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QUEST Open Sea [Clayfax - Nardo]
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18-04-2016, 09:28 PM
Messaggio: #12
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RE: Open Sea [Clayfax - Nardo]
[-Pensato-] [Parlato] [Parlato da altri] L’uomo in nero sembrava indugiare all’abitudine di bere bevande alcoliche e, alla fine, le informazioni che fornì alle due compagne non servirono granché a chiarire la situazione: il sindaco di Alessandro, pressato dalla paura e dalle insistenze della sua gente rischiava di far apparire lucciole per lanterne, mentre la milizia cittadina, forse meglio informata sui fatti, sembrava però ostile all’Organizzazione. Inoltre c’era l’ordine che vietava alle due guerriere di mettere piede e avventurarsi sulle Isole della Morte. -Speriamo che ciò non si renda necessario!- Poi, visto che l’uomo in nero si stava allontanando, Seayne decise di non dare troppo peso alla questione dei nomi che il superiore aveva appioppato loro come punizione per il fatto di essersi presentate senza il suo permesso! -Che strano personaggio…- Fu l’unico commento che a Seayne venne in mente, mentre accantonava la questione: c’erano ben altri problemi a cui pensare ora… Poco dopo, fu Camillah a rompere il silenzio Queste son le poche informazioni di cui disponiamo, e non tutte ci sono molto d'aiuto. Facciamo lo stesso molta cautela durante le indagini e cerchiamo di tenere gli occhi aperti. D'accordo? Seayne ponderò per alcuni secondi le parole della compagna e tutto quanto era stato detto dall’inizio di quella missione, prima di rispondere: Certo Camillah! Ho avuto l’impressione dalle sue parole che il nostro superiore abbia dovuto mandarci in missione senza avere un quadro completo della situazione e forse è per questo che hanno voluto mandare a investigare anche una guerriera a cifra singola come te. Nel dubbio, meglio non correre troppi rischi e penso che la cosa debba valere anche per noi! Al che, la caposquadra concluse: Ora possiamo metterci in marcia per Alessandro. Seayne annuì e si mise al passo con la compagna. Le due guerriere viaggiarono prevalentemente di notte, con la luna che illuminava il loro cammino e la divinità patrona di Seayne, la Grande Stella del Nord o Stella Polare come la chiamava la maggior parte degli uomini, che costituiva un punto di riferimento costante per guidare i loro passi. Fu un viaggio in buona parte silenzioso: la prima impressione che Seayne aveva avuto della compagna era buona ma poi, dopo la frase ironica dell’uomo in nero, la guerriera albina aveva avuto la sensazione che la compagna si fosse un po’ chiusa in se stessa. Non volendo sembrare inopportuna e/o invadente, Seayne rispettò la riservatezza della compagna finché fu quest’ultima a rompere il silenzio: Seayane, da quanto tempo sei una guerriera? Come sei arrivata all'organizzazione? Io arrivo da una cittadina delle terre del sud. Da quando ho perso la mia famiglia per colpa degli yoma, sono riuscita a rintracciare l'organizzazione e ho chiesto di farne parte per riuscire a trovare la mia vendetta contro quei mostri assetati di sangue. Seayne rimase sorpresa dalle parole di Camillah: neanche la sua amica Alicia le aveva mai rivolto domande così.. personali sul suo conto. -Forse Camillah sta solo cercando di conoscermi: siamo in missione assieme e cominciare a sapere qualcosa l’una dell’altra può servire a creare un po’ di fiducia tra di noi, se non qualcosa di più…- Seayne si passò la mano destra tra i selvaggi capelli bianchi e, fissando la compagna, rispose: Io invece vengo dal Nord. Sono nata in un villaggio di minatori sulle montagne a Nord di Pieta. Mio padre e alcuni suoi compagni avevano scoperto una miniera d’oro e, assieme alle loro famiglie, vi avevano costruito vicino un piccolo villaggio. Quando avevo otto anni la comunità venne attaccata da un gruppo di yoma che vennero sterminati da due guerriere, ma non prima che tutti gli abitanti del mio villaggio, compresi i miei genitori, venissero uccisi tutti. Un uomo in nero mi trovò mentre vagavo sola e spaventata in mezzo alla neve e mi portò con se a Staph. Anch’io accettai tutto quello che mi venne fatto per desiderio di vendetta anche se… Seayme si tolse il guanto sinistro per mostrare la candida mano a Camillah: … nessuno si aspettava che la trasformazione privasse il mio corpo di ogni traccia di colore! Sono bianca come la mia terra in inverno… Seayne emise una piccola risatina, per rassicurare la compagna e mostrarle che lei era la prima a scherzarci su e che la cosa ormai, dopo tanto tempo, non le dava più fastidio, prima di concludere. Per il resto… io ho vent’anni quindi, tra addestramento e servizio attivo, sono una mezza demone da dodici anni. Seayne finì il suo discorso mantenendo lo sguardo sereno nonostante la tristezza che il ricordo della sua famiglia le aveva causato, rivolgendo un lieve sorriso alla compagna anche per scacciare quei ricordi, mentre continuava a camminare accanto a Camillah… Citazione:Yoki Utilizzato: 0% - Punti Limite: 0/35 I am the one, the only one! I am the god of kingdom come! Gimme the prize!
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