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QUEST Open Sea [Clayfax - Nardo]
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13-04-2016, 10:07 PM
Messaggio: #3
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] Nella suo nuovo territorio, Seayne ebbe fortuna: non che le andasse molto a genio trovarsi in una zona meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli della città santa, visti i suoi trascorsi, tuttavia la catena montuosa che circondava il cosiddetto, ironia della sorte, “Lago delle Streghe” era talmente vasta e imponente che non le fu poi troppo difficile trovare in quota una piccola spelonca da poter utilizzare come rifugio, rimanendo sufficientemente lontana dai fedeli che venivano a rimirare i cosiddetti “Massi Erranti” da poter evitare incontri casuali senza bisogno di stare costantemente all’erta. Così la guerriera albina, nell’attesa del prossimo incarico, poté dedicarsi completamente ai suoi esercizi spirituali senza timore di essere disturbata: la calda carezza del sole sulle alture, il vento che faceva frusciare l’erba dei prati, le accarezzava gentilmente il viso e fluttuare i lunghi capelli candidi, il cinguettio degli uccelli e il ronzio degli insetti erano le manifestazioni magiche della natura che si fondevano tra loro per formare un mantra che quotidianamente accompagnava Seayne mentre poco a poco si immergeva nella sua meditazione, potendo così godere della pace che, come aveva imparato di recente, quello stato donava alla sua mente di mezza demone, sempre sospesa a metà fra ragione e follia. Stephan… il suo amato Stephan… Chissà dov’era, se stava bene o se aveva sofferto a causa sua e di Araldus per quanto successo a Rabona durante la sua fuga? Questo pensiero era un chiodo profondamente conficcato nell’anima della guerriera albina tuttavia Seayne si rese conto che, mano a mano che progrediva nel suo cammino spirituale, il ricordo dell’uomo amato che un tempo la faceva impazzire al solo pensiero, s’era raddolcito, lasciando al posto del desiderio ardente e inconfessato di rivederlo a tutti i costi, uno strascico di struggente malinconia. La cosa meritava una più attenta considerazione ma Seayne non ne ebbe il tempo: le venne infatti ordinato di raggiungere al più presto un famoso crocevia che collegava le vie principali delle Terre del Sud, Terre Centrali e Terre dell'Ovest. Prestando la massima attenzione per non farsi scoprire mentre passava nei territori sotto la diretta autorità di Rabona – temeva infatti che la sua condanna a morte nella città santa fosse tutt’ora in vigore - si diresse a passo spedito verso il luogo dell’appuntamento, apprezzando comunque il paesaggio mutevole che incorniciava il suo cammino. Seayne arrivò a destinazione al calare della notte. Due figure sembravano essere già sul posto: una di esse, a giudicare dall’innaturale riflesso argenteo dei suoi occhi, era sicuramente una guerriera, come poté poi giudicare Seayne dall’uniforme e dall’armatura che la compagna indossava; l’altra figura apparteneva a un uomo alto, avvolto in uno scuro mantello -Probabilmente è un altro dei superiori! Il suo vestiario e soprattutto il suo portamento però non è quello di un accolito qualsiasi, sembra più… marziale degli altri!- Uh, tempestive. Perfetto... Sarà meglio fare le presentazioni più tardi, coraggio camminiamo. Vi scorterò per qualche miglio, spiegherò strada facendo. Disse l’uomo misterioso mentre questi, nonostante Seayne notasse segni di stanchezza nella sua postura, iniziava a camminare, prendendo la strada che portava a Sud. -Sembrerebbe un uomo robusto, abituato alle fatiche! Chissà da dove viene in realtà!- Molto meno ermetica di lui si rivelò essere la sua nuova compagna ella era un po’ più bassa di lei, ma col corpo meglio proporzionato del suo; portava i biondi capelli sciolti ma con la lunga frangia centrale tirata all’indietro. L’altra guerriera le sorrise e, con tono gentile nonostante una certa timidezza nel far uscire le parole, si presentò: Piacere di conoscerti, forse non ci siamo mai incontrate prima. Io sono Camillah, la numero 9 dell'Organizzazione. Lo sguardo di Seayne passò dal curioso al sereno; le pallide labbra della guerriera albina si dischiusero in un sorriso in risposta al saluto di Camillah, congiunse le mani all’altezza del petto e, con tono gentile, chinando leggermente il capo in segno di rispetto per la compagna di grado superiore, le rispose: Lieta di conoscerti Camillah! Io sono Seayne, la numero 12. Spero che ci troveremo bene assieme! Dopodiché si mise al passo assieme alla nuova compagna, seguendo il superiore, nel mentre Camillah gli chiedeva lumi sulla missione. Seayne avrebbe atteso l’eventuale risposta dell’uomo, riservandosi di chiedere poi dei chiarimenti se alcuni punti le fossero sembrati poco chiari. Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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