Out of The Blue [Jurking - Wolfsoul]

[WolfSoul]

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Chiedo scusa per questi stupidi errori che faccio, ma purtroppo quando posto mi faccio prendere dalla spontaneità e alcune volte tralascio i dettagli, dettagli alcune volte essenziali... Sò che sembrerà stupido fare tre errori in 4 pagine, ma io scrivo così, di getto, infatti questi sono i risultati XDD Comunque niente da obiettare =) Bellissima quest

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato da altri

Impressionato dalla prova di coraggio di Terra, Quimby, preso dall'euforia ma anche dall'effetto dell'alcool radunò a gran voce la folla nelle vicinanze, in pochi istanti intorno a Saphelia si riempì di gente.

Saphelia che nel mentre cercò di assumere il farmaco si accorse con sorpresa che lei non aveva affatto il tascapane con il farmaco, ebbene si, Domino l'aveva data solo a Terra.

Santo cielo che scema... nonostante cerchi di rimanere calma e con sangue freddo la tensione comincia a farmi brutti scherzi.

Scosse leggermente la testa, quasi come per riprendersi da sola e tornò a osservare la scena a volto basso, era pieno di gente e una sola distrazione avrebbe potuto mandare tutto in fumo.

Nel frattempo Terra era riuscita ad assumere il farmaco, ora toccava a Saphelia, non appena avrebbe avuto un attimo per avvicinarsi a Terra glielo avrebbe chiesto.

Improvvisamente però a interrompere la sfida tra i due arrivarono di nuovo le guardie che avevano già incontrato l'altra volta.

«Quimby! Per la Dea Teresa, smettila di fare il buffone e facci passare!»

Disse quello che sembrava essere il capo delle guardie.

Al seguito delle guardie vi era di nuovo il prigioniero che avevano già incontrato la scorsa volta, era stremato, non riusciva nemmeno a camminare sulle proprie gambe, inoltre, sulla sua schiena vi erano chiaramente i segni di quella che doveva essere stata una tortura.

«Dobbiamo portare questo cane sulla nave e chiuderlo nella sua misera cella. La prigione della città è piena e l'unico posto che ci rimane è questa maledetta nave.»

Al sentire di tanti ordini Quimby sembrò molto scocciato, ma tuttavia non osò controbattere, si girò verso Terra e le disse:

«Ragazzo, rimandiamo la nostra sfida a più tardi. Ora salite su questa maledetta nave.»

Saphelia cercò di dirigere l'udito verso le parole di Quimby, forse aveva sentito bene, "Ora salite" che stesse parlando di Saphelia?

Poi puntò l'indice verso alcuni barili e disse nuovamente a Terra:

«Carica quelli e portali nella stiva. Fai in fretta, non abbiamo più tempo da perdere! Per quanto riguarda la tua donna... cerca di nasconderla, altrimenti passo dei grossi guai, siamo intesi?!»

Saphelia cercò di udire il più chiaro possibile le parole di quimby ed ebbe la conferma di quello che prima intuì, sarebbe potuta salire a bordo.

Dopo questo dialogo tra loro, Quimby con passi goffi e barbollanti tornò alle sue mansioni.

La folla si era ormai dispersa così Saphelia capì che quello era il momento di andare a parlare con Terra, le avrebbe chiesto il farmaco.

Si avvicinò dunque alla compagna e una volta vicino le disse con tono basso:

Terra, potresti darmi il farmaco?

Poi disse di nuovo, sempre a bassa voce:

Per fortuna è andato tutto bene, bella mossa, sei riuscita a farmi salire.

Nonostante tutto la missione stava procedendo abbastanza bene, non erano state scoperte e si erano riuscite ad imbarcare, ma la missione era ancora lunga.

Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Più tranquilla ora che il momento rischioso è passato.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[Jurking1985]

L'eccitazione del momento, così frivola per un uomo che quella sfida l'aveva persa nel momento stesso in cui l'aveva accettata, poteva costare caro alle due guerriere. Una folla di curiosi fu richiamata a gran voce, circondandole e quasi inglobandole nel frastuono dell'entusiasmo. Terra si voltò indietro, il tempo di accorgersi che nessuno sembrava aver notato gli occhi o i capelli di Saphelia. Questa volta era andata bene, ma la prossima?

C'è mancato poco.

E poi, le grida delle guardie. Un altro elemento imprevisto di una strategia che poteva funzionare, ma che non poteva tener conto di ogni dettaglio essendo stata sviluppata in così poco tempo. La guerriera però non si diede per vinta, nè si sentì abbattuta. Stava anzi continuando ad osservare i movimenti sulla nave, la sua struttura, per farsi un'idea di ciò che le avrebbe attese una volta a bordo. Ma per imbastire la trama del racconto successivo, quello del recupero delle informazioni, serviva a lei stessa un'informazione vitale: l'orario di partenza di quel vascello.

«Ragazzo, rimandiamo la nostra sfida a più tardi. Ora salite su questa maledetta nave. Carica quelli e portali nella stiva. Fai in fretta, non abbiamo più tempo da perdere! Per quanto riguarda la tua donna... cerca di nasconderla, altrimenti passo dei grossi guai, siamo intesi?!»

La voce di Quimby le sembrò amica, perchè poter replicare a quelle parole le diede anche modo di provare a recuperare ciò che le serviva. Non subito, non prima di aver parlato con la compagna.

"A quanto pare le guardie di questo posto non sanno quando è il momento di divertirsi. E va bene, Capitano, riprenderemo più tardi. Caricherò questi barili in men che non si dica."

Si voltò verso Saphelia, e le stampò un sorriso.Qualcosa di tutto ciò non le piaceva, stava a più tratti raggirando una persona in evidenti difficoltà a cogliere la situazione in cui si trovava, era come vivere in una gigantesca bugia. L'opposto di ciò che le era sempre stato insegnato, il valore della verità e della sincerità prima di tutto. Erano quelli i casi in cui si chiedeva se lei fosse ancora la stessa Terra di sempre, o se invece Dissidia cominciasse a cambiarla non solo nel corpo, ma anche nella mente. Si scosse, comunque, e praticamente nello stesso istante la raggiunse la voce della compagna.

"Terra, potresti darmi il farmaco? Per fortuna è andato tutto bene, bella mossa, sei riuscita a farmi salire."

Non si voltò incollerita, infastidita o arrabbiata. Non era sua abitudine, e in fondo era sempre alla ricerca di un equilibrio nelle proprie emozioni che le permettesse di controllarsi, e mantenere l'Armonia. Quasi meccanicamente, quindi, senza alcun tipo di passione, rispose alla n.31:

"Yaro, non mi piace quel soprannome, te l'ho già detto più volte. Comunque sì, ho qui la tua medicina, prendila pure. Io per ora sto bene."

E poi, porgendole la mano con la pillola, le fece un sorriso altrettanto meccanico, per stemperare la tensione.

"Sì, sono riuscita a farti salire, ma il difficile comincia ora. Prendi il farmaco e poi seguimi, penso che non avremo altra scelta se non di nasconderti nella stiva. Potrebbe anche non essere un male, però, se al momento giusto saprai uscire da lì senza farti notare."

Ci stava già pensando. Era appena terminata una parte della missione, e lei era già proiettata sulla seguente come se nulla fosse successo.

"Mi raccomando, occhi aperti. Se dovessimo imbatterci nella cella lungo il tragitto, niente gesti sospetti, memorizza soltanto la strada e la distanza che la separa dalla stiva. Se invece non dovessimo vederla, mi preoccuperò di venirtelo a riferire. Dovremo stare ancora più attente d'ora in avanti."

Quindi portò nuovamente lo sguardo verso la nave, e alzò la voce verso il vecchio Quimby:

"Ehi, Capitano! Avrei soltanto bisogno di sapere a che ora si salpa, sapete pensavamo di cercare una locanda dove alloggiare, ma se partissimo all'alba non ne varrebbe nemmeno la pena!"

Era la svolta della missione, lo sentiva. E lo sentiva anche Dissidia, dentro di lei. Segno evidente che la tensione stava cominciando a diventare viva dentro di lei.

Condizioni Fisiche: Perfette.
Condizioni Psicologiche: Percepisce la tensione.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

«Domani all'alba! Ora datti una mossa, quei due barili non saliranno sulla nave da soli, svelto!»

Il vecchio assume un finto tono burbero con Terra, nonostante si capisca che prova una certa simpatia per il re dei Ghiacci, ma deve pur sempre mantenere una certa autorità dinnanzi ai propri sottoposti. Mentre Saphelia assume il farmaco inibitore, tramutando le iridi nel loro colore naturale, intorno a voi riprende il gran movimento: i marinai, impegnati a trasportare casse e barili, fanno su e giù per la passerella spronati dal gran vociare di Quimby, che si sforza di mostrarsi il più lucido possibile. Nessuno fa caso a voi due perché troppo impegnato a non battere la fiacca.

La risposta alla domanda era arrivata, non restava altro che incamminarsi verso il carico. Sulla vostra sinistra la maestosa nave si mostra in tutto il suo splendore mentre camminare sulla banchina che scricchiola sotto il vostro incedere. Cinquantasei piedi[SIZE="1"]*[/SIZE] di imbarcazione, una vecchia nave ammiraglia decisamente sprecata per il commercio. Il colore scuro e vissuto del legno che la compone le conferisce un aria regale, accentuata dalle decorazioni in legno di ciliegio a poppa, raffiguranti guerrieri impavidi e fieri, creature mistiche ed animali feroci. Potete notare come gli scomparti dedicati ai cannoni siano ormai privi di armamenti, a differenza del ponte sul quale giacciono ancora alcune bombarde utili per la difesa contro gli attacchi pirata. La nave oscilla spaventosamente seguendo i capricci di quel mare in burrasca punzecchiato da un altrettanto vento burlone che sembra non volervi dar pace. Man mano che proseguite, vi avvicinate finalmente al carico che dovete trasportare, notando come uno dei due grandi barili sia completamente cavo, mentre l'altro completamente pieno e sigillato.

«Voi! Spiegate le vele! Dobbiamo controllare che siano ancora integre, altrimenti domani non salperà nessuno di noi, che diamine!»

La voce di Quimby tuona ancora una volta e subito gli uomini incaricati provvedono al dispiegamento. La stoffa delle vele si dispiega dinnanzi ai vostri occhi con violenza per via delle forti volate di vento; si gonfiano completamente mostrando i segni dell'usura. Sono decisamente sporche e polverose, ma almeno paiono integre. Fortuna che la nave è ancorata saldamente al porto con una spessa e massiccia corda, altrimenti avrebbe già preso il largo da sola.

Ora che siete sicure di poter salire su questa magnifica imbarcazione, non dovete far altro che seguire gli ordini di Quimby... ma come far salire Saphelia senza che nessuno se ne accorga?

[SIZE="1"]*Sono 20 metri di lunghezza.[/SIZE]

Nota del Master: I barili da caricare sono alti circa 1m 40cm.

Turnazione
Jurking1985
WolfSoul

[Jurking1985]

L'alba. C'era dunque ancora tutta la giornata davanti a loro, prima della partenza della nave. E tutta la notte. Questa volta però l'abbondanza di tempo non lasciava Terra del tutto tranquilla, voleva infatti dire un diluirsi più a lungo dei rischi che stavano correndo nell'infiltrarsi su quella nave. Il più grande di tutti, in quel momento, era nascondere Saphelia. Il carico che era stato assegnato al "Re dei Ghiacci" era di due barili, e per non destare sospetti bisognava muoversi in fretta. La n.41 si voltò verso la compagna, e le sussurrò:

"Ora devi scegliere cosa fare. Tu e la tua merce non ci state dentro il barile vuoto, e lasciarla a me mentre cerchi di infilarti senza farti scoprire renderebbe le cose ancora più complicate. Devi fare una scelta, Yaro."

Sospirò.

Sì... Forse può funzionare...

Sorrise, perchè Dissidia, dentro di lei, sembrava approvare.

"Io ora porterò su il barile pieno, lasciando qui quello vuoto. Puoi tornare verso il resto del carico, cercare una cassa in cui nascondere la spada e tornare qui in tempo per nasconderti nel barile vuoto che verrò a caricare in seguito. Oppure puoi allontanarti, e sfruttare le lunghe ore che rimangono per trovare un modo di infiltrarti da te, anche di notte se necessario."

Si passò una mano tra i capelli, dimentica di quel taglio netto che gli aveva regalato prima di entrare in città, semplicemente schiava dell'abitudine.

"Scusa, ma non mi viene in mente altro. Ora vado, prima che Quimby dia di matto, o qualcuno ci noti. Sta attenta, mi raccomando!"

E senza aggiungere altro, iniziò a far rotolare il primo barile, mostrando qualche difficoltà a chiunque si fosse curato di guardarla. Anzi, di guardarlo. E per distogliere l'attenzione dalla sua compagna, iniziò la sua recita:

"Ehi, Quimby, ma che cos'hai insegnato al tuo equipaggio? Cosa sono questi musi lunghi? I marinai dovrebbero cantare, cantare!"

Accompagnò alla sua provocazione una risata, ed iniziò il suo motivetto, rispescandolo dalla sua memoria.

"Con le vele gonfiate dal vento, bella nave che corri sul mar... Ci ricordi l'antica potenza, delle nostre città marinar... Marinai noi pure vogliamo, tal retaggio glorioso serbar... Ed un inno possente innalziamo, sull'immensa distesa del mar!"

L'allegria, e la coesione, in quel momento, le parvero l'unico modo per sentirsi parte della ciurma, ed evitare problemi di qualunque tipo. E intanto sperò che qualunque decisione Saphelia avesse preso, facesse in tempo a metterla in pratica. Il termine ultimo era il momento in cui Terra fosse tornata al secondo barile, quello vuoto. Solo allora avrebbe conosciuto la risposta della n.31.

Condizioni Fisiche: Perfette.
Condizioni Psicologiche: E' un po' tesa, e il canto forse l'aiuterà a sciogliersi.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[WolfSoul]

Spoiler (Click to View)

Chiedo scusa di nuovo per il ritardo, ma tra la ricerca di un modo per passare questo dilemma della quest e impegni non ho avuto tempo.

Narrato
Pensato
Parlato da altri

Era l'ora di agire, Saphelia doveva riuscire a imbarcarsi senza destare sospetti.

Quimby aveva dato il consenso a Terra, o meglio, a Asko di far salire a bordo Saphelia, ma il problema risiedeva nell'equipaggio, cosa avrebbero detto se una donna sarebbe salita a bordo?

La compagna nel frattempo cercava qualche stratagemma per risolvere la situazione:

"Io ora porterò su il barile pieno, lasciando qui quello vuoto. Puoi tornare verso il resto del carico, cercare una cassa in cui nascondere la spada e tornare qui in tempo per nasconderti nel barile vuoto che verrò a caricare in seguito. Oppure puoi allontanarti, e sfruttare le lunghe ore che rimangono per trovare un modo di infiltrarti da te, anche di notte se necessario."

Erano buone idee, ma a Saphelia non sarebbe piaciuto mettersi in una botte e lasciare Terra da sola, anche l'idea di infiltrarsi di notte non era male, ma il problema sarebbe stato rimanere camuffati a bordo.

Terra messa di corsa dal fatto che Quimby potesse riprenderla si congedò lasciando la scelta alla compagna e dicendogli:

"Scusa, ma non mi viene in mente altro. Ora vado, prima che Quimby dia di matto, o qualcuno ci noti. Sta attenta, mi raccomando!"

Saphelia rimase per un attimo li a riflettere.

Santo cielo... mi devo davvero mettere in quella botte?

Sbuffò tra se e se

E va bene e va bene! Guarda te come mi sono ridotta...

Guardò la botte, era abbastanza alta e larga per entrarci raggomitolata, inoltre, guardandola con attenzione, Saphelia notò che forse ci sarebbe entrata pelo pelo anche la sua claymore, così, decise di provare.

Si guardò attorno, non arrivava nessuno, così, si avvicinò velocemente alla botte, si guardò attorno, nessuno sembrava guardarla, così, con un movimento veloce si tolse il fodero dal petto e la infilò nella botte, incredibile ma ci entrava perfettamente.

Sorpresa dalla fortuna che le era capitava Saphelia una volta messa la spada all'interno si guardò di nuovo attorno, sembrava che nessuno l'avesse notata, così, si aiutò con la mano per entrare nella botte con un salto abbastanza agile nonostante i vestiti ingombranti che portava.

La botte con l'entrata di Saphelia ballò un pò, ma fortunatamente non cadde dato il peso che vi era ora all'interno.

Una volta entrata, Saphelia si accovacciò tenendo la spada alla sua destra e inclinandola di quel poco che bastava per farla abbassare dall'orlo della botte di qualche altro centimetro in attesa del ritorno della compagna.


Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Leggermente irritata dalla situazione in cui si trova.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

Con un po' di fatica, Saphelia riesce ad entrare nel barile accovacciandosi il più possibile per far spazio anche alla spada che, purtroppo – essendo più lunga del contenitore – fuoriesce appena. Poco male visto che è comunque custodita nel fodero di cuoio del colore simile del barile, nessuno dovrebbe quindi insospettirsi.

Terra, di ritorno, scende nuovamente la passerella raggiungendo così l'ultimo barile da portare in stiva, quello contenente la propria compagna. Lo rovescia, facendo attenzione, iniziando a farlo rotolare, manifestando una finta fatica per far sembrare l'impresa il più normale possibile. Passa vicino a Quimby il quale sembra essersi un po' ripreso dai fumi del rum, ma che non riesce comunque a notare né la spada, né la guerriera nascosta.

Saphelia riceve una serie si botte per via del rotolamento, ma finalmente grazie alla forza di Terra, riescono a raggiungere insieme la stiva, nel luogo in cui sono state stipate tutte le provviste e i carichi utili per il viaggio. È piuttosto buio quaggiù, ma davanti a voi, le lanterne che illuminano un corridoio, rischiarano tutto intorno quanto basta per farvi capire che una serie di scalini conducono verso una zona della nave che par essere la più remota.

Turnazione
NPC
Narratore
WolfSoul
Jurking1985

[???]

La Danza della Rosa

Musica di sottofondo <div style="background: #fef6d2; border: 1px solid #efe3ae; margin: 6px 0px 0px 0px; padding: 6px 8px 6px 10px;"><object id="audioplayer1" width="290" height="24" data="http://www.claymorefan.org/podcast/audio-player/player.swf" type="application/x-shockwave-flash"><param name="FlashVars" value="playerID=1&amp;bg=0xededed&amp;leftbg=0xd2d2d2&amp;lefticon=0x484848&amp;rightbg=0xdcdbdb&amp;rightbghover=0xdcdbdb&amp;righticon=0x920001&amp;righticonhover=0x920001&amp;text=0x484848&amp;slider=0x484848&amp;track=0xE5E5E5&amp;border=0xb9b9b9&amp;loader=0xd2d2d2&amp;duration=37%3A27&amp;soundFile=http://www.claymorefan.org/ClaymoreFAN_GDR/musica/outoftheblue.mp3" /><param name="quality" value="high" /><param name="menu" value="false" /><param name="wmode" value="transparent" /><param name="src" value="http://www.claymorefan.org/podcast/audio-player/player.swf" /></object></div>
“Mi infastidisce camminare in mezzo alla gente così ingessata, ma non posso correre il rischio di... al diavolo, quelle due ormai sono già sulla nave!”

L’ampio mantello cominciava così ad ondeggiare soavemente, mentre il leggiadro passo della strana figura incappucciata in mezzo ai cittadini si trasformava in un ampio e regale incedere. Ora sì che la gente cominciava ad accorgersi di lei, e questo non poteva farle altro che piacere.
Era sempre stato così, in fondo. Le bastava camminare per affascinare la gente, e quella specie di controllo che esercitava incantando i presenti le era sempre risultato comodo.
Certo, in quel momento non si poteva certo parlare di “incantamento”, infagottata com’era: si trattava pur sempre di una missione sotto copertura.
Già, sotto copertura, che in questo caso significava essere avvolta da una matassa di logori stracci che di certo non giovavano al suo fascino naturale.

Ad ampi sbuffi si faceva largo fra gli abitanti incuriositi dalle sue movenze e dal suo dolce profumo: non doveva perdere tempo.

“E così la nave è questa. E’ un peccato che la tempesta possa rovinarla, bella com’è, ma in fondo il lavoro è lavoro.”

Osservò con un ampio sorriso il trafficare febbrile dei marinai, soffermandosi più a lungo su un biondo figuro che trasportava dei barili verso la stiva. Si lasciò sfuggire una smorfia intenerita, portandosi una mano sulla fronte e scuotendo leggermente la testa.

“Gli umani proprio non sono abituati a vedere delle guerriere fra di loro, peccato che non mi si riesca ad ingannare con un semplice taglio di capelli, specialmente se non si ha l’accorgimento di assumere il farmaco. Sarà anche deboluccia stando a quanto ho percepito finora, ma è pur sempre più sagace della sua compagna: quella non si è nemmeno presa la briga di assomigliarci, a un uomo. A Staph non saranno contenti...”

Si sgranchì la schiena, prima di riassumere il suo atteggiamento di basso profilo e dirigersi verso la fune che teneva la nave saldamente ancorata al porto. Aspettò che tutti i marinai fossero nello stesso momento a bordo, non voleva correre il rischio di mietere innocenti vittime per la sua impazienza. Non dovette quasi attendere, per sua fortuna.

“...sempre se ci tornerete.”

Sguainò la grande spada dalla schiena, celata in precedenza dal grande mantello, per poi recidere con un secco e rapido fendente la grande fune. Il forte vento avrebbe fatto il resto.

«Spero non soffriate troppo il mal di mare. Arrivederci, guerriere!»

[Narratore]

<img style="float: left; padding-right: 6px; padding-bottom: 0px;" src="http://www.claymorefan.org/ClaymoreFAN_GDR/Immagini/outoftheblue/gdr_nave_03.jpg" alt="Out Of The Blue" />Giunte a destinazione sentite un urlo levarsi dal ponte della nave.

«Qualcuno fermi quella maledetta cagna!»

Pochi istanti dopo, improvvisamente, uno scossone vi segnala che la nave ha cominciato a muoversi; il barile contenente la numero 31, oscilla pericolosamente finendo per rovesciarsi e infrangersi liberando così Saphelia dalla sua piccola prigione.

Sentite sopra di voi sollevarsi un gran baccano, mentre il rollio della nave aumenta.

«Fermatela! Qualcuno fermi questa maledetta nave! Hanno tagliato l'ancora!»

La voce di Quimby tuona disperata mentre il via vai dei marinari agitati rimasti sulla nave si fa sentire sopra le vostre teste.

Subito dopo sentite alcune voci seguite da passi in velocità, fino a quando le guardie, che avevano scortato l'assassino poco prima nelle prigioni, risalgono per quella scala posta a pochi metri dinnanzi a voi. Senza nemmeno curarsi della vostra presenza, gli uomini in divisa vi sfrecciano accanto per poi risalire verso il ponte della nave.

Non lo vedete ma potete immaginare il trambusto e il panico creato dall'attacco. Chi sarà stato? E ora che siete intrappolate sulla nave, come agire?

[WolfSoul]

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato da altri

Saphelia restò nella botte ancora per un pò finche la compagna non tornò a prenderla, nel mentre Terra portava la botte a bordo Saphelia dentro batteva da una parte all'altra e pensava tra se e se.

Ma chi me l'ha fatto fare...

Senza che nessuno le notasse riuscirono a giungere alla stiva ove tutte le merci erano state disposte per il viaggio.

Improvvisamente però delle urla si levarono dal ponte

«Qualcuno fermi quella maledetta cagna!»

Saphelia al sentire quelle parole si allarmò

Cos- è impossibile, non sono di certo io, perche dovrebbero dirlo proprio ora...

Con un gran scossone la nave cominciò ad oscillare, come se si fosse messa in moto, il barile nel quale Saphelia era nascosta cominciò a oscillare con forza finche non si rovesciò a terra rompendosi liberando la giovane che una volta rialzatasi rimase un attimo in silenzio per continuare ad ascoltare il baccano finche non giungero altre urla.

«Fermatela! Qualcuno fermi questa maledetta nave! Hanno tagliato l'ancora!»

Cosa!?! Hanno tagliato l'ancora? Chi mai può aver tagliato cosi velocemente un pezzo di ferro di quelle dimensioni?

Saphelia si girò perplessa e stupita verso la compagna quasi come in cerca di risposte e disse a bassa voce:

Asko, ma cosa diavolo sta succedendo?

In quel momento alcune voce si avvicinano velocemente, erano le guardie che avevano scortato il prigioniero in cella che correndo e senza nemmeno accorgersi delle due guerriere risalivano le scalinate per tornare sul ponte della nave.

Nonostante il baccano del momento Saphelia riuscì comunque a pensare a quello che fino ad ora era l'obiettivo della missione, così, notando che le guardie erano distratte a salire sul ponte si avvicinò all'orecchio della compagna e le sussurò:

[COLOR="red"]Terra, non credi che questo sia il momento giusto? Le guardie venivano da quella direzione, molto probabilmente li troveremo l'uomo a cui dobbiamo chiedere le informazioni, non dovremmo trovare guardie in questo momento, che ne pensi?

Inoltre vorrei sapere tanto cosa diavolo sta succedendo li sopra, possibile mai che un'ancora si tagli così, di colpo?[/COLOR]

Saphelia aspettava quindi il parere della compagna sul come agire.

Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Un pò nervosa dalla situazione.
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[Jurking1985]

Un notevole susseguirsi di eventi, non c'è che dire. La compagna era riuscita a introdursi nel barile, e nel contempo a nascondere anche la propria spada. Non le avevano notate, l'infiltrazione era riuscita, eppure Terra era sicura che il difficile dovesse ancora arrivare.

Del resto, non siamo state mandate qui alla semplice ricerca di informazioni...

Ne aveva avuto la certezza sin dall'inizio, sin da quando quel profumo di rose aveva danzato nell'aria intorno a lei e alla sua compagna: qualcuno le stava seguendo, sapeva del loro arrivo, e probabilmente stava proprio aspettando che entrambe si infiltrassero su quella nave. Come uomini, o come donne, non avrebbe fatto alcuna differenza, e ciò che successe di lì a poco non fu che una prevedibile conferma: la nave cominciò a prendere pian piano il largo, la catena era stata tagliata, o almeno questo era quello che gridavano gli uomini in preda al panico. Alcuni di loro, guardie comprese, si gettarono verso il ponte, e anche la voce di Quimby risuonò alle orecchie di Terra molto meno amichevole di quanto fosse stato fino a quel momento.

Una fune come quella...

Tagliata. E senza che nessuno se ne accorgesse.

[COLOR="red"]"Terra, non credi che questo sia il momento giusto? Le guardie venivano da quella direzione, molto probabilmente li troveremo l'uomo a cui dobbiamo chiedere le informazioni, non dovremmo trovare guardie in questo momento, che ne pensi?

Inoltre vorrei sapere tanto cosa diavolo sta succedendo li sopra, possibile mai che un'ancora si tagli così, di colpo?"[/COLOR]

La voce di Saphelia la distolse da quei pensieri, riportandola nella direzione principale. O almeno, quella che avrebbe dovuto essere la principale. Terra annuì, evidentemente presa da ben altri pensieri, e dopo aver osservato un altro gruppo di guardie allontanarsi dalle scale, decise di avvicinarsi, e di scenderle. Alla ricerca di quel fantomatico assassino.

"D'ora in avanti, resta sempre all'erta."

Dissidia, da qualche parte là in fondo, si fece sentire.

Condizioni Fisiche: Perfette.
Condizioni Psicologiche: Intrigata dalla conferma di avere una missione ben più importante davanti a sè.
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Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

Salto nel Buio

Musica di sottofondo <div style="background: #fef6d2; border: 1px solid #efe3ae; margin: 6px 0px 0px 0px; padding: 6px 8px 6px 10px;"><embed src="http://www.youtube.com/v/7z3LVNZT9yA" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="25" width="60"></div>
I vostri passi lenti e ben studiati fanno scricchiolare le assi di legno adibite a scalini. Terra a guidare la coppia, mentre Saphelia, ancora sotto l'effetto del farmaco inibitore, la segue. Il vociare dei marinai in panico si fa sempre più lontano man mano che scendete, fino a scomparire. Dopo una ventina di scalini, dinnanzi a voi si apre un corridoio illuminato da lanterne tremule la cui fiamma oscilla a seconda dei movimenti bruschi della nave. Sono poste appena sopra la vostra testa, facili da raggiunge. Il tintinnio metallico del loro ondeggiare si unisce al il sinistro scricchiolare della nave in balia delle onde.

Avanzate di qualche passo nella penombra, accompagnate dalle spettrali ombre danzanti sulle pareti che rimarcano l'agitazione che sembra aver assalito chiunque. Non riuscite a vedere molto intorno a voi, complice la scarsa illuminazione, ma ad un certo punto, una voce raggiunge le vostre orecchie. È coperta dagli altri rumori, ma riuscite a distinguere alcune parole.

«Che succede?! Che st-»

Le parole si spezzano quando la nave subisce un duro colpo, oscillando paurosamente. Cadete a terra, ma non subite alcun danno. La numero 41 cade all'indietro finendo su Saphelia, la quale si ritrova schiena a terra, attutendo così la caduta della compagna.

«Tiratemi fuori di qui! Maledetti bastardi!» lo avete udito chiaramente! Questa è senza dubbio la voce di un uomo e proviene da qualche parte, nella tenebra dinnanzi a voi.

Turnazione
Jurking1985
WolfSoul

[Jurking1985]

Camminare nella penombra, e con tutte quelle scosse sotto i piedi per via delle onde, non era certo la cosa più agevole del mondo. Senza contare che il tempo a disposizione delle guerriere non fosse infinito, e non fosse nemmeno determinato. Avrebbero potuto essere scoperte in qualsiasi momento, in qualsiasi posto, in qualsiasi circostanza. E anche non fossero state scoperte, c'era poi da sbrigarsi a riportare la nave a riva.

Terra, stavolta rischi grosso. Ti consiglio caldamente di farmi uscire, quando le cose si complicheranno.

Era sempre così, quando saliva la tensione. Un piccolo tremolio nell'animo, e la voce di Dissidia da amichevole si faceva suadente. Pericolosa. E in quel momento la sensazione di essere finita in una sorta di trappola dava forza alla bestia che la n.41 si portava dentro.

Continua pure a riposare, Dissidia. E' tutto sotto controllo, o credi che io non abbia preso il farmaco solo per questione di tempo?

Poi, uno scossone più violento, e Terra si ritrovò improvvisamente sul corpo di Saphelia, che paradossalmente le attutì la caduta.
"Scusami, ero distratto"

Le diede una mano a rialzarsi, dopo essersi rimessa in piedi a sua volta. E si voltò subito in direzione di una lanterna, facilmente raggiungibile.

"Questa penombra è insopportabile."

Afferrò la fonte luminosa, per quanto pallida, e la portò avanti a sè per rischiarare almeno in parte il suo cammino. Al contempo, per la prima volta da quando era entrata ad Alessandro, si abbassò il cappuccio. Voleva avere il campo visivo completamente sgombro.

"Tiratemi fuori di qui! Maledetti bastardi!"

Una voce, nell'ombra. Sorrise, illuminando la via in direzione del suono.

"Fa' silenzio, o ci farai scoprire."

Condizioni Fisiche: Perfette.
Condizioni Psicologiche: La solita inquietudine, è una missione troppo delicata per essere affrontata in tutta tranquillità.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[WolfSoul]

Narrato

Più le guerriere camminavano, più si faceva buio, l'atmosfera si faceva sempre più cupa e tenebrosa, scesero degli scalini e d'innanzi a loro si aprì un lungo corridoio illuminato da soffuse luci che oscillavano insieme al moto della nave che ad ogni passo delle giovani emetteva scricchiolii sinistri che aumentavano la tensione che il buio luogo già creava da sé.

Ad un certo punto una voce giunse alle orecchie delle due claymore:

«Che succede?! Che st-»

Ma non fecero in tempo a udire la fine della frase che un violento scossone gli fece perdere l'equilibrio, Terra, che era davanti a Saphelia, cadde all'indietro sopra la compagna che si ritrovò schiena a terra senza nemmeno capire cosa fosse successo.

La compagna chiese dunque scusa e aiutò la giovane n° 31 a rialzarsi per poi prendere una delle luci che vi erano vicino a loro per avere qualcosa col cui illuminare quel buio così fitto quando di nuovo tornarono a udire quella voce:

"Tiratemi fuori di qui! Maledetti bastardi!"

Che potesse essere l'uomo che cercavano? Oppure era solo un'altro prigioniero?

Saphelia continuò a seguire Terra che faceva strada nel buio verso quella voce intenzionata a scoprire di chi fosse.


Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Un pò tesa a causa dell'avverso scenario tenebroso che la circonda.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

Avanzate in fila indiana guidate dalla fievole luce di una lanterna. Ogni passo uno scricchiolio sinistro che si unisce al frastuono generale, che ora si è fatto decisamente più intenso: un potentissimo tuono giunge alle vostre orecchie sovrastando qualsiasi altro tipo di rumore, facendovi sobbalzare. Che siate finiti nel cuore di una tempesta?

Da questo punto in poi pare che tutta l'illuminazione sia completamente sparita in seguito allo scossone di prima. Infatti, sotto i vostri piedi, potete sentire il vetro che avvolgeva la fiamma delle lanterne infrangersi ulteriormente. Immerse nella tenebra, proseguite.

Un colpo di tosse, seguito dall'inconfondibile suono della reazione di chi ha mal di mare, vi fa capire che non siete poi così lontano dall'uomo che pochi istanti prima stava chiedendo aiuto. Seguite i suoi continui rigurgiti fino a quando giungete nella zona delle prigioni. Le ombre delle sbarre proiettate sulle pareti e l'oscurità avvolgente alterano la vostra percezione del luogo, ma presto vi accorgete come in realtà siano presenti solamente quattro celle. Vi guardate attorno, lentamente, quando alla vostra destra, chiuso in una delle prigioni, notate come vi sia una figura seduta a terra, con la testa poggiata ad una di quelle luride ed arrugginite sbarre.

«C-chi siete...?» dice con la voce di uno che ha appena subito un duro colpo. L'uomo riesce a vedervi grazie alla vostra lanterna, nonostante il rigonfiamento intorno agli occhi, che li ha resi due fessure. Sul suo capo un rivolo di sangue.

Turnazione
WolfSoul
Jurking1985

[WolfSoul]

Narrato
Parlato
Parlato da altri

Le due guerriere avanzavano sempre di più, fuori si poteva udire quel gran frastuono che sembrava presentare una tempesta molto forte, l'illuminazione, che prima lasciava qualche fascio di luce creato dalle lanterne ora sembrava sparire quasi del tutto.

Ad ogni passo, unito allo scricchiolio del pavimento in legno della nave, si univa il rumore di vetri rotti delle lanterne cadute a causa del muoversi violento della nave.

Colpi di tosse e rumori di rigurgito guidarono le guerriere verso la zona delle celle, ve ne erano quattro, da quella di destra le guerriere poterono notare che vi era una figura seduta a terra con la testa appoggiata alle sbarre che non appena le vide disse:

«C-chi siete...?»

Il suo tono di voce era molto tremante, i suoi occhi gonfi e quasi socchiusi, inoltre, dal suo capo fuoriusciva un rivolo di sangue che era sicuramente stato causato da un urto molto violento.

Saphelia non disse nulla, era una ragazza dalle poche parole, e dopotutto, Terra sembrava saperci fare molto più di lei a parole, così, decise di lasciar parlare lei; l'unica cosa che fece Saphelia fù avvicinarsi alla compagna e sussurrargli all'orecchio:

Quindi è lui quello che stiamo cercando?

Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Tesa a causa della cupità del luogo, ma più concentrata sull'uomo che poteva essere il bersaglio della loro missione.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[Jurking1985]

Lentamente, lasciò le corde vocali tornare al loro posto. Passo dopo passo allentò la presa che stava esercitando su di loro, e continuò a tenere gli occhi saldi sulla poca luce che la sua lanterna emanava. La situazione stava evidentemente precipitando, là fuori. I continui scossoni alla nave parlavano chiaro, e le lanterne che continuavano a cadere non facevano altro che rafforzare quella convinzione: si stava scatenando una tempesta.

E qualcuno lo sapeva. Come sapeva anche che saremmo arrivate qui, e ci ha spedite al largo per non fare più ritorno con le informazioni che cerchiamo.

Un sorriso di sfida.

Strategia perfetta. E' un vero peccato però che io non abbia nessuna intenzione di fallire.

E poi, quasi senza accorgersene, si ritrovò di fronte a colui che stavano cercando da quando erano partite: l'assassino, l'informatore.

Quindi è lui quello che stiamo cercando?

Terra annuì.

"Lo scopriremo subito".

Alzò bene la lanterna, a illuminare il più possibile quella figura logorata dalle proprie azioni, probabilmente. E ancor più probabilmente, dalle proprie informazioni. Poi si voltò verso le altre 3 celle, cercando di capire se vi fosse qualcun altro a bordo di quella nave. Quindi si avvicinò all'uomo, mostrando con orgoglio i propri occhi d'argento, come stelle nelle tenebre, e rispose alla sua domanda:

"Veniamo da Staph".

A giudicare da quanto aveva detto Domino, era plausibile che quell'uomo sapesse che questo momento sarebbe arrivato, per questo Terra non fece alcuna domanda. Provò a lasciare a lui la parola.

Che cosa mai potrà averti causato tanta sofferenza?

Condizioni Fisiche: Perfette.
Condizioni Psicologiche: Quasi incuriosita dall'uomo.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

«Staph... dannazione...»

L'uomo distoglie lo sguardo da voi, forse infastidito da quella luce che ora lo illuminava completamente. Con fatica, aggrappandosi stancamente alle grate della sua desolante cella, si rimette in piedi rimanendo però ricurvo; un dolore tangibile il suo, quello di centinaia di frustate forse e chissà di quante altre torture, che riuscite a percepire.

Tenta di rivolgervi nuovamente la parola ma l'ennesimo colpo di tosse lo frena, seguito dalla fuoriuscita di sangue dalla sua bocca. Nonostante le sue condizioni sorride, mentre con la mano destra si pulisce sommariamente l'angolo della bocca.

«Vi ha mandato Domino, non è così?»

Lo sguardo, che fino a pochi istanti fa era diretto verso il pavimento per non essere infastidito dalla luce della lanterna, ora veniva rivolto a Terra.

«Il corvo ha cantato. Lo ha fatto per un fantasma.»

Turnazione
Jurking1985
WolfSoul

[SIZE="1"]WolfSoul@Tips: Da qualche post a questa parte hai continuato ad inserire la percezione dello yoki come abilità passiva, quando effettivamente, a causa del farmaco, la tua guerriera non può percepire nulla. Fai quindi attenzione anche alle modifiche del resoconto finale.[/SIZE]

[Jurking1985]

Lo guardò insistentemente, senza mai muovere lo sguardo in altre direzioni. Occhi negli occhi, occhi nel cuore di quell'uomo ormai completamente sconfitto. A stento poteva dirsi vivo, e tra qualche ora non lo sarebbe stato più.

"Nelle tue condizioni, sprecare fiato con parole enigmatiche potrebbe costarti caro. Ti prego, cerca di essere il più chiaro possibile, prima avremo ciò che cerchiamo e prima potremo cercare un modo di ritornare al porto."

Non c'era rimprovero nella sua voce, nè astio o disgusto per ciò che aveva di fronte. Sembrava più una preoccupazione sincera, qualcosa che nasceva dalla sensazione di essere sempre più a rischio ogni secondo che passava.

"Sì, ci ha mandate Domino. Tu hai le informazioni che lui cerca, e io ti chiedo di condividerle con noi in modo che possiamo riportargliele."

Quindi invitò Saphelia a farsi avanti.

"Non farti da parte, prendi pure la parola quando lo riterrai necessario."

E infine riportò l'attenzione sull'uomo.

"Ti chiederei di più su questo corvo, e su questo fantasma. Ma preferisco lasciare a te la libertà, almeno quella di parola, di dirmi ciò che più c'è di importante in ciò che sai."

Poi, a poco a poco, iniziò il rito.

Terra, che intenzioni hai? Non puoi provare una cosa del genere qui.

Tirò un sospirò profondo, e prese a concentrarsi su ciò che la circondava. Alla ricerca di ogni singola traccia di yoki, di movimenti sospetti, di turbamenti nell'aria, e movimenti innaturali di quella nave che sembrava alla mercè di una tempesta. Era ciò che un giorno, ne era sicura, avrebbe chiamato Armonia.

Tu sei pazza!

Ingoiò le parole di Dissidia come una pillola amara, ma continuò a cercare di estendere il più possibile le proprie percezioni. Era sicura che almeno per il momento non si sarebbe imbattuta in nulla di strano, ma ogni secondo era buono per addestrarsi. E in ogni caso, era un rischio che valeva la pena di correre senza esitazione. Poteva solo dare risultati positivi, o nessun risultato. Ormai erano in trappola, tanto valeva giocarsi ogni carta a propria disposizione.

Condizioni Fisiche: Perfette.
Condizioni Psicologiche: Pronta a tutto.
Abilità in uso: Percezione dello yoki [Passiva]
Yoki in utilizzo: 0%

[WolfSoul]

Narrato
Parlato da altri
Parlato

Al sentire delle parole di Terra l'uomo rispose con due semplici parole:

«Staph... dannazione...»

Cosa volevano significare? Cosa centrava quest'uomo con l'organizzazione? Domande a cui forse Saphelia avrebbe ottenuto risposta ascoltando quello che aveva l'uomo da dire.

Subito dopo aver pronunciato queste parole l'uomo distolse lo sguardo, forse per la luce della lanterna, evidentemente i suoi occhi si erano già abituati al buio del luogo che circondava i tre.

Poco dopo con un pò di fatica si alzò, teneva una postura curva, si poteva benissimo capire che il suo corpo era allo stremo, i vistosi segni delle frustate e delle torture e il dolore che quest'ultime avevano provocato si poteva leggere nei suoi occhi doloranti.

Stava per parlare di nuovo quando un colpo di tosse lo fermò, gli uscì un pò di sangue dalla bocca ma pulendosi subito tornò a dire:

«Vi ha mandato Domino, non è così?»

Poi disse guardando Terra:

«Il corvo ha cantato. Lo ha fatto per un fantasma.»

Chissà cosa volesse dire con quelle parole, anche Terra infatti rimase un pò perplessa, tanto che tornò a dirgli con il tono di chi sembrava andare di fretta:

"Nelle tue condizioni, sprecare fiato con parole enigmatiche potrebbe costarti caro. Ti prego, cerca di essere il più chiaro possibile, prima avremo ciò che cerchiamo e prima potremo cercare un modo di ritornare al porto."
"Sì, ci ha mandate Domino. Tu hai le informazioni che lui cerca, e io ti chiedo di condividerle con noi in modo che possiamo riportargliele."

Poi Terra invitò Saphelia a farsi avanti:

Non farti da parte, prendi pure la parola quando lo riterrai necessario."

Saphelia in quel momento decise di parlare e disse:

Si Terra, non preoccuparti, ho solo ritenuto inutile il mio intervento fino ad ora, te la cavi molto bene nel parlare, molto meglio di me.

Terra tornò di nuovo a dire all'uomo:

"Ti chiederei di più su questo corvo, e su questo fantasma. Ma preferisco lasciare a te la libertà, almeno quella di parola, di dirmi ciò che più c'è di importante in ciò che sai."

Saphelia annui con la testa per poi dire:

Cerca di dirci tutto quello che sai in modo conciso e dettagliato, non sappiamo per quanto ancora potremmo rimanere qui.

Saphelia voleva recuperare le informazioni in modo veloce ma senza perdere dettagli, il tempo stringeva.


Condizioni Fisiche: Eccellenti
Condizione Psicologica: Concentrata su quello che l'uomo avrà da dire.
Abilità in uso: Nessuna a causa dell'effetto del farmaco
Yoki in utilizzo: 0%

[Narratore]

«Domino è stato c-» l'ennesimo colpo di tosse ferma per parole dell'uomo che si tiene il petto con la mano destra.

«...è stato chiaro, voi non dovete sapere altro, mi spiace. Riferitegli quelle parole, lui di certo capirà.»

Giusto il tempo di finire la frase che la nave subisce nuovamente un duro colpo che vi fa cadere ancora una volta a terra, seguito da un rombo di tuono. Mentre tentate di rialzarvi, Terra percepisce qualcosa. Uno yoki. Un flusso demoniaco che non aveva mai sentito prima, di una potenza spaventosa che farebbe tremare le gambe anche alle guerriere più esperte. La forza diabolica pare avvolgere completamente la nave tanto che è impossibile per la guerriera capire la sua esatta posizione.

Urla strazianti si elevano tanto che riuscite a sentirle anche da qui sotto; poi, il rumore potente di travi spezzate.

«C-che diavolo sta succedendo là fuori?!» urla l'uomo mentre le pareti dell'imbarcazione scricchiolano paurosamente. Tutto trema intorno a voi e anche le ultime lanterne rimaste nella zona si infrangono con il pavimento, gettando gli scomparti della nave nella tenebra più oscura; l'unica luce rimasta è quella custodita nelle mani della numero 41.

«Non voglio morire! Non voglio morire!» il prigioniero si attacca alle sbarre con forza per evitare di cadere un'altra volta, in preda al panico; sul suo volto, lacrime di paura e disperazione.

Avete pochi istanti per decidere. Che cosa fate?

Turnazione
Jurking1985
WolfSoul