e le onde parevano sempre più agitate ma la nave continuava a resistere. Per peggiorare le cose c'era davvero bisogno di qualcosa di estremamente grave. Un fulmine si abbatté in lontananza, si trattò quasi di un messaggero con infauste promesse; in effetti, molto al di sotto la posizione della Leone Marino, si iniziò a percepire un grande quantitativo di Yoki. La tempesta non stava risvegliando soltanto gli istinti avventurosi degli uomini, a quanto pareva. La prima ad accorgersene fu Camillah, più attenta a captare segnali (e non a torto) e più esperta; dopo qualche minuto se ne sarebbe accorta pure Seayne, che un po' per inesperienza e un po' perché indaffarata a fare altro, non lo percepì subito come la compagna. Ad ogni modo, la fonte di yoki (qualunque fosse) era ancora abbastanza distante: impossibile precisare quanto ma stava andando loro incontro. Avevano qualche secondo per riordinare le idee, decidere cosa fare ed eventualmente chiedere a Casey di cambiare rotta, ammesso che fosse una buona idea. |
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12-07-2016, 09:42 PM
Messaggio: #59
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
Legenda:
Narrato Parlato Pensato La guerriera infine scese appena in tempo dalla coffa, prima che si scatenasse il temporale. Non perse tempo a curarsi di quello che stava capitando intorno a lei, ma si preoccupò di recuperare la propria attrezzatura -soprattutto la spada-: solo allora sarebbe stata più tranquilla. La foga del mare era impressionante, ma anche quella del cielo era tale da spaventare. Un fulmine squarciò le nubi nere e cadde nel mare. Un forte boato risuonò. Sembrava quasi che avesse innescato qualcosa in fondo al mare. Che sciocchezze vado pensando.. Nemmeno il tempo di finire il pensiero che qualcosa mise in allarme Camillah. Sembrava che la guerriera piangesse tanto il suo bel volto era rigato dai segni della pioggia. Quello era yoki! E stava venendo verso di loro! Ma da dove? Forse dalle profondità del mare! La guerriera guardò la compagna, ma a giudicare dalla sua espressione, forse aveva appena percepito anche lei quella fonte maligna. Che fare dunque? Le guerriere non avevano molte possibilità e Camillah cercò di analizzare tutto ciò che poteva: se il demone fosse stato un grosso mostro marino intenzionato a devastare la nave scontrandosi contro lo scafo, allora loro non avrebbero potuto far nulla. Anche affrontare la bestia in acqua sarebbe stato un suicidio. L'unica cosa da fare era sperare che il mostro non fosse enorme e che salisse sul ponte del Leone Marino. In questo caso avrebbero potuto combatterlo in due. Camillah da un lato e Seayne dall'altro. Era la sola opzione che avevano a disposizione in quel momento da programmare. In tutti gli altri casi avrebbero improvvisato. E se davvero la nave venisse squarciata nel mezzo, forse anche loro sarebbero riuscite a sopravvivere. Se non una, almeno l'altra. Seayne, tieni pronta al combattimento. Qualcosa si sta avvicinando dal mare e non sappiamo cosa potrebbe succedere. Voglio che ti porti a poppa con Caesy. Io andrò a prua e speriamo che il mostro salga sul ponte! In tal caso cercherò di distrarlo.. tu aspetta l'occasione per colpirlo di sorpresa quando meno se lo aspetta. Urlava per farsi sentire e non c'era tempo per discutere gli ordini Caesy, fai sgombrare il ponte dai tuoi uomini. Ora! Non dovevano esserci ostacoli ad un eventuale combattimento. Infine, rivolgendosi alla compagna Se dovessi cadere in mare, sbarazzati dell'armata. Ma non della spadona, se ti è possibile. Buona fortuna. Detto questo fece cenno a Seayne e a Caesy di muoversi e di seguire le sue direttive. E poi spero, col cuore in gola. Yoki Utilizzato: 0% (0/35 PLM). Stato Fisico: Ottimale. Stato Psicologico: Preoccupata, ma cerca di rimanere lucida. Abilità Utilizzate: Percezione dello yoki (Passiva), Yoki Straordinario (Passiva - Abilità Innata). |
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13-07-2016, 09:27 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-07-2016 08:37 PM da Nardo.)
Messaggio: #60
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Nonostante tutto il vascello, guidato dalle sicure mani di Casey e manovrato dalla ciurma agitata ma sicura del fatto suo, sembrava reggere la furia del mare, almeno per il momento… Infatti con l’andare del tempo le condizioni sembravano per lo più peggiorare, con le nuvole talmente scure e spesse da oscurare la luce del sole e l’agitata superficie del mare che rifletteva la cupezza del cielo. La pioggia aveva oramai inzuppato completamente l’uniforme e la candida chioma di Seayne mentre questa, reggendosi alle sartie per non scivolare sul ponte bagnato, raggiungeva Camillah per restituirle la sua claymore e il gancio portaspada. Tieni Camillah! Il resto della tua armatura è a prua sotto lo spigolo della punta della nave però… Un lampo squarciò il cielo e il tuono che ne seguì interruppe le parole della guerriera albina, la quale, per un istante tremò involontariamente, un po’ intimorita di fronte a quella manifestazione della potenza della natura. -Ombre! Neanche le bufere di neve in montagna erano… così!- Seayne non trovava un termine adatto per descrivere la situazione. Poi la guerriera albina si accorse che la compagna aveva cambiato espressione -Ma cos…?- E il motivo le fu chiaro poco dopo: alla fine il tanto temuto yoki era sbucato fuori! Una traccia netta anche se ancora distante. Tuttavia quella traccia aveva iniziato a chiudere la distanza con il Leone Marino. -Oh, Grande Stella del Nord, proteggici!- Fu la preghiera che Seayne rivolse alla sua divinità patrona, mentre Camillah le ordinava: Seayne, tieni pronta al combattimento. Qualcosa si sta avvicinando dal mare e non sappiamo cosa potrebbe succedere. Voglio che ti porti a poppa con Caesy. Io andrò a prua e speriamo che il mostro salga sul ponte! In tal caso cercherò di distrarlo.. tu aspetta l'occasione per colpirlo di sorpresa quando meno se lo aspetta. Seayne annuì, iniziando lentamente ad arretrare verso poppa, sempre reggendosi al sartiame della nave e cercando di concentrare la sua percezione nella direzione dalla quale aveva avvertito lo yoki, mentre la caposquadra si rivolgeva a Casey: Caesy, fai sgombrare il ponte dai tuoi uomini. Ora! E, mentre Seayne cercava di raggiungere la zona del timone dove si trovava il loro compagno… d’avventura, la guerriera albina udì le ultime raccomandazioni di Camillah, costretta a gridare per sovrastare l’urlo del vento e il fragore delle onde: Se dovessi cadere in mare, sbarazzati dell'armatura. Ma non della spadona, se ti è possibile. Buona fortuna. Seayne agitò una mano in segno di risposta e sorrise tra se: nella concitazione del momento Camillah non s’era accorta che la guerriera albina s’era già sbarazzata dell’armatura. Seayne non era tanto d’accordo nel separarsi dalla caposquadra, lasciandola da sola ad affrontare il probabile urto iniziale della creatura però… -E’ lei la caposquadra e devo avere fiducia in lei… per quanto ne so potrebbe già essersi trovata in situazioni del genere…- Forse se ne sarebbe pentita, ma Seayne preferiva combattere senza armatura. In quelle condizioni di equilibrio precario il rischio di scivolare fuori dalla nave era molto elevato e, se le fosse successo, avrebbe avuto il suo bel daffare a rimanere a galla anche senza bisogno di aggiungere altro peso oltre a quello della claymore. La guerriera albina iniziava a sentirsi un po’ agitata e quindi, come aveva imparato a fare, iniziò a modulare il suo respiro, cosa che le permetteva di riportare i suoi nervi sotto controllo e di concentrarsi sul probabile, imminente scontro, mentre rivolgeva un pensiero a colui che le aveva insegnato quella tecnica. -Maestro Tahzay, farò tutto ciò che posso per liberare il mare che tanto amavate da questa minaccia!- Poi, Seayne avrebbe cercato di affiancare Casey impegnato al timone per cercare di avvisarlo: Sta arrivando qualcosa, da quella parte! Indicando con un gesto della mano la direzione dove aveva avvertito lo yoki in avvicinamento. Era meglio che chi era al timone fosse informato di quello che probabilmente stava per accadere... Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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